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giovedì 30 luglio 2020

Recensione: 'Il viaggio di uno straniero' di Magnus Torque

Oggi nuova recensione! Vi parlo di 'Il viaggio di uno straniero' di Magnus Torque. Buona lettura!



Titolo: Il viaggio di uno straniero

Autore: Magnus Torque

Edito da: Self Publishing

Genere: Fantascienza

Formato: Kindle

Prezzo: 0,99€, disponibile su Kindle Unlimited

Pagine: 153




Trama

Un mondo di incredibile bellezza, un pericolo inaspettato rischia di annientare la civiltà che vi prospera. Una donna è in grado di affrontare la sfida, ma deve dividersi fra il dovere e l'amore per il microcosmo che ha imparato a conoscere durante una missione segreta. Avrebbe dovuto solo spiare e riferire, ma non vuole abbandonare un popolo che potrebbe essere destinato ad una terribile fine.

Il romanzo riesce a mescolare molto bene la fantascienza e il fantasy, tanto che inizialmente potremmo pensare che si tratti soltanto di un fantasy. La parte fantascientifica arriva dopo, quando iniziamo a capire chi è la protagonista e da dove proviene. Mi è piaciuto questo connubio perché non ha generato alcun cliché di sorta e ci porta quindi a imbatterci in due generi che potrebbero piacere a un maggior numero di persone. Ottimo l'inizio, dato che è in medias res. La nostra protagonista sta fuggendo da un mostro che somiglia a un enorme insetto, capace di sfondare il cranio della vittima e farle fare un'atroce agonia dato che nella sua tattica il malcapitato non muore subito. Quello che potrebbe sembrare un metodo di attacco anche comune per una bestia del genere farà generare qualche dubbio nella nostra protagonista man mano che avanzeremo nella storia.
Ed ecco la parte fantascientifica: la protagonista viene dal pianeta Terra ma si era offerta volontaria per studiare civiltà protoumane e per questo motivo era stata inviata su Kelium Tre. La sua missione non sarebbe dovuta essere affatto pericolosa: doveva soltanto riferire come la gente del posto viveva tanto che infatti i brevi messaggi che inviava alla Black Eye erano decisamente tranquilli e non aveva mai avuto bisogno di mandare un allarme fino a quel momento. D'altronde ha appena rischiato la vita quando non sarebbe dovuto accaderle nulla di male. Spera che le persone che abitano Kelium Tre non si accorgano del mostro ma la prima vittima viene trovata così come il cadavere della bestia. Ed è così che al villaggio appare l'inquisitore Vurnao che spiega a tutti che la divina Sulyath gli ha parlato e che il male sta per sopraffarli. Ha quindi bisogno di alcuni volontari che vengano con lui alla caccia di questi mostri per ucciderli e riportare la serenità. Qualsiasi volontario verrà ricompensato. Anche se ha timore di tutta la situazione che si sta creando, considerando che non era quello il suo compito, lei decide di offrirsi volontaria anche per cercare di inviare quante più informazioni possibili per riuscire a capire cosa sta accadendo in un mondo all'apparenza pacifico.

Personaggi

La nostra protagonista per la maggior parte del romanzo non ci appare con le fattezze della donna quale è. Ma per cercare di ottenere una maggiore attenzione da parte della popolazione del luogo si è camuffata e tutti la vedono come un uomo, l'apotecario Remus. In questo modo è riuscita facilmente a farsi accettare e viene subito reclutata nella spedizione grazie alle sue conoscenze mediche.
Dopo il suo atto di coraggio la seguiranno come volontari anche i suoi amici Garrun e Vyrah, una brava cacciatrice che sembrerebbe essere molto interessata a lei non conoscendo la sua vera identità.
Nel viaggio si aggiungerà successivamente anche la strega Gheltain e suo fratello Feriodor, conciati piuttosto male dato che sono stati torturati per quello che rappresentano. Il primo compito di Remus sarà cercare di rimetterli in sesto per farli viaggiare insieme a loro. Infatti, anche se lì la loro magia è malvista, lo stesso Vurnao non può fare a meno di capitolare e notare come proprio quella stessa magia sarà loro di aiuto contro quei mostri. Gheltain è stata il mio personaggio preferito: una donna forte e che proprio perché è una strega intuisce che c'è qualcosa che non va in Remus, che nasconde un segreto di cui riesce a carpirne solo la superficie. La sua magia sarà effettivamente utile e la stessa Remus rimarrà impressionata per quello che riuscirà a fare. Abbiamo molte donne eroine, non soltanto loro due. Voglio infatti citare il coraggio di Vyrah che forse si caccia in un guaio che come gli dirà Garrun avrebbe potuto evitare se fosse stata meno impulsiva. Ma Vyrah è giovane, è piena di vita e si butta alla cieca mostrando tutta la sua forza e la sua indipendenza. Remus anche è attiva e anche se principalmente è lì solo per curare, il suo aiuto si rivelerà prezioso. Quando finalmente dopo tempo riesce a mettersi in contatto con il tenente Elvira Cohen la prospettiva di tornare a casa si trasforma in una brutta sorpresa. Considerando quanto sta accadendo su quel mondo hanno intenzione di purificare la zona con una missione di eradicazione biologica programmata dalla Black Eye. Ma Remus si è troppo affezionata a quella gente per vederla morire. In più c'è qualcosa che non quadra e ha intenzione di parlarne con la sua migliore amica, Jennyfer Mendoza. La volontà di salvare quella gente che in teoria non potrebbe portare con sé sarà fondamentale. Ed è qui che vediamo ancora di più tutto il suo coraggio e la sua forza, messa in atto in un momento critico come quello quando hanno ormai pochi istanti per fuggire. Il mistero rimane per lei irrisolto e non ha intenzione di passarci sopra. Vuole assolutamente scoprire cosa sta succedendo e inizia ad avere i primi sospetti. Trovo che tutto il romanzo abbia come personaggi delle figure forti e nessuno di loro si lascia andare. Tutti saranno parte attiva della storia. Sono un gruppo ben costruito, diverso e proprio per questo adatto alla missione.

Stile

Come già detto, il romanzo mescola ottimamente i due generi e l'inizio in medias res dà sicuramente un punto in più al testo. Iniziare infatti con una scena nel bel mezzo dell'azione, in cui lei sta sfuggendo al mostro, rende subito accativante la lettura e ci spinge a saperne di più.
In alcuni punti della narrazione avrei preferito un maggior utilizzo dello show don't tell. Questo non significa che l'autore non lo sappia usare, anzi, proprio perché ne è capace -e come ce ne dà la dimostrazione in diverse scene-, anche in altre sarebbe stato perfetto. Buoni i dialoghi che ho trovato verosimili così come mi sono piaciuti i personaggi: è una lettura piacevole e non vedo l'ora di sapere come andrà a finire l'avventura di questo agente Echo 13! Per questo, ve lo consiglio.







mercoledì 29 luglio 2020

[Segnalazione] 'Il colpo di fulmine non esiste' di Carlo Lanna

Esce oggi 'Il colpo di fulmine non esiste' di Carlo Lanna!
Di seguito tutte le informazioni.



Titolo: Il colpo di fulmine non esiste

Autore: Carlo Lanna

Edito da: Words Edizioni

Genere: Romance M/M

Formato: Ebook & Cartaceo

Prezzo: 2,99€ in ebook e in offerta solo per oggi a 0,99€. In cartaceo 13,90€

Data di lancio: 29 luglio 2020



Trama


Due ragazzi. Due anime spezzate.
Un unico cuore che batte.


Tyler è un giornalista deluso dalla vita, con un passato tormentato da dimenticare e in cerca del suo posto nel mondo. Glen è in fuga da se stesso e sogna di diventare uno scrittore. In una fredda sera di gennaio, quasi per caso il destino lega indissolubilmente le loro anime. A volte, però, l’amore non basta e serve coraggio per affrontare le insidie della vita. In una New York magica e caotica, Tyler e Glen si amano, si odiano, si perdono e si ritrovano in un dedalo di grandi emozioni. Il colpo di fulmine non esiste è una toccante storia sull’amore queer, i sogni e le seconde possibilità della vita


Carlo è nato a Caserta trentacinque anni fa. Di professione è giornalista di spettacolo e collabora per IlGiornale.it e per un magazine a tematica LGBT. È laureato in Legge e in Scienze della Comunicazione. Divora film e serie tv di tutti i tipi fin dall’adolescenza e ama follemente le saghe urban-fantasy e i dark romance. La scrittura è nel suo DNA, ma solamente quattro anni fa è tornato a picchiettare le dita sulla tastiera e navigare con la fantasia, dopo un lunghissimo periodo di silenzio. Ha pubblicato svariati racconti brevi su diverse antologie. Scegli il nostro destino (Gilgamesh Edizioni) è il suo romanzo d’esordio pubblicato nel luglio del 2019. 


Estratto

«Forse ti sentiresti più a tuo agio se parlassimo fuori da questo cazzo di posto?» Si alzò anche lui, in un gesto istintivo. Era più alto di me, il fisico era forte e possente. Il petto muscoloso, le gambe magre e tornite tanto che mi sarebbe piaciuto sfiorarne la consistenza. E poi il suo sguardo. Da quella distanza era ancora più lucente, ancora più invitante. Quel desiderio mi fece traballare il cuore.
«Cambierebbe qualcosa per te?» chiesi.
«E per te?» domandò Tyler a sua volta.
 «Non voglio una domanda da parte tua, ma una risposta. Perché…»
…quella sensazione di cui parli l’ho provata anche io, appena ho incrociato il tuo sguardo.
E ciò che ricevetti un istante dopo fu una risposta chiara, precisa ed eloquente, forse anche troppo. Diradò i miei dubbi, tutti. Nessuno escluso.
Tyler mi baciò.
Mi baciò con passione e delicatezza. Un bacio vero, di quelli che ti sciolgono il cuore, che ti fanno morire e poi tornare alla vita. Nell’attimo stesso in cui la sua bocca si posò sulla mia, fui pervaso da una scossa di energia, un calore diffuso che mandò in tilt il mio sistema. Le sue labbra volevano di più e io cercai di soddisfarlo. Schiusi di più la bocca e lasciai che la sua lingua danzasse con la mia. E poi mi sporsi, sollevandomi sulle punte, e ricambiai iniziando a esplorarlo, vivendo di quei respiri e quei gemiti che mi stava riservando. Gli accarezzai i capelli e dal mugolio che gli uscì dalla gola capii che aveva apprezzato l’iniziativa. Non mi sentivo impacciato, anzi. Spensi i dubbi e mi lasciai accendere dalla passione. Era tutto vero. Tyler. Quel bacio. Ogni cosa. Ero tra le braccia di un uomo bellissimo che, in pochissimo tempo, mi aveva rapito con la sua carica magnetica e la sua schiettezza.

 

martedì 28 luglio 2020

Recensione: 'Il mio tutto' di Chiara Zaccardi

Eccoci con una nuova recensione! Oggi voglio parlarvi di un libro non solo scritto bene ma che affronta tematiche importanti, 'Il mio tutto' di Chiara Zaccardi!



Titolo: Il mio tutto

Autrice: Chiara Zaccardi

Edito da: Bibliotheka Edizioni

Genere: M/M contemporaneo

Formato: Cartaceo & Digitale

Prezzo: 18,00€ cartaceo, 4,99€ su Kindle






Trama

“Come si fa quando non riesci a stare insieme a una persona ma non riesci nemmeno a stare senza?”.
Davide se lo chiede dal momento in cui ha conosciuto Cristian.
A sedici anni arriva in una nuova scuola, a Parma, e si fa subito notare: ama disegnare e non nasconde di essere gay. Per questo viene preso di mira da alcuni compagni.
Il leader dei bulli, Cristian, è il campione di nuoto della scuola: fisico atletico, occhi azzurri e un sorriso spietato. Cristian detesta Davide. Almeno finché non lo bacia.
Il loro è il primo grande amore, giovane, intenso, tanto inaspettato quanto assoluto. Cristian si scopre indifeso davanti a un desiderio inarrestabile, senza mezze misure, e non sa come affrontarlo. Abbandonarsi a un sentimento che lo rende diverso o respingerlo? Ammettere che le fragilità di Davide sono un po’ anche le sue o usarle per allontanarlo?


Questo è un romanzo che va oltre l'essere una bella storia: è un romanzo che affronta delle tematiche importanti, spaziandone diverse, ti fa arrabbiare, ti fa gioire e ti fa immedesimare nei protagonisti.
Trovo che questa sia una storia che tutti dovrebbero leggere, generi preferiti a parte. Perché fa riflettere su molte cose che nella vita reale succedono fin troppo spesso e che rimangono impunite.
L'autrice inoltre ha una grande sensibilità e delicatezza nell'affrontare certi argomenti, il tutto reso ancora più godibile da una scrittura che -forse esagero ma lo dico lo stesso- perfetta che ci fa entrare talmente nel vivo della vicenda da portarci a pensare che anche qui intorno a noi c'è un Davide che sta soffrendo esattamente come quello del romanzo. Davide Leoni si è appena trasferito in un nuovo liceo a Parma, è un tipo introverso e quindi fa amicizia soltanto con pochissima gente.
Davide è comunque un bel ragazzo e il fatto che è anche bravo a disegnare desta l'interesse di molte ragazze, in particolare di Milena che essendo abituata a uscire con tutti i ragazzi che desidera è sicura di riuscire a conquistare Davide. Fino a quando lui, molto tranquillamente, davanti a tutta la classe le dice di essere gay. Da quel momento in avanti la dichiarazione di Davide viene  presa come spunto per prendere di mira il ragazzo, fino a veri e propri atti di bullismo. Davide è abituato, li ignora, non cerca il pretesto di litigare, si lascia semplicemente scivolare tutto addosso, anche fin troppo.
La cosa che mi è piaciuta di questa scena è proprio la semplicità in cui Davide ammette di essere gay. Questo fa capire che Davide è a posto con se stesso, lo ha dichiarato anche alla sua famiglia -e il padre non l'ha presa affatto bene- e quindi è abituato alle offese già a partire dal padre. Davide si presenta quindi come un ragazzo maturo e il fatto che non si nasconde ma ammette tutto candidamente dà al personaggio un bello spessore perché nonostante il dolore che si porta dietro affronta il mondo a testa alta. Gli atti di bullismo descritti nel romanzo fanno accapponare la pelle: si parla di violenze fisiche, come quando lo intrappolano in un bagno per scrivergli addosso con il taglierino, o come quando viene massacrato di botte fino a ricevere dei gravi danni fisici che gli impediranno di disegnare come prima. O ancora, di quando provano anche a costringerlo a un rapporto. Davide passa tutto questo e ogni volta non denuncia. Non denuncia per non mettere nei guai nessuno, nemmeno i suoi aguzzini. Quando leggevo il romanzo capivo perfettamente come si stava sentendo Davide, addirittura chi lo aveva malmenato rimaneva impressionato di come non fosse stato denunciato ma Davide sa che comunque sia sarebbe stato tutto perfettamente inutile senza prove.
Ma le cose per lui iniziano a farsi difficili quando si innamora di Cristian Montecchi, un nuotatore della sua stessa classe che fa parte anche del gruppetto che li bullizza.Viene spesso picchiato da Cristian oltre che deriso a ogni minima occasione. Eppure al cuore non si comanda e Davide decide un giorno di disegnarlo mentre sono negli spogliatoi. Un disegno che verrà trovato dai suoi compagni di classe e che lo prenderanno ancora di più per un depravato. Cristian, naturalmente, si arrabbia e lo picchia davanti a tutti non appena scopre del disegno.
Quello che Davide non sa è che Cristian si è imposto di picchiarlo per non far scoprire troppo agli altri amici che era lusingato del ritratto. Finalmente Davide si era permesso di disegnarlo.
Allo stesso tempo Cristian è combattutto: inizia a provare interesse per Davide tanto che non riesce più a toglierselo dalla testa. Ma non può passare per gay davanti ai suoi amici. Lui, che così tanto ama fare il bullo e picchiare 'quelli diversi'. Un sentimento che inizierà a straziarlo. Perché se Davide è ben cosciente di ciò che è e la sua accettazione è completa, per Cristian inizierà una vera e propria crisi di identità.

Personaggi

Da una parte abbiamo Davide, ragazzo introverso, per nulla popolare ma con le idee chiare su quello che è. Dall'altra abbiamo Cristian, ragazzo popolare, amato da tutti ma non sa cosa pensare dei sentimenti che prova. E quindi sceglie la situazione più facile, decide di nascondersi sotto la facciata che tutti amano. Se infatti Cristian è un personaggio che cerca disperatamente l'approvazione degli altri, a Davide non può importare di meno. L'importante è avere soltanto quelle persone sincere al suo fianco. Io posso capire molto bene lo struggimento di Cristian: ha una vita perfetta, soldi non ne mancano, tanti amici e ottime possibilità per il suo futuro. Ha successo con le ragazze. Non potrebbe distruggere tutto dicendo che è ciò che loro bullizzano. Ma soffocare il proprio essere non può portare altro che dolore, non solo per se stessi ma anche per gli altri. Ammetto che c'è stata più di una occasione in cui avrei voluto tanto prendere a sberle Cristian. Mi riferisco a dopo che Davide è stato nuovamente pestato e ha avuto problemi alle mani. Inizialmente quella parte l'ho trovata dolce perché Cristian ha provato davvero in tutti i modi di risolvere quell'effetto collaterale delle pasticche che stava prendendo Davide. Ma alla scena dove sono dal preside, dopo una festa disastrosa svolta a casa di Cristian, ecco lì se lo avessi avuto tra le mani non so cosa gli avrei fatto. Lì a me non ha dato la sensazione che Cristian avesse ancora paura, che dovesse continuare a nascondersi dagli amici. Quella era l'occasione giusta perché era pure davanti ai suoi genitori. E in più perché fino ad allora si era sempre nascosto e aveva sempre dato la colpa a Davide. Eppure continua a farlo, anche dopo che aveva impiegato così tanto per farsi perdonare. Non sto affatto criticando la scena: anzi, la trovo eccezionale proprio perché il lettore si aspetta una determinata cosa ma poi, proprio come una doccia fredda, ci viene sbattuta in faccia la realtà. Cristian ha ancora troppo timore. Non è un vigliacco, è che proprio non ce la fa, è un passo troppo lungo da superare e ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi. Sicuramente sbaglia nel modo, lì non c'è nulla da dire. Ma anche se ci sentiamo arrabbiati mentre leggiamo non possiamo fare a meno di comprendere anche lui. Il rapporto che si instaura tra i due è un qualcosa di incerto, che cresce come una piantina. Davide dà libero sfogo al suo amore grazie alla sua creatività: creando murales, vestiti, disegni, qualsiasi cosa per esternare quello che a parole non riesce bene a dire di fronte a tutti. O meglio, non è che non riesce, non ne ha bisogno perché è con l'arte che può risolvere meglio la situazione. E lo troviamo sempre più insicuro e fragile nel momento in cui anche l'arte viene a mancare. Davide, a differenza di Cristian, può fare affidamente su davvero poche persone. La sua famiglia è un dilemma: il padre non ha accettato il fatto che lui è gay e la madre sembra voler compiacere il marito piuttosto che il figlio. Infatti ho adorato la scena in cui Sara, l'unica vera confidente di Davide, gliene dice quattro a sua madre mentre stanno andando in ospedale. Quello sarà un vero e proprio smacco per la madre ma sarà anche un modo per farle notare la realtà dei fatti. Sta perdendo suo figlio e neanche se ne sta accorgendo. Il fratello di Davide è invece il personaggio che più mi è piaciuto della sua famiglia: è naturalmente quello più amato, perché lui è 'a posto' mentre Davide no. Ma se all'inizio pensavo che fosse spocchioso quanto i genitori in realtà si preoccupa per davvero del fratello e cerca come può di aiutarlo per non farlo finire in ulteriore guai con i genitori.
L'altro amico di Davide, Amir, è invece un personaggio che viene usato da Cristian per una delle sue vendette di gelosia. Come suo solito, Cristian non riesce ad affrontare una situazione con Davide in maniera calma e controllata. Ancora non è arrivato alla maturazione e alla sua trasformazione quando decide di ricattare Amir. E Davide si ritrova a perdere la confidenza che ha con lui senza neanche saperlo. Non voglio dirvi troppo rigaurdo al finale. Ma è un finale che fa sospirare di sollievo. Dove anche nella tristezza si riesce a trovare una via di fuga in una maniera così artistica e plateale che vale la pena di leggerla.

Stile

All'inizio della recensione vi ho detto che giudico lo stile perfetto. E non me lo rimangio.
Stile fluido, conciso, utilizza i termini che deve utilizzare senza scadere in infodump. Ottimo show don't tell che ci fa entrare nel vivo della narrazione e che ci provoca tante emozioni contrastanti.
Dialoghi realistici per dei ragazzi del liceo. Nessun errore di ortografia (l'unico che ho trovato è addirittura in una frase in inglese!). Quindi, insomma, che vi devo dire? Leggetelo assolutamente!


mercoledì 22 luglio 2020

Recensione: 'Ammazzalavoro' di Marco Turco

Eccoci qui con una nuova recensione, oggi vi parlerò di 'Ammazzalavoro' di Marco Turco!




Titolo: Ammazzalavoro

Autore: Marco Turco

Edito da: Self Publishing

Genere: Thriller

Formato: Cartaceo & Digitale

Prezzo: 4,99€ Kindle, 9,99€ cartaceo






Trama

Virginia non ha niente, non ha nemmeno un futuro: senza lavoro prova in tutti i modi a diventare un ingranaggio funzionante nel meccanismo della società. Forse può semplicemente mettersi a eliminare persone, anche fare il serial killer è un signor lavoro, forse non il più gratificante, forse non implica necessariamente un rapporto a lungo termine, ma almeno è un lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. O no?

Devo dire che ho trovato estremamente interessante la trama di questo romanzo, perché è innovativa. In un mondo ostile e pieno di problemi quale è quello del lavoro, il passaggio più difficile è certamente quello di entrare a farne parte. Tutti, naturalmente, vogliono un lavoro ma molto spesso chi cerca i candidati non ha cuore le vere necessità dei lavoratori e tende a sfruttarli. Questo sempre se va bene e la persona in questione riesce a ottenere il posto di lavoro. Virginia, la protagonista di questo romanzo, si è inventata un lavoro a dir poco particolare e che sicuramente aiuterà tutte le persone che sono in cerca, almeno così lei pensa. Virginia ammazza i recruiter. Senza alcuno scrupolo. Prima di farlo, però, cerca informazioni sulla sua vittima, vuole conoscerla, capirne i punti deboli e i pregi, così almeno tutto il lavoro che farà prenderà una vena decisamente più intima anziché ammazzare senza sentimento! Nel testo troveremo quindi Virginia alle prese con il suo particolare lavoro, nella sua ricerca dei recruiter e il suo passo finale. Si candida ogni volta che la sua vittima pubblica un annuncio e durante il colloquio si dimostra sempre professionale -quasi sempre- per cercare di fare colpo. E poi il colpo esce, quello sicuro! Ben presto le persone si divideranno in due fazioni: chi è dalla sua parte e pensa addirittura che sia un uomo perché altrimenti come potrebbe una donna delicata compiere così tanti omicidi anche contro chi è più grosso di lei? E poi ci sono i recruiter che iniziano ad avere paura. Ma se alcuni ne hanno seriamente timore altri invece la prendono proprio come una sfida e non vedono l'ora di trarre in inganno questo fantomatico killer, farlo arrestare e ottenerne la gloria. Ma sarà davvero così facile averla vinta su Virginia anche quando si è capito come agisce?

Personaggi

Il romanzo si focalizza sulla protagonista, Virginia. Virginia è sola nel suo 'lavoro', non ha aiutanti, nessun complice, nessuno che sa di lei. Per questo il testo si basa principalmente su di lei anche se alcuni capitoli sono intervellati dal punto di vista delle vittime. Prima infatti abbiamo il capitolo di Virginia fino al momento in cui attira la persona che vuole uccidere e nell'altro capitolo abbiamo il punto di vista del malcapitato di turno che non è in grado di proteggersi in quanto è stato preso troppo alla sprovvista. Mi è piaciuto questo intervellare i capitoli con i diversi pov, credo che sia stata una buona idea avendo un solo personaggio principale. In questo modo ci viene data la possibilità di conoscere meglio anche le vittime. Tutte le persone che Virginia uccide sono appunto recruiter ma non tutti sospettanto di quanto sta loro per accadere. La prima che conosciamo addirittura accetta di dare una seconda possibilità di colloquio a Virginia dopo che la stessa mattina era stata allontanata per via del suo comportamento indecente. La vittima aveva pensato che sì, certamente non si risponde a tono durante un colloquio quando il tuo unico pensiero dovrebbe essere quello di fare bella figura e ingraziarsi il recruiter. Ma accetta le scuse di Virginia e decide di darle una seconda possibilità che a lei costerà molto cara. Abbiamo Augusto, tizio viscido che pensa che può facilmente portarsi a letto Virginia promettendole in cambio un posto di lavoro. Un personaggio tristemente reale e con cui Virginia non andrà molto per il sottile. Claudia, la recruiter che pensa di trovare un posto per tutti ma la sua sicurezza non le basterà di certo. O Gianfranco, un rampollo vanaglorioso e sicuro di sé che decide che stavolta, invece di Giulia, avrebbe scelto proprio Virginia per passare una bella serata con lei per prometterle sempre l'ambito posto. Sarà proprio Giulia la persona che potrebbe tradire Virginia. Perché è stata l'ultima persona con cui è stata vista con Gianfranco. Ma in questi casi, si sa. Virginia ha praticamente salvato Giulia dalle grinfie di un uomo con cui non voleva finire. Ha ancora l'appoggio di quelle persone più timorose e disperate che vedono in lei come un faro di speranza.
Ma devo dire che più di tutti la mia preferita è stata Eva di 'Giù la maschera' che ha cercato di indire un tranello per far arrestare Virginia con una particolare fobia per gli aghi che di certo alla nostra killer non è sfuggita. Il finale è decisamente sconvolgente, non me lo sarei mai aspettato. Ma in un certo senso lo posso anche comprendere con quello che è Virginia: Virginia è infatti una donna forte, in cerca un ideale di giustizia che non trovandolo, ha deciso di imbracciare da sola. Da una donna che effettivamente può essere capita -forse non compatita- ha effettivamente senso.
Tutte le persone con le quali Virginia si è scontrata sono persone che possiamo trovare nel nostro quotidiano. Magari con qualcuno ci abbiamo già avuto a che fare e in un contesto lavorativo essere minacciati, imbarazzati o il sentirsi inferiori è un qualcosa che non dovrebbe mai accadere dato che stiamo parlando di un contesto, si presume, professionale.

Stile

Abbiamo uno stile semplice e come già detto con capitoli che intervallano diversi punti di vista: è anche uno stile che ho trovato molto ironico e che in più di un'occasione fa spuntare il sorriso. Mi sono anche piaciuti i dialoghi. Ci vengono fornite le spiegazioni su come Virginia riesce ogni volta a non farsi beccare ma mi sarebbe piaciuto che questa parte della trama fosse analizzata di più perché era molto interessante. Un altro appunto che posso fare è che avrei voluto di più personaggi come Eva perché gli altri, sebbene diversi, avevano più o meno delle meccaniche uguali nel modo di agire di Virginia. Eva infatti è stata decisamente una boccata d'aria fresca e ho molto apprezzato quella parte, per l'appunto la mia preferita. Se volete leggere un libro con una trama a dir poco innovativa -o se state impazzendo fra colloqui!- non posso che consigliarvelo.


martedì 21 luglio 2020

[Segnalazione] 'Abiti... da paura!' di Samira Solimeno

Oggi vi segnalo un nuovo romanzo di Little Black Dress uscito ieri! 'Abiti... da paura' di Samira Solimeno. Di seguito tutte le informazioni.




Titolo: Abiti... da paura!

Autrice: Samira Solimeno

Edito da: Little Black Dress

Genere: Saggio

Formato: Ebook

Prezzo: 3,99€

Data di lancio: 20 luglio 2020




Trama

Gli abiti e gli accessori hanno un ruolo molto importante nelle opere del maestro del birvido Alfred Hitchcock, soprattutto nei personaggi femminili. Il periodo americano del regista comprende i suoi film più noti. Il colore ha permesso infatti di realizzare dei film più interessanti a livello stilistico rispetto alle possibilità date dal bianco e nero. Dei trenta film del periodo americano, il saggio si concentra su nove titoli tra i più significativi. Di questi nove due sono in bianco e nero e sette a colori, mentre sei si avvalgono della stessa costumista: Edith Head, conosciuta da tutti come The Dress Doctor.

lunedì 20 luglio 2020

[Segnalazione] 'In a Legend: Disclosure' di A. V. Enelyn

Esce il 22 luglio la nuova edizione di 'In a Legend: Disclosure' delle autrici A. & V. Enelyn che ringrazio per averci fornito questo bell'estratto!






Titolo: In a Legend - Disclosure (Volume Primo)

Autrici: A. & V. Enelyn

Data di lancio: 22 luglio 2020

Prezzo: Kindle 2,99€

Trama

E se una semplice leggenda stravolgesse il tuo futuro?
Cresciamo educati e abituati a una realtà poco piacevole con principi ben precisi, dove sogni e fantasia, col tempo, diventano sacrificabili.
Ma se fossimo noi a reprimere ciò che è realmente il nostro animo?
Se una forza straordinaria si nascondesse dentro ognuno di noi, in attesa di essere scoperta, usata o... sfruttata?
Josephine Seawater si ritiene una ragazza forte. I suoi amici, zia Lely e un carattere diffidente è ciò che si ritrova ad avere dalla morte di sua madre. Ma quando la sua realtà verrà inondata da bugie e le sue debolezze riemergeranno dagli abissi del passato, la sua vita vacillerà.
Chi le starà vicino? A chi si aggrapperà stavolta?
Occhi travolgenti e mari in tempesta popolano i suoi sogni.
Mancanze, ostacoli e sentimenti metteranno a dura prova le sue scelte.
Invasa da problemi futili e sorpresa dal padre, partito per lavoro, che si ripresenta nella sua vita, portando con sé un’assurda rivelazione, è del tutto ignara di come la sua vita cambierà da un incontro che lei ritiene casuale. E capirà che incubi e strane coincidenze sono solo l'inizio.
E se questi sogni potessero diventare realtà?


Estratto



Ancora prima della separazione dei cinque continenti, il genere umano era diviso in quattro regni in una sconfinata terra divisa in quattro da confini naturali: Wiccan situato sulle montagne; Apas un regno tranquillo vicino alloceano; i Prithivis popolo di agricoltori,
ma anche di guerrieri e infine i Fenian, un popolo molto numeroso rispetto agli altri tre, caratterizzato dai tanti bambini.
A causa delle molte idee contrastanti dovute alle diverse correnti di pensiero, non era possibile mantenere la pace; si ritrovavano, quindi, spesso in guerra, nonostante non ci fosse un reale motivo scatenante
per tutto ciò. Susseguivano tempi di pace a tempi di devastazione totale.
Due spiccavano fra tutti per la loro onestà e il loro coraggio; il regno Apas di Carys e il regno Fenian di Tarlack; i due comandanti,
insieme, avevano scoperto che erano stati gli Dei a metterli gli uni contro gli altri, semplicemente perché insieme erano troppo forti.
I due, allora, ormai innamorati e consapevoli del loro destino fuggirono insieme per poter cambiare le sorti del loro futuro. Ma lira degli esseri superiori si abbatté su di loro e non solo.
Perirono tutti.
La loro voce si alzò maestosamente su tutti i regni:

"Oh voi che avete osato trasgredire le nostre regole, voi inutili umani. Vi condanniamo a perire. Non più gioia e felicità proverete, non più vicini starete.
Vi condanniamo a servire la terra e laria, a colmare gli oceani e a bruciare nelle fiamme del peccato.
Ma poiché siete esseri inferiori vi viene concesso un solo incontro: vi incontrerete quando tra due forze opposte ci sarà lo scontro!"
Furono trasformati in elementi essenziali per il mondo: Acqua, Terra, Fuoco e Aria.
Ma ai comandanti innamorati toccò la sorte peggiore, diventarono elementi opposti: Acqua e Fuoco.
Gli fu imposto di vivere separati senza più potersi toccare.
Ai quattro elementi fu concesso di stare insieme solo durante leclissi, poiché rappresentava lunione di forze opposte: Sole e Luna.