giovedì 30 maggio 2019

[Segnalazione] 'Beata gioventù' di Vincenzo Galati

Oggi voglio segnalarvi 'Beata gioventù' di Vincenzo Galati, romanzo che uscirà il prossimo 15 giugno. Il giorno dell'uscita pubblicherò la recensione qui sui blog!


Titolo: Beata gioventù

Autore: Vincenzo Galati

Edito da: Oakmond Publishing

Genere: Giallo

Formato: Kindle

Prezzo: 4,99€

Pagine: 233

Data di lancio: 15 giugno 2019



Trama

Protagonisti di questa storia ironica e fuori degli schemi un gruppo di strampalati amici, un po’ in là con gli anni ma con l’entusiasmo di ragazzini scatenati, alle prese con un’incredibile avventura. Tra una partita a carte e un cruciverba, i nostri s’imbattono in un omicidio e nel furto di una vecchia moneta di enorme valore. Capitanati dall’impavida Olga, gli arzilli vecchietti mettono in atto un ingegnoso piano che proverà a trasformarli in intrepidi giustizieri dai capelli d’argento. Ma sulla loro strada si presentano ostacoli e imprevisti di ogni tipo. Riuscirà la sgangherata banda di nonnetti a dipanare il bandolo della matassa? 


Vincenzo Galati ritorna con una commedia poliziesca saporita, avvincente e delittuosamente spassosa. Una brigata di stravaganti nonnetti, le difficoltà della vita e un'indagina da portare a termine. I loro metodo sono inusuali, forse bizzarri e poco ortodossi ma sono molto, molto efficaci!


«È un lavoretto facile, sarebbe stata capace anche mia nonna, che Dio l’abbia in gloria.»


«Se capiscono il motivo per cui sono lì, sai cosa succede? Che andrò a far compagnia a tua nonna, che Dio l’abbia in gloria.»
 
«La sua amica teneva educatamente le mani intrecciate davanti a sé, così educatamente che Olga quasi non si accorse della piccola macchia che si stava allargando al di sotto di esse.
Istintivamente posò la borsa e si affrettò a sbottonare il cardigan all’uncinetto di Anna. Gli occhi rintracciarono immediatamente il sottile rivolo di sangue che, da sotto, saliva sino al cuore della donna.
Olga urlò, e, prima ancora di pensarci, capì che la moneta di Anna era sparita»


L'autore

Vincenzo Galati genovese, nato nel 1971, vive e lavora a Siena ed è impiegato per necessità, lettore per passione e scrittore per vizio. Ha esordito con Lo strano mistero di Torre Mozza, a cui è seguito Chi non muore.
È fermamente convinto che l’ironia salverà il mondo.

venerdì 24 maggio 2019

Recensione: 'La testimone della sposa' di Marzia Accardo

Oggi vi parlo de 'La testimone della sposa' di Marzia Accardo!


 Titolo: La testimone della sposa

Autrice: Marzia Accardo

Edito da: PubMe

Collana: Un cuore per capello

Genere: Romance contemporaneo

Formato: Cartaceo (brossura) e Kindle

Prezzo: 10.75€ cartaceo, 0.99€ digitale

Pagine: 259



 Trama

Laura è una ventinovenne immatura e allergica alle responsabilità e alle relazioni serie. Dopo un’assenza di due anni durante la quale ha viaggiato per il mondo, si ritrova costretta suo malgrado a tornare a casa per fare da testimone di nozze alla migliore amica Giulia, affrontando così vecchi fantasmi e questioni lasciate irrisolte. Dovrà scegliere se recuperare il rapporto col timido e sensibile Federico, a cui in passato ha spezzato il cuore, o cedere all’insistente corte di un’ex fiamma che già una volta si è rivelata essere inaffidabile, l’affascinante e selvaggio Jonathan. Questa volta dovrà contare solo sulle sue forze e fare a meno dei preziosi consigli di Giulia, diventata improvvisamente distante e misteriosa, con la madre in disaccordo con le sue scelte e costantemente col fiato sul collo. Tra incidenti di percorso, equivoci e tragicomici tentativi di portare a termine la missione (quasi impossibile) di seguire i suoi buoni propositi e mettersi sulla retta via, Laura cercherà di crescere e di fare finalmente ciò che gli altri si aspettano da lei. Ma quale sarà la strada giusta, seguire l’istinto o la ragione? Non tutto è poi così scontato… 

Laura è una ragazza di ventinove anni, attualmente senza lavoro e senza ragazzo. Torna dal suo viaggio in giro per il mondo solo in occasione del matrimonio della sua migliore amica, Giulia, che le ha anche chiesto di diventare la sua testimone di nozze. Quello che dovrebbe essere un evento felice si rivela, invece, uno scontro con la realtà che Laura ha cercato di evitare per tutti quegli anni. I suoi genitori infatti, proprio in occasione di questo matrimonio imminente, partono subito con il piede di guerra e le ricordano, in una maniera non proprio gentile, che lei è l'unica del suo gruppo a non essere nemmeno fidanzata quando invece tutta la sua compagnia o ha appunto trovato la sua dolce metà, o è già sposata e specialmente ha un lavoro. La criticano anche per il suo voler viaggiare invece di cercare stabilità, un lavoro redditizio e condurre finalmente una vita come tutti. Devo dire che questo è un aspetto che mi è molto piaciuto che sia stato affrontato: sempre di più, infatti, ci sono ragazze nella stessa situazione di Laura, che alla sua età ancora non sono riuscite a trovare né l'amore né il lavoro e che per questo motivo si sentono da meno rispetto a tutti gli altri che invece sembrano aver preso in mano la loro vita eccellendo in tutto. Mi sono vista tantissimo in Laura e ho apprezzato il suo voler partire e viaggiare perché, anche se forse a molti può non sembrare, è invece indice di una voglia di libertà, di scoperta e di essere totalmente liberi. Laura non è imbrigliata in quelle che sono le convenzioni sociali ma è padrona di se stessa e ha, a suo modo, vissuto anche se i commenti dei genitori naturalmente le fanno male. Ma ora che è tornata non è soltanto questo il problema: Federico e Jonathan costituiscono gli altri due motivi per cui Laura ha avuto così tanta fretta di partire. Aveva tradito la fiducia di Federico, dopo una vacanza in cui si era avvicinata a Jonathan, ma era riuscita ad ottenere il suo perdono. Ora però, anche se è convinta di essergli fedele, non sa più cosa le dirà il cuore considerando che Jonathan non perde l'occasione e le gira di nuovo intorno...

Personaggi

Ho già delineato il personaggio di Laura per quanto riguarda quelli che sono i suoi problemi e con i quali moltissime ragazze possono ritrovarsi. Come detto, anche se sembrerebbe che Laura non abbia niente, in realtà ha avuto il coraggio di andarsene, di cominciare anche se in maniera un po' stentata una vita altrove e se la comunque cava con lavoretti saltuari. Quello che la rende nervosa, non sono tanto i commenti dei genitori anche se riescono a farla arrabbiare, ma più che altro è il bivio che le si presenta davanti tra Federico e Jonathan che ora è costretta ad affrontare dato che è tornata. Anche Giulia, la sua migliore amica che l'ha voluta come sua testimone, sembra diversa. A volte è distante e sembra nasconderle qualcosa, un qualcosa che invece non nasconde a Federico con cui anzi sembra essere in rapporti molto più intimi di quanto ricordasse. C'è un momento che penso sia cruciale nello sviluppo del rapporto tra Giulia e Laura, è un momento in cui finalmente Giulia esterna i suoi sentimenti verso l'amica e le dice la verità in faccia. Quella verità che per la stessa Laura è incredibile a credersi. Giulia infatti fino a quel momento si era comportata con lei esattamente come avevano fatto i suoi genitori: le aveva dato, non molto indirettamente, della fallita, senza ragazzo e senza stabilità economica. Uno dei motivi per cui Laura è tornata dal viaggio, non è soltanto per le nozze imminenti dell'amica ma anche perché è ormai a corto di soldi. Eppure, dopo questa sfuriata, ecco che arriva la verità, ovvero la stessa concezione che ho pensato sin dall'inizio. Giulia è gelosa di Laura in quanto lei è libera di fare e essere ciò che vuole. Se Giulia fa una confessione del genere è perché è in un momento molto particolare: abituata ad organizzare tutto nella vita, quando si vede sopraggiungere qualcosa di inaspettato non sa assolutamente come comportarsi. Per questo invidia Luara, che rispetto a lei è capace di far fronte a qualsiasi cosa essendo appunto abituata a non programmare niente e a prendere tutto così come viene. Jonathan ammetto che è un personaggio che non ho visto subito di buon occhio. L'avevo riputato un farfallone, capace appunto di abbandonare Laura appena si fosse stancato. Sembrerebbe che invece Jonathan sia seriamente innamorato di lei, ma nel modo sbagliato. Vuole trascinare Laura in un qualcosa che lei nemmeno immagina, senza ovviamente dirle nulla sicuro del fatto che lei accetterà perché abituata a prendere decisioni rischiose. Federico, d'altro canto, è il classico bravo e dolce ragazzo che farebbe di tutto per Laura. Si dimostra geloso nei confronti di Jonathan ma soltanto verso la fine del romanzo ho compreso la reale motivazione della sua gelosia: i suoi atteggiamenti erano più che altro protettivi, ha cercato infatti con tutto se stesso di mettere Laura in guardia e di non fidarsi di Jonathan. Per questo sì, Federico è sicuramente un personaggio protettivo e insieme alle deduzioni di Giulia, riusciranno a salvare Laura.



Stile

Lo stile è semplice, molto diretto e senza fronzoli. Più che altro il romanzo si concentra sui dialoghi, che come sa chi mi segue, è sempre un bene. Il testo quindi volge più all'azione e al coinvolgimento del lettore tramite i dialoghi più che le descrizione stesse, motivo per il quale si legge anche piuttosto velocemente. Quello che consiglio all'autrice è di non esagerare con i segni di interpunzione e di fare attenzione al punto di vista che in alcuni casi risulta ballerino, 'ballando' appunto da Laura a Federico a Giulia: in casi come questi è di aiuto creare capitoli a parte per personaggio o distanziare con dei paragrafi. Detto questo però non ho trovato errori, né di battitura né di ortografia il che è ovviamente un punto a favore. Inoltre il testo è coinvolgente e cattura il lettore tanto che io stessa non mi sono mai staccata dalle pagine fino a quando non l'ho finito. Ne consiglio quindi la lettura!




giovedì 23 maggio 2019

Recensione: 'Phantomatìk' di Gianluca Agomeri

Oggi voglio parlarvi del misterioso Phantomatìk di Gianluca Agomeri!



Titolo: Phantomatìk

Autore: Gianluca Agomeri

Edito da: GDS Edizioni

Genere: Mystery

Formato: Cartaceo (brossura), digitale

Prezzo: 15.51€ cartaceo, 3.49€ Kindle

Pagine: 313




Trama

 La criminalità organizzata si sta rafforzando e i Servizi Segreti faticano a seguirne le tracce. Un misterioso giustiziere masche-rato dalla forza sovrumana, nel frattempo, combatte una battaglia personale contro la malavita. Eroe o fuorilegge? È il dilemma che presto dovrà affrontare Miriam Piccoli, agente operativo dell'Intelligence il cui destino si intreccerà con quello del superuomo dall’identità sconosciuta. Intanto, la temuta banda criminale della Signora si prepara a colpire...

Un romanzo che tiene incollati alle pagine fino alla fine, anche solo per scoprire l'identità del tanto misterioso Phantomatìk. Non si tratta infatti di un semplice supereroe, sembra essere qualcosa di più, qualcosa che Miriam Piccoli deve assolutamente scoprire. Proprio lei è stata salvata dall'uomo in nero dopo che era stata rapita, e un'altra volta ancora viene tratta in salvo da Phantomatìk in una situazione in cui davvero ha rischiato ancor di più di perdere la vita. Miriam non ha dubbi: quell'uomo mascherato che si nasconde dietro una visiera nera è un eroe considerando che è sempre pronto a tirarla fuori dai guai. Ma questo non convince i suoi colleghi dei Servizi Segreti: c'è chi si burla di lei come Mimmo, che sarà proprio lui a dare il soprannome Phantomatìk a questo uomo in nero che accorre a salvarla. Altri ancora pensano che invece sia tutt'altro che un eroe: è anzi qualcuno che lavora per la Signora, capo di una temuta banda criminale che li sta facendo impazzire. Miriam però non dà ascolto ai suoi colleghi e cerca come può di scoprire l'identità dell'uomo di cui si riconosce innamorata. Anche se non sa chi è, anche se non conosce il suo volto, sa di potersi fidare di lui.
Come detto a inizio recensione anche io non vedevo l'ora di scoprire chi fosse e sono rimasta davvero meravigliata quando la sua identità è venuta a galla: non me lo sarei mai aspettata e sono contenta quando è così e il libro riesce a sorprendermi, significa infatti che non è scontato o banale. Alla fine ho ricollegato tutti gli indizi, anche quelli dei primi capitoli, e in effetti tutto combacia alla perfezione. Solo che la spiegazione è talmente incredibile che davvero, ammetto, non ci sarei mai arrivata. Il finale mi ha emozionata e mi ha lasciato con il giusto mood. Questo è un romanzo che riesce a miscelare diversi generi, tra cui il mystery, il giallo, l'avventura, anche l'urban fantasy considerando che il nostro eroe mascherato ha una forza sovrumana che non lascia adito a dubbi. Non è infatti soltanto il suo vestiario , ben rinforzato, che lo protegge. Ma è anche lui stesso che si muove velocemente, che riesce ad uccidere con precisione e con una forza spropositata. Non si può fare a meno che ammirarlo e ho capito perfettamente come infatti si sia sentita Miriam tutto il tempo. Ma adesso andiamo a vedere più nel dettaglio i protagonisti della nostra vicenda.

Personaggi

Miriam Piccoli fa parte dei Servizi Segreti del Dipartimento di criminalità interna insieme ai colleghi Mimmo de Carli, Diego Foletti, il Capo del suo Dipartimento Marcello Vanni e il capo dei Servizi Segreti ovvero Cesare Ruggerio. Con loro instaura un rapporto che ha degli alti e bassi e che molto spesso viene compromesso durante il corso della vicenda. Le sue storie sul misterioso e forte uomo che l'ha salvata quando è stata vittima di un'imboscata e poi ancora dopo un suo rapimento, hanno fatto dividere i suoi colleghi sulla questione. Mimmo, bonaccione e più alla mano, sarà un'utile risorsa per Miriam anche se inizialmente la prende in giro e inventa per il suo uomo il soprannome Phantomatìk come se fosse un vero e proprio supereroe. E sempre lui si mette d'impegno nel ricercare gli indizi, trovando il primo di una lunga lista che si rivelerà decisamente importante. Marcello la prende a cuore anche se spesso non riesce a capire le motivazioni di alcuni suoi gesti. Quello che infatti vediamo è che Miriam è sicuramente spericolata e coraggiosa. Nonostante la paura e il timore che ha potuto provare ogni volta che è stata rapita è sempre riuscita a mantenere il controllo, il giusto sangue freddo per escogitare un modo per farla franca, aiutata anche da Phantomatìk che sembra ogni volta lì per lei. Allo stesso tempo però Miriam non fa la parte della principessa inerme che aspetta di essere salvata: in un'occasione infatti sarà lei ad aiutare Phantomatìk, arrivando a collaborare. Si preoccupa e si adopera per fare in modo che nessuno riesca a prenderlo e fa quel che può per aiutarlo e dare quindi il suo contributo uscendo, la maggior parte delle volte, non totalmente illesa. Quello che voglio dire è che Miriam si mette in gioco, non rimane ferma quando l'uomo nero accorre, e anzi, in un'occasione nonostante non potesse sapere la reazione di Phantomatìk prova a togliergli la visiera per scoprire chi è. Quello che mi è piaciuto di lei è quando si svela completamente per far uscire fuori la Signora, capo della banda criminale a cui danno la caccia. Miriam è infatti convinta della sua identità ma deve fare in modo che la Signora esca fuori allo scoperto da sola: ma è come ci riesce che fa crescere l'ammirazione nei suoi confronti. Sia perché si mette completamente a nudo, rivelando segreti che non aveva mai confessato mettendo a repentaglio il suo lavoro nei Servizi Segreti. Ma non solo: scopriamo anche che in realtà ha un carattere fragile, che ha problemi non indifferenti e che si sente sola. Non ha amici, nemmeno tra i suoi colleghi sente di potersi fidare così tanto da instaurare una solida relazione. Ed è proprio questo, secondo me, l'aspetto centrale del carattere di Miriam e che alla fine la farà uscire vittoriosa: il riuscire ad ammettere a se stessa che sì, non ha amici, ma che è pronta d'altro canto ad aprire le sue braccia a chi è in pericolo ed è in seria difficoltà, non importa chi sia. Questo suo esternarsi completamente non potrà che far rimanere meravigliati chiunque, anche chi meno ci aspettiamo. Alla fine del suo viaggio, Miriam capirà che è in grado di farcela e il discorso finale con la Signora ci fa intendere quanto, in realtà, sia una persona affidabile e protettiva.
Una menzione speciale devo farla a Nadia Franchini, ora non più in servizio dopo che, durante la sua ultima missione, le è stato versato dell'acido addosso rovinando per sempre il suo aspetto. Nadia odia il fatto che non può più mettersi in mostra per una missione, dato che ormai è troppo riconoscibile, si sente che ha l'assoluto bisogno di emergere in quanto è una donna davvero intelligente. Il suo aiuto, anche se dietro le quinte, sarà infatti predominante.

Stile

Questo è uno stile che non ha bisogno di consigli o altro: non ci sono errori, né di battitura né di ortografia e ho notato che è stato usato molto bene lo show don't tell. Le scene ci vengono presentate in modo chiaro e diretto, non mi è mai capitato di rileggere più volte una parte perché non l'avevo intesa. Mi sono piaciuti i colpi di scena, sia dell'uomo in nero che anche della Signora. Ammetto che quest'ultima non mi aveva molto convinta alla fine, ma ricollegandola a Miriam e al suo 'svelamento' di fronte a tutti ha il suo senso. Quindi, detto questo, consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo!

mercoledì 22 maggio 2019

[Segnalazione] 'Grace l'indomita' di Jill Barnett

Oggi voglio segnalarvi un nuovo romanzo tradotto da Isabella Nanni che abbiamo già avuto modo di conoscere e che potete trovare tramite la sua pagina Doubleface Traduzioni. Anche questa volta ha tradotto un testo di Jill Barnett, la seconda novella della mini serie 'Inganni d'amore' iniziata con 'Un cavaliere tutto suo' che vi avevo già segnalato. Questo è un progetto di autopubblicazione intrapreso con Babelcube. A seguito, tutte le informazioni!


Titolo: Grace l'indomita (Saving Grace)

Autrice: Jill Barnett

Traduttrice: Isabella Nanni

Genere: Romance

Edito da: Babelcube

Pagine: 100 Kindle, 114 su Inbooks

Prezzo: 3,70€ su Amazon, salvo promozioni

Serie: Inganni d'amore



Trama


Ci troviamo in pieno Medioevo nelle Highland scozzesi, dove il clan McNish ha subito le incursioni dei loro acerrimi rivali, i McNab, che li stanno lasciando morire di fame. Come nipote del capo clan, Grace McNish decide che è suo dovere catturare uno di questi spregevoli McNab per chiedere un riscatto. Ma lei e la sua banda male assortita fanno l’errore di catturare l'uomo sbagliato, Colin Campbell, Conte di Argyll e Signore delle Isole, che è in viaggio in quelle terre per decidere il destino dei due clan in guerra. Inizialmente legato come un salame, Colin decide di stare al gioco e di restare prigioniero fingendosi un McNab per studiare più da vicino il clan McNish, e la sua indomita e bellissima condottiera…
Un delizioso concentrato di romanticismo, humor e passione ancora inedito in Italia dall’autrice Jill Barnett più volte in vetta alle classifiche del New York Times e già pubblicata in precedenza da Mondadori

Autrice


Definita “la maestra dei romanzi dell’amore e della risata”, Jill Barnett è un’autrice di fama internazionale con oltre 8 milioni di copie cartacee vendute ed è stata spesso al vertice delle classifiche dei best seller del New York Times, USA Today, The Washington Post, e Publishers Weekly. Con l’avvento dell’era digitale Jill Barnett è stata numero 1 con i suoi 18 libri nella classifica dei titoli a pagamento più venduti su Amazon e ha venduto oltre un milione di copie digitali. In Italia alcuni suoi libri sono stati pubblicati da Mondadori 


Estratto

“No, McNab! Non mi avrai senza combattere!” Lo prese a ginocchiate nella schiena, e cercò di disarcionarlo.
Lui strinse le cosce, tenendola ancora più saldamente, e le bloccò i polsi. Grace scosse la testa da un lato all’altro, spruzzando acqua ad ogni movimento. Combatté da vera forsennata, fino a quando non cominciò a respirare ansimando e sollevando il petto a fatica.
Riusciva a leggerle il panico in volto e a sentirle il polso battere all’impazzata mentre la teneva immobilizzata a terra. Il suo sguardo disperato si rivolse alla scarpata. Stava cercando aiuto.
In lontananza si riusciva a sentire il flebile gemito di una cornamusa. La sua banda di manigoldi non aveva idea che loro due non erano sul carro.
Osservò le varie emozioni che le si manifestavano in volto. “Avanti.” Gli disse tenendo alto il mento. “Fallo.” La sua voce gracchiante era carica di emozione; poi chiuse gli occhi, sospirò e il corpo le si afflosciò tutto d’un tratto.
Se ne restò inginocchiato lì, a guardarla, completamente disorientato.
Lei trattenne il respiro a lungo, tenendo gli occhi chiusi. Girò la testa dall’altra parte, poi espirò con fare drammatico. “Sono pronta.” Fece un altro respiro profondo e restò sdraiata immobile. Dopo un altro minuto di silenzio, aprì uno dei suoi occhi verdi, e lo sbirciò sospettosa. “Che cosa aspetti, McNab? Fallo.”
“Che cosa?”
“Quello che fate sempre voi spregevoli McNab. Fa’ i tuoi porci comodi con me!” Richiuse gli occhi e cadde con la testa all’indietro nella più drammatica posa di sottomissione che avesse mai visto.
Si sforzò di non sorridere. “Ah, sì.” Annuì. “Dimenticavo.” Lasciò protrarre il silenzio. “Ma come diavolo devo fare?” Aggrottò la fronte come se proprio non si ricordasse che cosa fare.
“Devi prima spogliarmi, idiota!”
Riecco quella boccuccia. Annuì, poi piegò la testa di lato pensieroso. “Ci sono alternative. Potrei sempre strapparti via il fegato.”
Lo sguardo che gli rivolse aveva perso gran parte della sua ferocia.
Fece una pausa, prima di guardarsi intorno. “Ma non ci sono lupi a cui darlo in pasto.”
Grace tirò un sospiro di sollievo.
“Forse hai ragione. Dovrei limitarmi a spogliarti e fare i miei comodi con te, dato che sembra che non mi venga in mente nient’altro.  Eppure mi pareva che ci fosse qualcos’altro che noi spregevoli McNab facessimo ai McNish.” Si interruppe e borbottò, “Ma adesso mi sfugge.”
Le si spalancarono gli occhi, anche se era evidente che cercava di non far vedere che aveva paura. Decise che l’aveva presa in giro abbastanza e le lasciò andare un polso, poi raccolse velocemente il pugnale prima che lo facesse lei.