martedì 11 dicembre 2018

Intervista all'autrice Angelica Rubino

A breve, qui sul blog, recensirò i tre libri di Angelica Rubino Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta, Perché sei un essere speciale, Pistola e polvere da sparo. Se volete conoscerla prima, questa è l'occasione giusta! Qui di seguito, l'intervista con l'autrice:


Da che cosa prendi ispirazione per le tue storie? Da persone importanti nella tua vita, da

un avvenimento, da un sogno? Che cosa condiziona quindi la tua scrittura?



Ciao! Beh sì, il mio primo libro ‘’Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta’’ nacque da un sogno. Sognai questo ragazzo di nome Jeremy che annunciava alla sua famiglia di dover partire per fare il prestigiatore alla corte di un re malvagio



C’è un personaggio delle tue storie che senti di preferire e perché?



Amo tutti in maniera diversa. Il coraggio e la dolcezza di Jeremy, la sensibilità e la tenacia di Sibilla, la cocciutaggine e l’orgoglio di Violante



Per quale motivo hai scelto l’elemento fantastico nelle tue storie? E quale morale pensi che possa dare ai tuoi lettori alla fine della lettura?


L’elemento fantasy è in realtà presente solo nel primo libro. I miei personaggi superano tutti mille peripezie ma alla fine c’è sempre un lieto fine. Hanno molta forza, credo più di me. Infatti dico: non credo più alle favole ma mi piace ancora scriverle



Quali autori ti hanno ispirata? Anche loro erano autori fantasy?



L’Inghilterra è il mio regno in questo senso: C.S Lewis, Jane Austen, le sorelle Bronte, Oscar Wilde.



Sei una scrittrice che ha bisogno di ispirazione durante la scrittura o sei in grado di

scrivere ovunque e in qualsiasi momento?



 No, ho bisogno di ispirazione, calma e concentrazione. Impossibile scrivere in qualsiasi momento, a volte lo faccio di notte


Hai mai dovuto affrontare il blocco dello scrittore? Se sì, come lo hai superato?



Ho sempre scritto da quando avevo sette anni. Nell’adolescenza ho avuto un blocco, abbozzai i primi capitoli del mio primo libro ma li ripresi anni dopo. Oggi credo che in realtà fosse la poca fiducia in me stessa. Certo i problemi personali fanno molto, è bugia che gli artisti si esprimono meglio quando stanno male. Ho superato tutto grazie a un incontro fortunato al mare…



Che emozione hai provato quando hai scoperto che il tuo libro era stato accettato? Qual è

stata quindi la tua esperienza con la casa editrice?



Ho provato una grande emozione, non mi sembrava vero! Entrambe le esperienze con le due case editrici sono state buone




Hai vinto anche dei concorsi di scrittura e per questo ti faccio i miei complimenti. Come li

hai scoperti e come giudichi l’esperienza?



Questa è una domanda molto interessante che non mi hanno mai fatto.  Nel 2011, al mare, conobbi  una signora. Le dissi che mi piaceva scrivere, lei volle leggere qualcosa di mio. Solo dopo mi rivelò di essere la fondatrice del premio Moicarte. Mi invitò a partecipare e arrivai seconda. Questa signora purtroppo poco dopo è scomparsa. Nel 2014 ho partecipato nuovamente al  premio, con il libro edito "perché sei un essere speciale", arrivando sempre seconda.

Nel 2012 ho ricevuto una menzione speciale per il premio ‘’Accendi una stella’’, organizzato dalla cattolica di Milano . La premiazione si tenne a Torino, dove conobbi l’allora esordiente Francesca Fialdini, Giusy Versace e tanti altri. Sono seguiti altri premi, l’elenco completo lo trovate nella mia homepage di club degli autori.

Nel 2018 un mio racconto è stato pubblicato da Apollo Edizioni nell’antologia perle d’amore,  un altro nell’antologia ‘’Racconti pugliesi’’ di Historica Edizioni e delle mie citazioni in una raccolta della monte grappa Edizioni. Anche quest’anno le soddisfazioni non sono mancate!



C’è qualcosa che vorresti cambiare dei tuoi libri ora che sono stati pubblicati, se sì cosa?



In "perché sei un essere speciale", è sfuggito un errore di battitura: mood light invece che mood ring!  E ho affrontato il tema della leucemia in modo un po’ superficiale. Per il resto, poco o nulla.



Hai mai partecipato a fiere, presentazioni in cui erano esposti i tuoi libri? Se no, ti

piacerebbe?



Certo che ho partecipato! Per ogni libro ci sono state delle presentazioni nelle librerie di tutta la provincia di Taranto, organizzate dall’associazione culturale Aracnea e da Inchiostro di Puglia. I libri rimasti li ho venduti tutti alle fiere



Che rapporto hai con i tuoi lettori?



Un rapporto ottimo, amo il contatto con i miei lettori soprattutto durante le fiere. Quest’estate ho partecipato a tante notti bianche dove ho esposto i miei scritti.  Vedere persone che credono in te e  ti danno speranza anche se sei lì con la tua bancarella è qualcosa di unico. Tremo dall’emozione ogni volta che firmo un autografo.





Quale consiglio ti sentiresti di dare a uno scrittore alle prime armi? Che cosa hai capito

riguardo l’editoria italiana?



Allora, faccio una premessa: io per prima mi sento alle prime armi. So che il mio nome non dice niente a moltissime persone, quindi mi risulta strano dare consigli agli altri. Il mondo dell’editoria è difficile, bisogna scrivere innanzitutto per sé stessi. L’unica cosa che posso dire è di partecipare a molti concorsi e non puntare per forza in alto da subito



C’è qualcuno dei tuoi amici o della tua famiglia che vorresti ringraziare perché ha

creduto in te e ti ha spinta a diventare una scrittrice?



Grazie mamma e papà!



C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti aggiungere?



Potete seguirmi su instagram




e su Facebook 
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dove sono anche editor della pagina



Grazie!


 Ringrazio ancora l'autrice per questa intervista! Noi ci ritroviamo prossimamente sempre su queste pagine con le recensioni dei suoi libri!

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