Da che
cosa prendi ispirazione per le tue storie? Da persone importanti nella tua
vita, da
un
avvenimento, da un sogno? Che cosa condiziona quindi la tua scrittura?
Ciao! Beh
sì, il mio primo libro ‘’Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta’’
nacque da un sogno. Sognai questo ragazzo di nome Jeremy che annunciava alla sua famiglia di dover partire per
fare il prestigiatore alla corte di un re malvagio
C’è un
personaggio delle tue storie che senti di preferire e perché?
Amo tutti in
maniera diversa. Il coraggio e la dolcezza di Jeremy, la sensibilità e la
tenacia di Sibilla, la cocciutaggine e l’orgoglio di Violante
Per
quale motivo hai scelto l’elemento fantastico nelle tue storie? E quale morale
pensi che possa dare
ai tuoi lettori alla fine della lettura?
L’elemento
fantasy è in realtà presente solo nel primo libro. I miei personaggi superano
tutti mille peripezie ma alla fine c’è sempre un lieto fine. Hanno molta forza,
credo più di me. Infatti dico: non credo più alle favole ma mi piace ancora
scriverle
Quali
autori ti hanno ispirata? Anche loro erano autori fantasy?
L’Inghilterra
è il mio regno in questo senso: C.S Lewis, Jane Austen, le sorelle Bronte,
Oscar Wilde.
Sei una
scrittrice che ha bisogno di ispirazione durante la scrittura o sei in grado di
scrivere
ovunque e in qualsiasi momento?
No, ho
bisogno di ispirazione, calma e concentrazione. Impossibile scrivere in
qualsiasi momento, a volte lo faccio di notte
Hai mai
dovuto affrontare il blocco dello scrittore? Se sì, come lo hai superato?
Ho sempre
scritto da quando avevo sette anni. Nell’adolescenza ho avuto un blocco,
abbozzai i primi capitoli del mio primo libro ma li ripresi anni dopo. Oggi
credo che in realtà fosse la poca fiducia in me stessa. Certo i problemi
personali fanno molto, è bugia che gli artisti si esprimono meglio quando
stanno male. Ho superato tutto grazie a un incontro fortunato al mare…
Che
emozione hai provato quando hai scoperto che il tuo libro era stato accettato?
Qual è
stata quindi
la tua esperienza con la casa editrice?
Ho provato
una grande emozione, non mi sembrava vero! Entrambe le esperienze con le due
case editrici sono state buone
Hai
vinto anche dei concorsi di scrittura e per questo ti faccio i miei
complimenti. Come li
hai scoperti
e come giudichi l’esperienza?
Questa è una
domanda molto interessante che non mi hanno mai fatto. Nel 2011, al mare, conobbi una signora. Le dissi che mi piaceva
scrivere, lei volle leggere qualcosa di mio. Solo dopo mi rivelò di essere la
fondatrice del premio Moicarte. Mi invitò a partecipare e arrivai seconda.
Questa signora purtroppo poco dopo è scomparsa. Nel 2014 ho partecipato
nuovamente al premio, con il libro edito "perché sei un essere speciale", arrivando sempre seconda.
Nel 2012 ho
ricevuto una menzione speciale per il premio ‘’Accendi una stella’’,
organizzato dalla cattolica di Milano . La premiazione si tenne a Torino, dove
conobbi l’allora esordiente Francesca Fialdini, Giusy Versace e tanti altri.
Sono seguiti altri premi, l’elenco completo lo trovate nella mia homepage di
club degli autori.
Nel 2018 un
mio racconto è stato pubblicato da Apollo Edizioni nell’antologia perle
d’amore, un altro nell’antologia
‘’Racconti pugliesi’’ di Historica Edizioni e delle mie citazioni in una
raccolta della monte grappa Edizioni. Anche quest’anno le soddisfazioni non
sono mancate!
C’è
qualcosa che vorresti cambiare dei tuoi libri ora che sono stati pubblicati, se
sì cosa?
In "perché sei
un essere speciale", è sfuggito un errore di battitura: mood light invece che
mood ring! E ho affrontato il tema della
leucemia in modo un po’ superficiale. Per il resto, poco o nulla.
Hai mai
partecipato a fiere, presentazioni in cui erano esposti i tuoi libri? Se no, ti
piacerebbe?
Certo che ho
partecipato! Per ogni libro ci sono state delle presentazioni nelle librerie di
tutta la provincia di Taranto, organizzate dall’associazione culturale Aracnea
e da Inchiostro di Puglia. I libri rimasti li ho venduti tutti alle fiere
Che
rapporto hai con i tuoi lettori?
Un rapporto
ottimo, amo il contatto con i miei lettori soprattutto durante le fiere.
Quest’estate ho partecipato a tante notti bianche dove ho esposto i miei
scritti. Vedere persone che credono in
te e ti danno speranza anche se sei lì
con la tua bancarella è qualcosa di unico. Tremo dall’emozione ogni volta che
firmo un autografo.
Quale
consiglio ti sentiresti di dare a uno scrittore alle prime armi? Che cosa hai
capito
riguardo
l’editoria italiana?
Allora,
faccio una premessa: io per prima mi sento alle prime armi. So che il mio nome
non dice niente a moltissime persone, quindi mi risulta strano dare consigli
agli altri. Il mondo dell’editoria è difficile, bisogna scrivere innanzitutto
per sé stessi. L’unica cosa che posso dire è di partecipare a molti concorsi e
non puntare per forza in alto da subito
C’è
qualcuno dei tuoi amici o della tua famiglia che vorresti ringraziare perché ha
creduto in
te e ti ha spinta a diventare una scrittrice?
Grazie mamma
e papà!
C’è
qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti aggiungere?
Potete
seguirmi su instagram
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dove sono
anche editor della pagina
Grazie!
Ringrazio ancora l'autrice per questa intervista! Noi ci ritroviamo prossimamente sempre su queste pagine con le recensioni dei suoi libri!
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