Oggi sono qui per recensire il secondo libro di Angelica Rubino! Se vi siete persi la recensione del primo (comunque scollegato da questo) potete cliccare qui o se volete leggere la sua intervista qui!
Passiamo quindi nel recensire 'Perché sei un essere speciale'!
Titolo: Perché sei un essere speciale
Autrice: Angelica Rubino
Edito da: Montedit
Formato: cartaceo (brossura)
Genere: Narrativa
Pagine: 80
Prezzo: 8,00€
Consigliato per: adolescenti
Trama
Angelica Rubino, presenta un "caro diario" che racconta la storia di una
ragazza che affronta la vita con ottimismo e cerca sempre di trovare
una visione luminosa anche nei momenti di difficoltà che si
verificheranno sia all'interno della sua famiglia come nei rapporti con
gli altri, fino a trovare la sua dimensione nell'avventuroso viaggio
della vita...
Il seguente romanzo è raccontato come se fosse il diario della quattordicenne Sibilla, una ragazza dai ricci capelli rossi e un po' robusta. Regalatole da una sua cara amica, comincia a scrivere sulle pagine del suo diario raccontando l'intero anno scolastico, quello che poi sarà il suo primo anno al liceo.
Naturalmente per Sibilla è un'esperienza del tutto nuova: nuovi compagni di classe, tra cui molte snob antipatiche e nuovi professori. Quello che la tranquillizza è che insieme a lei ci sono le due care amiche, Sara e Nicla. Abitano in un paesino della Puglia, lì dove l'inverno in giro sembra non esserci mai nessuno. Sibilla affronterà diversi problemi lungo l'arco dell'anno: non solo quelli normali e tipici di un'adolescente della sua età, ma anche problemi familiari, con le sue amiche, un cambio di carattere repentino oltre a scoprire non solo l'amore ma anche i problemi che questo sentimento comporta.
Suo padre, infatti, dopo aver perso il lavoro decide di allontanarsi dalla sua famiglia non sapendo più come sostenere la situazione e la madre 'fa la mantenuta' così come viene appellata e derisa dalle compagne di classe di Sibilla. Lei mentre cerca di non pensare ai problemi familiari, non raccontandolo nemmeno alle sue migliori amiche, si interessa a un ragazzo che però non sarà come se lo aspettava. Solo verso la metà dell'anno conoscerà Simeone, un ragazzo emo anche lui con problemi familiari ma che grazie a Sibilla riuscirà a vederli e affrontarli in un modo diverso.
Personaggi
Tutto quello che accade a Sibilla nel corso di un anno trasforma in modo molto forte il carattere della ragazza. Se dapprima l'abbiamo vista tranquilla, spensierata, con nessun particolare problema, la vediamo dopo poco catapultata in molteplici avvenimenti che non aveva mai dovuto affrontare prima d'ora. Questo la porterà a cambiare: comincerà a reagire quando le compagne la prendono in giro, addirittura a rispondere a tono ai professori, tanto che comincerà ad essere, non proprio temuta, ma almeno rispettata. Nonostante tutto quello che è costretta a subire, trova la forza di parlarne con Simeone e cominciando a frequentarlo cerca come può di fargli vedere il mondo sotto un'altra prospettiva. Capisce infatti che bisogna apprezzare quello che si ha e goderselo finché la vita lo permette. Grazie a questo, anche Simeone comincerà a rivalutare molte sue scelte, innamorandosi di lei. Anche la sua amica Sara è tormentata: è una delle sue migliori amiche, ma ben presto comincerà a stufarsi di essere etichettata come 'sfigata' dalle compagne più belle e, sapendo di essere bella a sua volta, inizierà a valorizzarsi, vestendosi più da adulta e cominciando a trattare male Sibilla solo per avere l'approvazione delle due belle della classe e diventare così loro amica. Quello che Sibilla non sa è che dietro la situazione di Sara c'è ben altro dal volersi solo atteggiare. Qualcosa che però riuscirà a smuovere di nuovo i sentimenti di Sara facendola tornare sui suoi passi.
Le persone realmente negative in tutto questo non sono soltanto le due oche della classe o Francesco, il ragazzo bello e impossibile che si rivela anche essere un depravato, ma le figure adulte.
I professori, così come lo stesso preside, non accorrono mai in aiuto di Sibilla nemmeno quando lei è in evidente difficoltà. Piuttosto, la mortificano e sospendono. Anche quando uno dei professori scopre -in maniera non del tutto lecita- cosa sta passando Sibilla pensa più che altro a se stesso.
I genitori di Sibilla nemmeno sono personaggi forti anche se comunque c'è una ripresa da parte della madre. Dopo l'abbandono del marito, non presterà ascolto alle parole della figlia, se non verso la fine, quando capirà che li sta perdendo entrambi, non solo lei ma specialmente Giuseppe, il suo primogenito, ormai invischiato in un brutto giro che solo Sibilla riuscirà a capire in modo tale da intervenire in tempo.
Il finale ti rimane nel cuore, è straziante ma allo stesso tempo permette a Sibilla di crescere, di andare avanti e affrontare la vita. Una lezione che la segnerà in modo definitivo.
Stile
Come detto all'inizio, il romanzo è stato scritto sotto forma di diario. L'ho trovato davvero molto verosimile: vengono utilizzate espressioni tipiche di un'adolescente di quattordici anni, i suoi pensieri e le sue decisioni sono del tutto giuste per la sua età. Anche se in certi versi il lettore potrebbe non concordare con quello che Sibilla fa, bisogna però ricordarsi l'età appunto della ragazza, la sua situazione e cosa può passare per la testa di un'appena adolescente. Con tutte queste informazioni nelle nostre mani, possiamo arrivare alla conclusione che sì, è adatto per quello che il personaggio è. Ovviamente, per lo stesso motivo, consiglio la lettura a un pubblico di giovani adolescenti.
Ricordo che anche io a quell'età avevo un diario segreto e per molte frasi, pensieri, espressioni, mi sono ritrovata a pensare che era esattamente come lo scrivevo io all'epoca.
Ovvio che adesso lo scriverei in modo diverso. Ma per quell'età è davvero verosimile e sono sicura che i coetanei di Sibilla potrebbero davvero apprezzare questo romanzo.
Per questo motivo, il mio voto è quattro su cinque stelle.
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