lunedì 14 ottobre 2019

Recensione: 'Sotto la superficie' di Ilari C.

Dopo la segnalazione, ecco qui la mia recensione su 'Sotto la superficie' di Ilari C.!
Buona lettura

Titolo: Sotto la superficie

Autrice: Ilari C.

Edito da: Self Publishing

Genere: Romance MM contemporaneo

Formato: Cartaceo e digitale

Prezzo: 13.25€ cartaceo, 2.99€ ebook

Pagine: 228

Data di lancio: 15 marzo 2018

Pur facendo parte di una serie è autoconclusivo


Trama

Cristian è il famoso numero 10 della Roma City, e ha tutto quello che desidera a portata di mano. Il calcio gli ha permesso di pagare i debiti di suo padre, e il successo di assecondare il suo bisogno di attenzioni. Il calcio gli ha dato tutto, a patto di non rivelare la sua bisessualità.
Samir è un pugile franco-tunisino di successo che per diventare tale è dovuto sfuggire al controllo di un padre violento. Eppure vive ancora secondo i suoi contorti insegnamenti. Samir sa chi dovrebbe essere, per suo padre, per i suoi connazionali, per la stampa, ma non chi realmente è. Perennemente in bilico tra il suo istinto di autodistruzione e la sua voglia di riscatto, è giunto a un compromesso: lui degli uomini non si innamora e questo, pensa, basta a renderlo come gli altri lo vogliono. Quando Cristian e Samir si incontrano si dicono entrambi che è solo sesso.
Cristian vuole concentrarsi sul calcio e su suo figlio. Samir ci tiene a restare l'eroe nell'immaginario collettivo dei suoi connazionali, e gli eroi, gli è stato insegnato, non sono gay. Ma la pressione dei tabloid, la curiosità morbosa dei fan, e, soprattutto, ciò che agita i loro cuori, rischiano di frantumare le loro maschere. Cosa si cela davvero sotto la superficie?  


Questo è sicuramente uno di quei romanzi che consiglio a occhi chiusi per le tematiche che vengono trattate. Più di tutto, inoltre, mi ha lasciata sinceramente colpita il finale che credo dia un ulteriore insegnamento, ma andiamo con ordine.
Cristian è il numero 10 della Roma City, ovviamente è famoso e amato dai suoi fan. Ha sempre nascosto al mondo il fatto di essere bisessuale e fino a quel momento non ha avuto problemi. Tutti infatti lo conoscono per essere attratto da modelle dalle gambe chilometriche, ha avuto una compagna che gli ha dato addirittura un figlio, Martin, che ora ha quattro anni. E successivamente ha intrattenuto una relazione con una modella americana, Daisy, durata due anni. Eppure soltanto i suoi amici più intimi, Arturo e Marc, sanno che ci sono state altre relazioni, anche con lo stesso Marc.
Cristian è sempre riuscito a tenere nascosto il suo orientamento per paura che la sua reputazione ne uscisse danneggiata e rovinasse anche la sua carriera calcistica. Per Samir è la stessa cosa: anche lui ha nascosto le sue passate relazioni omosessuali per un motivo che gli sta davvero troppo a cuore. Ama troppo il suo paese, la Tunisia e lì è un eroe del pugilato. Mai e poi mai vorrebbe che i suoi connazionali cominciassero a vederlo sotto un altro aspetto, anche perché ciò significherebbe aver perso anche loro. E Samir ha perso abbastanza nella vita da potersi permettere di perdere anche un qualcosa di così significativo.
Non importa se questo lo porta ad annullare se stesso. Quando i due si incontrano scoppia una scintilla che decidono rimarrà tale, non divamperà mai. Ognuno di loro deve continuare a proteggere ciò che gli è caro. Eppure, stavolta, le cose andranno diversamente. Una foto rubata comincerà a far circolare delle voci su di loro, anche i programmi televisivi cominceranno a parlarne.
Samir più di Cristian inizierà a sentirsi braccato da questa situazione, portando infine entrambi a prendere una decisione all'apparenza definitiva.

Personaggi

I due protagonisti, Samir e Cristian, hanno molte cose in comune anche se le affrontano in maniera diversa. Entrambi hanno avuto relazioni con donne e Samir ne ha una in corso, con Maha. O almeno questo è ciò che pensa il pubblico. Entrambi hanno i loro motivi per nasconderlo ed entrambi hanno avuto problemi con il proprio padre. Cristian infatti ricorda suo padre come quella persona che, seppur non cattiva, aveva il vizio del gioco e ogni giorno tornava a casa con un nuovo debito sulle spalle. Cristian, insieme a sua madre, hanno voluto sperare fino all'ultimo che le cose sarebbero cambiate, che avrebbero smesso di pagare i suoi debiti e che lui sarebbe cambiato. Non è andata proprio così ma qualcosa Cristian l'ha avuta ugualmente: diventando il numero 10 della Roma City ha potuto saldare i debiti di gioco del padre. Ma anche se ora se la passa bene il suo ricordo continua a tormentarlo. Per Samir è lo stesso: è sempre stato messo in ombra dal padre, portato via dalla Tunisia e ora che può finalmente tornare a casa non può che amare ancora di più il suo popolo che lo vede come un eroe. I problemi però tornano sempre a galla e Samir molto spesso cade nella tentazione di bere troppo e di far scoppiare qualche rissa.
Quello che si evince nel testo è che entrambi vogliono nascondere la loro omosessualità per un problema di apparenza, che vista come gli è andata la vita, per loro vale tutto.
L'ho capita molto di più in Samir, che legato al suo popolo teme di deluderli profondamente. In Tunisia non puoi essere gay e eroe allo stesso tempo. E per Samir è davvero importante la loro approvazione, perché finalmente si sente amato da qualcuno. E quel qualcuno è proprio il suo paese!
I due ragazzi cominceranno quindi una relazione 'clandestina', sicuri del fatto che nessuno li avrebbe mai scoperti. Ma sarà proprio una vacanza a Tunisi a farli uscire allo scoperto: una loro foto rubata farà il giro dei tabloid e dei programmi televisivi. Ho notato che infatti è Samir quello che ha subito un crollo maggiore. Allo stesso tempo però, nonostante la sua natura violenta che lo coinvolge spesso in risse, sono rimasta sorpresa notando come sia però sempre lui quello che fa il passo avanti per primo. Certo, anche Cristian alla fine lo cerca, ma Samir è quello più dolce quando si parlano, è quello che anche se sono ancora sotto un litigio prova comunque ad avere un contatto con lui, anche se è semplicemente per mandargli un regalo di compleanno.
Per questo anche se mi è piaciuto anche Cristian, mi sono sentita molto più empatica verso Samir. Arrivando al finale, senza fare alcuno spoiler, direi che sono rimasta inizialmente sconcertata.
Ero convinta infatti che saremmo arrivati a una lezione, a una morale. Ero convinta che Samir cominciasse a non importarsene più di quello che pensano gli altri.
E invece la cosa che mi ha stupita e che me lo ha fatto così apprezzare è che è maledettamente reale.
Non si può cambiare dal giorno alla notte, non si può affrontare subito qualcosa di cui si ha paura. Per quanto possa far male, il finale ha comunque un suo messaggio che è realista e comprensibile.
La cosa fa provare rabbia perché puoi tranquillamente pensare che è proprio quello che succede veramente.

Stile

Non ho alcun commento da fare riguardo lo stile dato che non c'è niente da segnalare. Non ho trovato nessun errore, nemmeno di battitura, la lettura scorre fluida e il modo di raccontare è davvero ben fatto. Entriamo nel vivo della storia, sentiamo veramente quello che provano i personaggi dato che la tecnica utilizzata ce lo permette e ci sono molti dialoghi proprio come piace a me (e che come dico sempre sono essenziali). Ovviamente anche il finale mi è piaciuto perché dà qualcosa al lettore su cui riflettere. Puoi arrabbiarti? Puoi empatizzare? Vuol dire che il libro ha centrato il punto.




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