domenica 12 luglio 2020

Recensione: 'Elda: vite di magnifici perdenti' di Maria Adele Cipolla

Oggi vi porto la recensione della blogger e customista Maria Adele Cipolla con il suo romanzo storico 'Elda: vite di magnifici perdenti'! Buona lettura.




Titolo: Elda: vite di magnifici perdenti

Autrice: Maria Adele Cipolla

Edito da: Self Publishing

Genere: Romanzo storico

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 3.49€ Kindle, 22.00€ cartaceo





Trama

Attraverso gli occhi della protagonista Elda, questo romanzo immagina un gruppo di personaggi che si muovono in settant’anni di storia siciliana, dal dopoguerra alla fine del millennio: un’aristocrazia del pensiero opposta alla pavida aristocrazia del latifondo, che si è formata nell’angusto panorama fascista ed è diventata adulta durante il conflitto mondiale. Piccoli eroi invisibili che hanno combattuto con le armi della parola e delle idee in un dialogo via via più disincantato con il Partito Comunista, costituendo quella sinistra che non accetta compromessi, vigila, lotta, perde, si rimette continuamente in discussione; nonostante i morti, le stragi, le minacce e l’isolamento.
Maria Adele Cipolla è nata a Palermo nel 1957, dove lavora nel mondo dello spettacolo come costumista e scenografa, insegna disegno e collabora in alcuni progetti dell’Unione Europea. Sin da giovane è impegnata nella vita civica e politica, collaborando anche con la rivista bimestrale Mezzocielo. Pubblica Vivi Villa Trabia, diario piccolo di vita cittadina (ed. Gelka) nel 1995 e nel 2011 la raccolta collettiva Un’estate a Palermo (ed. Di Lorenzo).


Questo romanzo è un vero e proprio tuffo nel passato, nella nostra storia. Il testo presenta due salti temporali: nei primi capitoli infatti conosciamo la protagonista del nostro romanzo, Elda, una signora di ormai settant'anni che una mattina palermitana del 2004 legge il necrologio, scoprendo così che una vecchia fiamma del passato, Augusto, è passato a miglior vita. Ne è molto dispiaciuta e ripensa a quando aveva diciotto anni, a tutto quello che è successo nella sua Sicilia dagli anni '40 in poi.
Ed è così che cambiamo linea temporale e andiamo a conoscere Elda quando era una ragazzina spensierata che avrebbe ben presto conosciuto, non soltanto Augusto, ma anche tutto ciò che di terribile porta la guerra. Il romanzo ci racconta cosa la ragazza ha passato fino a quando non torniamo nel 2004, con Elda che sta preparando da mangiare alla sua famiglia, in un riunirsi di tutto ciò che è stato e di cosa è diventata. Elda ricorda di quando era piccola e passava l'estate a Mondello con la zia Teresa (apro una piccola parentesi personale, non sento che parlare bene di Mondello anche dai miei amici tanto che sempre di più sono desiderosa di andare!). Ha sempre avuto un buon ricordo della zia anche se a volte i genitori sparlavano di lei. Elda ha sempre fatto parte di una famiglia benestante, è abituata a permettersi certe cose ma poi tutto inizia a cambiare e loro situazione economica non è più quella di una volta. Nonostante ciò, i suoi genitori non ci pensano minimamente di far capire a tutti di essere caduti in basso, sarebbe una vergogna troppo grande da sopportare. Per questo continuano a frequentare il Circolo, che viene visto come un ritrovarsi imprenscindibile per ogni famiglia che si rispetti e che avrebbe dato uno smacco a tutti i malpensanti.
Ma le cose peggiorano quando il 23 giugno 1940 avviene il primo bombardamento a Palermo. Anche se tutta la sua famiglia si salva devono pensare a tutte le modifiche della loro vita che saranno costretti ad affrontare. Il padre di Elda si arruola e viene mandato sul fronte balcanico in Slovenia. Lei, invece, durante una serata in cui ha deciso di lasciarsi anche solo per poco tutto alle spalle conosce Augusto, un giovane aristocratico che sceglie lei come sua ballerina, attirandosi le invidie di tutte le altre ragazze presenti all'evento. Elda ne è ovviamente deliziata e quando la sua famiglia lo scopre non è assolutamente contraria a questo corteggiamento da parte di Augusto, proprio per il motivo a cui state pensando. Augusto è un buon partito e ha scelto proprio la loro Elda!
L'unico che poi si dirà contrario a questa unione sarà proprio il papà di Elda. Devo ammettere che quella scena mi è molto piaciuta, di quando Elda in evidente difficoltà si confida per la prima volta con suo padre. E lui la ascolta e le dirà cosa ne ha sempre pensato riguardo a quel ragazzo.
Se infatti già dall'inizio del romanzo sappiamo bene che Elda e Augusto non sono rimasti insieme, non sappiamo però come siano andate le cose tra loro e cosa sia successo tra i due da farli allontanare. Augusto è così innamorato di lei che quando la sua famiglia è costretta a lasciare Palermo per trasferirsi a Santa Flavia, le propone di andare un po' da lui per conoscere la sua famiglia. Elda accetta e rimarrà lì per parecchi mesi considerando che non potrà muoversi subito visto quanto è pericoloso in quel periodo affrontare un viaggio da sola. Durante la sua permanenza, Elda farà la conoscenza della Principessa, la nonna di Augusto che la prenderà molto a cuore -anche se da fuori non sembra- impartendole lezioni di letteratura. La nonna di Augusto è talmente convinta che Elda andrà in sposa al nipote che la aggiunge nel testamento destando la contrarietà degli altri familiari che consiglieranno Elda di rinunciarvi. Quando torna a casa Elda capisce che quello è un mondo che non le appartiene. E decide, anche se a malincuore, di non farvi più parte.
Diventa una donna diversa, diventa ciò che non avrebbe mai potuto diventare se avesse sposato Augusto: si iscrive all'Università, diventa parte attiva  della Federazione Comunista e grande amica di Ottavia con cui manda avanti le loro lotte per la libertà. Inizia ad essere chiamata 'la compagna bionda' e scrive per importanti giornali -che nel romanzo non vengono citati.
Elda si trasforma. Si riprende ciò che è suo.

Personaggi

Partendo da uno dei primi personaggi che ci vengono presentati quello che più mi è piaciuto è la zia Teresa, una donna forte e tenace che è in netta contrapposizione con il resto della famiglia di Elda. Se infatti quasi mai sono stata d'accordo con le decisioni prese per Elda da parte di sua madre o di sua nonna, la zia Teresa è invece quel parente che meglio si addice a Elda e che indirettamente l'ha aiutata moltissimo nel suo diventare donna capace e libera. La zia Teresa era bistrattata, quella di cui tutti parlavano un po' male. Ma è stata l'unica che ha capito perfettamente come si sentiva la nipote e anche se spesso sono state lontane perché la zia ha fatto carriera nella Croce Rossa, i momenti di incontro sono stati per Elda fondamentali. Elda, la nostra protagonista, è la classica ragazza a cui le si sarebbero tarpate le ali se avesse deciso di prendere la strada che la famiglia voleva per lei.
Elda, nel rifiutare Augusto nonostante le piacesse molto, ha fatto proprio una scelta di vita. Diventare la moglie di Augusto, un aristocratico ben visto, avrebbe significato per lei affrontare un cambiamento nella vita incredibile e che forse non sarebbe riuscita a superare. Se infatti tutte le altre ragazze desideravano Augusto proprio per ciò che sarebbero riuscite a ottenere, Elda ha capito che invece proprio tutta quella opulenza le avrebbe impedito di seguire i suoi sogni. Capisce che sono due mondi totalmente opposti e che mai avrebbero potuto trovare un punto di incontro.
Di questo Elda ne prende atto quando resta tutti quei mesi nella sua casa a contatto con la Principessa. Lì la vita è proprio diversa: se a causa della guerra nella sua famiglia fanno un'immensa fatica a trovare da mangiare tanto che suo fratello da Santa Flavia è costretto comunque ad arrivare tutti i giorni in una Palermo bombardata per riuscire a lavorare e fare qualche soldo in più, lì regna la ricchezza e di cibo ce n'è in abbondanza. Ma non è questo a cui Elda deve far caso: insegue così i suoi sogni, sposa Pietro da cui ha dei figli e insieme a lui si attiva come giornalista. Scrive diversi articoli per la Federazione Comunista che le porteranno diversi problemi con annesse minacce -di cui però deciderà di nascondere alla famiglia per non farli preoccupare.
Elda avrà problemi anche durante la sua vita adulta, specialmente con Emma che diventerà una tossicodipendente. Ma pian piano anche questo problema grave verrà risolto con l'impegno di Emma che non solo si impegnerà nel nuovo lavoro che le è stato offerto ma inizierà gradualmente a disintossicarsi. Da anziana, anche se ha abbandonato il giornale, Elda si dimostrerà sempre come una donna attiva nella vita politica, interessandosi a qualsiasi nuova vicenda. Ha sulle spalle una vita fatta di minacce, lotte, ribellioni, povertà e amici che hanno perso la vita. Ho davvero adorato Elda perché quando ha deciso di non sposare Augusto è stata veramente coraggiosa: mettendomi nei suoi panni posso immaginare che colpo abbia dato alla sua famiglia, decidendo di respingere un corteggiatore così facoltoso che li avrebbe aiutati (ricordiamo infatti che i suoi genitori tenevano molto all'apparenza). E invece lei insegue la sua strada e si iscrive all'Università.
Nel pensare che siamo appunto in un periodo bollente, Elda è un'eroina e un esempio per tutte le donne che da lì in poi avrebbero continuato a combattere.

Stile

L'autrice ha uno stile preciso e specialmente senza alcun infodump. Una cosa che ho molto apprezzato è che sono state inserite delle note, che ci aiutano moltissimo a capire determinati significati o a spiegarci un determinato evento. Utilizzando le note non si scade appunto nell'elencare tutta una serie di informazioni che disturbano il lettore. Non è un romanzo che racconta semplicemente la vita di Elda, è un romanzo storico a tutti gli effetti e passiamo insieme a lei cosa ha dovuto subire sia con la guerra in corso, sia dopo, quando tutto è finito e decide di essere attiva politicamente, a suo rischio e pericolo. Per tutti questi motivi, assegno al romanzo il massimo del punteggio.

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