giovedì 30 luglio 2020

Recensione: 'Il viaggio di uno straniero' di Magnus Torque

Oggi nuova recensione! Vi parlo di 'Il viaggio di uno straniero' di Magnus Torque. Buona lettura!



Titolo: Il viaggio di uno straniero

Autore: Magnus Torque

Edito da: Self Publishing

Genere: Fantascienza

Formato: Kindle

Prezzo: 0,99€, disponibile su Kindle Unlimited

Pagine: 153




Trama

Un mondo di incredibile bellezza, un pericolo inaspettato rischia di annientare la civiltà che vi prospera. Una donna è in grado di affrontare la sfida, ma deve dividersi fra il dovere e l'amore per il microcosmo che ha imparato a conoscere durante una missione segreta. Avrebbe dovuto solo spiare e riferire, ma non vuole abbandonare un popolo che potrebbe essere destinato ad una terribile fine.

Il romanzo riesce a mescolare molto bene la fantascienza e il fantasy, tanto che inizialmente potremmo pensare che si tratti soltanto di un fantasy. La parte fantascientifica arriva dopo, quando iniziamo a capire chi è la protagonista e da dove proviene. Mi è piaciuto questo connubio perché non ha generato alcun cliché di sorta e ci porta quindi a imbatterci in due generi che potrebbero piacere a un maggior numero di persone. Ottimo l'inizio, dato che è in medias res. La nostra protagonista sta fuggendo da un mostro che somiglia a un enorme insetto, capace di sfondare il cranio della vittima e farle fare un'atroce agonia dato che nella sua tattica il malcapitato non muore subito. Quello che potrebbe sembrare un metodo di attacco anche comune per una bestia del genere farà generare qualche dubbio nella nostra protagonista man mano che avanzeremo nella storia.
Ed ecco la parte fantascientifica: la protagonista viene dal pianeta Terra ma si era offerta volontaria per studiare civiltà protoumane e per questo motivo era stata inviata su Kelium Tre. La sua missione non sarebbe dovuta essere affatto pericolosa: doveva soltanto riferire come la gente del posto viveva tanto che infatti i brevi messaggi che inviava alla Black Eye erano decisamente tranquilli e non aveva mai avuto bisogno di mandare un allarme fino a quel momento. D'altronde ha appena rischiato la vita quando non sarebbe dovuto accaderle nulla di male. Spera che le persone che abitano Kelium Tre non si accorgano del mostro ma la prima vittima viene trovata così come il cadavere della bestia. Ed è così che al villaggio appare l'inquisitore Vurnao che spiega a tutti che la divina Sulyath gli ha parlato e che il male sta per sopraffarli. Ha quindi bisogno di alcuni volontari che vengano con lui alla caccia di questi mostri per ucciderli e riportare la serenità. Qualsiasi volontario verrà ricompensato. Anche se ha timore di tutta la situazione che si sta creando, considerando che non era quello il suo compito, lei decide di offrirsi volontaria anche per cercare di inviare quante più informazioni possibili per riuscire a capire cosa sta accadendo in un mondo all'apparenza pacifico.

Personaggi

La nostra protagonista per la maggior parte del romanzo non ci appare con le fattezze della donna quale è. Ma per cercare di ottenere una maggiore attenzione da parte della popolazione del luogo si è camuffata e tutti la vedono come un uomo, l'apotecario Remus. In questo modo è riuscita facilmente a farsi accettare e viene subito reclutata nella spedizione grazie alle sue conoscenze mediche.
Dopo il suo atto di coraggio la seguiranno come volontari anche i suoi amici Garrun e Vyrah, una brava cacciatrice che sembrerebbe essere molto interessata a lei non conoscendo la sua vera identità.
Nel viaggio si aggiungerà successivamente anche la strega Gheltain e suo fratello Feriodor, conciati piuttosto male dato che sono stati torturati per quello che rappresentano. Il primo compito di Remus sarà cercare di rimetterli in sesto per farli viaggiare insieme a loro. Infatti, anche se lì la loro magia è malvista, lo stesso Vurnao non può fare a meno di capitolare e notare come proprio quella stessa magia sarà loro di aiuto contro quei mostri. Gheltain è stata il mio personaggio preferito: una donna forte e che proprio perché è una strega intuisce che c'è qualcosa che non va in Remus, che nasconde un segreto di cui riesce a carpirne solo la superficie. La sua magia sarà effettivamente utile e la stessa Remus rimarrà impressionata per quello che riuscirà a fare. Abbiamo molte donne eroine, non soltanto loro due. Voglio infatti citare il coraggio di Vyrah che forse si caccia in un guaio che come gli dirà Garrun avrebbe potuto evitare se fosse stata meno impulsiva. Ma Vyrah è giovane, è piena di vita e si butta alla cieca mostrando tutta la sua forza e la sua indipendenza. Remus anche è attiva e anche se principalmente è lì solo per curare, il suo aiuto si rivelerà prezioso. Quando finalmente dopo tempo riesce a mettersi in contatto con il tenente Elvira Cohen la prospettiva di tornare a casa si trasforma in una brutta sorpresa. Considerando quanto sta accadendo su quel mondo hanno intenzione di purificare la zona con una missione di eradicazione biologica programmata dalla Black Eye. Ma Remus si è troppo affezionata a quella gente per vederla morire. In più c'è qualcosa che non quadra e ha intenzione di parlarne con la sua migliore amica, Jennyfer Mendoza. La volontà di salvare quella gente che in teoria non potrebbe portare con sé sarà fondamentale. Ed è qui che vediamo ancora di più tutto il suo coraggio e la sua forza, messa in atto in un momento critico come quello quando hanno ormai pochi istanti per fuggire. Il mistero rimane per lei irrisolto e non ha intenzione di passarci sopra. Vuole assolutamente scoprire cosa sta succedendo e inizia ad avere i primi sospetti. Trovo che tutto il romanzo abbia come personaggi delle figure forti e nessuno di loro si lascia andare. Tutti saranno parte attiva della storia. Sono un gruppo ben costruito, diverso e proprio per questo adatto alla missione.

Stile

Come già detto, il romanzo mescola ottimamente i due generi e l'inizio in medias res dà sicuramente un punto in più al testo. Iniziare infatti con una scena nel bel mezzo dell'azione, in cui lei sta sfuggendo al mostro, rende subito accativante la lettura e ci spinge a saperne di più.
In alcuni punti della narrazione avrei preferito un maggior utilizzo dello show don't tell. Questo non significa che l'autore non lo sappia usare, anzi, proprio perché ne è capace -e come ce ne dà la dimostrazione in diverse scene-, anche in altre sarebbe stato perfetto. Buoni i dialoghi che ho trovato verosimili così come mi sono piaciuti i personaggi: è una lettura piacevole e non vedo l'ora di sapere come andrà a finire l'avventura di questo agente Echo 13! Per questo, ve lo consiglio.







Nessun commento:

Posta un commento