sabato 7 novembre 2020

Recensione: 'Il Tessitore di Ombre' di Simona Affabile

 Eccoci con una nuova recensione! Oggi vi parlerò di 'Il Tessitore di Ombre' fantasy di Simona Affabile!


Titolo: Il Tessitore di Ombre

Autrice: Simona Affabile

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Edito da: Self Publishing

Prezzo: 2.99€ Kindle, 12.50€ cartaceo

Disponibile su Kindle Unlimited



Trama

Wirlamor è un regno dominato da Vampiri con incredibili poteri magici e Beatrix è il Capitano di uno dei tre Eserciti Reali. Un demone striscia subdolo nella sua coscienza, istigandola a compiere azioni deplorevoli con voce suadente, eppure, la Vampira ha imparato a non cedere alla sete di distruzione che le scorre nelle vene. La spada che porta al fianco, Redenzione, ne è la prova evidente.Mentre a palazzo arrivano notizie di insolite sparizioni a Nord della capitale e di necromanti che creano armate di ibridi per rovesciare il trono, il nobile più influente di Wirlamor ordina a Beatrix di compiere un massacro.Incurante della punizione derivante dalla disobbedienza, la Vampira si rifiuterà di giustiziare un bambino e a colpi di ribellioni, incantesimi e fughe, scoprirà che il nemico del regno ha un solo volto, nascosto dietro una tela di menzogne che egli stesso ha creato

Ci tengo innanzitutto a precisare che questo romanzo non tratta la classica storia di vampiri, anzi, una delle tante cose che ho adorato di questo libro è l'incredibile originalità che l'autrice ha utilizzato non solo per creare il regno di Wirlamor ma anche per come ha ideato le diverse razze di vampiri. Ebbene sì, non esiste un unico vampiro, ma sono diversi e ognuno di essi si differenzia per il livello di intelligenza, forza, bellezza e connotati. Non solo, l'autrice ha anche suddiviso gli umani in due categorie, gli Albos e i Maghi. Gli Albos sono privi di poteri magici e per molto tempo sono stati soggiogati dagli altri. Ogni mago appartiene anche a una categoria diversa e ognuno quindi è in grado di utilizzare un potere specifico. Ho adorato anche il bestiario che è stato inventato: ed è questo quello che apprezzo particolarmente quando leggo un fantasy, il ritrovarmi davanti a una lettura che mi mostra animali nuovi, di cui non ho mai letto altrove, ognuno con caratteristiche diverse. Anche se per esempio già conosciamo i vampiri e sappiamo più o meno quali sono le abilità di queste creature, ho apprezzato come si sia impegnata nel differenziarli da quelli che siamo abituati a conoscere. Questo ha reso la mia lettura decisamente più accattivante. Inoltre, altra cosa importante che merita di essere menzionata, l'autrice non si mette a spiegarci nel dettaglio tutte le differenze tra le varie razze durante il racconto. O meglio, alcune cose le intendiamo dai dialoghi (quando per esempio la nostra protagonista viene additata di essere stupida, capiamo che dovrebbe essere un difetto della razza di vampiri a cui appartiene, ovvero i Sacer) ma la maggior parte le ricaviamo dall'appendice alla fine del libro. Vi consiglio di leggerla prima di iniziare la lettura perché vi ritroverete meglio immersi sin da subito nell'ottica dell'autrice. Utilizzare le appendici è sempre un ottimo modo per non cadere nell'infodump, così il lettore non si ritrova davanti pagine e pagine di 'spiegoni'. Allo stesso tempo già alcune cose le capiamo senza leggere l'appendice e questo perché l'autrice ha saputo con esattezza quando dare alcune informazioni -per la maggior parte tramite dialogo, che è infatti uno dei mezzi che preferisco. Chi è quindi la nostra protagonista? Beatrix De Nard è nata Albos, quindi priva di poteri magici. Un giorno, dopo che la sua famiglia è stata barbaramente uccisa, accetta le condizioni di Ahpur e si fa uccidere dopo aver bevuto una boccetta contenente sangue di vampiro. La sua nuova vita però non è molto ben vista e deve nascondere a tutti che è una Verna, ovvero uccide sia vampiri che maghi per ottenerne i poteri. Sarà proprio il re Nicholas a insabbiare tutto e a eleggerla come Capitano e Beatrix diventerà in seguito non solo una Sacer ma anche la sua amante nonostante a volte sia combattuta quando incontra lo sguardo di Villian, il fratello del re. Dopo trecento anni la vita di Beatrix arriva a una svolta: deve uccidere l'Esaminatore Reale Skeista, accusato di tradimento oltre che un bambino dagli occhi di un colore insolito. Beatrix porta a compimento la missione ma quando si accorge che il bambino in questione altri non è che Damian a cui è molto affezionata, non riesce e lo porta da René per trarlo in salvo e nasconderlo. Beatrix però è sotto Giuramento e non può mentire al re. Questo porterà a delle complicazioni.

Personaggi

Beatrix è un personaggio molto versatile: non abbiamo infatti la classica eroina senza macchie, lei le ha avute eccome per tutti gli omicidi che ha commesso come Verna. Cospira, uccide e sembra non fermarsi davanti a niente. Allo stesso tempo ha anche un lato del carattere che protende verso la giustizia e cerca come può di salvare le persone che ama. Si era affezionata a Giselle e le ha promesso che avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere suo figlio Damian, anche se questo la porta a dover mentire al suo re, nonché amante, di cui è sotto Giuramento. L'ho trovata davvero un personaggio incredibile: astuta, combattiva e protettiva. Per quanto lo è nei confronti di chi ama non ci pensa un secondo a far del male anche a persone a lei vicine, ed è questo che la rende così particolare. Mi viene infatti da dire che Beatrix si ritrova a camminare su un bilico, tra la ragione e la follia. E che la parte dov'è la follia è abitata da Fhera, la creatura con gli occhi da rettile che ha avuto dentro di sé quando è diventata vampiro. Fhera, che la chiama Vendetta, la porta a compiere azioni peccaminose e la spinge a combattere per vincere la sua sete di sangue e, appunto, vendetta. Fhera le sibila di allontanarsi da Villian perché è un perdente, nulla al confronto di suo fratello, il re. Anche quando Beatrix scopre alcune cose riguardo Nicholas che le fanno riconsiderare il tutto, ecco che Fhera cerca di portarla dal lato sbagliato e di ignorare alcuni dettagli che per lui non sono rilevanti. Così come per esempio le consiglia di uccidere Damian in modo da non rompere alcun giuramento e perché è la cosa migliore da fare, oltre che avere salva la vita. Sul perché Fhera la porta a pensare questo lo scopriremo più avanti con la lettura quando infatti scopriremo la profezia legata a Damian e cosa è destinato a fare. Naturalmente non starò qui a dirvelo, dovrete leggerlo da voi! Anche questo è stato un colpo di scena che mi è piaciuto, diciamo che ogni cosa che ho letto non era mai come l'ero immaginata, e questo è un bene. Significa che non è palese e per un romanzo del genere è fondamentale visto che come genere si avvicina anche all'investigativo. Un altro personaggio che ho amato è Villian, appunto il fratello del re, è sempre solitario e sembra usare le ragazze. In realtà Villian è molto di più, è intelligente, scherzoso -molti suoi scambi di battute con Beatrix mi hanno veramente divertita-, gentile. Il classico personaggio per cui ti trovi subito a tifare e per quel mi riguarda, a preferirlo sin dall'inizio a Nicholas. Nicholas infatti non ha attirato mai le mie simpatie: mi è sempre sembrato un personaggio che usa gli altri, che in realtà non ama veramente Beatrix. O meglio, secondo me qualcosa c'è, ma non è amore quanto voglia di possedere e usare una persona. Ci sarebbero altri dettagli da menzionare ma sarebbero spoiler! Damian l'ho adorato e mi ha fatto una pena immensa scoprire a cosa Skeista lo ha sottoposto. Nonostante tutto quello che gli è accaduto e nonostante sia un bambino, riesce a riprendersi e ad adattarsi alla sua nuova vita, addirittura riuscendo alla fine a fare un bel discorso davanti a un nutrito pubblico e ad accettarne i dissensi. Damian è particolare, ha un occhio verde da mago Viros e uno giallo da licantropo e pende su di lui un destino gravoso che va contro tutti i vampiri. Per questo devono ucciderlo. Ma nonostante Beatrix stessa sia una vampira, le sta accanto. E farà qualunque cosa per lui.

Stile

Stile molto diretto e con un ottimo show don't tell, specialmente durante le scene di combattimento. Mi è capitato più volte di avvertire quasi il dolore dei protagonisti dopo una lotta o l'ansia durante una fuga. Non ho trovato errori e come detto a inizio recensione ho apprezzato che non ci siano spiegoni. I dialoghi sono realistici e ci svelano particolari delle varie razze che poi andiamo a colmare per bene tramite l'appendice. Il romanzo mi ha catturata e sono stata parecchie ore a leggere senza riuscire a staccarmi e ho apprezzato anche il fatto che a volte i capitoli sono intervallati da alcune illustrazioni. Davvero una chicca niente male! Detto ciò lo premio con il massimo del punteggio.



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