lunedì 15 febbraio 2021

[BlogTour] Intervista a Ilari C. in occasione dell'uscita del suo 'Love-Forty'

 Oggi, 15 febbraio è il giorno della mia tappa per il Blog Tour di 'Love-Forty', il nuovo romanzo di Ilari C., autrice che è già approdata sul mio blog e che avete imparato a conoscere.
Ho preparato qualche domanda per Ilari, sperando che questa intervista vi piaccia e vi faccia comprendere se Love-Forty è proprio il libro che stavate cercando.
Prima di partire con l'intervista però, ecco quindi la scheda del libro che uscirà domani!


Titolo: Love-Forty: amare e vincere

Autrice: Ilari C.

Edito da: Over The Rainbow- PubMe

Genere: Sport Romance/ MM

Pagine: 160

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 12,90€ cartaceo, 2,99€ digitale

Data di lancio: 16 febbraio 2021

 

Trama

In una prestigiosa accademia di tennis di Madrid, David e Alec perseguono lo stesso obiettivo: accedere al torneo di Wimbledon nella categoria juniores. Ma gli incontri bollenti dentro e fuori dagli spogliatoi potrebbero diventare una distrazione fatale, e troppo è stato investito dai loro genitori per ammettere un
fallimento. Se per David si tratta solo di divertimento, per Alec il sesso si trasforma in amore, complicando ulteriormente le cose. Entrambi devono studiare una nuova tattica perché negli incontri di tennis può esserci un solo vincitore, mentre allo sconfitto resta tra le mani un cuore infranto. Cosa fare, quindi? Amare o vincere? 

Partiamo ora con la recensione!


1-      Leggendo altri tuoi romanzi ho notato che la tematica dello sport è sempre forte, così come lo sarà anche per il nuovo romanzo in arrivo. Da dove deriva questa passione?

Da mio padre e mio fratello. Guardare e praticare sport è un tratto che ci ha uniti fin da quando ero bambina e conservo tanti ricordi in proposito. Le gare automobilistiche mi annoiavano molto, il tennis e il calcio, invece, mi hanno entusiasmato.

2-      Restando in tema sport, quanto ti documenti prima di scrivere? Ce n’è uno che rimane proprio il tuo preferito?

Per i romanzi che ho scritto finora la documentazione è avvenuta inconsapevolmente negli anni precedenti proprio grazie alle innumerevoli ore spese a giocare, guardare, commentare (qualche volta litigando) il tennis e il calcio. Il tennis rimane il mio preferito. A parte la danza, che ho praticato in prima persona, se dovessi parlare di un altro sport dovrei documentarmi partendo da zero.

3-      In questo romanzo la tematica dell’omosessualità sarà vista come un impedimento nell’eccellere nello sport, come lo è stata nei precedenti libri, o in questo caso non sarà vista come una problematica ma lo sarà la relazione che si verrà a creare fra i due protagonisti?

È un impedimento soprattutto nella prima fase della carriera piuttosto che in senso assoluto. I protagonisti ne sono consapevoli, ma vivono in maniera diversa questo aspetto. La relazione in sé comporta anche essa dei problemi, perché è tra due ragazzi che prima di poter essere amanti sono rivali.

4-      Ti sei ispirata a qualcosa o a qualcuno in particolare mentre scrivevi questo romanzo?

La storia è stata ispirata da una riflessione sulla diversità di atteggiamento tra il tennis femminile e quello maschile su determinati argomenti, come quello dell'orientamento sessuale. Poi si sono aggiunte le caratteristiche dei romance che amo scrivere, quindi ostacoli e figure familiari che si mettono di mezzo.

5-      Quale è stata la parte più difficile da scrivere, emotivamente o stilisticamente parlando?

Stilisticamente vorrei sempre fare meglio, quindi la parte un po' più complicata è la revisione, mentre da un punto di vista emotivo mi ha coinvolto raccontare la delusione di Alec in uno dei punti chiave della storia.

6-      Qual è l’insegnamento o il messaggio che vuoi far trasparire da ‘Love-Forty’?

Il messaggio generale è che se anche tutto rema contro, anche se c'è chi vuole indirizzare la nostra vita in un certo modo e ci sommerge di consigli, se seguiamo l'istinto troveremo più facilmente la via.

7-      Una cosa che apprezzo dei tuoi personaggi è che non sempre hanno dei ruoli fissi e preimpostati, come la maggior parte della letteratura a tematica LGBT ci presenta. Ma l’uno si adatta alle esigenze dell’altro, il che è decisamente realistico. Cosa ti ha portata infatti ad andare fuori dai classici schemi?

Ho una mentalità abbastanza aperta per cui credo che imporsi dei ruoli o credere che una cosa sia in un certo modo e non possa mai cambiare sia limitante. Ci tengo a rappresentare personaggi complessi con svariate sfaccettature, e per questo mi piace ascoltare più esperienze di vita.

8-      Il tuo stile o le tue storie sono influenzate da un particolare autore? Se sì, chi?

Penso di no, anche perché leggendo tanti classici non potrei usare lo stesso stile per un romance contemporaneo.

9-      Tra David e Alec, a chi ti senti più affine e perché?

Quando creo i miei personaggi cerco di renderli abbastanza diversi da me, anche in questo caso non c'è un personaggio che sento affine in toto, ma se parliamo di alcuni tratti caratteriali mi riconosco nella voglia di Alec di perseguire le sue idee, nonostante suo padre remi contro.

10-  Hai altri progetti in cantiere sempre a tematica LGBT? Se sì, vorresti darci una piccola anticipazione?

Sì, ho scritto diverse storie. Un indizio? La prossima non sarà uno sport romance.

  



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