domenica 7 febbraio 2021

Recensione: 'L'azzurro fa bene agli occhi' di Senza Identità

 Eccoci qui con una nuova recensione! Oggi vi parlerò di 'L'azzurro fa bene agli occhi' di un misterioso autore, edito da Brè Edizioni. Buona lettura!

 

 

Titolo: L'azzurro fa bene agli occhi

Autore: Senza Identità

Edito da: Brè Edizioni

Genere: Narrativa contemporanea

Formato: Cartaceo

Prezzo: 14,00€ 



Trama

L’azzurro è quello degli occhi magnetici di Sergej, tassista ucraino a Roma, in cui si perde Caterina, sensuale, giovane romana senza inibizioni, che gira per la città vestita come una puttana, così le grida Sergej, ma lei è puttana solo per lui. Una storia complicata, molto. Un gomitolo che si srotola tra la nostra capitale e l’Ucraina, all’ombra della guerra di pochi anni fa, dove si intrecciano uccisioni, tradimenti, adulteri, fughe, ritrovamenti, dolore, verità svelate. E sesso, perché in questo struggente romanzo, opera prima di una giovane umbra, vero talento letterario, c’è la passione pura e cruda e, si avvisano le lettrici e i lettori, scene di sesso passionale, perfettamente aderenti e funzionali ai personaggi, mai gratuite. Li seguirete nel loro viaggio all’interno della guerra, patirete per i dolori subiti, gioirete per l’amore sofferente, per i drammi che la guerra si porta dietro, per la vita che ricomincia, per la speranza che non deve mai venire meno! La giovane autrice S. I. (che significa Senza Identità) mostra di avere una saggezza inconsueta per i suoi ventisei anni e certi passaggi lo testimoniano, come questo: “Lei di filosofia non capiva nulla, ma le era noto che un filosofo aveva già scritto che le persone perfette non litigano, non combattono, non amano e non esistono”.Chissà, forse esiste una scrittrice prossima alla perfezione. Scopritela e amatela come a noi è accaduto. Adatto a un pubblico adulto.

Un romanzo assolutamente graffiante, adatto a un pubblico adulto per le tematiche trattate, che per quanto potrebbero sembrare violente, e sì in alcune scene lo sono eccome, sono ragionate e non sono state inserite solo per fare 'scena'. Ci troviamo dentro una storia che attira, che mescola diverse tematiche e che verso la metà del libro vediamo ricongiungersi perfettamente. Tra i bagliori di una guerra in corso, tra le problematiche vicissitudinali di una giovane donna e il coraggio di un'altra che vuole salvare la sua carriera, tutti i personaggi si ritroveranno ad affrontare ostacoli mastodontici, a volte sbagliando, a volte realizzando cosa li ha portati proprio lì. Non tutti hanno una risoluzione, non sempre capiscono dai loro errori ed è quello che mi ha fatto apprezzare maggiormente il romanzo, l'ho sentito veritiero in ogni lettera, in ogni capitolo. Non c'è nulla di illogico, i comportamenti umani sono stati descritti con minuzia, tutte le scelte negative vengono effettuate per via dei trascorsi dei personaggi, che sono comprensibili, nonostante non possiamo a volte esserne totalmente d'accordo. Ho trovato quindi questo romanzo decisamente maturo, che va letto con attenzione e che a fine lettura ti lascia molto su cui meditare. Quello che più mi è piaciuto è stato come il nostro autore misterioso ha mosso i personaggi nelle scene più violente. Possiamo quindi conoscere perfettamente il carattere di un personaggio, specie quando viene messo alle strette ed è forzato ad affrontare una situazione sicuramente più grande di lui. C'è chi è più arrendevole, chi neanche capisce se sta sbagliando, chi persevera. E chi persevera è sicuramente Caterina, giovane romana che va a impelagarsi in un grosso problema nel momento in cui conosce il tassista ucraino Sergej. Sergej è sposato con Elisa e nel momento in cui Elisa parte per cercare di salvare la sua carriera, Sergej e Caterina consumano quel rapporto proibito che sembra fare male a entrambi. Nessuno è contento di quella situazione, eppure anche se puntualmente Caterina viene trattata male, alla stregua di una puttana nella quale lei non ha problemi ad assecondarlo dato che dichiara di essere libera e di fare ciò che vuole, trova sempre il modo di tornare da Sergej, fino a quando i loro momenti non sfociano in un qualcosa di più: che non è l'amore vero e proprio quanto un confidarsi a vicenda. Sarà allora che Sergej racconterà a Caterina del suo passato burrascoso.

Personaggi

Come già detto, ho amato come sono stati descritti i personaggi e penso che tutto giri proprio sulla loro caratterizzazione, piuttosto che la loro storia - anche se naturalmente, importante. Caterina vive insieme alla zia acquisita Maddalena, ha superato a stento l'esame di maturità e viene continuamente etichettata come una poco di buono. Caterina è come se non si prendesse sul serio, come se non le importasse eccellere, trovare un lavoro. Caterina esce e vive la sua vita esattamente come vuole, nella maniera più libera possibile. Quando incontra il tassista Sergej e si concede, l'uomo la tratta come una prostituta. Caterina non si ribella, ma attenzione, il sesso tra loro per quanto possa essere violento è accettato dalla ragazza che vede proprio in Sergej un punto di sfogo e dal quale ben presto non potrà più farne a meno, tanto che inizierà a inventarsi bugie con la zia per incontrarlo di notte fingendo di aver ottenuto un lavoro notturno. Sergej sembra manipolatore e tratta Caterina come se fosse il suo padrone: le dice che non le importa che scuse dovrà inventarsi, deve trovare il modo di andare da lui. Non gli importa di lei, non gli importa della sua morale perché se gli si è concessa così facilmente vuol dire che non ce l'ha. Ripete in una maniera quasi ossessiva che una brava ragazza non avrebbe fatto quello che ha fatto lei, la condanna, la paragona ad un'altra ragazza che ha conosciuto e che aveva quasi le sue stesse abitudini, in pratica non c'è mai un momento in cui Sergej la tratta quasi umanamente. Eppure, nonostante tutto, non possono fare a meno di vedersi, come se nascondessero dietro i loro gesti violenti una ferita così profonda che tanto nessuno potrà mai colmare. Caterina si sente spesso inadeguata, specialmente c'è una parte del libro in cui avrei davvero voluta scrollarla per le spalle. Caterina inizia a farsi domande, inizia a indagare, inizia anche a chiedersi cosa c'è che non va in lei. Viene commiserata ed è normale che in un certo momento inizi a interrogarsi su cosa sta facendo. Eppure la sua strada la riporta sempre da Sergej a cui chiede se davvero è innamorato di Elisa che in quel momento è così lontana. Elisa è una donna forte, mai arrendevole, che ha deciso di indagare insieme a un suo collega riguardo la morte di Victorya ma la sua pista la porterà nella direzione sbagliata. E non perché ha sbagliato supposizione, ma perché cadrà dritta nelle fauci di Dmytr. Le scene di Elisa sono state tra le mie preferite. C'è un clima di tensione incredibile, ogni angheria che la donna subisce l'ho sentita proprio graffiarmi il petto, il modo in cui viene trattata spinge a leggere sempre di più per vedere come se la caverà. Ed è qui che entriamo nel centro della storia, dove le proprie vicende personali si intrecciano nel pericoloso mondo di una guerra civile in corso.

Stile

Ottimo stile, scorrevole, che ti lascia immergere per bene nella storia. Non ho trovato errori di battitura né di ortografia. Ho amato ogni singola scena per come è stata descritta minuziosamente senza scadere nel banale. Per questo, non avendo nulla da segnalare e trattando tematiche complesse, premio il romanzo con il massimo del punteggio.





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