Esce oggi il nuovo romanzo di Rodolfo Baldassarri, 'I migliori anni della nostra vita'! Ringrazio L'Altrove Ufficio Stampa per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Ecco quindi la mia recensione per voi!
Titolo: I migliori anni della nostra vita
Autore: Rodolfo Baldassarri
Edito da: Self Publishing
Formato: Cartaceo
Data di lancio: 22 marzo 2021
Trama
Una storia d’amore che finisce è sofferenza. Ne è conscio Valerio, che dopo la rottura della relazione con Anna è caduto in un baratro dal quale fatica a riemergere. Ma è anche opportunità: di riscoprire sé stesso, di vedere ciò che prima era offuscato da un amore tossico. E quando sulla sua strada compare Maria, Valerio capisce che da una relazione si può tornare a vivere, di nuovo. La cornice la forniscono luoghi da sogno come il Tirolo e il suo Wilder Kaiser, la Maremma, la Costiera Amalfitana o la bellissima Sardegna.
Questo è un romanzo introspettivo, un romanzo in cui si va a scavare nell'animo umano, in quello tormentato, vessato da continue domande che sembrano non avere alcuna risposta soddisfacente. Perché è esattamente quello che sta succedendo al nostro protagonista, Valerio, uno scrittore intrappolato in una realtà al di fuori dei suoi romanzi che non potrebbe pensare più catastrofica di così. Non riesce a stabilire un legame sano con una persona, anche quando pensa di averlo trovato.
Valerio già in passato ha subito il trauma che porta una separazione importante.
Si è anche sposato con Emanuela, ha vissuto delle splendide estati in Sardegna con lei fino a quando non avevano deciso di sposarsi.
E poi ecco che iniziano le prime problematiche: Emanuela sembra sminuirlo sul lato lavorativo e artistico. Valerio al tempo ancora non è famoso ed Emanuela è sempre più convinta che mai e poi mai potranno campare con soltanto le sue poesie, che deve trovarsi un lavoro serio. Gli chiede quindi di abbandonare la sua passione per ricercare qualcosa di più concreto. Non crede in lui o è semplicemente realista? Materialistica?
Poi, quando Valerio inizia a vacillare dopo i continui dibattiti ecco che si viene a distruggere la fiducia e il matrimonio finisce. E non sarà l'ultima relazione a percorrere la stessa via nefasta: Viola, Anita, sono altre ragazze che il cammino ha messo sulla strada di Valerio fino a quando non ha incontrato lei, Anna. La donna che pensava fosse perfetta per lui. Ma anche con lei l'incubo si ripete.
Solo che stavolta Valerio sembra aver incassato male il colpo: non riesce davvero a darsi pace che con Anna sia finita, fino ad arrivare ai limiti dell'ossessione.
Ho visto infatti in Valerio un personaggio davvero tormentato, incapace di distinguere una relazione sana da una che non lo è affatto. In questo caso il grillo della sua coscienza è rappresentato dall'amica Barbara che cerca di fargli dimenticare Anna portandolo a capire quanto fosse una relazione più a senso unico. Anna aveva infatti trasformato tutti i suoi pregi in difetti, ammaliata soltanto dalla sua popolarità lo usava a ogni occasione. Anna è infatti il personaggio narcisista per eccellenza a cui tutto è dovuto e tutto deve andare a seconda di quello che pensa. Se lei decide di lasciare Valerio è un bene. Se lei decide di riprenderselo, non appena lo vede un poco rifiorire, allora sarà così che accadrà.
Anna è infatti una donna che ottiene tutto quello che vuole, pensa soltanto al suo tornaconto personale e non credo, almeno questa è l'impressione che mi sono fatta, che sia mai stata innamorata di lui.
Chi invece è davvero stato innamorato è Valerio, o almeno così dice di essere, tanto che non riesce a darsi pace per questa separazione. Non la prende affatto bene: vaneggia e il suo comportamento oscilla tra il depressivo e l'ossessivo. In nessun caso, comunque, gli fa bene affrontare la questione in questo modo. Barbara cerca di fargli capire che esiste Francesca, da sempre innamorata di lui, che potrebbe essere davvero una brava persona, ma Valerio ha soltanto una cosa in mente: tornare con Anna.
Vediamo quindi un personaggio che si fa mille domande, su cosa possa essere andato male, quali erano invece le cose che andavano bene o che potevano essere migliorate. Probabilmente lui e Anna non davano conto dei loro spazi personali, delle proprie vedute e si sono lasciati andare. Era mancato con lei un vero e proprio dialogo, non c'era stata una condivisione.
Questo è quello che cerca di pensare, quello a cui lui, con tutte le sue forze, può aggrapparsi. O magari davvero lei si è approfittata di lui, delle sue fragilità. Lo aveva manipolato, facendogli fare ciò che voleva sin dall'inizio.
Ed è infatti così che fa Anna: le basta una telefonata, un chiedere di rivedersi, sempre nei momenti peggiori e che per Valerio significano un tentativo di tornare alla normalità e rifarsi una vita.
Anna l'ho vista come quel personaggio asfissiante che cerca di tirare indietro qualcuno che ha già legato con la sua corda, come se fosse un burattino di cui disporne a piacimento. Quel personaggio che ti riporta sulla strada sbagliata quando invece si sta cercando di tornare sulla retta via. Valerio infatti ha un momento di totale redenzione: inizia a cambiare, a pensare di meno a Anna e questo perché incontra lei, Maria, che si autodefinisce una montanara. La stessa Francesca non può fare a meno di notare come questa nuova relazione stia facendo rifiorire Valerio, dapprima spento. Maria è riuscita in quello che Francesca non è mai riuscita neanche solo a immaginare. E questo Anna, negativa e nociva, è un avvenimento che non può far altro che tentare di soffocare.
Nel leggere questo romanzo mi sono sentita spesso in angoscia quando la felicità di Valerio veniva minata, lo stesso finale è uno shock che certamente destabilizza il lettore. Di certo non mi sarei immaginata sarebbe successo un qualcosa di simile, quindi, almeno per quanto mi riguarda ottiene l'effetto sorpresa sperato. Il tutto è scritto molto fluidamente, entriamo davvero nei pensieri di Valerio, mi sono sentita in apprensione e ogni volta temevo una possibile ricomparsa di Anna così come una ricaduta di Valerio che aveva tanto bisogno di essere guarito da una relazione malsana che forse andava avanti troppo a lungo. Lo aveva infatti distrutto interiormente dato che non si rende conto di ciò che gli veniva davvero fatto. In conclusione, penso che sia un romanzo da leggere tutto d'un fiato, si entra perfettamente nella psiche dei personaggi e si rimane con il fiato sospeso aspettando una loro prossima mossa per vedere come ora le loro vite saranno destinate a intrecciarsi.
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