mercoledì 15 dicembre 2021

Recensione: 'Per un chicco di caffè' di Giulia Fiori

Buongiorno a tutti! Oggi è il giorno della mia tappa per il Review Party di 'Per un chicco di caffè' di Giulia Fiori! Per chi se li fossi persi sempre qui sul blog troverete l'intervista fatta a Giulia oltre a un articolo dedicato alle card e agli estratti del libro!


 

 

 

Titolo: Per un chicco di caffè

Autrice: Giulia Fiori

Edito da: Self Publishing

Genere: Romance

Formato: Cartaceo & digitale

Data di uscita: 10 dicembre 2021



Trama

Cassandra è una giovane sognatrice che spera di lavorare nel suo campo: la storia dell’arte.
Costretta a sgobbare per un capo avaro e burbero, è stanca di vendere caffè, ma sarà proprio l’odiato lavoro che le permetterà di conoscere Leonardo, un brillante architetto romano. Si ritroveranno casualmente in un locale e tra i due nascerà un sentimento, ma non sempre la vita è tutta rose e fiori.
Un romanzo dai toni dolci, ma anche amari, che percorre le avventure e le disavventure di una trentenne del ventunesimo secolo. 

Ho avuto il piacere di leggere questo libro in anteprima e una delle cose che più mi ha colpito è stato il rivedermi in molte situazioni che affliggono Cassandra, la protagonista di questo romanzo. Cassandra è una trentenne che vive a Roma, è amante della storia dell'arte e vivere nella capitale è quindi una meraviglia per i suoi occhi. Quando sta sull'autobus e si mette a guardare oltre il finestrino rimane incantata, come se fosse la prima volta. Roma le permette di avere una pace interiore per dei brevi istanti, quei momenti che riesce a rubare prima di andare al lavoro, o mentre consegna caffè. Perché sì, anche se Cassandra ha ben altri progetti in mente, ovvero quello di dedicarsi completamente alla sua passione più grande, in qualche altro modo deve pur campare. Ed ecco che arriviamo a un elemento importantissimo del romanzo, in cui purtroppo, chi come noi che è in cerca di lavoro si è ritrovato a imbattarsi almeno una volta nella vita. Quelle cosiddette truffe, ovvero i classici annunci di lavoro che promettono una cosa ma quando ti ritrovi sul posto è tutt'altra, e in questo caso la nostra Cassandra si ritrova a vendere caffè. Non di certo il sogno che aveva in mente per lei. Ma deve pagare l'affitto, e anche se con il suo burbero capo, il signor Farnesi, non va d'accordo, ha avuto però la fortuna di trovare due colleghi d'eccezione, Nicola, un aspirante attore, e Lelia, una super mamma che ha mille attenzioni per il suo bimbo malato.

Mi ci sono ritrovata in questo passaggio: la ricerca del lavoro, riuscire a barcamenarsi fra annunci fasulli è un problema purtroppo attuale e che capiamo davvero bene. Per questo mi sono immedesimata perfettamente in Cassandra. Diciamo però che Cassandra ha avuto uno slancio in più: ha accettato questo lavoro perché deve per forza, non riesce a trovare di meglio e l'affitto non si paga di certo da solo. Non si sente molto motivata ma dà il meglio di se stessa anche se non le viene riconosciuto e il minimo errore è da condannare. Ed è proprio mentre consegna caffè che un evento negativo inizialmente la porta a conoscere Leonardo, architetto affascinante di cui ha subito un colpo di fulmine. Era come se fosse destinata a incontrarlo, dalla serie 'non tutto il male vien per nuocere'!
Leonardo è un personaggio che si dimostra incredibilmente gentile e non soltanto lui, ma anche la sua famiglia è di una dolcezza incredibile e si dimostrano servizievoli e cortesi con Cassandra quando avrà bisogno di aiuto. Leonardo è proprio il tipo di uomo adatto a lei: amante dell'arte, a modo, e riesce a capire molto bene i sentimenti di Cassandra.
Lelia dal canto suo cerca come può di incoraggiare l'amica, anche se ha altri problemi a cui pensare. Prendersi cura del suo bimbo malato prende gran parte della sua mente e della sua giornata ma nonostante ciò non vediamo Lelia come un personaggio che si piange addosso continuamente ma è attiva, volenterosa di potere avere un futuro migliore con suo figlio e sempre con il sorriso sulla bocca. Questo anche perché deve dimostrarsi forte davanti a suo figlio. Non può permettersi di cedere.
Cassandra sarà davvero una buona amica: la coprirà al lavoro e ci sarà sempre per lei ogni volta che il piccolo avrà una crisi vivendo quindi anche in prima persona quello che l'amica affronta quasi ogni giorno. Ho visto un legame speciale fra queste due donne, ognuna con i propri problemi ma sempre pronte ad aiutarsi a vicenda, anche quando non potrebbero.
Nicola è un personaggio simpatico ed è impossibile non amarlo. Oltre a voler diventare attore ha anche un debole per la nostra protagonista e quindi quando scoprirà il suo interesse per Leonardo qualcosa cambierà in lui, non solo il suo atteggiamento verso Cassandra.

Quello che è certo è che questo romanzo non vuol far vedere sempre il bello della situazione: affronta anche la vita così com'è, con le sue incomprensioni, i suoi difetti e i problemi che una persona può vivere quotidianamente. Neanche la storia d'amore è facile come può sembrare all'inizio, specie quando c'è una mancanza di comunicazione. Quello che vi posso dire è che è un romanzo 'vero', che si adatta a quella che potrebbe essere una nostra esperienza, e per questo possiamo rispecchiarci in uno o più personaggi. Possiamo capire quello che stanno passando, le difficoltà che hanno di fronte, vedere come reagiscono e pensare cosa avremmo fatto noi al loro posto. Cassandra è una sognatrice, vuole perseguire il suo obiettivo ma sa anche quando è il momento di tirarsi indietro e rimboccarsi le maniche. A un certo punto si ritroverà con più di un problema da risolvere e saranno tutti importanti: riguarderanno il lavoro, le relazioni con gli altri e il suo futuro. Cosa è disposta a rinunciare? Per cosa si adatterà? Perché la vita alla fine è anche questo, riuscire a trovare il modo di percorrere l'onda e adeguarsi a essa. Per poi aspettare il nostro momento.

Lo stile è in prima persona, la scelta migliore per un romance in quanto entriamo nei pensieri della protagonista e possiamo capire meglio il suo punto di vista e le sue sensazioni. Consiglio sempre di usare la prima persona per un romance perché il lettore ha bisogno di più coinvolgimento emotivo e anche in questo caso la scelta è stata azzeccata. Non ho trovato alcun errore, né di battitura né di ortografia. L'impaginazione è ottima e il romanzo si legge che è una meraviglia. Non mi è mai capitato di dover rileggere più volta una frase. Anche i dialoghi sono ottimi e in più sono molti. Questo mi ha permesso di godermi di più la lettura che è risultata dinamica e piacevole.
Giulia l'abbiamo conosciuta come autrice fantasy e di cui ho infatti recensito anche 'Draghi di Maad' e il primo volume di 'Jiklitaal' e vi posso assicurare che non delude con questo cambio di genere.
Ha saputo perfettamente adattarsi, è scivolata da un genere diverso con una semplicità disarmante!
Vi consiglio quindi di recuperare al più presto questa sua nuova gemma!




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