sabato 30 marzo 2019

Recensione: 'Memorie di Taenelies - I soli di Artchana' di Eric Rossetti e Giulia Coppa

Oggi è il giorno d'uscita di 'Memorie di Taenelies - I soli di Artchana'! Ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima, quindi ecco a voi la mia recensione!



 Titolo: Memorie di Taenelies I- I soli di Artchana

Autori: Eric Rossetti, Giulia Coppa

Edito da: Europa Edizioni

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo, digitale

Pagine: 486

Prezzo: 18,90€ cartaceo, 9,87€ digitale




Trama

Nel continente di Taenelies i regni di Artchan e Tiresia sembrano aver trovato un equilibrio dopo secoli di conflitti, trasformazioni e cambiamenti. Una pace delicata, sorta sui cocci della guerra, viene scossa dalle ombre del passato, dalla Resistenza che, serpeggiante e sempre più pericolosa, ordisce malvagi e misteriosi piani di rivalsa. Il velo di pacifica quotidianità viene strappato da turbolenti accadimenti e a chi toccherà lottare per la vita e il futuro? Il garzone Vian, con Mutt, Dean e Felis, si ritroverà senza patria e parte di una compagnia di mercenari, sul filo della magia e della lealtà. L’unico modo per conoscere il destino di Vian e di coloro che combatteranno per Artchan è immergersi in questo romanzo fantasy pieno di azione ed eroismo, in cui magia, personaggi ambigui e intrighi di potere si scontreranno senza tregua prima all’ultima riga. Non solo per gli amanti del genere

Questo primo volume pone le basi per una storia molto dettagliata e pensata. Non è la prima volta che leggo un libro scritto a due mani e mi piacciono sempre collaborazioni di questo tipo, specie perché in questo caso è riuscito bene e i loro stili e le loro idee sono ben amalgamate. Nonostante sia un libro corposo ho letto questo romanzo abbastanza velocemente, c'è anche da dire che amo molto il genere e questo è un fantasy classico proprio sulla linea che piace a me. Il romanzo si apre narrandoci lo scontro avvenuto anni prima, tra Artchana e il bastardo Nerigal. Alla fine del combattimento muoiono entrambi, lasciando quella che sembrerebbe essere un'apparente pace. Apparente, proprio perché un gruppo di uomini ancora fedeli a Nerigal si sono raggruppati formando la Resistenza. Sarà compito di Gareth individuarli ed eliminarli. Intanto, i due regni rimasti senza sovrano, trovano chi possa succedergli. A capo di Tiresia Norene e a Artchan -chiamata così proprio in onore di Artchana- Jiord. A questo punto facciamo la conoscenza dei protagonisti del romanzo: Vian vive in un villaggio insieme alla sua famiglia e lavora per Mellan, nella sua locanda. La sua è una vita tranquilla, si ritrova con i suoi amici Mutt e Dian, prova un vago interesse per Felicia ed è un po' triste perché suo fratello maggiore, Darren, si è da poco trasferito. Durante le celebrazioni per la Dea Mizar tutte le persone del villaggio misteriosamente spariscono. Vian e i suoi amici sono scampati per pura fortuna, per essersi allontanati per guardare meglio le lanterne. A quel punto si metteranno in viaggio, decisi a trovare la soluzione per rompere questa maledizione caduta sul loro villaggio. Il gruppo sarà destinato a separarsi, Felicia che dopo l'attacco è stata male, viene portata dove la possono guarire mentre Vian è intenzionato a trovare suo fratello e insieme a Mutt si dirige verso Roke. Quando però arriveranno nella cittadina qualcosa che mai si sarebbero immaginati su Darren li colpisce in pieno. Darren non c'è, è fuggito e tutti lo additano come traditore. Vian non può assolutamente crederci e capisce che c'è qualcosa di molto più grosso sotto e suo fratello è soltanto la vittima di un grosso malinteso. Darren, infatti, è insieme a Roy. La sua intenzione è quella di far ricadere le accuse contro di lui e cercare la sua Elisabeth. Durante il viaggio che i diversi personaggi compiono, incontreremo anche degli astuti mercenari tra i quali Nova, Taluk e Mosabo. La loro missione è quella di rintracciare e di riportare sani e salvi il Capitano Luke e Zaan, scomparsi entrambi dopo un attacco. Vian e Mutt si ritroveranno insieme a questi merceneri con l'unico obiettivo di portare a termine la missione e avere così una possibilità per diventare Cavalieri. Questo è l'unico modo che hanno per essere presi in considerazione e avere l'opportunità di salvare il loro villaggio. In tutto questo ho davvero molto apprezzato come è stata costruita l'intera vicenda per via di alcuni particolari che sono stati inseriti e che non trovo spesso in un fantasy. Innanzitutto è davvero ottima l'idea di forgiare delle armi utilizzando alcuni elementi fondamentali. Elementi che possono essere presi anche da mostri, non solo dai minerali. In una scena, infatti, Clar ruba il cuore del Nepente appena ucciso da Evie e Dean. O vediamo come Eurim è disposto a sacrificare anche la sua stessa vita per proteggere il segreto della magia delle pietre e non solo la sua, ma anche di chi gli è più vicino. Con questi espedienti si possono creare delle armi potenti e rendono ancora più difficoltosa e intrigante la questione. Questo quindi è un punto che do in favore al romanzo, perché mi piace quando si inventano delle caratteristiche proprie del mondo che si sta costruendo. A questo mi ricollego con il bestiario: non ci sono infatti mostri e altri tipi di creature già viste, ma il Nepente o il Ngalyod -che allunga la vita se ucciso e per questo il Cabiro ci fa un pensierino- esseri quindi totalmente inventati e con le proprie abilità. Apprezzo sempre quando si decide di creare delle bestie a partire da zero perché capisco che non è facile e allo stesso tempo dà una grande soddisfazione. Andiamo ora ad analizzare alcuni personaggi. Ce ne sono molti quindi mi concentrerò su quelli che più mi hanno colpita.

Personaggi

Vian è un ragazzo abbastanza motivato e che non sembra avere particolari aspirazioni. Si accontenta, almeno per il momento, di servire Mellan alla locanda. Il suo migliore amico, Mutt, ha altri sogni. Vuole diventare Cavaliere per poter vendicare i suoi genitori. Vian non ha quindi le stesse motivazioni dell'amico ma quando arriverà il giorno in cui tutta la sua famiglia sarà perduta per via della maledizione che è stata scagliata sul villaggio, anche lui comincerà ad avere degli obiettivi precisi. La sua intenzione è quella di cercare suo fratello Darren a cui è fortemente legato. Questo si capisce anche per via del fatto che non sospetta minimamente di lui, è anzi certo che suo fratello non sia un traditore e non dà adito alle voci. Quando si mette in viaggio con i mercenari alla ricerca di Luke lo fa solo perché vuole diventare anche lui Cavaliere ora con le stesse motivazioni di Mutt. Il legame tra i due è molto forte: si sostengono a vicenda e riescono a raggiungere i loro obiettivi grazie alla grande collaborazione anche se fra i due quello con più dubbi è Vian. Mi sono piaciute le loro scene, perché abbiamo comunque un ragazzo che dalla vita non si sarebbe mai immaginato nulla di tutto questo, quindi è naturale che a volte appaia un po' pensieroso e vacillante. D'altra parte, alla fine non si scoraggia e riesce ad eccellere grazie alle sue capacità e ai nuovi poteri appena scoperti. Mutt invece ha ottenuto esattamente quello che voleva anche se non intendeva certo arrivarci in questo modo. Ma l'ho visto come un personaggio molto più motivato e anche leale. Un'altra coppia di personaggi che mi è piaciuta molto è quella formata da Roy e Darren. Darren è davvero un ragazzo che, suo malgrado, si è fatto trascinare dagli eventi origliando quello che non doveva sentire, eppure non l'ho mai visto eccessivamente demoralizzato. Non si piange mai addosso ma segue Roy, anche se è ansioso. Roy è in viaggio perché sta cercando vendetta contro Arbor che ha ucciso suo padre. La scena in cui si ritrovano faccia a faccia per avere la resa dei conti è stata davvero angustiante per Roy. L'ho amata e ho sofferto con lui. I mercenari sono tutti sulla stessa onda, chi più chi meno: certo è che nessuno oserebbe mai mettersi ai servigi del regno e diventare Cavaliere. Sanno che otterrebbero forse più denaro ma la loro libertà sarebbe per sempre limitata. E la libertà d'azione per loro è tutto: per questo accettano di partire per salvare Luke dietro compenso. Sono tutti forti, decisi e combattivi. Nova l'ho visto come un personaggio con più sfaccettature, l'unica che sembra davvero volersi lasciar andare dai sentimenti anche nelle condizioni più avverse. Una menzione speciale la voglio fare per Eurim, perché nonostante quello che fa, da una parte mi sento di compatirlo considerando che è stato unicamente usato. Certo, preciso che il sangue di cui si è macchiato lo rende colpevole, ma alla fin fine anche lui stesso è una vittima.

Stile

Non è assolutamente male come stile anche perché si vede che c'è stato un bel lavoro dietro. La trama è stata costruita sapientemente e la cosa che tendo sempre ad apprezzare è la grande presenza dei discorsi diretti che come dico sempre sono quelli che rendono più attiva una scena e con ci si può giocare anche per dare informazioni al lettore. Lo show don't tell viene utilizzato nei momenti in cui si combatte, infatti funziona benissimo. Consiglio quindi di utilizzarlo anche più spesso, dato che a volte si tende -anche se comunque per brevi periodi- ad entrare nel raccontato quando si vogliono dare delle spiegazioni. Non ci sono errori ortografici e la lettura scorre davvero in maniera tranquilla e anche molto chiara. Non mi è mai capitato di dover rileggere qualche pagina per capire dei passi. Un consiglio che posso dare è di non abusare troppo del termine 'ebbro', perché in alcune circostanze è stato utilizzato appunto troppo oppure sarebbe stato meglio utilizzare un altro termine. A parte questo direi che per un bel libro del genere, di quasi 500 pagine, la trama sa catturare l'attenzione del lettore e tutta la storia è ben costruita. Ora ovviamente sono molto curiosa di sapere come proseguirà considerando che mi sono molto affezionata ai personaggi!  Era da tanto che non leggevo un bel fantasy classico e ne sono rimasta davvero soddisfatta. Credo che questa unione di stili e idee sia veramente ben riuscita!



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