Oggi vi parlo dell'urban fantasy di Illary Casasanta, 'La città dei gatti'!
Titolo: La città dei gatti
Autrice: Illary Casasanta
Edito da: Self Publishing
Genere: Urban Fantasy
Data di lancio: 31 marzo 2020
Formato: Kindle
Prezzo: 3,99€
Link all'acquisto: qui
Trama
Quando ci addormentiamo, quando sogniamo… anche se non lo sappiamo, andiamo altrove. Ma quando dall'altra parte, c'è qualcosa di sinistro ad aspettarti e a costringerti nelle sue catene, notte dopo notte, allora è il caso di iniziare a preoccuparsi. Lo sa bene Rica, che quando incontra Carlo per la prima volta, vede il suo tormento, il suo “Incubo”…e non si tratta di un Incubo qualunque. Lui è lì, invisibile a tutti tranne che a lei, ma far finta di nulla non rientra nei suoi piani, perché è questo che la sua famiglia fa da generazioni: sono Scacciaincubi, e non si può permettere che una di quelle creature rompa gli argini tra sogno e realtà attraverso il suo malcapitato Sognatore. Dovrà entrare nel sogno di Carlo e attraversare con lui La Città dei Gatti, e questo le darà l’opportunità di affrontare non solo quello che ha sconvolto la vita del ragazzo, ma anche quello che ha stravolto la sua.
«Immagina che il Mondo Dei Sogni sia reale, ok? È un mondo che prende forma grazie a noi che sogniamo. Tutto quello che c’è in quel posto è frutto del sogno di qualcuno. Ci sono cose stupende e meravigliose, e cose terribili e terrificanti»
Parto con il dire che una cosa che ho adorato di questo libro è il fatto che tutto sia concentrato sui sogni. Il mondo onirico mi ha sempre affascinata, quindi quando trovo un romanzo che ne parla e che reinventa un modo tutto suo per vedere il sogno, ecco che già ha conquistato il mio interesse.
Rica De Mattei fa parte di una famiglia di Scacciaincubi, ovvero donne che hanno il potere di vedere l'Incubo che infesta una determinata persona e provare, appunto, a scacciarlo perché altrimenti quello potrebbe varcare il confine e non solo andare nel mondo reale, ma corrodere per sempre la mente del sognatore. Questo è un aspetto che ho apprezzato tantissimo perché l'ho trovato molto originale: certo, nel libro ci viene detto che non tutti i malati di mente sono così per colpa degli Incubi ma ne esiste la possibilità. La persona in questione è intrappolata nel suo Incubo anche durante il giorno e se una Scacciaincubi prova ad entrare nel sogno attraverso uno specchio deve fare molta attenzione. Se infatti l'Incubo con cui ha a che fare è particolarmente ostico, potrebbe rimanere intrappolata nell'incubo per sempre. Ogni Incubo assume la forma di ciò che di più si ha paura, un trauma infantile, un qualsiasi aspetto che ha sconvolto. Può anche andare a riprendere quell'evento tragico la cui mente del sognatore aveva addirittura cancellato. Questo aspetto dell'affrontare gli Incubi, come dicevo, mi è molto piaciuto. Anche il fatto che comunque sia, incubo o non incubo, quello è pur sempre un sogno e quindi si può diventare chiunque si voglia per non farsi individuare.
Come infatti vedremo, i protagonisti decideranno di trasformarsi in un topo e in un gatto, che non sono comunque animali qualsiasi, ma hanno un significato legato alla loro vita. Anche se appunto la mente aveva rimosso quel ricordo. Ecco che invece nei sogni tutto torna a galla.
Un'altra particolarità che ho amato è come il sogno di qualcuno può influenzare chi gli è vicino, tanto da indurlo a sognare lo stesso incubo anche se in realtà a quella persona non appartiene.
L'ho trovato molto interessante e mi è piaciuta come spiegazione. Devo dire che infatti non ci sono elementi 'già visti' e ho trovato 'La città dei gatti' un romanzo davvero originale.
Passiamo ora alla storia: Rica De Mattei ha ereditato questo potere dalla sua famiglia. Ogni donna infatti può diventare una Scacciaincubi e sono contraddistinte da una folta chioma di capelli rossi.
A scuola non riesce a legare con nessuno perché è tormentata dai sogni che riesce a intravedere in ognuno di loro, tanto che è sempre costretta a guardare altrove. Ma c'è un compagno di classe che attira la sua attezione proprio per il tremendo Incubo che si porta sulle spalle, Carlo Balzi. Decide quindi di aiutarlo e oltre a regalargli delle rune che dovrebbero contenere il suo incubo, prova a entrare nel suo mondo dei sogni per riuscire a capire da dove è nato questo incubo e cosa può fare per eliminarlo una volta per tutte. Carlo è infatti ossessionato dal sogno di una città pieni di ratti e lui ne ha sempre avuta la fobia. Ogni volta infatti non riesce ad arrivare fino alla fine del sogno perché si sveglia all'improvviso, ogni giorno sempre più spossato. L'incubo gli sta togliendo le energie e sta per soprassederlo. Rica non può più aspettare.
Personaggi
Rica è una bellissima ragazza dai folti capelli rossi. Una scacciaincubi, proprio come le altre donne della sua famiglia. Ha perso i genitori qualche anno prima, e 'perso' è proprio il termine adatto. Non sono infatti deceduti, ma si sono persi in un incubo che cercavano di controllare. Per questo Rica sa quanto è pericoloso avere a che fare con gli incubi e si è allenata moltissimo con l'aiuto di sua nonna. A scuola tutti pensano che siano una persona introversa o addirittura strana, per via dei pettegolezzi che girano sulla sua famiglia. Carlo non può che rimanere conquistato dalla bellezza di Rica, per questo anche se gli pare strano, accetta l'aiuto che Rica gli offre per scacciare l'incubo che lo tormenta da molto tempo. Chi invece inizialmente sembra molto avverso è Matteo, l'amico di Carlo. Non si lascia incantare dalla bellezza della ragazza e crede che abbia fatto qualcosa al suo amico, dato che Carlo, sempre più influenzato dal suo incubo, sviene, si sente male ed è spossato.
Sarà difficile per Rica spiegargli quanto sta succedendo, ma nonostante le iniziali titubanze, ho notato quanto alla fine Matteo si riveli davvero un buon amico e cerchi di aiutare Carlo. All'inizio infatti ammetto che mi stava un poco antipatico e pensavo che avrebbe messo molto spesso i bastoni fra le ruote a Rica. Rica nel frattempo cerca come può di farsi aiutare dalla sua famiglia, anche da Erika, quella ragazza che odia così tanto e che quando era piccola gliene ha fatte passare di tutti i colori.
Nonostante l'odio che prova nei confronti di Erika e sapendo che mai dimenticherà quello che le ha fatto passare, accetta il suo aiuto e piano piano le due iniziano ad avvicinarsi. Rica capirà che Erika è cambiata e che può davvero essere la persona perfetta e adatta per aiutarla contro quell'Incubo che gli è diventato difficile da controllare. La storia di Carlo mi è molto piaciuta anche perché è stata strutturata sotto ogni minimo dettaglio: ha una mamma malata che ha deciso di non andare più a visitare perché proprio non riesce ad affrontare quello che le è successo, il particolare del peluche del gatto che sua mamma accarezza, la fobia dei topi che ha Carlo... Una fobia che viene rispecchiata anche nei suoi incubi dove si ritrova in una città popolata unicamente da grossi ratti. Che fine hanno fatto i gatti? Perché sono stati scacciati e i ratti la fanno da padroni? Rica proverà a fargli sconfiggere questa fobia in modo graduale: anche perché è l'unico modo che ha per affrontare l'incubo senza farsi prendere dal panico e senza quindi arrivare alla fine. Per questo Rica gli fa accudire un piccolo topolino, nella speranza che, con il passare del tempo, riesca a superare la sua paura.
Vorrei spendere qualche parola in più in merito alla mamma di Carlo e ai genitori di Rica, ma sarebbe spoiler. Quindi, nella speranza che vi abbia incuriositi abbastanza, toccherà voi a conoscerli!
Stile
Questo è uno stile fresco, scivola benissimo e non ho mai dovuto rileggere una pagina una seconda volta. Le scene sono molto chiare e il testo è pieno di dialoghi, cosa che apprezzo sempre tantissimo. Il linguaggio nei dialoghi è molto informale, tipico dei ragazzini quali sono Rica e Carlo e quindi funzionale al testo. L'unica cosa che mi sento di consigliare è di fare un altro giro di bozze dato che ho trovato alcuni errori grammaticali, anche se pochi.
Detto questo trovo che sia un urban fantasy davvero originale e che saprà come attirare la vostra attenzione.
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