lunedì 15 giugno 2020

Recensione: 'Essi vennero' di Raffaele Fiorillo

Iniziamo la settimana con una nuova recensione, oggi vi parlerò di 'Essi vennero' di Raffaele Fiorillo!



Titolo: Essi vennero

Autore: Raffaele Fiorillo

Edito da: Self Publishing

Genere: Fantascienza

Pagine: 105

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ Kindle, 8,31€ cartaceo




Trama

Siamo soli nell'Universo?
Una tiepida mattina di inizio Maggio del 2042 questa grande domanda riceve finalmente la sua risposta: la razza extraterrestre dei "Grigi" atterra in diversi angoli di un pianeta Terra già martoriato dalla sovrappopolazione e dall'eccessivo inquinamento, portando distruzione e violenza oltre ogni limite immaginabile. Cadono i governi, la razza umana viene decimata e i pochi esseri umani superstiti sopravvivono qui e lì nascondendosi sottoterra, bollendo acqua piovana e trafugando il cibo dove possibile.
Giulia, poco più che ventenne, è l'unica persona conosciuta ad essere scappata dalla prigionia aliena e quando incontrerà Giovanni e il suo gruppo di sopravvissuti in una Napoli orribilmente lacerata penserà di aver trovato la salvezza, ma un grosso segreto è ben celato dentro di lei.


'Essi vennero' è un romanzo breve ambientato in una Italia futuristica: siamo nel 2042 e lo scenario si sposta su diverse città, Napoli principalmente, Milano per arrivare anche nella regione siciliana.
Il 9 maggio 2042 è stata una data molto sofferta e che sicuramente rimarrà nei ricordi di tutta la popolazione, non soltanto quella italiana: è il giorno in cui sono arrivati i 'Grigi' extraterresti dalla forma antropomorfa e dalle braccia smisuratamente lunghe che si sono presentati in un modo tutt'altro che pacifico. Inutili sono infatti i tentativi di dialogo, gli alieni iniziano a uccidere senza alcuna remora non appena sbarcano. I pochi superstiti si rifugiano ovunque possono, nei sotterranei, negli ospedali e cercano di andare avanti come possibile, provando allo stesso tempo di contattare gli altri sopravvissuti e di trovare un modo per uccidere questi alieni. Sì, perché sembrano invincibili. I colpi di arma da fuoco sembrano non sortire alcun effetto, se vengono feriti non è nulla di grave. Mai che riescono a ucciderne uno. I protagonisti sono come topi che ancora non hanno trovato il rimedio di sfuggire alle trappole e non possono fare altro che nascondersi nei pertugi più oscuri. La situazione del romanzo è molto ansiogena e a tratti avvincente: per tutto il romanzo ci si chiede infatti come riusciranno a sopravvivere e specialmente cos'è che vogliono questi Grigi. Speravo che la risposta non fosse semplicemente una voglia di potere e di conquistare la Terra essendo una scelta molto abusata. Allo stesso tempo pensavo che i Grigi non provassero sentimenti dato che ci vengono spesso presentati come incapaci di capire le sensazioni umane. Incapaci quindi di comprendere cosa sia il dolore o cosa sia la gioia. Mi ha molto sopresa il fatto che non è così: nonostante all'inizio pensavo che fossero i classici alieni apatici mi sono dovuta ricredere in quanto in più parti del romanzo ci viene infatti mostrato come siano invece frustrati, capaci di provare dolore e di come cerchino di sovvertire a un problema della loro razza che li ha costretti ad approdare sulla Terra. Certo, i loro modi restano barbari e sicuramente vanno fermati, ma mi è piaciuta la spiegazione che viene data e specialmente che possono provare sentimenti anche se dal di fuori non sembra.
Il romanzo segue le vicende di diversi gruppi di protagonisti a cui sono dedicati capitoli differenti. Andiamo a conoscerli meglio.

Personaggi

La protagonista senza dubbio più interessante e che mi ha colpita di più è Giulia. Giulia è stata catturata dai Grigi, le hanno messo delle placche metalliche alla bocca e nutrita attraverso flebo ma è riuscita a fuggire. Nella sua fuga incontra un gruppo di rifugiati tra cui c'è Giovanni. Si instaura subito una reciproca fiducia tra i due e Giulia racconta cosa è stata costretta a subire. Man mano che avanziamo con la lettura capiamo che essere stata una cavia da laboratorio rende Giulia molto vicina ai Grigi dato che è proprio lei, grazie a un contatto mentale, che si accorge della loro frustrazione e riesce a intendere qualche loro discorso. La situazione di Giulia è quella tra le più disperate: non sa esattamente cosa le hanno fatto, è stata trattata male e ai Grigi non è importato delle sue condizioni disagiate. Per loro non era altro che un corpo su cui fare esperimenti per risolvere il problema che li ha costretti ad arrivare sulla Terra. Nulla di più. Niente calore, né attenzioni. Giulia è stata trattata come carne da macello e la stessa situazione capiterà a Camilla, ragazza siciliana che è stata costretta a convivere con dei fanatici religiosi, Ministri che invece di avere paura degli alieni li lodano come dei salvatori. Nonostante sia ben chiaro che sono tutto fuorché pacifici. Quando Camilla prova a opporsi le vengono diminuite le scorte di cibo per questo i suoi genitori cercano di ammansirla facendole capire che non si trovano in una situazione tale da potersi ribellare. Camilla invece ha tutta l'intenzione di cercare aiuto e di allontanarsi da quella gente pazza, ma ecco che anche lei fa un incontro con i Grigi che sono intenzionati a catturare solo le donne.
Un altro capitolo è invece dedicato ad Amira e i suoi bambini Marco e Cristian e incontrano Nadia e Dario. E poi ancora Jack, rivenditore di automobili che trova riparo da Giulio l'astrofisico e la ricercatrice Nazli. Jack cercherà come può di affrontare i Grigi ma la soluzione su come sconfiggerli ancora non è stata trovata. La sua missione si rivelerà impossibile.
Mi sarebbe piaciuto avere più capitoli dedicati ad Amira e agli altri del suo gruppo perché sarebbe stato interessante vedere come avrebbe potuto cavarsela essendo relativamente da sola con dei bambini piccoli, che però nonostante la loro età sembravano molto collaborativi.
Il romanzo finisce in un momento decisivo, quando finalmente si comprende come uccidere i Grigi.
Non lo trovo male come finale anche se immagino che qualcuno vorrebbe saperne di più: per me invece va bene. La soluzione è stata trovata e adesso l'uomo ha la possibilità di farcela.
Se riusciranno sta tutto nelle loro capacità e nella loro collaborazione.

Stile

Non so se sia stato fatto un giro di correzione di bozze, ma consiglio di farne un secondo e focalizzarsi sulle ripetizioni e sugli avverbi. Per fare un esempio, nelle prime pagine nel giro di poche frasi c'è la ripetizione della parola 'testa' e 'arrugginito' mentre gli avverbi sono molto frequenti.
Non sono una di quelle contrarie al loro utilizzo ma suggerirei di eliminarli quando in una frase o due di seguito ne compaiono almeno tre. Quindi sfoltire gli avverbi, fare attenzione alle ripetizioni e controllare qualche altro piccolo errore (come 'affianco' in 'a fianco'). Il testo però scorre fluido, i dialoghi non sono male, li ho trovati realistici e per essere un romanzo breve riesce a presentarci per bene il quadro della situazione e non andiamo a perderci con tutti i protagonisti.
Con un secondo giro di bozze il romanzo arriverebbe al massimo del punteggio.


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