Di seguito troverete tutte le informazioni e degli estratti da leggere.
Titolo: L'amore e tutti gli altri rimedi
Autrice: Anita Sessa
Edito da: Words Edizioni
Genere: Regency
Pagine: 183
Formato: Cartaceo & digitale
Prezzo: 2,99€ ebook (0,99€ solo per oggi), 13,90€ cartaceo
Data di uscita: 17 giugno 2020
Trama
Scozia, 1819
Rapita, umiliata e rovinata per sempre, lady Margareth Rutley si è rifugiata in Scozia chiudendo ogni possibilità all’amore. Non è dello stesso avviso Ezra Caddy, che si innamora di lei da subito. Nasce così un rapporto complicato, fatto di sguardi e incontri di anime che non osano sfiorarsi. E durante un viaggio in occasione della Stagione, prima a Edimburgo e poi a Londra, il loro rapporto diverrà più profondo. Le insidie, tuttavia, sono sempre dietro l’angolo e la tranquillità appena ritrovata di Margareth sarà di nuovo scossa. Solo che a combattere per lei, questa volta, ci sarà Ezra.
Anita Sessa ha 32 anni ed è di origini campane. Di professione giornalista, da qualche anno scrive per passione. Jordan+April è il suo primo romanzo. Inizialmente auto pubblicato su Amazon, ora pubblicato nella sua nuova versione targata Butterfly Edizioni. La stessa casa editrice ne ha pubblicato anche il seguito April. Ha all’attivo anche: You are my Superhero e Ricordati di me, entrambi disponibili sulla piattaforma Amazon in versione ebook e cartacea; il romance ad ambientazione storica La sposa inglese e il romance contemporaneo Parole, entrambi pubblicati con una casa editrice veneta. Da novembre 2019 è l’editore responsabile della casa editrice Words Edizioni.
Estratti
«Oggi pomeriggio non eravate in
biblioteca.»
La biblioteca.Ecco un altro pezzo del piccolo rompicapo che erano Margareth e Ezra.Ogni sabato pomeriggio Ezra Caddy si recava a Stormborn per parlare di affari con il Duca. Veniva regolarmente invitato a prendere il tè nel salottino della biblioteca e, altrettanto regolarmente, era solito accettare. Per i motivi più disparati, il Duca e la Duchessa finivano con il dileguarsi e Ezra e Margareth restavano da soli. A volte parlavano, altre semplicemente rimanevano in silenzio fino a quando a Mr Caddy sembrava che il tempo conveniente per poter stare solo in una stanza con una ragazza fosse inesorabilmente terminato. A quel punto si congedava e andava via, con il cuore in subbuglio e una crescente confusione nella testa
«Non posso rispondervi di sì.»La voce sforzata, tremula, gli disse tutto ciò che doveva sapere. Margareth voleva dirgli di sì, a dispetto di quanto professavano le sue labbra.«Non sapete neppure cosa voglia chiedervi.»«Sappiamo entrambi cosa volete chiedermi.»Diretta e sincera Margareth lo era sempre stata, ma dopo il rapimento quei tratti del suo carattere si erano maggiormente imposti, fino a diventare predominanti. Perché il dolore squarcia anche le anime più pure, le riduce a brandelli ed è impossibile ricucirle del tutto. E da quelle crepe, da quelle cuciture lente viene fuori qualcosa di simile a una persona. Viene fuori il poco che si può offrire al mondo. Nel migliore dei casi, come era successo per Margareth, diffidenza e solitudine profonda, con una buona dose di sincerità assoluta.«Lady Margareth…»«Ezra, vi prego. Non ditelo. Se me lo chiedete, se mi chiedete di diventare vostra moglie e io vi rifiuto, avrete sempre questo ricordo di me. Non voglio essere un ricordo negativo per voi. Non voglio sentire le parole che agogno da mesi e non potervi dire di sì.»
Si voltò piano verso Mr Caddy, e quando lo guardò negli occhi lui capì che in quel momento le barriere tra loro erano state divelte. Sarebbero riemerse a breve, di questo ne era certo, ma in quell’attimo preciso, incastonato nel tempo, Margareth Rutley era sua tanto quanto lui apparteneva a lei.«Qui, Ezra, c’è solo un’anima profondamente ferita.»Era forse la prima volta che riusciva ad ammetterlo ad alta voce, ma non c’era nessun altro a cui avrebbe voluto dirlo.«Troveremo un rimedio insieme» le sussurrò lui piano, avvicinandosi di qualche passo.«Non ci sono molti rimedi per curare un’anima profondamente ferita.»«L’amore. L’amore è un rimedio.»
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