martedì 30 marzo 2021

Recensione: 'Il cielo di pietra' di N.K. Jemisin

 Eccoci qui per la degna conclusione del ciclo de 'La terra spezzata' di N.K. Jemisin di cui vi ricordo è vincitrice di tre premi Hugo consecutivi! Vi avevo già portato le recensioni dei due precedenti volumi ma per chi se li fosse persi eccoli qui: per leggere la recensione del primo volume clicca qui. Per leggere la recensione del secondo clicca qui. Ringrazio come sempre Oscar Mondadori Vault per avermi permesso di leggere il romanzo.

 

 

Titolo: Il cielo di pietra (La terra spezzata Vol.3)

Autrice: N.K. Jemisin

Edito da: Mondadori

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 9,99€ digitale, 15,00€ cartaceo




Trama

La Luna sta per sfiorare di nuovo l'Immoto. Se porterà la salvezza o la distruzione dell'umanità dipende da due donne. Essun ha ereditato il potere di Alabaster Diecianelli. Vuole usarlo per ritrovare la figlia Nassun e tentare di costruire un mondo migliore, dando una seconda occasione all'umanità. Ma aprire il Portale degli Obelischi non basta. Bisogna far tornare la Luna. Nassun ha sperimentato tutto il male possibile ed è giunta a una conclusione che sua madre non accetta: il mondo è troppo guasto per poterlo riparare. Meglio distruggerlo per sempre. Madre e figlia si ritroveranno l'una contro l'altra nell'ultima, decisiva lotta per la sopravvivenza o la fine dell'Immoto.

 Ci troviamo alla conclusione di un ciclo davvero soprendente: questi romanzi mi hanno catturato non soltanto per la storia estremamente originale, ma anche per lo stile adottato dall'autrice che cambia a seconda del personaggio che viene presentato, in una maniera introspettiva che ci permette davvero di capire a fondo le sue intenzioni, i suoi pensieri più reconditi, cosa deve sacrificare per salvare tutto.
Ormai sappiamo benissimo chi è Essun, abbiamo imparato a conoscerla dagli scorsi libri: ha cambiato identità, passando dall'infanzia all'età adulta e per come è adesso. Damaya, Syenite... tutte personalità che vanno a combaciare in un'unica protagonista, tartassata ora da ben altri problemi che poteva avere prima al Fulcro con i Custodi a sorvegliarla. Ha perso Alabaster, compagno che non aveva cercato ma che con il tempo aveva imparato ad amare e ora si rende conto che le sta succedendo la stessa identica cosa. Sta cominciando a diventare di pietra, il suo braccio ormai è inutilizzabile e capisce che quello è il prezzo da pagare per ciò che ha fatto fino a quel momento.
Se vogliono infatti far cessare le Stagioni, se vogliono quantomeno un equilibrio, anche se sarà labile e certamente non definitivo, allora bisognerebbe riportare la Luna. Prorpio come già sta facendo Schaffa con i nuovi orogeni nella loro comunità 'La luna ritrovata', dove si sta prendendo cura di Nassun, la figlia che Essun sta cercando disperatamente. Ma sarà proprio in questo romanzo che i loro destini, a distanza di così tanto tempo, si intrecceranno di nuovo, in uno scontro decisivo in cui i sentimenti l'una dell'altra saranno sconvolti in un qualcosa che neanche la stessa Nassun avrebbe mai potuto immaginare.

Personaggi
Arrivati a questo punto, conosciamo molto bene i personaggi della vicenda e ve li ho già illustrati nelle scorse recensioni. Ma c'è qualcosa che cambia in loro, che non sarà più come prima.
Essun infatti l'ho vista come un personaggio per niente arrendevole nel ricercare sua figlia, tuttavia a dispetto di alcune aspettative, capisce quando è il momento di mettere un freno a tutto quello che sta facendo. Capisce che è ora che Nassun segua la sua strada, che porti a termine quel compito che neanche sapeva le sarebbe spettato. In quell'ultima lotta non c'è di mezzo soltanto la salvezza del mondo, il non ripetersi delle Stagioni, ma c'è anche un'evoluzione del rapporto madre-figlia. Nassun infatti la vediamo inizialmente come quella figlia che porta rispetto alla madre ma ne è comunque distaccata. Il suo preferito è suo padre, Jija, e sa che questo è un controsenso. Ha ucciso suo fratello perché aveva scoperto che fosse un orogeno e lei stessa lo è. Ma Jija la vede con occhi diversi: lei può essere guarita, lei ha ancora una possibilità di salvezza a differenza del fratello. E Nassun vuole assolutamente significare ancora qualcosa per suo padre, vuole essere ancora la sua piccola, la figlia prediletta da proteggere, per questo non ha alcuna intenzione di deluderlo.
Ma il suo legame con Schaffa, vera sua figura paterna all'interno del romanzo, la porterà a farsi domande che culmineranno in quell'ultimo incontro che avrà con il padre dove si renderà conto, ora più che mai, che la sua orogenia non può essere semplicemente soffocata. Lei ha un destino da compiere e suo padre questo non lo potrà mai comprendere.
Non gliene dà neanche una vera e propria colpa perché purtroppo tutto il mondo vede gli orogeni, volgarmente chiamati rogga, come un male o da estirpare o da tenere sotto controllo.
Sia Essun che Nassun quindi si portano dietro le problematiche di essere come sono. Anche Essun, come ben ricordiamo, ha avuto da piccola dei ricordi non propriamente felici della sua famiglia, come la madre che l'aveva rinchiusa e abbandonata immediatamente al Fulcro. E quel viaggio, insieme a Schaffa, le aveva fatto comprendere che era meglio allenarsi ed essere la migliore piuttosto che continuare a essere compatita o peggio minacciata.
Schaffa è stata una figura maschile diversa per le due donne: lui stesso si rende conto di essersi comportato male con Essun ed è come se volesse rimediare con la figlia, come se gli fosse concessa una seconda possibilità. Ma ecco che i rapporti si raffreddano quando appunto Nassun incontra nuovamente la madre, quell'incontro che tanto aspettavamo dal primo romanzo. Nassun la vede come una madre estremamente seria, che non le ha mai concesso una carezza o una parola gentile. Ma sarà in quel momento che Nassun comprenderà appieno i sentimenti della madre, vedendola piangere delle lacrime che mai aveva visto solcare il suo volto. Anche stavolta mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Essun, perché è il romanzo in cui secondo me è riuscita a consolidare i rapporti con gli altri, non soltanto con sua figlia. Incontra nuovamente Maxixe, sta sempre con Hoa, quell'amico mangiapietra che le è sempre stato accanto ma di cui adesso hanno piena fiducia l'uno dell'altro. Ma specialmente ha stretto un rapporto significativo con Lerna, personaggio che ho adorato in ogni sua sfaccettatura e proprio per questo motivo avrei desiderato per lui un finale completamente diverso. Lerna non si pone gli stessi interrogativi che ha Essun: è inarrestabile, e di questo Essun ne è consapevole, non tollera le sue giustificazioni, non finge che l'amore escluda il dolore. Per lui va bene così, proprio come viene. Ed è un ostacolo che la stessa Essun dovrà superare, insieme a lui.

Stile
Lo stile è quello che contraddistingue questo romanzo dagli altri. Specialmente quando abbiamo il punto di vista di Essun è come se il testo ci accompagnasse pian piano nella sua testa, si pone domande, si dà delle risposte ed è quindi come se noi seguissimo il suo flusso di coscienza.
Inizialmente questo potrebbe destabilizzare ma arrivati al terzo romanzo, non solo non vediamo l'ora di leggere, ma non potremmo desiderare di meglio. Per questo penso che la lettura di questo romanzo sia necessaria! Andiamo a scontrarci con uno stile di scrittura decisamente innovativo.
Così come non possiamo non rimanere coinvolti nelle vicende di Essun e Nassun, ognuna della quale deve fare i conti con il proprio destino, che piaccia o meno.
Una conclusione che mi ha lasciato una domanda aperta e di cui tanto vorrei conoscere la risposta, ma decisamente una degna conclusione.
Ne consiglio assolutamente la lettura.




giovedì 25 marzo 2021

[Segnalazione] 'Cedo il passo all'emozione' di Vincenza Baldassarre

 Oggi vi segnalo la raccolta di foto e pensieri di Vincenza Baldassarre 'Cedo il passo all'emozione'!
Qui di seguito trovate tutte le informazioni!

 

Titolo: Cedo il passo all'emozione

Autrice: Vincenza Baldassarre

Edito da: Self Publishing

Genere: Fotografia & Poesia

Formato: Cartaceo & Digitale

Prezzo: 16,00€ cartaceo, 2,99€ digitale, gratis su KU

Booktrailer: qui

 

 

Introduzione

Cosa succede se si prendono delle parole e delle foto e si uniscono insieme due emozioni? Nasce "Cedo il passo all’emozione", una raccolta di foto e pensieri dove l’intento è lasciar per un attimo la ragione e cedere all’emozione, liberarsi…
In un mondo in cui si va avanti veloci, assume un grande valore, un gesto per pochi: osservare.
Questo libro non è un libro da leggere e basta ma da osservare e perdersi.


Vi chiederete a questo punto: ma come si legge?

Beh, vi va di fare un gioco con me? Provate a guardare per prima l’immagine, scorgete i colori, gli elementi, e solo dopo leggete il testo che accompagna la foto, a questo punto, unite i due elementi, la sentite vero? Cosa? L’empatia, in questo momento vi siete ritrovati in quel luogo, e le parole hanno accompagnato il viaggio.


In fondo ogni foto è un viaggio, io amo viaggiare, amo lasciare pezzi di me nel mondo, rivolgere lo sguardo altrove, usare la macchina fotografica per catturare l’oltre e rappresentarlo in un paesaggio, in un lago, nell’autocelebrazione dell’amore.

In questo libro, 50 scatti, avvenuti in diversi periodi della mia vita, fasi di allegria, sconforto, pazzia, nostalgia, incontenibile voglia di vita, 50 scatti in cui trovarsi a guardare il mare, perdersi in un bicchiere, scorgere l’orizzonte attraverso un paio di occhiali da sole, immaginare una fiaba dietro ad un bosco, perdersi nell’amore di due sposi uniti da “un noi” più bello che c’è.

50 scatti, ma anche 50 frasi, aforismi, poesie che accompagnano ogni foto non a volerle raccontare ma a trarre dalle stesse uno spunto per approfondire un’emozione, un pensiero, un attimo ritratto da parole. Come se la scrittura fosse a sua stessa volta una foto.

50 scatti da condividere, dedicare, postare sui propri social, 50 scatti per chi ama osservare, perdersi e immaginare cosa c’è al di là, e dare una propria interpretazione personale.
In fondo la foto è come una canzone, ognuna la interpreta a modo suo, la vive sulla propria pelle, e le dà nuova luce.

Questo progetto nasce dall’intento di dar sfogo alla creatività, tenuta per molti anni per me, e che ora ho deciso di condividere perché in fondo la poesia ha diverse forme non solo scritta…
Siamo spesso abituati a scorrere le immagini da un monitor in modo frettoloso, la mia intenzione è di ridare senso alla foto e alla poesia in un libro e non solo in un post da condividere su un social.

Ecco a voi “Cedo il passo all’emozione”, la fotografia che si presta alla poesia…

Buona lettura, buona visualizzazione, che il viaggio abbia inizio… 



mercoledì 24 marzo 2021

Recensione: 'Il diario segreto' di Lavinia Morano

 Buon pomeriggio a tutti! Eccoci qui con una nuova recensione, oggi vi parlerò di 'Il diario segreto' di Lavinia Morano, autrice che abbiamo già conosciuto con 'Purple Lilies' che trovate sempre qui sul blog!


Titolo: Il diario segreto

Autrice: Lavinia Morano

Edito da: Brè Edizioni

Genere: Dark Fantasy

Formato: Digitale & Cartaceo

Prezzo: 12,35€ cartaceo, 3,99€ digitale




Trama

Il diario segreto è, nel contempo, un romanzo d’amore e di terrore. Il messaggio principale di questa storia è quello di non lasciarsi sfuggire, finché si è in vita e finché se ne ha la possibilità, gli attimi di gioia che l’esistenza ha da offrire, e di imparare a scorgere la bellezza che si cela nelle piccole cose di ogni giorno, molte delle quali vengono spesso date per scontate. Il romanzo si incentra sulle vicende di più personaggi, che si vanno via via intrecciando fra di loro. Le storie principali sono tuttavia due. La prima è quella di Ivan e Kalìa. Ivan è un ragazzo di ventisei anni che ha sempre vissuto in un paesino dell’Italia meridionale con la propria famiglia, alla quale è molto legato, e con la sua ragazza, Lena, con la quale è fidanzato dai tempi delle superiori. La sua vita viene stravolta nel momento in cui incontra un’altra ragazza, Kalìa, della quale si innamora in un istante, perdendo la testa per lei. Kalìa ha un passato doloroso (e un po’ misterioso) alle spalle e, nel corso del racconto, sarà costretta a pagare le conseguenze di una colpa non sua ma della quale una persona a lei vicina si era macchiata. La seconda storia è quella di Sofia e del suo gruppo di amici. Sofia è la sorella di Ivan e, per il suo dodicesimo compleanno, riceve in dono un diario. La sua vita prende una svolta inaspettata quando la ragazzina si rende conto che questo non è un semplice diario, bensì un oggetto magico in grado di rivelare i pensieri più intimi di qualsiasi essere umano. Si rivelerà un oggetto utile e diabolico al tempo stesso e metterà in moto una serie di eventi che porteranno Sofia e i suoi amici a una macabra scoperta e, contemporaneamente, intrecceranno le vicende di Sofia con quelle di Ivan e Kalìa.

Questo è stato un romanzo decisamente inquietante, nel senso positivo del termine. Se l'obiettivo era quello di destabilizzare, è un obiettivo centrato. Il genere è dark fantasy, ci troviamo in un città italiana, Santa Lucia, e conosciamo Sofia che compie dodici anni e sta festeggiando il compleanno con i suoi amici e la sua famiglia. Non sembra essere molto contenta dal regalo che riceve, un diario, preso dal padre alla prima bancarella che ha trovato. Tommaso e Cara, infatti, nonostante possano apparire genitori modello, sono abbastanza distanti dalla figlia, specialmente Tommaso, che ha un altro figlio, Ivan. Ivan ha 26 anni, sè laureato in medicina e sembra essere l'unico membro della famiglia che Sofia adora. Adora come la tratta, i regali che le fa, adora anche la sua fidanzata storica, Lena, colei che sicuramente un giorno sposerà. Ma ben presto tutto cambierà nelle loro vite: Sofia scoprirà infatti che il diario non è un semplice diario, ma se si scrive il nome di una persona quello ne rivela tutti i segreti e tutti i pensieri. Inizia quindi, insieme ai suoi amici, a scoprire cosa pensano le altre persone e lo vogliono utilizzare anche per capire che fine hanno fatto alcuni bambini misteriosamente scomparsi.
In realtà il loro non è un intento propriamente altruista: vogliono trovare i bambini, non perché gliene importi molto, ma solo per la gloria personale. Anche Ivan si ritrova in un bivio: un giorno riceve la telefonata di una paziente e quando va a casa sua per visitarla se ne innamora a prima vista. Kalìa sembra essere infatti la donna della sua vita, nulla a che vedere con Lena, con cui sta ormai quasi per abitudine e che lo tratta spesso male. In tutte queste vicende andrà a intrecciarsi anche Gabriel, un uomo di quarant'anni che vive a Bellavista, non molto lontano da Santa Lucia, e si dedica da tempo alla stesura di romanzi horror da cui prende ispirazione dalla realtà...

Personaggi

Sofia è una bambina di dodici anni che ho notato avere un certo cambiamento di carattere, dovuto anche all'influenza del diario. Innanzitutto la vediamo molto materialistica e con la tendenza a mettersi nei guai, spinta da quello che legge nelle pagine del diario. Potremmo definirla come una normale ragazzina per la sua età, con i primi interessi amorosi che non sono ricambiati, con la curiosità di far del bene solo per ottenere un premio, ma presto tutto questo andrà a peggiorare. Sofia diventerà ossessiva: è in quel momento che il romanzo prende la piega promessa, si distorce, diventa una storia con le tinte dell'horror e in più di un'occasione infatti ho avuto i brividi durante la lettura. Sofia non si rende più conto di quello che fa, anche nei momenti in cui la vediamo più presente e vorrebbe aiutare Kalìa. Quando infatti la ragazza è in pericolo non ci pensa due volte a far scoprire a suo fratello, di cui si fida ciecamente, i poteri del diario e li utilizzano per cercare di trovare la ragazza e aiutarla.
Ma dopo quella vicenda ecco che qualcosa cambia totalmente in Sofia: forse è perché ha avuto una mancanza d'affetto che quando la riceve non sa più come accettarla o forse è davvero sospinta dai richiami di quell'oggetto che la porta a fare cose avventate. In quell'estate per Sofia cambieranno molte cose, anche tra i loro amici dove subirà un lutto che per un momento li dividerà tutti.
E proprio quando sembra che l'unione fa la forza, ecco che ritorna il baratro di una realtà ormai distorta che Sofia non sa più vedere con sincerità.
Ivan è anche molto scombussolato: sta con Lena ormai per abitudine e anche perché sembra consolidato da tutti che finiranno per sposarsi. I suoi genitori in particolare vogliono che assolutamente rimanga con lei perché appartiene a una buona famiglia e certo non vogliono più perdersi tutte quelle favolose vacanze che fanno proprio grazie a Lena. Ma Ivan cerca di andare oltre tutto questo: Lena è infatti una ragazza che dalla vita ha avuto tutto e tutto ciò che ancora desidera lo ottiene. Non risulta particolarmente innamorata di Ivan ma Ivan le appartiene e tutto ciò che è suo non può finire in mano di altri. Ecco perché non lo lascia, perché lo vede come una cosa di sua proprietà che quindi non può asoslutamente perdere. Ma quando Ivan conosce Kalìa ha la forza di ribellarsi a quelle catene che si è impresso. Capisce che il vero amore doveva ancora conoscerlo e ora che lo ha trovato non ha nessuna intenzione di lasciarselo scappare, anche se ciò significa andare contro tutto e tutti.
Kalìa è una ragazza che ho visto molto tormentata e anche molto sola, per questo l'arrivo di Ivan nella sua vita è benefico. Ma non ha fatto i conti con quello che a breve ha intenzione di fare Gabriel.
La storia di Gabriel infatti è quella che mi ha fatto inquietare più di tutti, più della storia delle caverne dove i bambini scompaiono senza spiegazioni -anche se poi le spiegazioni arrivano.
Gabriel ha un passato morboso, ai limiti dell'assurdo, e in quel passato si cela un trauma che si porta ancora dietro. Un trauma dal quale vuole vendetta e da quella stessa vendetta vuole ricavarne un romanzo con i controfiocchi. E cosa c'è di meglio di raccontare la verità, di testare davvero cosa vuole mettere su carta? Sicuramente un libro così veritiero e ben articolato non potrà che essere un capolavoro. Ma la storia di Gabriel fa davvero paura ma ancora di più cosa è disposto a fare. L'ho trovato come uno dei personaggi meglio costruiti: ha sbalzi di umore, si comporta cercando di soddisfare quello che gli è mancato, quell'unico amore provato che gli è stato tolto -non rivolto a una donna-. A tratti potrebbe anche dispiacere la sua storia ma da quel momento la sua testa è completamente andata e gode di ciò che causa agli altri, come se non fosse abituato ad altro. La parte di Gabriel è quindi quella di maggior impatto anche se il finale di Sofia di certo non è una leggerezza e ti fa rimanere con il cuore in gola.

Stile

Come detto, è un romanzo che veramente tiene alta la concentrazione per tutto il tempo perché non mancano mai, nemmeno in un capitolo, i colpi di scena o quelle situazioni che veramente fanno accapponare la pelle. Ottimo anche il finale, che considererei agrodolce e giusto per un libro del genere. Non credo potesse andare diversamente. Cambierei soltanto qualche scena più in show che in tell, ma in linea di massima davvero cattura l'attenzione e per gli amanti del genere questo sarà un libro perfetto!




lunedì 22 marzo 2021

Recensione: 'I migliori anni della nostra vita' di Rodolfo Baldassarri

 Esce oggi il nuovo romanzo di Rodolfo Baldassarri, 'I migliori anni della nostra vita'! Ringrazio L'Altrove Ufficio Stampa per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Ecco quindi la mia recensione per voi!

 

 

 Titolo: I migliori anni della nostra vita

Autore: Rodolfo Baldassarri

Edito da: Self Publishing

Formato: Cartaceo

Data di lancio: 22 marzo 2021




Trama

Una storia d’amore che finisce è sofferenza. Ne è conscio Valerio, che dopo la rottura della relazione con Anna è caduto in un baratro dal quale fatica a riemergere. Ma è anche opportunità: di riscoprire sé stesso, di vedere ciò che prima era offuscato da un amore tossico. E quando sulla sua strada compare Maria, Valerio capisce che da una relazione si può tornare a vivere, di nuovo. La cornice la forniscono luoghi da sogno come il Tirolo e il suo Wilder Kaiser, la Maremma, la Costiera Amalfitana o la bellissima Sardegna. 

Questo è un romanzo introspettivo, un romanzo in cui si va a scavare nell'animo umano, in quello tormentato, vessato da continue domande che sembrano non avere alcuna risposta soddisfacente. Perché è esattamente quello che sta succedendo al nostro protagonista, Valerio, uno scrittore intrappolato in una realtà al di fuori dei suoi romanzi che non potrebbe pensare più catastrofica di così. Non riesce a stabilire un legame sano con una persona, anche quando pensa di averlo trovato.
Valerio già in passato ha subito il trauma che porta una separazione importante.
Si è anche sposato con Emanuela, ha vissuto delle splendide estati in Sardegna con lei fino a quando non avevano deciso di sposarsi.
E poi ecco che iniziano le prime problematiche: Emanuela sembra sminuirlo sul lato lavorativo e artistico. Valerio al tempo ancora non è famoso ed Emanuela è sempre più convinta che mai e poi mai potranno campare con soltanto le sue poesie, che deve trovarsi un lavoro serio. Gli chiede quindi di abbandonare la sua passione per ricercare qualcosa di più concreto. Non crede in lui o è semplicemente realista? Materialistica?
Poi, quando Valerio inizia a vacillare dopo i continui dibattiti ecco che si viene a distruggere la fiducia e il matrimonio finisce. E non sarà l'ultima relazione a percorrere la stessa via nefasta: Viola, Anita, sono altre ragazze che il cammino ha messo sulla strada di Valerio fino a quando non ha incontrato lei, Anna. La donna che pensava fosse perfetta per lui. Ma anche con lei l'incubo si ripete.
Solo che stavolta Valerio sembra aver incassato male il colpo: non riesce davvero a darsi pace che con Anna sia finita, fino ad arrivare ai limiti dell'ossessione.


Ho visto infatti in Valerio un personaggio davvero tormentato, incapace di distinguere una relazione sana da una che non lo è affatto. In questo caso il grillo della sua coscienza è rappresentato dall'amica Barbara che cerca di fargli dimenticare Anna portandolo a capire quanto fosse una relazione più a senso unico. Anna aveva infatti trasformato tutti i suoi pregi in difetti, ammaliata soltanto dalla sua popolarità  lo usava a ogni occasione. Anna è infatti il personaggio narcisista per eccellenza a cui tutto è dovuto  e tutto deve andare a seconda di quello che pensa. Se lei decide di lasciare Valerio è un bene. Se lei decide di riprenderselo, non appena lo vede un poco rifiorire, allora sarà così che accadrà.
Anna è infatti una donna che ottiene tutto quello che vuole, pensa soltanto al suo tornaconto personale e non credo, almeno questa è l'impressione che mi sono fatta, che sia mai stata innamorata di lui.
Chi invece è davvero stato innamorato è Valerio, o almeno così dice di essere, tanto che non riesce a darsi pace per questa separazione. Non la prende affatto bene: vaneggia e il suo comportamento oscilla tra il depressivo e l'ossessivo. In nessun caso, comunque, gli fa bene affrontare la questione in questo modo. Barbara cerca di fargli capire che esiste Francesca, da sempre innamorata di lui, che potrebbe essere davvero una brava persona, ma Valerio ha soltanto una cosa in mente: tornare con Anna.
Vediamo quindi un personaggio che si fa mille domande, su cosa possa essere andato male, quali erano invece le cose che andavano bene o che potevano essere migliorate. Probabilmente lui e Anna non davano conto dei loro spazi personali, delle proprie vedute e si sono lasciati andare. Era mancato con lei un vero e proprio dialogo, non c'era stata una condivisione.
Questo è quello che cerca di pensare, quello a cui lui, con tutte le sue forze, può aggrapparsi. O magari davvero lei si è approfittata di lui, delle sue fragilità. Lo aveva manipolato, facendogli fare ciò che voleva sin dall'inizio.
Ed è infatti così che fa Anna: le basta una telefonata, un chiedere di rivedersi, sempre nei momenti peggiori e che per Valerio significano un tentativo di tornare alla normalità e rifarsi una vita.
Anna l'ho vista come quel personaggio asfissiante che cerca di tirare indietro qualcuno che ha già legato con la sua corda, come se fosse un burattino di cui disporne a piacimento. Quel personaggio che ti riporta sulla strada sbagliata quando invece si sta cercando di tornare sulla retta via. Valerio infatti ha un momento di totale redenzione: inizia a cambiare, a pensare di meno a Anna e questo perché incontra lei, Maria, che si autodefinisce una montanara. La stessa Francesca non può fare a meno di notare come questa nuova relazione stia facendo rifiorire Valerio, dapprima spento. Maria è riuscita in quello che Francesca non è mai riuscita neanche solo a immaginare. E questo Anna, negativa e nociva, è un avvenimento che non può far altro che tentare di soffocare. 


Nel leggere questo romanzo mi sono sentita spesso in angoscia quando la felicità di Valerio veniva minata, lo stesso finale è uno shock che certamente destabilizza il lettore. Di certo non mi sarei immaginata sarebbe successo un qualcosa di simile, quindi, almeno per quanto mi riguarda ottiene l'effetto sorpresa sperato. Il tutto è scritto molto fluidamente, entriamo davvero nei pensieri di Valerio, mi sono sentita in apprensione e ogni volta temevo una possibile ricomparsa di Anna così come una ricaduta di Valerio che aveva tanto bisogno di essere guarito da una relazione malsana che forse andava avanti troppo a lungo. Lo aveva infatti distrutto interiormente dato che non si rende conto di ciò che gli veniva davvero fatto. In conclusione, penso che sia un romanzo da leggere tutto d'un fiato, si entra perfettamente nella psiche dei personaggi e si rimane con il fiato sospeso aspettando una loro prossima mossa per vedere come ora le loro vite saranno destinate a intrecciarsi.

Se volete leggere altre recensioni, questi sono le altre blogger che partecipano oggi al Review Party!




  

 



domenica 21 marzo 2021

[Segnalazione] 'Aotheria: il destino di Shyn' di Flavio Rosa

 Buona domenica, oggi vi segnalo l'epic fantasy di Flavio Rosa, 'Aotheria: il destino di Shyn'!
Di seguito tutte le informazioni.

 

Titolo: Aotheria: il destino di Shyn

Autore: Flavio Rosa

Edito da: Self Publishing

Genere: Epic Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,69€ ebook, 9,99€ cartaceo

Pagine: 334 ebook, 332 cartaceo




Trama

 Aotheria, un continente un tempo pacifico e ordinato, oggi sull'orlo del collasso.
Un territorio inesplorato per Shyn, che nel giorno del suo ventesimo compleanno, stufo di una falsa verità, scopre il suo passato andato perduto.
Una scelta difficile da accettare lo porterà ad esplorare nuove frontiere, per lui considerate inaccessibili. Nuovi e vecchi compagni si uniranno al suo viaggio, facendogli scoprire il resto del mondo, molto più complesso di quello che poteva immaginare.
Potrà fidarsi o lo tradiranno alla prima occasione? Il duro addestramento sarà sufficiente per affrontare i pericoli a cui andrà in contro? Riuscirà a compiere il suo destino?
Queste e molte altre domande tormenteranno le sfide che si presenteranno sul suo cammino.

Flavio è un ragazzo di 29 anni laureato in Ingegneria Energetica e Nucleare al politecnico di Torino, attualmente docente delle scuole superiori. Il suo interesse per le materie scientifiche non gli ha impedito di avventurarsi nel magico mondo della lettura e scrittura. Da sempre ha vissuto a Carmagnola, ma nel 2018 ha voluto affrontare l’ignoto, trasferendosi, con sua moglie, in Nuova Zelanda per circa sei mesi, dove ha avuto l’ispirazione per il suo primo romanzo fantasy “Aotheria: Il destino di Shyn”


sabato 20 marzo 2021

[Segnalazione] 'La maledizione di Goldwing Abbey' di Maria Novella Giorli

 Buongiorno a tutti!
Oggi vi segnalo il romanzo di Maria Novella Giorli, 'La maledizione di Goldwing Abbey', qui di seguito trovate tutte le informazioni!

Titolo: La maledizione di Goldwing Abbey

Autrice: Maria Novella Giorli

Edito da: Self Publishing

Genere: Urban Fantasy/ Thriller paranormale

Tipologia: Romanzo illustrato

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 3,99€ Kindle, 11,17€ cartaceo

Pagine: 260

Data di lancio: 13 marzo 2021


Trama

 Da quando una strana maledizione è caduta sulla ridente cittadina di Thunderbay nella contea del Dorset nessuno è mai riuscito a spezzarla. Becca e Joy dovranno svelare il segreto che si cela dietro il misterioso monastero di Goldwing e riuscire a rompere il maleficio che grava sulla città e sulla loro famiglia. Incontreranno molti ostacoli lungo il loro percorso e dovranno fare i conti con scelte difficili. Fra diari, chiavi, porte segrete, scrigni, libri di magia, stanze stregate... riusciranno a distinguere il bene dal male e portare così a termine la loro missione?
All'improvviso, mentre Becca parlava, Joy la interruppe: «Becky, io so che anche tu hai visto cose strane là dentro» e dicendo ciò, assunse un'espressione molto turbata, mentre gettava un sasso nelle calme acque del laghetto. Becca si toccò i capelli nervosamente e annuì. Le due stavano fissando il colle lontano sormontato dall'inquietante Goldwing Abbey...
Adatto per tutti gli appassionati del fantasy contemporaneo e in particolare dell'urban e dark fantasy in cui la magia, il soprannaturale e la realtà si uniscono in un abbraccio inscindibile. Il fulcro centrale del romanzo è caratterizzato dalla curiosità dei personaggi, dalla loro crescita emotiva e dal loro coraggio e, naturalmente, dall'avventura e dai colpi di scena che accompagneranno il lettore fino alla fine del libro ed oltre. Non mancano anche tematiche legate ai valori della famiglia, dell'amicizia e dell'amore.

La storia si svolge nella luminosa cittadina di Thunderbay, nella contea del Dorset. La città è piccola e florida e la sua fondazione ha origini quasi mitiche. Si affaccia sul mare fra spiagge e scogliere frastagliate, mentre, alle sue spalle, fra le morbide colline, si erge il nobile monastero di Goldwing. Diroccato e abbandonato da secoli, l’abbazia viene evitata da tutti gli abitanti del paese, la sua fama infatti è sinistra e inquietante. Pare che sia maledetto e che, nei suoi pressi, molte persone siano sparite. Altri dicono che un’antica comunità di suore viveva secoli orsono al suo interno e che sopravviva fantasma tutt’oggi.

Eppure ci sono due fanciulle di Thunderbay che sognano da anni di entrarvi. Nelle favole della loro nonna infatti erano sempre presenti Goldwing Abbey e la sua camera delle meraviglie piena di abiti d’ogni epoca. Becca e Joy desideravano vedere quei vestiti da anni e magari riuscire a prenderne due per sfilare e danzare durante il Golden Ruby Festival. Sarà proprio la loro curiosità che le farà dirigere, di nascosto, sotto un cielo stellato e nevoso, verso Goldwing Abbey e bussare al suo portone. Da quel momento inizieranno le peripezie delle due ragazze.

 A Becca e Joy toccherà risolvere il mistero che si cela dietro la spaventosa abbazia e tutto avrà inizio con la lettura di un diario, il diario della trisnonna Fleur che svelerà loro segreti sorprendenti e sconcertanti. Con l’aiuto di nonna Milly, della dolce bibliotecaria Heather, del burbero marinaio Theodore, dell’intrepido David e di diversi altri personaggi, tra cui il magico gatto Cliff, le due sorelle inizieranno a raccogliere indizi per cercare di rompere il maleficio che incombe non solo su Goldwing Abbey, ma anche sulla loro famiglia.

Come in un gioco di scatole cinesi, ogni enigma che riusciranno a risolvere le condurrà in un altro e in un altro ancora, in un intreccio di complesse vicende che le vedrà dapprima scoraggiarsi e rinunciare, ma poi rialzarsi e combattere per i propri cari, fin quando non arriveranno a toccare con mano la potenza della magia di Goldwing Abbey. Si renderanno conto allora di essere intrappolate in una dimensione altra, esattamente come tutto l’Ordine delle Gentili, che vive nell’abbazia nascosto da un oscuro incantesimo.

Maria Novella Giorli, classe 1986, è nata in Italia. Laureata in Storia dell’Arte, lavora come sales manager presso un hotel 4 stelle della sua città. Ha al suo attivo pubblicazioni di articoli e saggi dedicati all’arte e all’artigianato in Toscana. I suoi studi storico-artistici e il suo amore per il mondo della magia e del fantastico l’hanno portata a scrivere diversi racconti nel corso degli anni. La sua casa è piena di appunti, ispirazioni, bozze e disegni. Il sogno dell’autrice è sempre stato quello di divenire scrittrice di romanzi fantasy e La maledizione di Goldwing Abbey rappresenta il suo primo lavoro.

 


giovedì 18 marzo 2021

Recensione: 'Il tredicesimo segno: eredità di tenebra e stelle' di Laura Baldo

 Oggi è il giorno della mia tappa per il Review Party per il romanzo di Laura Baldo, 'Il tredicesimo segno' primo di una quadrilogia edito da Words Edizioni. Buona lettura!

 

Titolo: Il tredicesimo segno: eredità di tenebra e stelle

Autrice: Laura Baldo

Edito da: Words Edizioni

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 18,90€ cartaceo

Data di lancio: 11 marzo 2021



Trama

Le leggende di Asteria narrano di un’antica guerra e di dodici paladini che salvarono il mondo da Shaitan, il Dio Oscuro, e dalla sua razza, per poi fondare i dodici regni, separati da rigidi confini. Questo per scongiurare la profezia su un ritorno di Shaitan, ma soprattutto per evitare il diffondersi della maledizione che colpisce i figli di razze diverse. Diciassette anni fa però, due ragazzi innamorati hanno sfidato le leggi. Un’eclissi ha preceduto la nascita di due gemelli e la comparsa di una nuova costellazione: la tredicesima.

Asteria, oggi
Sheratan ha da poco appreso di essere adottato. Quello che non sa è che il ragazzo misterioso che gli appare in sogno è suo fratello gemello, Ahriman, che sta spezzando a uno a uno i sigilli della prigione del Dio Oscuro. Con lui c'è Melqart, ultimo della sua razza che, con l'aiuto dei popoli nomadi delle Terre di Nessuno intende sottomettere i dodici regni. Quando l'invasione comincia, Sheratan inizierà la ricerca degli antichi paladini, che lo porterà a scontrarsi con la realtà che riguarda le proprie origini.

Questo è un romanzo che considererei epic fantasy, tra l'altro mio genere preferito, perché racchiude tutti gli elementi essenziali che ha appunto il fantasy classico. Allo stesso tempo ci sono moltissime premesse e svolte che fanno ben pensare che anche nei prossimi libri avverrà qualcosa di totalmente inaspettato e che ribalterà la situazione in particolare dei due protagonisti. Ho trovato questo primo libro ben strutturato anche nel suo worldbuilding, specialmente l'ho visto proprio come un'iniziazione. Bisognava quindi di alcuni capitoli per spiegarci tutte le informazioni di cui necessitiamo: allo stesso tempo però, non c'è alcun tipo di spiegone, in quanto è stato fatto un lavoro egregio di show don't tell che ci permette di immegerci nella lettura e di voler sapere sempre di più quello che sta accadendo. Le spiegazioni sono infatti ben amalgamate nell'azione tanto da non vedere l'ora di sapere altro. Come dicevo prima, la costruzione del mondo mi è rimasta particolarmente impressa per come è divisa, con i propri regnanti e le proprie razze. Deve essere stato un lavoro davvero lungo, quello di creare tutti questi particolari, tutte le famiglie reali -perché sì, abbiamo molti personaggi- e riuscire a introdurli nel libro senza creare confusione. Personalmente non ho avuto problemi di smarrimento e avevo ben chiara la situazione. So che l'autrice ha impiegato qualche anno per scrivere questo romanzo e si percepisce, tanto che infatti quando il libro si è chiuso con un evento che praticamente aspettavo dall'inizio, sono rimasta con la sensazione che dovevo assolutamente leggerne ancora! Ma, in sostanza, di cosa parla questo romanzo? Si racconta che dodici paladini abbiano sconfitto il Dio Oscuro Shaitan e posto dei sigilli affinché il Dio non avesse alcuna possibilità di ritornare. A quel punto, i confini dei regni sono stati divisi, questo anche per scongiurare la maledizione che colpisce i figli di razze diverse. Tuttavia, due ragazzi appartenenti appunto a due razze diverse, vanno contro tutto e tutti provando un amore che non riescono a controllare. Nascono due gemelli, che notiamo in questo libro come diversissimi -uno con poteri magici incredibili e l'altro che sembrerebbe essere una persona normale- e in quel momento appare nel cielo una nuova costellazione. I due ragazzi sembrano aver scongiurato la maledizione e sono stati divisi sin dalla nascita: Ahriman è vissuto con il mago Melqart che lo ha addestrato alla magia per fare in modo di esaudire il volere del Dio Oscuro, ovvero quello di liberarlo usando Ahri per distruggere tutti i sigilli e aprire i portali, mentre Sheratan è stato adottato da un fabbro abile con la spada che gli ha insegnato i primi rudimenti. Successivamente Shera insieme a sua sorella Lexi si uniranno a Nisan, che ha l'obiettivo opposto: ritrovare le rincarnazioni dei dodici paladini - e lui stesso lo è - e fermare il ritorno del Dio. Sembra quindi esserci una chiara oppisizione tra le due fazioni: eppure nonostante ciò, nonostante Melquart possa davvero apparire come il cattivo della situazione perché vuole risvegliare il Dio, - e magari lo è davvero - mi ha dato la sensazione che sotto ci fosse molto altro, che il Dio invece potrebbe avere una motivazione o semplicemente pazza o più che valida. Così come per esempio sono rimasta molto colpita dai poteri di Ahri e da Shera, di cui lui sembrerebbe non averne eppure qualcosa mi dice che ci sorprenderà eccome.

Personaggi

Come detto prima, i personaggi sono veramente moltissimi -anche se potete visionarli in un'appendice all'interno del libro-, quindi vi parlerò di quelli che mi hanno più colpito.
Partiamo quindi dai due protagonisti, i due gemelli divisi, Shera e Ahri. Non saprei ancora dire quale sia il mio preferito perché tutti e due hanno delle particolarità che ho adorato. Ahri mi verrebbe voglia di abbracciarlo: ha un carattere forse in alcune occasioni molto aggressivo -l'ho notato specialmente nel capitolo finale- ma per me è una facciata: è infatti un ragazzo che è sempre rimasto solo, che non ha mai avuto la possibilità di giocare da piccolo con degli amici, né è mai riuscito a stringere delle relazioni perché sempre sotto controllo da Melqart. Quando lo vediamo adulto e inizia ad avere degli interessamenti verso le ragazze, in particolare di una a cui chiede spesso di accompagnarlo quando deve andare a spezzare un sigillo, ecco che Melqart lo rimprovera e gli ordina di non farsi predere da questi sentimentalismi -e lo vediamo anche quando cerca in tutti i modi di liberare una schiava-. Questo quindi è ovvio che ci fa pensare che Ahri è tutto fuorché arrogante. Ma il suo passato ha influito negativamente sulla sua personalità, anche se lui cerca in tutti i modi di essere corretto e di fare del bene. Per questo è un personaggio che tanto vorrei si ribellasse. Allo stesso tempo però Melqart non sono riuscita a odiarlo: quando ha delle conversazioni con il Dio Oscuro che è in attesa di tornare, mi ha dato molto l'impressione che in realtà non vorrebbe usare il ragazzo e basta, che in tutti quegli anni che hanno passato insieme si è realmente affezionato a lui, però non può fare altrimenti. Ha degli ordini da rispettare e deve farlo, nulla deve essere una distrazione o un impedimento. Quindi l'ho trovato un personaggio combattuto e al momento non mi è parso ancora negativo -poi magari mi sbaglio.
Shera l'ho visto come un personaggio decisamente più vivace, con la battutina sempre pronta, che si fa ammaliare dalle ragazze, bravo con la spada, generoso con la sorellina e devoto al suo padre adottivo, Kal. Credo che anche qui il suo carattere sia comunque dettato dal fatto che, a parte la matrigna scostante, abbia vissuto una buona infanzia senza particolari problemi. Per questo lo vediamo più espansivo e per certi aspetti potrebbe appunto passare come il personaggio buono della situazione. Che lo è, indubbiamente. Dopo che gli hanno rubato un pugnale tenuto nascosto in casa, che non era un semplice pugnale, parte insieme a Lexi e Nisan, con l'obiettivo di radunare tutti e dodici i paladini. Questo lo porterà quindi a visitare diversi regni, anche il regno di Nettunia di cui per metà ne fa parte -e di cui mi ha fatto molta tenerezza il nonno -ovvero il re-, caduto nella pazzia più totale dopo la perdita del figlio Taras-. Sarà costretto diverse volte anche a combattere e si ritroverà insieme agli altri nel bel pezzo di una guerra volta alla detronizzazione dell'attuale famiglia reale a opera di Virgil ad Aresia, l'altra parte di regno che fa parte delle sue origini.
Nisan è davvero particolare: è un ragazzo delicato, con poteri straordinari, nipote del conte Naxis con cui sembrerebbe non avere un rapporto proprio idilliaco. Molto spesso le situazioni vengono risolte proprio grazie a lui e nasconde un segreto che scoprirerete durante la lettura.
Ha un rapporto tormentato con uno dei paladini che incontrerà, questo perché le loro vite passate hanno avuto una brutta separazione. Si presenta come una persona gentile, anche se spesso imbarazzato e timido. Direi quindi che abbiamo un'ottima varietà di personaggi che ho apprezzato proprio perché, nonostante siano così tanti, ognuno di loro ha una sua particolare voce e si differenzia dagli altri.

Stile

Ottimo stile, non ho trovato errori ortografici e proprio come detto all'inizio, nonostante sia un primo libro in cui davvero abbiamo bisogno di informazioni per capire cosa sta succedendo, non ci sono spiegoni che ammorbano, ma anzi leggiamo quello che vogliamo sapere durante eventi che tengono sempre alta la nostra concentrazione e non sarà assolutamente difficile seguire tutta la storia.
Questo è un romanzo che amerà qualunque amante del fantasy, ma non solo. Sono sicura che saprà affascinare anche chi vuole iniziare con questo genere, vista la scrittura fluida e la storia che incuriosisce sempre di più a ogni capitolo. Per questo ve ne consiglio la lettura!




domenica 14 marzo 2021

Progetto artistico umanitario Fantàsia a sostegno di ASROO

 Buona domenica a tutti. Oggi vi inoltro il comunicato stampa di una raccolta di racconti brevi firmata da vari autori a sostegno di ASROO, associazione scientifica per il retinoblastoma e il tumore oculare ideata da Stefano Labbia. L'intero ricavato della vendita sarà devoluto all'Associazione.

COMUNICATO STAMPA

 

Un’antologia di racconti inediti per ragazzi a sostegno di Asroo per i malati rari

 Siena, lì 13 aprile 2020 – La beneficenza non si ferma anche in tempi di Coronavirus. E così, in poco tempo, autori volontari si sono messi a disposizione per una antologia di racconti, Fantàsià - il cui ricavato andrà completamente a sostenere le attività di ASROO, Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare di Siena. Il progetto, nato da un’idea dello scrittore Stefano Labbia, intende unire le forze della parola per un obiettivo comune: sostenere le attività di ricerca sul Retinoblastoma, il tumore oculare più frequente in età pediatrica.

Lo Staff di Siena, condotto dal medico oncologo di fama internazionale Prof.ssa Doris Hadjistilianou, segue dal 2011 un percorso di cura e diagnosi precoce di una malattia rara: il Retinoblastoma. Proprio a Siena ogni anno si celebra la Giornata di Oncologia Oculare che vede la partecipazione di massimi esperti sul tema. Siena è il terzo centro di Eccellenza in Europa per casi trattati.

L’intero ricavato dell’antologia fantasy – disponibile su Amazon - sarà devoluto ad ASROO. Ecco il link per acquistare il libro (versione cartacea o e-book: https://www.amazon.it/dp/B086PMNDNR?ref_=pe_3052080_397514860.

Nell’antologia si sperimenta il tema della fantasia con gli autori: Aharan Lee, Elena Panzera, Giorgia Sbuelz (già vincitrice del concorso “Una fiaba per Asroo”), Greta Guerrini, Maggie van der Toorn, Monica Serra, Silvia Bruni e Stefano Labbia che hanno dedicato gratuitamente il loro tempo e le loro competenze in beneficenza. La prefazione è di Mattia Albani.

Un contributo speciale nella realizzazione del progetto va a Palma Caramia, interior design che ha intrapreso la strada da bookblogger per recensire e commentare i libri presenti nel catalogo Amazon e librerie fisiche e che attualmente collabora come grafica e illustratrice per autori emergenti e non.

 ASROO – Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare è nata il 27 aprile 2010 per iniziativa di medici e biologi del Centro di riferimento del Retinoblastoma, dell’Unità di Oftalmologia e della Sezione di Biochimica del Dipartimento di Medicina Interna Scienze Endocrino Metaboliche e Biochimica di Siena, che già da alcuni anni stanno collaborando per un progetto di ricerca sul retinoblastoma.

 L’Associazione si prefigge le seguenti finalità:

 - migliorare le conoscenze medico-scientifiche nel vasto campo dei tumori oculari;

- migliorare la qualità dei servizi offerti ai pazienti;

- diffondere e divulgare le conoscenze scientifiche raggiunte nel settore attraverso opuscoli distribuiti negli ospedali, negli studi medici, nelle manifestazioni pubbliche quali seminari e convegni;

- sostenere tramite raccolta di fondi il miglioramento dei centri specialistici dedicati attraverso la donazione di apparecchiature scientifiche.