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martedì 12 maggio 2020

Recensione: 'Il portale degli obelischi. La terra spezzata' di N. K. Jemisin

Ed eccoci qua a un anno dell'uscita dell'ultimo volume, con la recensione del secondo de 'La terra spezzata', 'Il portale degli obelischi' di N. K. Jemisin in uscita proprio oggi in tutte le librerie! Se vi siete persi la recensione del primo volume potete leggerla cliccando qui! Ringrazio Oscar Mondadori Vault per avermi dato la possibilità di leggere il romanzo in anteprima.




Titolo: Il Portale degli Obelischi. La terra spezzata

Autrice: N. K. Jemisin

Edito da: Mondadori

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo (brossura) & digitale

Prezzo: 15.00€ cartaceo, 9.99€ su Kindle

Data di lancio: 12 maggio 2020




Trama

La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine.
Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.
E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto.
Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.

Dopo il primo romanzo, che ci ha affascinato con il suo mondo, l'orogenia, i suoi personaggi e il suo stile decisamente unico, ecco che ci addentriamo in una vera e propria Stagione i cui inizi si erano già visti nel finale del primo volume. Una Stagione che potrebbe non avere fine e che distruggerà tutto ciò che è conosciuto. Ora tutte le linee temporali finalmente si ricongiungono. Il primo volume aveva infatti avuto la particolarità di seguire la vita di tre ragazze all'apparenza ben distinte, Damaya, Syenite, Essun. Ora che sappiamo che altri non sono che la stessa persona, abbiamo anche capito che il libro era stato strutturato attraverso linee temporali che ci hanno fatto conoscere il presente, il passato e il futuro. Un futuro però che è in realtà l'attuale presente, dove Essun, ancora sconvolta dalla morte del figlio Uche e in ricerca della figlia perduta Nassun, ha altre perdite nel cuore che soltanto adesso possiamo veramente comprendere. Ma cos'è appunto l'orogenia, la possibilità di sensire le calamità? Un dono o una condanna? Con il primo volume abbiamo capito che gli orogeni sono visti come persone pericolose, chiamate in modo dispregiativo rogga, che possono sì, sensire i terremoti e addirittura mandarli altrove per evitare disastri, ma allo stesso tempo possono uccidere anche senza volerlo chi è intorno a loro. Li ghiacciono, li trasformano in pietra per poi sbriciolarli. Basta che l'orogeno abbia un cambiamento emotivo, che sia arrabbiato o spaventato ed ecco che non riesce più a controllare il suo potere. Per questo esiste il Fulcro, il luogo dove gli orogeni, seguiti dai Custodi, possono imparare a controllare il proprio potere ed essere invece un aiuto per tutto il mondo. Più un orogeno ha anelli sulle dite più la sua posizione è alta. Nell'ultimo volume Syenite era partita con Alabaster e, per ottenere un altro anello che le avrebbe permesso una vita più agiata, avrebbe dovuto avere un bambino da lui. Un bambino, Corundum, che effettivamente è nato. Ma la tragedia che li ha colti pochi anni dopo ha distrutto sia Syenite, ormai divenuta Essun, che Alabaster, ormai trasformato in pietra. Sono ora passati diversi anni e Essun, ancora in cerca della figlia Nassun avuta da Jija, incontra Alabaster incredibilmente sopravvissuto ma trasformato. Sa che non c'è più speranza per lui, che non tornerà mai quello di prima. Essun sente ancora di amarlo e gli sta accanto, fino a quando Alabaster in quegli ultimi suoi momenti gli rivela come potrebbe essere impedita l'avanzarsi di una nuova Stagione. Come addirittura possono essere per sempre impedite le Stagioni.
Essun deve terminare ciò che Alabaster stava facendo: riportare indietro la luna in orbita stabile e allineamento magico. A quel punto, le Stagioni cesserebbero di esistere.

Personaggi

Essun, Damaya, Syenite. Ho adorato la scelta di distinguere tre linee temporali con tre personaggi che all'inizio appaiono diversi al lettore quando invece abbiamo capito, ormai in questo secondo volume, che sono la stessa persona in momenti differenti della sua vita. Ora abbiamo soltanto Essun.
Essun che dopo gli avvenimenti del primo romanzo è scappata via, ha convissuto con Jija tenendo nascosta la sua natura da orogena e dal quale ha avuto due figli, Nassun e Uche. Ma Jija scopre l'orogenia di Uche e lo uccide senza pietà. Vorrebbe fare lo stesso per Nassun, ma la vede ancora come la sua bambina, la sua figlia preferita e non è in grado di compiere quel gesto estremo. Per questo parte con lei nella speranza di trovare un posto dove la possano curare. Sì, Jija è convinto che dall'orogenia si può guarire. Ma Nassun incontrerà Schaffa, il Custode che era stato prima di Damaya. E Nassun capisce che non si può essere curati dall'orogenia e che anzi, il suo potere è in procinto di evolversi e di diventare più grande ogni giorno che passa. Dal canto suo Schaffa è un personaggio totalmente cambiato: dopo l'ultimo avvenimento è come se non fosse più lui, come se avesse perso qualcosa e non fosse più degno di andare al Fulcro. Tuttavia, prenderà Nassun sotto la sua custodia e gli sembrerà ancora come avere una piccola Damaya da accudire.
Fa parte della nuova comunità 'la Luna Ritrovata', una comunità che ha appunto l'obiettivo di ricercare la luna per fare in modo che le Stagioni possano finalmente scemare. E il loro compito è quello di allenare i nuovi orogeni. Per questo Schaffa ha portato con sé il giovane Eitz che però farà ben presto i conti con i poteri illimitati, e anche incontrollati, di Nassun.
Nassun è un personaggio che finalmente viene meglio caratterizzato: ci sono alcuni suoi comportamenti che possono non essere capiti. Come quando vede il padre sul corpo del fratellino e invece di odiarlo vuole essere ancora la sua bambina, sente che può amarlo anche dopo quell'uccisione e specialmente vuole che Jija sia fiero di lei. Per questo parte insieme a lui, cercando di dimenticare cosa ha fatto. Anche lei spesso si chiede come è possibile che lo ami ancora, che continui a vederlo come un padre, dopo che ha rinnegato anche sua madre.
Pian piano, nella comunità, Nassun inizierà a cambiare. Comincerà a conoscere il suo potere e a rendersi conto che è molto più brava degli altri bambini, anche se molto spesso le cose non andranno come aveva premeditato. Essun e Nassun hanno molte cose in comune: anche se Nassun pensa di non andare d'accordo con la madre perché è sempre stata troppo severa con lei, tanto che nemmeno ricorda un momento di affetto o di gioia, capisce poi che sua madre le ha impartito quelle lezioni proprio per salvarla. Lei e anche suo fratello che ha invece incontrato il destino da cui Essun cercava di difenderli. Inoltre entrambe hanno problemi con le loro emozioni: anche se Essun, ormai quarantenne, ha imparato a controllarsi e anzi riesce a entrare in contatto con un obelisco, una forte emozione quale può essere il dolore fa fare a entrambe cose terrificanti.
Voglio infine parlare di Alabaster che è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti. Anche se vista la sua condizione non ha potuto fare molto mi sono immedesimata nel suo dolore. In quello che ha patito in tutti quegli anni stando anche lontano da Essun. E di come, nonostante tutto, questa coppia mala assortita abbia continuato ad amarsi.

Stile

Lo stile è decisamente interessante e devo anche dire, originale. In ogni capitolo lo stile si adatta al personaggio di cui ha il punto di vista. Se abbiamo quindi il pov di Essun ecco che lo stile cambia, Essun parla spesso a se stessa, si perde in molti pensieri che vanno a riallacciarsi con altri. Ha bisogno di continue conferme, quasi come Nassun. Anche lo stile utilizzato per Nassun è davvero interessante: pure Nassun parla a se stessa e si fa mille domande ma con una differenza. Non c'è nessuno che le conferma quello che sta pensando. Invece con Essun abbiamo questa particolarità. Un'altra voce patteggia per Essun, le ricorda alcuni eventi del passato e addirittura del futuro come a volerla o a incoraggiare o a farla deprimere ancora di più.
Vi consiglio davvero di leggere questo romanzo, non solo perché è originale nella trama ma anche nel modo in cui è scritto. Non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo e non posso quindi che consigliarvi l'intera saga!


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