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sabato 30 novembre 2019

[Segnalazione] 'Dark and Light - Amore impossibile' di Sabrina Pennacchio

A partire da oggi è possibile acquistare in ebook 'Dark and Light - Amore impossibile' di Sabrina Pennacchio (e dal 10 dicembre in cartaceo)! La segnalazione seguente è bella succosa! L'autrice ha infatti fornito ben quattro estratti e c'è un regalo per i primi cento che acquisteranno il libro!
Sono contenta di presentarvi questo romanzo dato che ho avuto il piacere di editarlo -per quel poco che c'era da fare!


Titolo: Dark and Light- Amore impossibile

Autrice: Sabrina Pennacchio

Edito da: Self Publishing

Genere: Urban Fantasy

Pagine: 210

Prezzo: 2,99€ ebook, 11,99€ cartaceo

Data di uscita: 10 dicembre 2019

In prevendita dal: 30 novembre 2019

Booktrailer: qui

Trama


Un'isola ricoperta costantemente da una strana nebbia grigia e fitta, un nuovo college e un incontro inaspettato in aeroporto... Isabel non poteva aspettarsi un nuovo inizio più incasinato, eccitante e oscuro di così. Dopo la morte del padre, sopraggiunta all'improvviso, lei e la madre si trasferiscono a Shadow City, dove ogni cosa che non è mai come appare realmente. Dietro la fitta nebbia si nascondono creature misteriose e, nonostante Isabel sia innamorata di tutto ciò che è fantasy, non avrebbe mai il coraggio, nemmeno nei suoi sogni più audaci, di immaginare quello in cui si sta lanciando: una faida familiare, un ragazzo su cui girano strane voci e il suo cuore, pronto a guarire, graffiato, lapidato e oscurato dalla tenda del terrore.

Immergetevi in un mondo Urban Fantasy che saprà tenervi col fiato sospeso.
L'autrice
 

Sabrina Pennacchio nasce a Napoli il 10 febbraio del 1991.
Costretta ad abbandonare gli studi di arte e moda, decide di dedicare gran parte del suo tempo alla sua più grande passione: la scrittura.
Nel 2018, pubblica il romanzo d’esordio ‘’At World’s End: Wanted Pirates’’ edito dalla Writers Editor, con il quale si aggiudica il ‘’Premio Della Critica Emozioni 2018 al Concorso Letterario Premio Eterna’’ e nel Dicembre del 2018, partecipa alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, dove in pochi giorni il suo libro è Sold Out. 
Nel 2019 Wanted raggiunge una limited edition su richiesta del pubblico. 
Dark and Light - Amore Impossibile  è il primo capitolo di una saga di tre romanzi che ha trovato il grande successo su internet nel 2005. Revisionato e in un edizione tutta nuova, viene accolto per la prima volta nel mondo del self, grazie ad Amazon.


Un regalo per i primi 100 lettori!

 
  I primi cento che acquisteranno il libro riceveranno un segnalibro in omaggio! Basta inviare all'autrice su Instagram la foto di spedizione avvenuta (da Amazon) e il segnalibro sarà spedito dal 6 gennaio in poi, nel giro di una settimana. Essendo posta prioritaria l'arrivo potrebbe essere un po' lento, tutto dipenderà da Poste Italiane.








E ora passiamo agli estratti!

Il vento le accarezzava dolcemente il viso e la sua voce la cullava. Intorno poteva percepire solo il piacevole fruscio delle onde e immaginava distrattamente il mare che s’increspava e si perdeva sulla riva. Ma per un assurdo motivo non sentiva freddo. Realizzò d’essere totalmente rilassata, perfettamente a suo agio. Lasciò che si prendesse cura di lei e della sua anima ancora per un po’: probabilmente era già caduta fra le braccia della Morte, inconsapevole di tutto, oppure s’era lasciata cullare da Morfeo troppo a lungo. Aprì lentamente gli occhi, ancora appesantiti dalle palpebre deboli, e s’accorse immediatamente d’ essere immobilizzata dai forti arti di qualcuno.
«Alex!» esclamò, improvvisamente euforica.
Si drizzò in avanti, riuscendo a mantenere una posizione decente, ma lui la sdraiò nuovamente e si mise a cavalcioni su di lei.
Isabel arrossì all’istante. In quel momento nemmeno il freddo invernale aveva importanza, tanto da non sentirlo quasi e non solo per il cappotto e gli abiti pesanti. Non aveva ancora recuperato del tutto la vista, ma le sembrò di vederlo sorridere in quel modo che lei amava tanto. Chiuse gli occhi, tentando di riprendere piano un minimo di lucidità, ma sentì il tocco delle labbra di Alex sulle sue che la baciavano in modo passionale.
Se era un sogno, era indubbiamente il sogno più bello e realistico che avesse mai vissuto. Si lasciò andare a quel bacio che divenne a poco a poco sempre più passionale, afferrando tra le mani la testa e il suo collo freddo, desiderosa di averlo tutto per sé. Il suo corpo si muoveva con quello di Alex e lo cercava impaziente: le sue mani le strinsero i fianchi, scoprendo una parte del suo ventre e si spostarono poi sulla cintura dei jeans, sganciandola con facilità. Fu in quel momento che lui si ritrasse. La osservò attentamente, accarezzandole il viso e incatenando i loro sguardi; aveva il respiro pesante, proprio come il suo: «Come ti senti?» chiese con un pizzico d’ironia.
«Oh, benissimo, adesso» gli rispose, mentre si perdeva nel buio dei suoi occhi corvini, profondi e brillanti allo stesso tempo, come il cielo stellato sopra di loro.


«Sta lontana da me!»
«Alex, va tutto bene, te ne prego: possiamo farcela, insieme» cercò di sorridergli, seppur incerta, tenendo una mano protesa verso di lui per muoversi con cautela come si era soliti fare dinanzi ad un animale feroce «Non mi farai del male, lo so».
«Stavolta è diverso, Isabel!» le urlò ancora, tirandosi indietro per scendere dal letto addossandosi contro la parete opposta.
Lei deglutì quando si accorse che non stava esagerando ad intimarle di stargli alla larga: il suo aspetto era totalmente quello di una bestia assetata di sangue e quasi non si terrorizzò nel vedere i suoi denti sporgere dalle labbra aperte e le unghie lunghe come artigli affilati.
«Va’ via, Isabel, ti prego, non voglio farti del male» un suono gutturale uscì dalle sue labbra mentre si costringeva a parlarle, mostrando chiaramente quanto fosse difficile per lui non attaccarla e staccarle la testa a morsi, se fosse stato necessario.
Isabel era confusa, avrebbe voluto agire nel modo giusto, fare qualsiasi cosa per salvarlo da quella situazione che lo avrebbe portato a morte certa per mano dei licantropi, se fosse tornato ad uccidere. Poi un’idea le balenò nel cervello e la spinse ad osare: «Alex, prendi il mio sangue» lui sussultò nel sentirle dire un’assurdità simile «Dopo penseremo al da farsi, intanto pensa a nutrirti».
«Potrei ucciderti, in questo stato: sei impazzita o cosa?» eppure lei non si lasciò intimidire da quella che in effetti era una probabile realtà dei fatti «Non importa, per salvarti sono disposta a dartelo anche tutto, il mio sangue, se necessario».
«Non sono io a rischiare qualcosa, in questo momento, lo comprendi o no? Smettila di fare la stupida!» ancora una volta le urlò contro, trattenendo il passo che aveva appena fatto verso di lei, conficcandosi le unghie in un braccio pur di fermarsi.
«Alex!» nel vederlo sanguinare, il corpo non riuscì a muovere un solo muscolo. Era davvero con una sua fuga che doveva finire? Forse era troppo testarda e si stava comportando da stupida e da immatura, ma non poteva permettere che le cose non si sistemassero in qualche modo, seppur almeno per il momento. Si voltò verso il comodino e nel notare un tagliacarte, si avvicinò dolorante per il colpo che la schiena aveva dato contro il muro e si protese a prenderlo per puntarselo alla gola.
Alex trasalì: «Che vuoi fare, sciocca?»
«Se non prendi il mio sangue con le buone, ti costringerò a farlo con le cattive»

giovedì 28 novembre 2019

[Segnalazione + Cover Reveal] 'Il corvo e la rosa' di Marilynn St. Claire

Oggi voglio segnalarvi il romance storico di Marilynn St. Claire, 'Il corvo e la rosa' che uscirà il 6 dicembre! Quello stesso giorno vi porterò la recensione dato che ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima e per questo ringrazio l'autrice! Ora sveliamo la cover!

Sveliamo la cover!

Titolo: Il corvo e la rosa

Autrice: Marilynn St. Claire

Edito da: self publishing

Genere: Romance storico

Data di lancio: 6 dicembre 2019



Un antico rubino rosso come il sangue, a forma di rosa.
Un castello scozzese arroccato su una scogliera a picco sull’oceano.

Una truce leggenda. Quando l'impulsiva Rosa varca la soglia di Dunraven e conosce l'enigmatico Lord Percy, la sua vita verà stravolta senza possibilità di ritorno. La passione che li attira l'uno verso l'altra è dirompente come la tempesta che li fa incontrare, ma la loro felicità verrà minacciata dall'arrivo di un personaggio misterioso e determinato a riprendersi ciò che ritiene suo. Fino a portarli sull'orlo del baratro. Un romanzo che alterna momenti di passione, brividi e risate, complice il levriere Ursus che osserva tutto dall'alto della sua saggezza canina.

mercoledì 27 novembre 2019

[Segnalazione] 'L'eco del caos: Dimensione A' di Alessandro Bellomarini

Oggi voglio segnalarvi un libro fantascientifico, 'L'eco del caos: Dimensione A' di Alessandro Bellomarini! Di seguito trovate tutte le informazioni.


Titolo: L'eco del caos: Dimensione A

Autore: Alessandro Bellomarini

Edito da: Edizioni Progetto Cultura

Genere: Fantascienza

Formato: Cartaceo

Prezzo: 18,00€

Pagine: 512

Link all'acquisto: qui



Trama

C'è l'apocalisse di un mondo, in realtà non molto lontano da quello attuale, dove l'uomo combatte se stesso ed il male da lui stesso creato, male che diventa un'eredita tramandata ai figli che la esercitano fin da piccoli in atti di bullismo. C'è l'angoscia ma anche la tenacia di chi si trova, suo malgrado, a combattere una guerra che non avrebbe voluto, una guerra ai soprusi, al potere arrogante e alla sopraffazione dell'uomo sull'uomo, del forte sul debole. C'è l'amicizia tradita e pugnalata alle spalle e quella pura, ma che "non si può", di due ragazzi colpevoli solo di essere figli di padri che combattono su barricate contrapposte.


L'autore

Alessandro Bellomarini nasce a Roma nel 1988. Scrittore, poeta, paroliere, sceneggiatore, produttore esecutivo. Ha pubblicato le raccolte di poesia Radiouniverso (2012), Skirmish (2013), I gradi di Orione - Oltre l'amore (2018).  Le sceneggiature: Il caffè sulla luna (2014), Soli di madreperla (2015), Al buio della luce (2016). Co-sceneggiatore insieme a Guido Giannini, dello spettacolo teatrale L'incanto di Natale di Paola Nicoletti, con Laura Troschel e Stefano Antonucci. Co-ideatore insieme a Parola Nicoletti e Guido Giannini del 'Tea Poetry', spettacolo multidisciplinare che ruota intorno al mondo della poesia. Co-fondatore, insieme a Daniele Volante, dell'etichetta discografica 'Scuderia Musicale', con cui ha prodotto diversi cantanti. L'eco del caos - Dimensione A è il suo primo romanzo.



martedì 26 novembre 2019

Recensione: 'Una spada tra luce ed oscurità' di Roberto Donini

Oggi voglio parlarvi del primo volume di 'Una spada tra luce ed oscurità' di Roberto Donini! Buona lettura.


Titolo: Una spada tra luce ed oscurità - Le cronache di Aron

Autore: Roberto Donini

Edito da: Streetlib

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo (brossura) & digitale

Prezzo: 7,24€ cartaceo, 2,99€ Kindle

Pagine: 202

Sito dell'autore: qui



Trama

Aron, un guerriero che non ha memoria del suo passato, si ritrova nel pieno di un duello con un misterioso avversario che è sul punto di sopraffarlo. Salvato dagli ultimi poteri della sua leggendaria spada, Eclissi, viene soccorso da alcuni contadini di passaggio. Ma, prima ancora che possa riacquistare le forze, l'orrore della guerra travolge lui e coloro che lo hanno salvato... E' così che, privato della sua arma, inizia per lui un viaggio tra disperazione e speranza, draghi e stregoni, decisioni inevitabili e scelte dolorose, alla ricerca dell'origine della sua nemesi, il cui ultimo fine sarà imparare la lezione più importante della sua vita e, nel contempo, salvare l'intero regno prima che il caos travolga ogni cosa...

'Una spada tra luce è oscurità' è il primo di una trilogia fantasy. Gli altri due sono 'Il regno parallelo' e 'la profezia del mezzosangue', entrambi già disponibili e che quindi potete trovare su Amazon.
Questo fantasy ha tutto ciò che deve avere e devo ammettere con pochi cliché, cosa che ho molto apprezzato -anche se in realtà a me piacciono comunque!
Aron è un guerriero che non ricorda nulla del suo passato se non il suo nome e la sua spada, Eclissi, ormai ridotta in frantumi dopo uno scontro con un personaggio che non ricorda chi sia.
Viene tratto in salvo da una famiglia di contadini che ha comunque le ore contate: stanno arrivando dei predoni con delle Spade Elementali Superiori capitanate da Kanon e il loro villaggio verrà distrutto. Nessuno è mai riuscito ad opporsi e chiunque è morto sotto la potenza delle loro spade luminose. Aron decide di rimanere e di provare a dare man forte a quella gente. Ciò che succede non lo avrebbe mai previsto: pur di salvare la vita della figla del contadino che l'ha accudito, accetta di unirsi all'esercito di Kanon che gli affida la Spada del Fuoco, ottenuta per aver ucciso il suo predecessore. Quello che però Aron desidera è giustizia, eliminare Kanon e la sua tirannia, e specialmente trovare il misterioso guerriero con il quale si è battuto. Non si sente molto a suo agio con la sua nuova spada, nonostante sia di incredibile bellezza, è Eclissi la spada che lui vorrebbe di nuovo impugnare. Una spada leggendaria e che gli permetterebbe di affrontare Kros, la sua nemesi.
Mi piace quando ci sono spade magnifiche e luminose -non so perché ne sono proprio attatta- quindi per me è stato molto interessante leggere di come funzionassero. Ero addirittura in pena per Eclissi che si era frammentata e non vedevo l'ora di leggere di Aron che la impugnava di nuovo.
Uno dei personaggi che più ho amato è stato proprio Kros, ma di lui ne parlerò meglio nella sezione adatta.

Personaggi

Aron, il nostro protagonista, non ricorda nulla del suo passato se non che ha combattuto contro un guerriero che stava per sopraffarlo. Nonostante appunto abbia vuoti di memoria, l'onore è tutto ciò che lo mantiene. Capiamo subito che è una persona di buon cuore dato che vuole assolutamente ricambiare l'ospitalità del contadino che lo ha salvato, addirittura combattendo con loro non appena l'esercito di Kanon è alle porte. Si immola al nemico pur di salvare la vita di Misha, anche se penso sia stato comunque un colpo di fortuna. Infiltrarsi nell'esercito nemico non è infatti una cosa del tutto negativa: in questo modo Aron ha potuto anche confrontarsi con gli altri guerrieri e capire più o meno le loro motivazioni, cosa che ho trovato molto interessante.
Ma ciò che lo caratterizza davvero è la sua scissione: Aron ha infatti deciso di eliminare tutta la malvagità che c'era in lui, creando così la sua nemesi, Kros. Bisogna però puntualizzare: non si tratta di pura malvagità. Aron non riusciva a dominare il suo potere, rischiava di diventare una furia, e quindi ha pensato che questa fosse la soluzione più congeniale.
Kros, che è per metà demone e che possiede la Spada Nera, è colui che porterà la distruzione definitiva e per essere certo della vittoria si allea con il Signore del Caos, Bhaal.
Ma quello che ho apprezzato è che Kros non è che sia totalmente cattivo perché sì. E l'unico modo per riuscire a fronteggiarlo è usare un potere opposto al suo, che quindi non può essere il suo stesso spirito combattivo e vendicativo. Questa cosa, Aron non l'ha ben compresa dato che si getta su di lui nutrendolo praticamente di ciò che ha bisogno. Ma è Misha che capisce che dentro di Kros non c'è solo cattiveria ma anche amore. E che è l'unica cosa che può davvero fermarlo. Mi è piaciuto perché questo ci mostra un personaggio che in realtà potrebbe essere davvero cattivo dato che ce ne viene data una spiegazione sensata, ma allo stesso tempo questa affermazione va a mancare nel momento stesso in cui Kros, grazie a Misha, scopre un lato del suo carattere che a detta sua lo fa apparire debole e vede Misha come una semplice distrazione. In realtà non è così: Kros può amare, perché non esiste qualcuno che è totalmente cattivo, così come non può esistere qualcuno completamente buono. Un personaggio deve essere sfaccettato, proprio come lo siamo noi nella vita reale. Ed è quello che è Kros: creato, se così vogliamo definirlo, per portare del male che può essere fermato dall'amore.
L'ho così apprezzato che Kros è diventato il mio personaggio preferito.
Misha è invece una ragazza molto coraggiosa che possiede anche lei una Spada Elementale. Forse penso che verso la fine si sia un po' confusa su chi donare il suo amore, se al suo eroe o se a Kros, o se lo abbia fatto semplicemente per far finire tutto.
Una menzione speciale voglio farla a Koran, figlio del Signore dei Draghi. Entrambe queste creature si sono dimostrate coraggiose e specialmente leali. Talmente tanto che non ci pensano due volte a sacrificarsi per poter salvare ed aiutare gli altri. Credo che ci voglia davvero molto coraggio, specie per Koran, e ho amato davvero il suo discorso, di quando a mente si riferiva a suo padre ma che in realtà era rivolto anche a se stesso.

Stile

Ho trovato lo stile molto fluido anche se ci sono alcuni errori grammaticali e di battitura, tuttavia niente di grave e la cosa non è che influenza di molto la lettura. Ho trovato strano, a primo acchito, come erano disposti i dialoghi. Pensavo che quell'allineamento avrebbe creato problemi e invece mi sono dovuta ricredere, dato che invece l'ho trovato molto ma molto comodo e la lettura scorreva più fluida del previsto! Ci sono molte scene di combattimento, ma non appesantiscono e si leggono molto bene. Consiglierei giusto un po' di show don't tell in più, ma siamo decisamente sulla buona strada.
Ve lo consiglio!


domenica 24 novembre 2019

[Segnalazione] 'Emergere in Italia' di Eleonora Marsella

Il 18 novembre è uscito il libro di Eleonora Marsella 'Emergere in Italia: istruzioni per l'uso nel mondo editoriale d'oggi'. Eleonora è una giornalista culturale che si occupa di promozione editoriale, eventi, interviste e presenta libri in giro per l'Italia, specialmente a Roma e a Modena. E' anche una speaker radiofonica  con un programma televisivo da lei ideato Tre minuti in tv in onda su Sky e per alcuni regioni del digitale terrestre.
Questo suo primo libro è un manuale scritto con ironia, arricchito dalla sua esperienza personale per aiutare chiunque voglia promuoversi e organizzare eventi culturali.
Vi lascio di seguito tutte le informazioni!


Titolo: Emergere in Italia: Istruzioni per l'uso nel mondo editoriale d'oggi

Autrice: Eleonora Marsella

Genere: Manuale

Edito da: Mosaico Edizioni

Data di lancio: 18 novembre 2019

Formato: Cartaceo

Prezzo: 12,00€

Podcast del libro: qui





E' uscito il PRIMO LIBRO scritto da Eleonora Marsella, giornalista culturale, agente letterario e organizzatrice di eventi in Italia. Si tratta di un piccolo manuale scritto con ironia dove il lettore che lo leggerà troverà consigli, aneddoti, liste di librerie o teatri dove presentare la propria opera, festival e fiere di settore. “Emergere in Italia. Istruzioni per l’uso nel mondo editoriale d’oggi” è come un bugiardino: ti dice cosa fare, cosa evitare, dove e quando migliorare.  Il libro può essere letto da tutti, tutti coloro che amano la cultura, coloro che hanno pubblicato un libro o vorrebbero farlo, chi ama gli eventi letterari e che vorrebbe organizzarne uno.

All’interno troverete anche delle interviste esclusive a professionisti del settore come Cristiano Carriero, Francesca Caon, Alessandro Mazzù e Daniele Chieffi. Inoltre una riflessione di Francesco Giubilei.



Piccoli passi per grandi futuri scrittori.

Eleonora Marsella a dicembre 2019 festeggia cinque anni di carriera e 200 presentazioni letterarie organizzate da lei, la festa per gli scrittori si terrà a Roma, città dove tutto è cominciato, in data 21 Dicembre 2019 in un meraviglioso teatro.

Il libro, con copertina realizzata da Silvia Bonomo, editato da Natascia Cortesi,  è stato pubblicato con Mosaico Edizioni, piattaforma di self publishing con assistenza diretta, ideato da Eleonora Marsella e Flavio Passi, progetto  lanciato in questi giorni e che sarà online a partire dalla prossima settimana.

Per richiedere il libro, costo di copertina 12 euro, scrivi a: Ilblogdieleonoramarsella@gmail.com



I primi 100 lettori riceveranno a casa libro e… UN OMAGGIO EDIZIONE LIMITATA.



La prima presentazione si terrà a Modena al Festival dello Scrittore Emergente, (29,30 novembre e 1 Dicembre) un festival organizzato da Eleonora all’interno del Curiosa, manifestazione che lo scorso anno ha registrato 38 mila ingressi.


 



giovedì 21 novembre 2019

Recensione: 'Mosaico: l'ultimo atto' di Marco De Luca

Dopo la segnalazione, ecco qui la recensione dell'ultimo capitolo di Marco De Luca, 'Mosaico: l'ultimo atto'! Abbiamo già conosciuto l'autore dato che ho recensito i primi due e naturalmente ecco qui il mio pensiero anche sull'ultimo della trilogia!






Titolo: Mosaico: L'ultimo atto

Autore: Marco De Luca

Genere: Narrativa storica

Formato: Cartaceo (brossura) & digitale

Prezzo: 14.50€ cartaceo, 2,99€ digitale, gratis su Kindle Unlimited

Link all'acquisto cartaceo: qui

Link all'acquisto digitale: qui 


Trama

Anno Domini 1607. Venezia non è più la signora del Mediterraneo del secolo precedente, sul magnifico spettacolo della sua gloria sta per calare il sipario. In uno degli inverni più freddi che si ricordi in laguna, un nobiluomo viene trovato morto; sul suo corpo un pugnale turco. L’Inquisitore Nero Fabio Florian viene chiamato a indagare sul primo di una serie di omicidi atti a ribaltare la vera essenza di Venezia. Sullo sfondo di queste morti c’è la volontà veneziana di conservare l’autonomia a dispetto delle pretese ecclesiastiche e l’ombra della riforma protestante che inizia a piegare le menti della nobiltà lagunare. Per far luce sulla vicenda, gli eroi di Mosaico calcheranno di nuovo le scene per l’ultimo, sanguinosissimo atto. A tutti verrà chiesto un sacrificio. Quale sarà il prezzo da pagare per proteggere Venezia dai suoi nemici?

«Mio Capitano… Anzi, Iñacio, vi capisco se avete deciso di disinteressarvi delle sorti di Venezia. Però non posso neanche dimenticare cos’è questa città. È parte di ciò che sono, ed è parte di ciò che siete voi, lo sapete. È la patria adottiva degli uomini e delle donne di tutto il mondo che non hanno niente, salvo che intelligenza, coraggio e ambizione. Certo, non tratta tutti con uguale generosità, voi e io lo sappiamo; ma il fatto che un puntino rosso sulla riva di uno stagno, come dite voi, sia stata resa grande dall’intraprendenza e dal coraggio dei suoi uomini al punto da trattare da pari a pari con i potenti della Terra per me significa qualcosa. Quei tempi stanno finendo? Forse sì, certo. Ma non sarò io a prendermi la responsabilità di farla cadere, se posso fare qualcosa per salvarla.»

Siamo arrivati all'ultimo capitolo che conclude degnamente la trilogia di Mosaico.
Anche questa volta sono rimasta colpita dai dettagli storici che l'autore è in grado di mostrarci, incastrandoli all'interno della sua opera. Non solo quindi, andiamo a leggere un romanzo davvero ben scritto e con una trama strutturata alla perfezione, ma impariamo anche. L'autore infatti non si limita a delinearci la storia della Venezia del 1600, ma va più a fondo, andando a ricercare dei particolari che nella maggior parte dei casi non conosciamo. E' uno studio che l'autore ha portato a compimento anche con i precedenti libri e non sono rimasta delusa con questo.
Ammetto che il 1600 è un periodo che amo: la Serenissima non ha più la supremazia sul Mediterraneo e iniziano ad arrivare le idee della riforma protestante mandata avanti da Enrico VIII. Roma vacilla e Venezia sembra accusare un colpo più grande di quanto si aspettasse.
In questo quadro fatto di cospirazioni e paure, un omicidio sconvolge la città lagunare. L'eccellente Marino Lippomano viene trovato assassinato, colpito da un pugnale turco che si scoprirà far parte di un omaggio all'ambasciatore del Re d'Inghilterra. Per far luce su quanto è accaduto viene chiamato il nostro ormai caro amico Florian, e allo stesso tempo, volente o nolente anche Inacio Cortés vi si ritroverà invischiato in una maniera che non avrei mai creduto che si realizzasse.
Cortés si trova a Venezia insieme a sua figlia, Sofia, mentre Chiara è rimasta a Costantinopoli e riceve la visita di uno pseudo-mercante di Venezia che ha tutta l'intenzione di trattare con Cortés per l'acquisto di una reliquia, il femore di un santo. Ho amato come Chiara riesca, come sempre, ad ottenere ciò che vuole anche in un contesto come questo. Si fa accompagnare da questo Marco Chinellato fino a Venezia, per ricongiungersi a suo marito e sua figlia.
Anche se sono passati diversi anni ritroviamo tutti i protagonisti degli scorsi volumi con sempre la loro audacia e la loro intelligenza. Anche adesso, che vorrebbero lasciarsi tutto alle spalle e non immischiarsi negli affari politici della città, considerando che Venezia è ormai sul finire dei suoi anni d'oro, ne rimangono comunque invischiati, in un mosaico complicato che traccerà il loro ultimo tassello.

Personaggi

 I nostri personaggi non sono più gli stessi di prima, fisicamente parlando. Sono passati alcuni anni ma la loro tempra è rimasta la stessa. Cortés è sempre lo stesso uomo forte e giudizioso di un tempo, protettivo con la figlia che ha avuto da Chiara e con la quale riesce a far trapelare entrambi i suoi lati del carattere. Cortés è infatti diventato un padre che ha saputo come farsi amare dalla figlia: Sofia gli è devota, talmente tanto che accetta di obbedirgli anche in quello che realmente non vorrebbe fare -pur trovando comunque un compromesso. Ne parla bene, lo trova coraggioso e affidabile e ho davvero adorato il rapporto che c'è stato tra i due dato che inizialmente avevo paura che potessero esserci degli alterchi tra loro. Invece il legame che si è creato fra questi due personaggi è quanto di più dolce e perfetto possa esserci. Ed è proprio Sofia a scatenare in Cortés tutta la sua rabbia e la sua forza, anche se ora è un uomo un po' avanti con l'età. Lo vediamo quando 'Il Capitano' ovvero il comico Tristano Mandelli si innamora di Sofia e inizia a seguirla in un modo che Cortés non approva e che gli farà passare la voglia in poco tempo. Ho sorriso in quella scena, Cortés è apparso proprio come un padre protettivo ma ci viene comunque data l'informazione che è rimasto forte fisicamente, che i suoi sensi non si sono annebbiati e che ha scoperto subito che qualcuno stava seguendo sua figlia. Trovo che questa sia stata una scena che ha funzionato alla perfezione: in poche pagine infatti ci vengono forniti i dettagli necessari che ci servono per farci intendere com'è che rimasto Cortés e cosa è invece cambiato in lui.
Non voglio e non posso fare spoiler ma quello che succederà al personaggio non me lo aspettavo proprio. Quando sono arrivata in quel punto ho dovuto rileggere la scena almeno tre volte, non perché non fosse scritta bene, anzi, ma proprio perché non riuscivo a crederci. Credo che sia quello che un libro dovrebbe fare sempre, farci affezionare a un personaggio così da darci degli scossoni in certi momenti. Se mi sono emozionata? Assolutamente sì. Se ci sono rimasta male per alcune cose? Anche. Avrei immaginato un qualcosa di diverso eppure capisco che è ben fatto nonostante quel retrogusto di amaro che permane. Ma è proprio questo amaro che rende il libro così verosimile: che ci dà quella sensazione di malessere che ormai è insito in Venezia, che bisogna accettare che cose del genere possano accadere a chiunque.
Chiara è rimasta fantastica: anche se sono passati degli anni la sua bellezza non è sfiorita. Riesce ancora ad ottenere ciò che vuole grazie specialmente alla sua astuzia. Questo lo vediamo in particolar modo nella scena con il mercante, quando dà un'analisi dettagliata della reliquia che l'uomo che le ha portato. Sicuramente Chinellato non si aspettava una cosa del genere e ha dovuto abbassarsi alle volontà di Chiara anche se è il classico uomo che non vorrebbe mai ascoltare una donna. Cerca come può di denigrarla, chiamandola cortigiana, eppure Chiara non si smuove.
E più lei non reagisce più lui si sente istigato fino a quando Chiara non lo mette al suo posto con le parole giuste con la stessa cortesia di sempre.
Sua figlia è come lei, bella e aggraziata, ma molto più avventurosa, oserei dire. Suo padre vorrebbe che imparasse le buone maniere, l'arte del ricamo e la preghiera, per questo le propone di andare in convento. Sofia accetta ma a un buon compromesso per lei. Mi immaginavo che sarebbe stata un po' dispotica e che non avrebbe sopportato la rigidità di un luogo del genere, invece sa farsi apprezzare e allo stesso tempo rimane ancorata ai suoi pensieri, non cambiando mai idea. Mi è piaciuto vederla lambiccarsi il cervello sulle giuste parole da usare, la sua incertezza nel capire se avesse risposto bene o male a qualcuno senza mancare di rispetto. L'ho apprezzato perché in questo modo ci è stata mostrata la differenza tra lei e sua madre: Chiara essendo ormai avvezza a conversazioni scomode sa sempre cosa dire al momento giusto, mentre Sofia, essendo più giovane sta ancora imparando e ha i suoi dubbi. Questi sono gli esempi perfetti di quando dico che bisogna mostrare una scena anziché raccontarla. Il lettore, in questo modo, lo capisce da solo senza che gli venga scritto e venga accompagnato per mano pagina per pagina.
Ritroviamo anche Inés, personaggio che ho sempre amato e compatito. Anche in questo romanzo viene sfruttata ma riconosce il suo merito e stavolta pretende. Anche se alla fine nemmeno il suo ultimo desiderio viene esaudito penso che sia meglio così: non sarebbe stata, secondo me, un finale giusto per lei. Sono rimasta dispiaciuta di Florian, stavolta.
Dico stavolta perché nell'ultimo libro, proprio quando stava cominciando a piacermi, è tornato ad essere se stesso, ovvero il classico sfruttatore che pensa ai propri interessi e che non sta realmente aiutando. E invece adesso l'ho davvero compatito: mettersi in mostra in un contesto del genere lo ha portato a perdere la sua famiglia, quell'ultimo tassello che lo faceva reggere in piedi.
A leggere quella scena sono stata davvero male per lui, forse perché l'ho visto per la prima volta più umano e più debole. Che non poteva far altro che piangere. Questo, l'ho sinceramente apprezzato per quanto sia stato triste.

Stile

Credo che si sia già capito che amo davvero molto lo stile dell'autore. Usa alla perfezione lo show don't tell, una scena ce la fa vivere e ce la fa comprendere nel modo giusto, e anche nelle parti in cui ci sono delle digressioni storiche non appaiono per niente pesanti. Io le ho lette con molta curiosità e interesse e adoro quando scrive delle chicche che non sapevo e che ora non dimenticherò mai -ecco, l'etimologia di 'salamelecchi' non la conoscevo e ora mi è rimasta talmente impressa che non perdo occasione di insegnarla a qualcun altro, ringranziando e citando l'autore-.
Anche per questo volume abbiamo delle missive, o degli intercalari, nell'idioma seicentesco. Non oso nemmeno immaginare il lavoro certosino che c'è dietro. Non è assolutamente facile scrivere un'intera lettera usando parole dialettali dell'epoca, per questo quelle parti le ho sempre lette con particolare attenzione e me le sono gustate appieno.
Con un lavoro del genere, con dei personaggi così vivi e con uno stile così ricercato, non posso che assegnare il massimo del punteggio.