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martedì 20 dicembre 2022

Recensione: 'Tre minuti a mezzanotte' di Maria Mezzatesta

 Buon pomeriggio a tutti!
Per il gruppo di lettura 'Solo Editoria non a pagamento' del mese di dicembre abbiamo letto 'Tre minuti a mezzanotte' di Maria Mezzaesta, edito da Santelli Editore. Ecco quindi cosa ne penso! Buona lettura.


Titolo: Tre minuti a mezzanotte

Autrice: Maria Mezzatesta

Edito da: Santelli Editore

Genere: Fantascienza/Narrativa di genere

Formato: Cartaceo

Prezzo: 14,24€

Pagine: 166



Trama

In un orologio ipotetico di ventiquattr'ore, dove la prima ora corrisponde alla nascita della civiltà e l'ultima alla sua morte, ai terrestri e ai blunoriani, gli abitanti di un pianeta di nome Blu Noor ad anni luce di distanza da noi, mancano tre minuti a mezzanotte. A rivelarglielo è una razza aliena di gran lunga più sviluppata, proveniente da una galassia ancor più lontana. Una volta scoperto di non essere soli nell'universo, cosa faranno i terrestri? E i blunoriani? E gli alieni sono davvero pacifici come sembrano?

Ho trovato questa lettura estremamente interessante, che fa riflettere, dandoci un giusto insegnamento ma lasciandoci con delle domande in sospeso, perché, in effetti, non possiamo sapere a cosa andrà incontro il nostro pianeta. O meglio, lo sappiamo benissimo, anche se il genere umano fa finta di nulla. 'Tre minuti a mezzanotte' è un libro che mescola alla perfezione l'elemento fantascientifico, introducendo gli alieni e quindi altri pianeti, con la politica, perfettamente organizzata e con la sua gerarchia, e l'ambiente, l'inquinamento, ciò che sta facendo morire la Terra, a cui ormai non rimane molto tempo perché la stiamo distruggendo. E non solo. Abbiamo anche dei momenti thriller davvero fantastici che mi hanno fatta rimanere incollata alle pagine. In pratica, c'è davvero di tutto, e con la sua morale che destabilizza. Ma di cosa parla in sostanza il romanzo?

Siamo inizialmente a New York e un impiegato dell'ONU è stato appena assassinato. Ha lasciato una lettera al suo collega, Jhon, che quindi si ritrova catapultato in una situazione in cui non avrebbe mai voluto trovarsi. I funzionari gli sono alle calcagna e tramite la lettera arriva ad Anne, dove gli viene rivelato un segreto sorprendente; la Terra ha appena ricevuto non solo delle risposte da una civiltà aliena, ma hanno degli oggetti, simili a clessidre ma morbidi, di cui non hanno ancora capito il funzionamento.
Anche su Blu Noor è successa la stessa cosa, ed ecco che conosciamo questi alieni che non sono assolutamente come pensavo l'autrice li avrebbe rappresentati. Sono intelligenti, hanno a cuore il loro pianeta, sono preoccupati da alcune modifiche ambientali, come le costanti piogge di cenere che non accennano a fermarsi, e diversi astronomi vogliono davvero mettere tutto loro stessi per la salvaguardia del posto in cui vivono. Ma anche se all'apparenza tutto sembra perfetto, non è proprio così. Ho apprezzato tantissimo la politica di questo mondo perché non solo è variegata, ma è anche studiata nei minimi dettagli, segno che c'è stato un grande lavoro dietro. Blu Noor ha quattro Confedarazioni e ognuna di loro ha il proprio presidente. E non tutto va benissimo in queste confederazioni, dove in particolare in una di queste continua a esistere un certo patriarcato malato e pericoloso, un po' come succede ancora in alcuni luoghi della nostra Terra. Quindi, anche se a primo acchito troviamo una Blu Noor davvero stupenda, ben organizzata, con paesaggi stupendi da togliere il fiato, con la sua luce azzurrina che incanta, dietro la formazione politica che si è venuta a creare non è perfetta e ci sono ancora parecchi dettagli da sistemare, e in questo caso hanno quasi le stesse colpe dei terrestri.

Un altro dei temi che ho amato in questo romanzo è stato il dibattito tra religione, scienza e spiritualità, che forse vediamo meglio rappresentato dai viaggi che fa l'Ospite, personaggio che ho molto gradito, che come prima tappa va proprio a Varanasi, quale luogo migliore in effetti per esprimere un concetto che verrà poi ripreso in seguito da altri personaggi, come Anne. La spiritualità è intrinseca nell'uomo? Può vedere già cose che in seguito la scienza potrebbe dimostrare? Sono elementi separati, alcuni elementi sono destinati a rimanere avvolti nel mistero? Cos'è quindi per l'uomo la spiritualità? Come può anelare ai progressi della scienza se prima non ha il giusto intuito? Queste parti nel libro le ho trovate davvero parecchio interessanti, e le ho seguite con sincero interesse. Tutto il romanzo, da come avrete capito, tocca comunque temi importanti e che ci portano a pensare soprattutto al finale, dove questo finale non è delineato perché, davvero, tutto è nelle nostre mani, nelle nostre azioni.
Nel bene e nel male.
Questo romanzo è come un grido, un grido che sta cercando di scuoterci, di farci capire cosa l'uomo sta commettendo, quali sono le terribili conseguenze delle nostre azioni. Dopo la lettura ci sentiamo effettivamente scossi, restiamo a pensarci e a domandarci in effetti quale eredità abbiamo consegnato a chi verrà dopo di noi. Se già non siamo noi stessi in pericolo. Decisamente questo è un romanzo che chiunque dovrebbe leggere, anche chi magari non apprezza il lato fantascientifico. Fidatevi quando vi dico che in realtà è un ottimo elemento aggiunto, che ci fa capire quanto alcuni problemi siano comuni e realistici per tutti.

Lo stile dell'autrice è pulito, chiaro e conciso. Non ho fatto alcuna fatica a seguirla anche durante gli interventi più ostici, anzi, la mia concentrazione è sempre stata altissima e non appena finivo di leggere un capitolo andavo direttamente all'altro, quasi senza fermarmi. Ho adorato davvero tutto; sia la costruzione di Blu Noor con la sua politica, che secondo me è la punta di diamante del libro, ma anche i passaggi ambientati sulla Terra, dato che mi sono affezionata molto a Jhon e Anne.
Non ho trovato infodump, e per questo l'autrice è stata bravissima a schivarli dato che nelle parti di Blu Noor ci sarebbe stato il rischio, ma così non è stato. Il tutto ci viene spiegato utilizzando un perfetto show don't tell e tramite dialoghi. 

Non posso quindi fare altro che consigliarvi questa lettura che anche io ho scoperto questo mese!
Arrivederci ora a gennaio con il libro di Elisa Mura!




mercoledì 14 dicembre 2022

Intervista a Francesca Lizzio

 Buon pomeriggio a tutti!
Oggi abbiamo come ospite per un'intervista Francesca Lizzio, già presentata qui sul blog con il suo 'Nonostante tutto'. Francesca ha pubblicato, sempre con Panesi Edizioni, anche 'Fiore di cactus', uscito invece nel 2017.
Scopriamo qualcosa in più su di lei!

1.     


Ciao Francesca, grazie per essere qui con noi per questa intervista. Cominciamo parlando dell’ispirazione che hai avuto per i tuoi due romanzi. Come sono nati? Da cosa hai preso, appunto, ispirazione?


Ciao Jessica, grazie a te per questo spazio. Il punto di partenza delle mie storie è sempre qualcosa che conosco, ma durante il percorso mi affido alla fantasia. Si tratta di immaginazione, appunto, anche se i romanzi sono nati in momenti particolari della mia vita.


Raccontaci del tuo percorso verso la pubblicazione. Come è stato pubblicare con Panesi Edizioni?

Sono stata fortunata ad essere accolta in casa Panesi. È difficile trovare una casa editrice che pubblica libri con cura e attenzione, mettendoci l’anima, credendo nel lavoro di un autore senza chiedere alcun contributo economico.

Quanto c’è di autobiografico nei tuoi romanzi? Le protagoniste in qualche modo ti rispecchiano?

Sara e Cristina sono una parte di me, ma le storie appartengono soltanto a loro. Non riguardano me, ma ciò che è successo nelle loro vite. Le loro paure, i loro rimpianti, i loro sogni. Le cose che le hanno cambiate rendendole le donne che sono.


Qual è stata la scena più difficile da scrivere, sia stilisticamente che psicologicamente, e qual è stata invece la scena che ti ha reso più felice?

Rispondere a questa domanda evitando spoiler è impossibile. Emotivamente parlando, investo sempre tutta me stessa. Scrivere mi rende felice, anche quando si tratta di temi dolorosi. Per quanto riguarda lo stile, non ho mai studiato per far sì che fosse in un certo modo, è un riflesso della persona che sono.



Le tue protagoniste hanno un passato che continua ancora a tormentarle. Qual è il messaggio che vuoi far trasparire ai tuoi lettori?


Mi piacerebbe che chi leggesse le loro storie trovasse la forza per capire che, nonostante tutto, si può sempre andare avanti. Non significa dimenticare, che è impossibile tra l’altro. Significa prendere coscienza di ciò che è stato, di come ci ha cambiati e riconoscere che non è finita. Possiamo scegliere cosa fare e chi essere, sempre.


Come ti approcci alle recensioni che ti vengono scritte?

Provo sempre gioia e gratitudine, soprattutto quando contengono dei pensieri costruttivi. Ad esempio, quando uscì “Fiore di cactus” una persona mi disse che avrebbe preferito che la storia fosse ambientata in una città precisa. Avevo scelto di non farlo per permettere ai lettori di sentire “più loro” la storia, ma quando ho iniziato a scrivere “Nonostante tutto” ho fatto tesoro di quest’opinione e ho ambientato la storia a Catania, la mia città natale.


Raccontaci come ti rapporti con la scrittura. Scrivi tutti i giorni o hai spesso il classico blocco dello scrittore? Preferisci scrivere in silenzio o il rumore non ti disturba?

Purtroppo non scrivo tutti i giorni, anche se una parte di me è sempre lì a prender nota per poter scrivere successivamente. Spesso mi è capitato di farlo nel cuore della notte, quindi il silenzio non mi dispiace. A volte mi piace ascoltare musica strumentale.

Quali autori ammiri? E quali sono quindi le tue letture preferite?

Sono tantissimi gli autori che ammiro, infatti mi piace parlare delle loro opere sui miei profili social. Se dovessi scegliere dei titoli, sarebbero “I miei piccoli dispiaceri” di Miriam Toews e “Storia di Ásta” di Jón Kalman Stefánsson.


Che consiglio daresti a un autore che si sta per approcciare alla pubblicazione?

Il consiglio che sento sempre di dare è di pensare bene al perché si vuole pubblicare. Bisogna cercare di essere obiettivi, per quanto difficile, e guardarsi intorno con attenzione per evitare di affidarsi a chiunque. Sarebbe una gran cosa evitare anche di essere pressanti con le persone che devono scegliere liberamente se comprare il libro.



Come vivi la parte della promozione di un libro? Lo trovi difficile o per te è uno stimolo a perfezionarti e a farti conoscere?


Non promuovo ogni giorno i miei libri, quando lo faccio m’impegno a non essere invadente e a scegliere bene le persone con cui collaborare. Dopotutto, se qualcuno vorrà leggermi lo farà e basta. Non mi piace chiedere con insistenza, ad esempio, di lasciare una recensione su Amazon o di comprare i miei libri. Mi auguro sempre che le persone lo facciano perché lo vogliono, infatti non credo facilmente ai discorsi troppo belli o ai complimenti troppo generosi perché so che, il più delle volte, non portano a nulla di fatto. L’esperienza mi ha insegnato che, quasi sempre, dietro c’è un tornaconto personale, nulla che mi sarà realmente di beneficio e di supporto. Se gli altri non chiedono nulla sull’argomento, tra l’altro, non ne parlo nemmeno. Spesso mi sento dire che dovrei essere più incalzante, probabilmente hanno ragione ma credo che questo comportamento allontani un potenziale lettore. Un gesto ha reale valore se è spontaneo e non il risultato di una richiesta/pretesa, secondo me.

Anche se immagino sarà molto difficile rispondere, sei più affezionata a un tuo libro piuttosto che a un altro, se sì perché?

Sono affezionata a entrambi allo stesso modo, nonostante li abbia scritti in periodi molto diversi. Vivevo dei momenti particolari che, nel bene e nel male, mi sono cari.


C’è un messaggio o un elemento che secondo te unisce entrambi i tuoi romanzi anche se trattano storie differenti?

La fragilità che abbiamo dentro e che, in tanti modi diversi, cerchiamo di difendere e di nascondere agli occhi degli altri. Tante volte facciamo finta che va tutto bene, che nulla può scalfirci, poi succede qualcosa e ci ritroviamo costretti ad ammettere a noi stessi che abbiamo paura, abbiamo sbagliato, pensiamo di non meritare di meglio o di non poter essere diversi. Diciamo così tante bugie nel tentativo di sentirci al sicuro, che a un certo punto finiamo col crederci veramente. Non basta incontrare “la persona giusta” che si pensa possa aiutarci ad essere migliori, è sempre una nostra scelta autonoma diventarlo. 

Grazie Francesca per essere stata con noi!

lunedì 12 dicembre 2022

Recensione: 'La Signora del Tempio. Nemeton Vol.1' di Ilaria Volpini

Buon inizio di settimana a tutti!
Oggi è il mio giorno per il review party di Ilaria Volpini e dopo aver letto il suo fantasy 'La signora del tempio', eccoci quindi con la mia recensione!


Titolo: La Signora del Tempio. Nemeton. Volume 1

Autrice: Ilaria Volpini

Edito da: Words Edizioni

Genere: Romance/Fantasy storico

Formato: Digitale, prossimamente in cartaceo

Prezzo: 3,99€

Data di lancio: 5 dicembre 2022



Trama

 Il Nemeton è un arcipelago inaccessibile al mondo esterno grazie alla magia, dove hanno trovato riparo i popoli sfuggiti all’Inquisizione. Tre sono le religioni che vi convivono: il culto di Freyja, quello di Odino e il cristianesimo. Tre secoli dopo l’innalzamento della Barriera e dopo un lungo periodo di pace, gli equilibri sono però destinati a crollare.

L’Accademia di Northland accoglie i giovani rampolli della nobiltà, fornendogli una preparazione completa per il loro ruolo in società. La principessa Freya Löic, futura sacerdotessa del Tempio a Ocelon, vede il suo destino sgretolarsi quando dalla vicina Sarsiall arrivano venti di guerra mossi dalla temibile sacerdotessa di Odino. Freya, appena consacrata e contro ogni usanza, si trova a dover contrarre matrimonio per garantire al padre una solida alleanza. Inizia così un gioco di strategie e potere, che porterà la ragazza a mettere a rischio i legami con l’amica di sempre, Arwyn, anch’essa destinata a un matrimonio combinato, e il principe Aedan, a cui è legata da un amore proibito nato proprio tra i corridoi dell’Accademia.

«Volete annunciare stasera il fidanzamento?» chiese Freya sorpresa.
«Verrà annunciato anche il vostro.»
La ragazza si sentì mancare. Sapeva che prima o poi il Nemeton avrebbe avuto la notizia ufficiale e
sapeva anche che tutte le persone che la circondavano, e che ora le stavano sorridendo, l’avrebbero
guardata con sospetto e considerata un fenomeno da baraccone.
Una sacerdotessa sposata.
 

Questo romanzo mi ha intrigata sin da quando lessi per la prima volta la trama. Sembrava proprio il tipo di libro che avrebbe potuto conquistarmi, con i suoi intrighi e la sua magia, e infatti non mi sono sbagliata. Prima di cominciare a parlarvene per bene vi informo che è il primo volume della trilogia di Nemeton e che era stato pubblicato precedentemente su Wattpad ottenendo un successo incredibile, tanto da vincere i Wattys del 2020. Sicuramente un romanzo da tenere d'occhio, no?

Innanzitutto il worldbuilding creato dall'autrice l'ho trovato davvero magistrale. Il Nemeton non è accessibile al mondo esterno, protetto da una Barriera, dopo che la gente vi aveva trovato riparo dall'Inquisizione. Mi è piaciuto il connubio tra il mondo reale e quello fantastico, si sposano perfettamente, e l'autrice ce ne dà già prova sin dal prologo dove appunto ci narra la leggenda che l'ha ispirata. Il romanzo è un fantasy storico e un romance. Non mancano, come già accennato, gli intrighi di corte e un vero e proprio gioco del trono. Questo è sempre un argomento che apprezzo nei libri, adoro vedere le battaglie per le prese di potere, su chi dovrà indossare la corona, mi appassionano tantissimo, e infatti, le scene incentrate su questo argomento sono state tra le mie preferite. Lì conquisti proprio tutta la mia attenzione. Ma di cosa parla il libro?

 Ci sono tre religioni predominanti. Il culto di Odino, di Freyja e il cristianesimo. Quindi sicuramente tutti gli appassionati di mitologia non potranno che esserne contenti, proprio come lo sono stata io. Non vedo infatti l'ora di avere più dettagli sul popolo dedito a Odino, perché infatti mi interessa moltissimo. Questa commistione di religioni differenti ha però trovato un suo equilibrio nel corso dei secoli, equilibrio però che sta per essere spezzato dato che sembrerebbe esserci una guerra in arrivo. Ed è a quel punto che i regni dovranno pensare alle migliori strategie e specialmente alle alleanze che possono combinare. Un'allenza è spesso sancita da un matrimonio, proprio ciò che dovrà fare Arwyn, promessa sposa a un uomo avvenente ma altezzoso, e la stessa cosa capita a Freya, la nostra protagonista, che mai avrebbe immaginato che sarebbe mai stata promessa a qualcuno dato che era destinata a diventare la sacerdotessa del Tempio di Ocelon. E le sacerdotesse non si sposano. Aveva imparato ad accettare la sua condizione, che non avrebbe mai avuto figli, ma ora, per questioni politiche sarà la prima sacerdotessa a sposarsi. Possibile che tra le possibili soluzioni che sono state poste all'attenzione del padre, possa esserci l'eventualità che diventi regina? Ma Freya ha l'attenzione rivolta al principe Aedan, suo innamorato segreto. Ora non più così segreto. Che il suo sogno d'amore proibito possa realizzarsi, non lo aveva mai sognato.
Perché lì, nell'Accademia di Northland, aveva sempre preso in considerazione la sua posizione e nient'altro. E che un giorno a prendere le redini della casata ci sarebbe stato suo fratello Tristan.

Freya è una donna che ho visto trasformarsi. Si ritrova a gestire degli eventi più grandi di lei, ma di cui adesso deve avere il pieno controllo, oltre che il diritto. E ci riesce incredibilmente bene. Tiene testa ai suoi interlocutori, mi sono piaciute infatti le conversazioni che ha anche con il padre di Aedan, dove si dimostra intelligente, una vera stratega, in grado di prendere le redini della situazione e di trovare i giusti compromessi. Arwyn, la sua amica, è un altro personaggio che mi è piaciuto e specialmente sono rimasta in apprensione per lei. Quella parte finale dedicatale mi è piaciuta tantissimo. Ho iniziato ad arrovellarmi il cervello su quello che potrebbe accadere, sulle motivazioni, e specialmente mi ha fatto interessare a un determinato personaggio. Hanno contribuito a incrementare la mia curiosità anche i flashback che ci sono all'inizio del capitolo. Che trovo veramente geniali e ci danno alcune informazioni preziose per capire meglio il quadro della situazione.
Tristan l'ho detestato con amore. Che significa? Che lo avrei preso a sberle, più di una volta, ma costituisce un ostacolo interessante da superare, il tipo di ostacoli che adoro e che mi piacciono da morire quando li trovo in un libro. Per questo le sue scene le ho lette con infinito piacere perché il romanzo mi stava dando proprio ciò che ricercavo.
Ma il mio personaggio preferito in assoluto è stato Aedan. Mi sono innamorata di lui sin dalla prima comparsa. C'è un infinito amore tra lui e Freya, a volte lei ha avuto dei dubbi riguardo ad alcuni suoi comportamenti e si è confidata con Arwyn, ma raggiungono un ottimo equilibrio come coppia e il lettore è subito ben predisposto a 'tifare' per loro e per il coronamento di questa storia d'amore proibita. Aedan è coraggioso, si altera subito quando qualcuno parla male di Freya, è disposto a tutto per lei, a patteggiare e a fare giuramenti. L'ho trovato anche di una dolcezza devastante, rispettoso e altruista. Quindi sì, posso dire tranquillamente che è stato il mio preferito!

Lo stile dell'autrice è davvero splendido. Il romanzo è bello corposo e non ho trovato un singolo errore, un'inesattezza, nulla di nulla. Scorre fluido, anche le spiegazioni che ci vengono fornite non risultano pesanti, magari all'inizio ho fatto un po' di fatica a ricordare tutto ma alla fine la lettura è stata scorrevole, con un ottimo show don't tell e ho potuto empatizzare con i personaggi, con ciò che stavano vivendo. Questo è un romanzo che cattura, che coinvolge i sensi, che ci fa immergere in un arcipelago dove il magico e il reale si fondono alla perfezione. Ci sono molti personaggi, e anche quelli secondari hanno un'ottima caratterizzazione tanto che rimangono impressi e ci si affeziona. E devo dire che c'è stato un lavoro enorme dietro tutta la storia delle loro famiglie e dei loro componenti. Sarà interessante vedere come si evolve la situazione, ora che la guerra è alle porte.

Vi consiglio di leggere questo romanzo perché accontenta amanti di generi differenti. Non potrete rimanerne delusi! Lo premio assegnandogli il punteggio massimo.



domenica 11 dicembre 2022

[Segnalazione] 'Ramificare' di Johanna Finocchiaro

 Buongiorno a tutti!
Per questa domenica vi segnalo la silloge poetica di Johanna Finocchiaro, 'Ramificare', sua seconda opera.
Di seguito trovate tutte le informazioni!


Titolo: Ramificare

Autrice: Johanna Finocchiaro

Edito da: Eretica Edizioni

Genere: Poesia

Formato: Cartaceo

Prezzo: 14,25€

Pagine: 64



Trama

Salite, discese e pianori, talvolta contemporanei; un equilibrio che si rinnova e si trasforma in risposta all’andatura. Ramificare mostra fieramente i due battiti vitali dell’Amore: a fronteggiarsi tra le righe realtà e sogno, ciò che è vs ciò che vorremmo, accettazione vs negazione. E nella raccolta si alternano entrambe le facce di questa medaglia; all’autrice non resta che lanciarsi con lei sulla carta, spalancando senza vergogna le porte del Suo cuore.

Johanna Finocchiaro (Torino, 1990) è dott.ssa in lingue e appassionata di viaggi. Spirito solare, si dedica sin dall’infanzia alla creatività con entusiasmo e grinta: scrittura, canto e fotografia. Dopo un periodo vissuto all’estero, ritorna in Italia e riscopre il suo amore per la Poesia grazie all’esperienza del Servizio Civile. Impegnata nella sua diffusione, lavora in radio e gestisce alcune rubriche culturali: uno spazio interviste sul blog Condividendo Poesia e una rubrica mensile sul periodico Torino Oggi. Riceve importanti riconoscimenti nazionali, tra cui l’inserimento come poeta accreditata su Wikipoesia. Partecipa a numerose antologie e pubblica un e-book con Lupi Editore. Il settembre 2020, infine, vede dare alle stampe la sua prima silloge, Clic (L’Erudita Editore). È membro delle Associazioni Culturali Vivere d’Arte Letteratura, Poesie Metropolitane e del movimento Artecentrismo. Imprescindibile, per l’autrice, unire cultura e utilità sociale.

 

martedì 29 novembre 2022

[Segnalazione] 'L'albero di nespole' di Giulietta Fabbo

 Buon pomeriggio a tutti!
Oggi vi segnalo il romanzo storico di Giulietta Fabbo, 'L'albero di nespole'! Di seguito potete trovare tutte le informazioni al riguardo!

 

Titolo: L'albero di nespole

Autrice: Giulietta Fabbo

Edito da: PAV Edizioni

Genere: Storico

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 3,00€ digitale, 11,90€ cartaceo

Data di lancio: Febbraio 2022



Trama

 "L'albero di nespole" racconta la storia di una famiglia in un paesino del sud Italia, che, tra devastazione sociale e decisioni imponderabili, vede caratterizzare il destino dei suoi componenti. La speranza e l’amore però, riescono ad eludere il fato e a sopravvivere nonostante le miserie umane. Un libro che ripercorre, a cavallo della II guerra mondiale, gli avvenimenti che sconvolsero l’Italia, che determinarono la ripresa del bel Paese e nel quale gli eventi bellici e il boom economico prendono forma concreta nelle vite dei protagonisti.

Giulietta Fabbo nasce ad Avellino il 12 gennaio 1971. È laureata in Lettere Classiche e insegna Materie Letterarie, Latino e Greco presso il Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino. È sposata e ha due figli adolescenti. Appassionata di archeologia, ha pubblicato schede tecniche nel volume “NOTARCHIRICO 500.000 anni fa” a cura di M. Piperno (ed. OSANNA Venosa) e ha lavorato in qualità di archeologa preistorica presso la Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico Etnografico Pigorini di Roma e presso l’area archeologica US Navy di Gricignano di Aversa (CE).

lunedì 28 novembre 2022

[Segnalazione] 'Vento maestro' di Ilaria Fulle

Buonasera a tutti!
Esce oggi la silloge di racconti di Ilaria Fulle, 'Vento maestro' in cui ogni personaggio affronta un cambiamento che lo porterà a morire in una vita per poi entrare in un'altra.
Qui di seguito trovate tutte le informazioni.

 

 

Titolo: Vento Maestro

Autrice: Ilaria Fulle

Edito da: Intrecci Edizioni

Genere: Raccolta di racconti

 

 

 

 

Trama

Eventi della vita come raffiche di maestrale che, impetuose e imprevedibili ci sollevano, ci fanno vorticare per poi abbandonarci altrove. A volte si cade in acque placide su cui galleggiare, altre in precipizi senza fondo. Sette racconti in cui i personaggi intraprendono un inesorabile percorso di ricerca di se stessi, in una catarsi senza tempo né età.


Scaletta e descrizione sintetica dei racconti:
Cordiali saluti: di condomini, di vizi e di insospettabili virtù
Cuore di sasso: di amicizie inattese, di vite ai margini e di eredità per l’anima
Tsunami: di insperate complicità tra donne, di ribellione e di riscatto
Effetto Evelyne: di reclusioni, di fiori e di altruismo
Scacco al Re: di famiglie, di Santi ed eroi
Io, Artemisia: di pregiudizi, di coraggio e di colori
L'inverno rubato: di oblio, di figli e di tempeste rivelatrici

 
Ilaria Fulle, medico chirurgo, nata a Pavia nel 1964, vive a Torino, dove lavora e cerca di far funzionare la sua numerosa famiglia. Da sempre appassionata lettrice, ha esordito nella scrittura a novembre 2019 con un racconto: Io, Artemisia, contenuto in La violenza è una vecchia storia, AA.VV. - Intrecci Edizioni. Per lo stesso editore, ha scritto il romanzo Stella acuta notturna., thriller psicologico che parla di violenza sulle donne, Effetto Evelyne, un racconto presente nel volume Racconti dall’appartamento e il più recente L’inverno rubato, contenuto nella raccolta Alfabeto dei ricordi. Attualmente, sta lavorando a un nuovo romanzo.
Contatti Twitter Instagram: @IlariaFulle 



sabato 26 novembre 2022

[Segnalazione] 'Scarafaggi e altri racconti' di Fabrizio Valenza

 Buon pomeriggio a tutti!
Oggi voglio segnalarvi la raccolta di racconti di Fabrizio Valenza, 'Scarafaggi e altri racconti'. Di seguito trovate tutte le informazioni!

 

Titolo: Scarafaggi e altri racconti (Albero del Mistero)

Autore: Fabrizio Valenza

Edito da: Self Publishing

Genere: Racconti horror

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 3,99€ digitale, 16,99€ brossura, 22,99€ copertina rigida

Disponibile su Kindle Unlimited



Trama

Quattro racconti horror per quattro angoli della paura…

Fondamenta d’incubo - A. D. 1936. Il barone Giovanni Rivioro ha da poco acquistato una palazzina liberty in pieno centro a Verona, dove si trasferisce a vivere. Notte dopo notte, incubo dopo incubo, si rende però conto di essere solo l’ennesimo anello di una catena di eventi maligni.

Scarafaggi - A.D. 2022, Verulengo. La ditta Ratti, blatte e nemici vari riceve un incarico importante: disinfestare un appartamento dagli scarafaggi che ne hanno preso possesso. La famiglia che gli affida l’incarico è fuggita in preda a un vero terrore, rifugiandosi in un albergo lontano. L’impresa di disinfestazione conoscerà così un livello di possessione entomologica mai sperimentata prima.

Strega - A.D. 2012, Verona. Quando Sara viene chiamata dalla professoressa di sua figlia per un colloquio urgente, inizia a sospettare che i timori nutriti nei confronti di Giulia fin da quando era bambina possano rivelarsi reali. La realtà che è costretta ad accettare, però, supera ogni fantasia. Cos’era quell’ombra oscura che vedeva nella penombra il giorno in cui partorì?

Il pifferaio di Hameln - A.D. 1284, Hameln, Bassa Sassonia. Mai stringere patti con un mago, soprattutto se poi non si ha in cuore di tenervi fede: potrebbe serbare una sorpresa ancor peggiore. E il pifferaio che ha liberato la cittadina di Hameln dalla piaga dei topi è tornato, per vendicarsi (di nuovo) del tradimento subito.

Fabrizio Valenza, nato a Verona nel 1972, è scrittore, filosofo e insegnante. Conosciuto per il suo romanzo fantasy Storia di Geshwa Olers e per i numerosi romanzi horror (l’ultimo è L’isola dei morti, una storia gotica ambientata nel 1885), propone con Scarafaggi e altri racconti un nuovo volume pulp della serie Albero del mistero.


Dopo i risultati positivi dell’autopubblicazione de L’isola dei morti, un romanzo gotico ambientato a fine Ottocento, lo scrittore veronese Fabrizio Valenza torna a proporre quattro inquietanti storie da brivido, ambientate in epoche diverse. Il titolo della raccolta è dovuto a quello del secondo racconto, Scarafaggi, ambientato nell’immaginaria cittadina di Verulengo, in provincia di Verona.
La decisione di “correre il rischio di gestire personalmente il contatto con i lettori e l’offerta narrativa”, presa alcuni mesi fa con la personale cura riversata nel romanzo precedente, ha incontrato il favore del pubblico e delle recensioni. Per questo motivo, l’autore ha deciso di ripetere la formula, proponendo stavolta delle storie pulp e dirette, sebbene sempre tratteggiate nello stile dinamico ed emotivo che caratterizza lo scrittore.
Disponibile in tutti i formati a partire da fine novembre 2022 tramite il sito di Amazon, Fabrizio Valenza ha scelto di curare l’aspetto visivo del libro con le immagini di Enrico Valenza, illustratore
per importanti case editrici. Per l’occasione, il disegnatore ha scelto una tecnica più tradizionale, ricorrendo agli strumenti classici del disegno e della pittura a mano, per ottenere un effetto particolarmente azzeccato in quel richiamo di copertina al famoso film di Murnau del 1922, Nosferatu. Scelta concordata con l’autore, che ha così deciso ancora una volta di caratterizzare in modo originale il proprio brand di selfpublishing, Albero del Mistero. A corredare l’interno del libro in versione cartacea, inoltre, ulteriori illustrazioni a colori, che rendono più preziosa l’edizione di questi racconti.

 


venerdì 25 novembre 2022

Recensione: 'Il Risveglio. Le nebbie del Dìog' di Arianna Colomba

 Buongiorno a tutti! Oggi è il mio giorno per il review party di Arianna Colomba e il suo nuovo romanzo! Ecco quindi cosa ne penso, buona lettura!

 

Titolo: Il risveglio

Serie: Le nebbie del Dìog

Autrice: Arianna Colomba

Edito da: Words Edizioni

Genere: Urban fantasy, paranormal

Formato: Digitale

Prezzo: 2,69€



Trama

Per Sara e sua madre Donna, Doolway è il posto perfetto dove trasferirsi, dimenticare un passato fatto di sangue e dolore e ripartire da zero. In questo luogo dove il tempo sembra immobile, Sara conosce Chris, bello e tenebroso, al quale si sente inspiegabilmente legata. Doolway però ha i suoi segreti e continua a mormorarli tramite i Sussurri, ombre che cercano di prendere il controllo sulla vita della ragazza e bramano qualcosa che lei sembra aver dimenticato. Nel tentativo di sfuggire a ciò che la perseguita, Sara si perde nel Dìog, un limbo tra due mondi dove finiscono i ricordi perduti. Inizia così una corsa contro il tempo, che la porterà a fronteggiare ciò che si nasconde nel suo passato e un mistero che lega la sua esistenza a quella di Cristallum.

“Il Risveglio” è il primo volume di una trilogia di libri autoconclusivi, capace di condurvi lontano dalla realtà fino alla scoperta di un mondo fantastico tra “Le Nebbie del Dìog”.

 Ho trovato questo romanzo estremamente delicato, con mille sfumature che riescono a confonderti e a trasportarti nel limbo del Dìog, dove si trovano tutti i ricordi che sono stati dimenticati, da cui si viene attratti dai Sussurri. Sussurri che la nostra protagonista, Sara, inizia ad avvertire non appena si trasferisce a Doolway insieme a sua madre Donna, nella casa che era dei suoi nonni. Nonostante sia un paesino caratteristico e sicuramente perfetto per una piccola gita fuori porta, non è un buon posto in cui vivere, almeno così pensa Sara, per nulla soddisfatta di come sta procedendo la sua vita. Il rapporto con sua madre, inoltre, è andato a deteriorarsi dopo un incidente tremendo. Ciò che vorrebbe è appunto ricostruire un legame, pian piano, ma anche se sua madre ogni tanto tenta un riavvicinamento con lei, capisce che si tratta soltanto di una recita e a volte non riesce nemmeno riconoscere in Donna ciò un tempo era sua madre. Mentre è fuori di primo mattino per ultimare delle commissioni affidatale da sua madre, si imbatte in Denise, ragazza all'apparenza perfetta che aveva conosciuto quando era bambina. Sara non si sente di avvicinarsi a Denise, per cui nutre una sottile invidia per essere tanto bella, ma la sera si ritrova con lei al pub, insieme a Nathan e Chris. Chris in particolare sembra fare molto caso a lei, flirtando in una maniera a dir poco sfacciata. Sara, se dapprima non aveva un buon pensiero per lui, con il passare di pochi giorni sente che c'è qualcosa che la accumuna al ragazzo, anche se non sa spiegarselo.
Così come non si sa spiegare cosa nascondeva suo nonno, dietro una porta nascosta in casa, e perché mai una scatola di biscotti dovrebbe essere così importante.

Il romanzo ha una struttura interessante e ben congeniata; è come se ci accompagnasse con eleganza verso la parte centrale del romanzo in cui i primi accenni fantastici iniziano a riversarsi. Il limbo che Sara si ritrova ad attraversare, gli indizi che la portano al nonno, il compito dei Guardiani... sono tutte informazioni che ci vengono centellinate in quella che considero una buona semina, ciò vuol dire che si rimane incollati alla lettura dato che, almeno personalmente, non vedevo l'ora di saperne di più, specialmente ero curiosissima di conoscere ciò che era avvenuto nel famoso incidente che Sara nomina spesso, in cui c'entrava Josh, ricordo per lei impossibile da dimenticare. Eppure èproprio mentre Sara è persa nelle nebbie del Dìog che invece capisce che deve accettare ciò che è successo e trovare la forza di andare avanti, nonostante il dolore lacerante che prova. Ho trovato quelle parti estremamente delicate, intense, da far stringere il cuore. 

Molto bello è stato anche come è rappresentato il personaggio di Denise che, se dapprima ci viene presentata come una ragazza vanitosa, ha poi il suo riscatto. Sinceramente io non avevo odiato il personaggio, neanche all'inizio, anzi, mi incuriosiva tantissimo, quindi sono rimasta piacevolmente contenta di vederla inserita in un contesto eroico.

Non manca la componente romance, davvero intrigante per quanto riguarda le scene che vedono protagonisti Sara e Chris, ma specialmente ho adorato il tocco drammatico che c'è dietro, legato ai ricordi, che ha reso il tutto davvero perfetto e commovente proprio come piace a me. In particolar modo devo dire che ho apprezzato alcune frasi dette da Chris, evocative e splendide, che mi sono rimaste impresse. Specialmente una, che però non posso riportare perché rischierei di fare spoiler!
Così come non manca il tocco fantasy, che come dicevo prima, inizialmente è labile. Lo conosciamo pian piano, insieme alla protagonista, un passaggio che mi è piaciuto davvero moltissimo.

In sostanza, lo stile dell'autrice è meraviglioso. Abbiamo un ottimo show don't tell, tanto che infatti mi sembrava di essere proprio accanto a Sara nelle sue ricerche. I sentimenti sono ben scritti, sono riuscita ad avvertire la loro disperazione, ma anche il loro perpetuo amore. Non ho trovato errori, i dialoghi sono coerenti, tutto filava liscio e ho potuto gustarmi una lettura davvero eccezionale.

A questo punto, sperando di avervi incuriositi, non posso far altro che consigliarvelo!



 


martedì 15 novembre 2022

Recensione: 'Oltre la mia anima' di Norah Martini

 


Buongiorno a tutti! Oggi partecipo al Review Party organizzato per Norah Martini e il suo 'Oltre la mia anima'! Ecco quindi cosa ne penso.

 


Titolo: Oltre la mia anima

Autrice: Norah Martini

Edito da: Triskell Edizioni

Genere: Paranormal Romance mitologico

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 4,99€ digitale, 14,25€ cartaceo

Data di lancio: 16 settembre 2022



Trama

 Condannato ingiustamente dal Consiglio dei Giudici a trascorrere l’eternità nel Tartaro, Aidan sente di aver perso tutto: la libertà, il regno demoniaco di cui era il Signore e soprattutto Jessy, la Dea della giustizia che un tempo era la sua compagna. Si è ormai rassegnato al suo destino quando Rovekt, ex generale e amico, compare nella cella in cui è imprigionato e libera la sua anima, trasferendola nel corpo del giovane demone Alek. Una volta libero, Aidan desidera solo rivedere Jessy, che lo crede morto da tempo. E così dovrà continuare ad essere, oppure la sua anima svanirà all’istante. Ma il demone è disposto a sacrificare tutto per trascorrere anche un solo giorno in compagnia della Dea di cui è da sempre innamorato.

 

'Oltre la mia anima' è il primo volume di una serie paranormal romance che mi ha davvero destabilizzata in senso positivo. Sono rimasta subito coinvolta da questa storia, prima di tutto perché lo stile dell'autrice è veramente ottimo, ha una scrittura fluida e senza errori, capace di capovolgerci nelle vite dei nostri due protagonisti. E poi perché non c'è un effettivo capitolo dove non succeda niente. Ogni capitolo è vivace, dinamico, succede sempre qualcosa che ti spinge ad andare avanti e quindi diventa praticamente impossibile abbandonare la lettura. Ma qual è la trama di questo romanzo?

Jessy è una Dea della Giustizia costretta a vivere sulla Terra per aver commesso il più terribile degli sbagli, ovvero mentire perché accecata dall'amore che provava per l'imputato, questo almeno secondo i giudici. Per una Dea della Giustizia come lei mentire è inacettabile ancor di più perché stava cercando di salvare la vita del suo innamorato Aidan, signore dei demoni, condannato per aver ucciso un Dio. Eppure Jessy sa che il suo giudizio non è stato offuscato dall'amore, che Aidan era davvero innocente. Ma il giudizio del Consiglio dei Giudici è giusto, e quindi deve cercare di accettare il fatto di aver sbagliato. La sentenza è stata nefasta; lei costretta a vivere tra gli umani mentre Aidan è stato ucciso.
Ciò che non sa è che Aidan non è affatto morto ma è tenuto prigioniero nel Tartaro e così rimarrà a scontare la sua agonia per oltre cinquecento anni, fino a quando il suo ex generale non lo libera e fa finire la sua anima nel corpo di un giovane demone, Alek. Appena tornato in libertà, anche se in un corpo diverso, Aidan desidera subito rivedere Jessy e proclamarle ancora la sua innocenza, oltre che l'amore che nutre per lei, ma non potrà farlo. Se infatti Jessy dovesse scoprire la sua identità, lui morirerebbe all'istante.

Ho adorato innanzitutto il lato mitologico del libro, che non posso non apprezzare quando lo trovo. Specialmente amo le storie di rivalsa, quando c'è da lottare per far scoprire una verità celata, quando il condannato torna e ergersi e a riconquistare, anche se con fatica, ciò che era suo di diritto. Jessy non ha mai smesso di pensare a Aidan, neanche per un secondo. Non si è mai più innamorata perché sa che non potrà mai esistere un altro come lui. Quando incontra Alek si sente frastornata. Quel demone le dà delle sensazioni che non provava proprio da quando stava insieme a Aidan. Aidan è stato decisamente il mio personaggio preferito perché è quello che ha sofferto di più; non solo per la terribile prigionia che è stato costretto a patire, ma perché non può neanche dire alla dea che ama che lui è lì, di nuovo vicino a lei, ed è un tormento incalcolabile. Un altro grosso peso che deve portare è che la sua reputazione è stata infangata, e ora c'è un altro signore al suo posto che regna come un tiranno, uccidendo i suoi sudditi senza pietà. La situazione di Aidan non è quindi certamente rosea, il che mi ha fatto affezionare ancora di più a questo personaggio tanto da portarmi a tifare veramente per lui, da non volere che nient'altro di male gli potesse accadere.

Abbiamo un'ottima intesa sessuale tra i due protagonisti, si respira molto bene tra le pagine del libro e ci vengono offerte delle belle scene, senza mai scadere nel volgare. Le ho trovate infatti ben costruite. Tutto il romanzo, come dicevo all'inizio, ha uno stile davvero fantastico. Ne sono rimasta innamorata per quanto la lettura scorreva senza intoppi, non trovando alcun tipo di errore, né di battitura né di logica. L'unico appunto che posso fare è che mi sarebbe piaciuto vedere uno scontro più lungo tra Aidan e il suo usurpatore. Per il resto ho trovato il romanzo favoloso, che mischia il fantasy, il romance, il mitologico alla perfezione. Si vede che l'autrice ha impiegato tempo per perfezionare questo romanzo e la cura nei dettagli in effetti si nota molto. Ho avvertito tutte le emozioni dei protagonisti, ho sofferto con loro, gioito con loro. L'autrice ti fa così tanto affezionare ai personaggi che non puoi non immedesimarti completamente in ogni singola scena.

Per questo motivo premio il romanzo con il massimo del punteggio.



martedì 8 novembre 2022

Recensione: 'Chiamata dall'inferno' di Elisa Averna

 Per il Gruppo di Lettura 'Solo Editoria non a pagamento', per questo mese di novembre il libro al centro dell'attenzione è 'Chiamata dall'inferno' di Elisa Averna, edito Dark Abyss Edizioni. Ecco quindi cosa ne penso!



Titolo: Chiamata dall'inferno

Autrice: Elisa Averna

Edito da: Dark Abyss Edizioni

Collana: Madre Schipton

Formato: Cartaceo

Stile narrativo: Breathless (senza fiato) studiato apposta per velocizzare la lettura favorendo la concentrazione




Trama

 Lui sa tutto di lei. Ne conosce le abitudini, la famiglia e i molti peccati di gioventù. Ha disseminato di microspie la villetta in cui Jessica vive, il suo perfetto idillio da signora per bene. Lei non sa chi sia lui. Ogni giorno, quell'uomo misterioso le telefona e le impone prove ispirate ai peccati, minacciando ritorsioni sui suoi cari in caso di fallimento. Ogni prova è un indizio che lui concede per farsi identificare, ma se lei non riuscirà a capire chi sia, dovrà incontrarlo. I giorni che avrà a disposizione saranno nove, come i gironi danteschi. Lui obbligherà Jessica a scendere nell'Inferno più nero e profondo: quello della propria coscienza.


Un genere assolutamente eccezionale, quello che ci propone Elisa. Non avevo mai letto un libro con uno stile del genere e devo dire che l'ho trovato fenomenale e assolutamente attinente con la storia ansiogena che l'autrice ci propone. Nello stile narrativo breathless, ovvero senza fiato, sono presenti solo i dialoghi dei personaggi, quindi non abbiamo alcun tipo di discorso indiretto. Il testo ci viene presentato come se fosse una sceneggiatura, con indicati all'inizio i nomi di chi sta parlando. Come esperimento mi è più che piaciuto; in effetti mi sono ritrovata a esser super concentrata durante la lettura che scorreva fluida e veloce. Non ho trovato alcun impedimento; si capiva perfettamente chi stava parlando, inoltre, mi ha permesso di stare sempre concentrata sulla vicenda di Jessica, non mi sono persa tra i dettagli che avrebbero potuto distogliermi l'attenzione, anzi, in questo modo, li ho notati ancora di più, riuscendo a entrare nella mente dello psicopatico che Jessica si ritrova dall'altro lato della cornetta. Di che parla infatti questo romanzo?

Jessica vive insieme a suo marito Mauro e ai suoi due bambini avuti da un matrimonio precedente. La sua vita è stata abbastanza sregolata ma ha deciso di diventare una signora per bene, non pensando più a come si è comportata in passato. Un giorno però riceve una strana telefonata. Dall'altro lato c'è una persona a parlarle, che la obbligherà a scendere nel suo passato più profondo, dandole nove giorni di tempo per riuscire a capire la sua identità. Nove giorni come i nove gironi danteschi, e ogni giorno Jessica dovrà superare una prova, altrimenti qualcuno a cui vuole bene si farà del male. La sua villa è disseminata non solo di microspie, ma anche di ordigni esplosivi che il suo aggressore fa esplodere quando lei risponde male o tenta di sottrarsi al suo gioco perverso. Devo dire che ho trovato questa idea stupenda oltre che ben congeniata. Mi sono immersa subito nella lettura, desiderosa di riuscire a capire, proprio come Jessica, chi fosse questa persona entro i nove giorni di tempo. Grazie proprio a questo stile narrativo la mia concetrazione era altissima e sono riuscita a capire chi fosse grazie a dei dettagli che l'autrice ha disseminato, ma naturalmente non riuscivo a capire bene il movente. Quando l'ho scoperto, arrivando alla fine, ne sono rimasta molta colpita. Ma naturalmente, non posso dirvi di più!

Quello che mi è piaciuto particolarmente, oltre allo stile, è che la nostra protagonista non è una santa. Ogni giorno lei pensa a un possibile sospettato e da lì capiamo che Jessica ha molte persone che le vanno contro e che hanno qualche motivo per avercela con lei, anche se la maggior parte sono semplicemente degli spasimanti che davvero speravano in una storia d'amore. Ma attraverso questa ricerca scopriamo molto sul suo passato, dei suoi problemi in famiglia, di quanto abbia una condizione elevata grazie a suo padre, e riusciamo a capire anche il suo modo di agire e di rapportarsi con gli altri, che in effetti è molto superficiale. Jessica desidera un cambiamento nella sua vita ma è riuscita ad attuarlo? Riesce davvero ora a guardare le altre persone con occhi diversi? Riesce a non approfittarsi più di tutti? O tutto in realtà è rimasto uguale e Jessica si sta soltanto nascondendo sotto una maschera che il suo nemico è intenzionato a distruggere?

Tutto questo ci fa provare una sorta di ansia mista alla curiosità di conoscere tutto. In questo il romanzo centra appieno l'obiettivo. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine, non vedevo l'ora che arrivasse la nuova telefonata, sia per scoprirne di più, sia perché ero curiosa di sapere cosa stavolta il suo interlocutore l'avrebbe costretta a fare. Nessuna delle prove che Jessica deve affrontare è senza logica. Ma sono tutti indizi che però la protagonista, così su due piedi, non riesce ad afferrare. Alla fine del libro tutto quanto andrà al suo posto, come pezzi di un puzzle che finalmente prende forma. Vorrei poter dire molto di più riguardo il suo antagonista ma rischierei di incappare in qualche spoiler quindi mi limiterò a dire, che per quanto le sue azioni siano state al limite della pazzia, aveva una sua logica, legata al suo passato, e sicuramente sperava di ottenere una giustizia che poteva costruirsi solo con le sue mani. Questo è un romanzo per cui, a un certo punto, non sai davvero se tifare più per la protagonista o meno, nonostante, in questa circostanza, lei abbia tutte le ragioni, perché nessuno può vendicarsi in una maniera tanto terrificante. Eppure, ormai la curiosità è troppa e iniziamo a giudicare anche Jessica.

Ho letto diversi libri di questa autrice e ormai posso affermare che Elisa è una garanzia. Non c'è un solo libro che non sia originale, diverso, che ti fa immergere in un'avventura completamente nuova che quindi non si è letto altrove. La fervida immaginazione dell'autrice, oltre che l'intelligenza nel creare delle trame così articolate, non può che essere premiata e apprezzata. Spero davvero di avervi fatto incuriosire! Non posso quindi che consigliarvi questo romanzo innovativo!