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giovedì 28 gennaio 2021

[Segnalazione] 'Mani sugli occhi' di Pitti Duchamp

 Oggi vi segnalo il nuovo romanzo della mia collega Pitti Duchamp, 'Mani sugli occhi' che esce oggi sempre edito da Words Edizioni! Di seguito tutte le informazioni!

 

Titolo: Mani sugli occhi

Autrice: Pitti Duchamp

Edito da: Words Edizioni

Genere: Romance contemporaneo

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 28 gennaio 2021



Trama

 L’amore può insinuarsi in una vita fatta di doveri e soddisfazioni professionali e demolire l’egocentrismo di un chirurgo oftalmico di fama internazionale? Può sostituirsi all’ambizione di una giornalista di talento e darle un’altra densità, modificarle lo spirito? Un uomo e una donna al centro delle proprie vite, concentrati sulle loro aspettative, sugli egoismi, sulla paura di distrarsi dai propri obiettivi, entrambi troppo adulti e solidi per scendere a compromessi e rinunciare a una parte di loro stessi. Un amore inaspettato che sovverte e disordina, squassa e stacca e non dà possibilità di scelta se non la fuga. Eppure, quando l’indipendenza si trasforma in solitudine, solo un sentimento profondo può riparare l’anima. Se una vocazione perde di significato è nell'amore che può tornare a recuperarlo. Aiace e Scilla sono la dimostrazione che non c’è età per scoprire quanto i sentimenti possano indurre al cambiamento.
 
Può l’amore essere in grado di cambiare tutto, di sconvolgere abitudini e vite come se nulla fosse? È la domanda a cui dovranno trovare risposta Aiace, chirurgo oftalmico di fama internazionale, e Scilla, un’ambiziosa giornalista che punta alla vetta del successo. Entrambi proiettati verso il successo, entrambi determinati e capaci. Entrambi soli. Perché sì, Aiace ha una compagna, che però tiene a debita distanza dalla sua vita. Agnese è per lui una promessa da mantenere, e forse solo questo. E Scilla è un’anima errante, caotica, libera nel vento della sua vita, che spesso la scombussola e le fa cambiare a forza direzione. È così che Scilla e Aiace si incontrano, per un tiro mancino del destino, che decide di privare Scilla della vista. Un caso, un imprevisto. E dall’imprevisto al precipizio il passo è decisamente breve e fatto di baci languidi, carezze, sesso e sensi di colpa. Vite diverse, quelle di Scilla e Aiace, seppure simili. Sicuramente sovrapponibili, mescolabili, ma per quanto? Perché conoscere l’amore è un conto, ma sacrificare tutto per quell’amore… Mani sugli occhi è il terzo romanzo che Pitti Duchamp pubblica per Words Edizioni. Un’autrice eclettica come poche, una storia vera, che scorre sotto la pelle, regala sorrisi, tenerezza, anche qualche lacrima. Una piccola perla, come sempre sono i libri di Pitti, che rende perfettamente l’idea di come la vita non sia sempre in bianco o nero, ma ricca di migliaia di piccole sfumature capaci di regalarci tanto.
 
L'autrice. Nata nel 1981 sotto il segno del Leone a Firenze, Pitti Duchamp vive tutt’ora nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito rugbista, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Appassionata di burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia: L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama, Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per DRI Editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency, e Stupefacente banalità, un romance contemporaneo. Per Words Edizioni ha pubblicato il regency Il Farabutto e la Sgualdrina e il romanzo contemporaneo Sabbia Bianca, primo volume della tetralogia I Giganti del Calcio Storico. Mani sugli occhi è il suo terzo romanzo pubblicato con la casa editrice campana. 

“Si rimetta sul fianco opposto all’occhio operato… sotto la coperta. Starò con lei stanotte.”
“Si fida di me?”
Una donna alquanto impudente. Le preparo un antidolorifico che è anche antipiretico, ha le mani molto calde, la stanchezza deve aver fatto salire la febbre.

“Nelle condizioni in cui è… dubito davvero che potrebbe attentare alla mia virtù.” Scilla beve la medicina e riprende la posizione corretta.
“Posso comunque sedurla.”

 

 

lunedì 25 gennaio 2021

Recensione: 'Erkalya: l'alba delle tenebre' di Eleonora Zaupa

 Eccoci qui con una nuova recensione, oggi per il dark fantasy 'Erkalya: l'alba delle tenebre' di Eleonora Zaupa!

 

 Titolo: Erkalya: l'alba delle tenebre

Autrice: Eleonora Zaupa

Edito da: Self Publishing

Genere: Dark Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 22,00€ cartaceo, 2,99€ Kindle




Trama

Una ragazza si desta tra cadaveri, fiamme e polvere. Un villaggio distrutto, una terra che non conosce. Non sa dove si trova, non sa chi è, non ricorda nemmeno il suo nome. Tantomeno sa dove andare, fino all'incontro con Andrael. Lui sembra sapere chi lei sia ma nasconde dei segreti. Le tace delle verità e lei può solo sperare che esse si svelino al momento giusto.Andrael, Cavaliere del Drago, ha un compito ben preciso, una missione che deve portare a termine a ogni costo. Lui, però, non aveva previsto la ragazza. Non aveva previsto di salvarla, di aiutarla, di portarla con sé e, per lei, dover rimandare la missione. Perché la ragazza è la chiave di volta che può far tornare le cose alla normalità sull’isola di Erkalya.Insieme, dovranno attraversare lande desolate ma anche infuse di mistero e di Koagral alla ricerca della verità. Conosceranno personaggi inquietanti che si ribellano alla propria natura.Il tempo è tiranno e sta per scadere. Ogni passo sembra portare alla sconfitta.

Partiamo con il fatto che questo è un genere che adoro: ha delle tinte dark, ma per molte altre cose si avvicina a un fantasy classico che, come sa chi mi segue, è il mio genere preferito. Una cosa che ho apprezzato di questo libro è che cerca però di discostarsi e di essere quanto più originale possibile: per esempio, ho amato il fatto che ci siano così tanti tipi di incantesimi e che vengano classificati. Usare la magia non è cosa semplice, non viene utilizzata 'perché sì' o perché fa comodo. L'autrice ha inoltre utilizzato delle verie e proprie formule, il che lo apprezzo sempre perché si è cercato anche di realizzare un linguaggio per il mondo di Erkalya. Un'altra caratteristica che ho amato è data dai draghi, (distinti dalle viverne!) che accompagnano i nostri personaggi durante l'avventura e con i quali possono comunicare mentalmente. Qual è la storia? La nostra protagonista, che poi scopriremo chiamarsi Neyrah, si ritrova in un villaggio distrutto, circondata da cadaveri e non ricorda nulla di quanto è successo. La voce del drago Eryados cerca di tranquillizzarla e di dirottarla verso quella che sarà la sua vera destinazione, dove incontra -non casualmente- il Cavaliere del drago Andrael che ha una missione da svolgere. Missione che però interrompe non appena vede la ragazza e con la quale condividerà il suo viaggio. Sarà proprio Andrael a spiegarle che quella pietra chela ragazza ha, è una Inohid. Nell'isola di Erkalya ci sono dieci regni, di cui uno disabitato e si nascondono delle rocche che hanno bisogno proprio delle Inohid per averne l'accesso, proprio come se fossero delle chiavi. Neyah non sa nulla al riguardo né sa chi sia Yrkesh, che sta cercando proprio lei, il nostro antagonista. Ben presto Neyrah si ritroverà coinvolta in diversi combattimenti contro i Koagral, in una spedizione per cercare la figlia di Goufard, fino a quando tutti i ricordi, tramite sogno, cominceranno a tornare a galla.

Personaggi

Neyrah, la nostra protagonista, come detto non ricorda molto di quanto le è accaduto e ne conserva giusto qualche sprazzo di ricordo dopo un sogno. Quello che riesce a intendere è che è comunque una persona combattiva, che già prima aveva usato un'arma per difendersi. Così come è anche molto forte fisicamente dato che riesce a sopravvivere a lungo a un veleno quando qualcun altro al suo posto sarebbe già morto. Neyrah è comunque una persona che tende a fidarsi ed è di buon cuore con le persone che vogliono di aiutarla, quindi a sua volta cerca come può di ricambiare il favore. Accetta nella sua compagnia anche il Koagral  Jhers, nonostante sia appunto un nemico.
Mi ha quindi dato l'impressione di una ragazza coraggiosa ma anche molto fedele, che però non riesce ad accettare facilmente tradimenti o bugie, per questo forza Andrael per fargli rivelare cos'è che sa e che forse sta cercando di nasconderle.
Andrael è appunto il Cavaliere del Drago che l'ha trovata, un ragazzo generoso ma che comunque nasconde un segreto. Andrael è un personaggio che mi è piaciuto moltissimo perché l'ho visto molto combattuto con se stesso, come se ogni occasione per lui fosse una prova da affrontare per decidere quale cosa sia giusta e quale sia sbagliata. Si lambicca il cervello, discute con il suo drago, ma è sempre attivo durante il momento del bisogno ed è un abile combattente.
Però, non so dire bene il perché, il personaggio che più mi è stato a cuore nel primo momento che è comparso è stato Edan, figlio di Ivar che in passato aveva tradito tutti per allearsi con Yrkesh. Questo ha fatto modo che nonostante siano passati degli anni, per Edan è diventato quasi impossibile accedere in accademia, perdendone tutti i vantaggi iniziali. Ha quindi dovuto rimboccarsi le maniche, eseguire i test come una persona normale senza appunto alcun privilegio e la gente non si fida per via del fatto che potrebbe somigliare a suo padre e quindi tradire anche lui. Questa ha portato Edan a essere una persona riflessiva ma anche molto coraggiosa: non si fa prendere dall'angoscia e si dà da fare, partendo dal basso. Tutto ciò che vuole è recuperare il suo onore e farsi ricordare non per quello che ha fatto suo padre ma per le gesta che è riuscito ad affrontare lui e soltanto lui. Per questo penso che Edan sia in realtà il personaggio che ho davvero trovato più umano e con il quale mi ci sono subito affezionata.

Stile

Stile scorrevole, si legge quindi senza problematiche, ho giusto trovato qualche ripetizione che si poteva eliminare. Ci sono molti dialoghi, il che è un bene perché permette una buona full immersion nella storia. L'unica cosa che mi ha dato un po' fastidio durante la lettura è stata la cornice che appunto contorna il testo: è davvero molto bella e richiama la copertina ma quando il disegno finisce sulle lettere rende un po' difficile la lettura, probabilmente l'avrei resa soltanto intorno ai margini. Trovo inoltro molto carina e utile la scelta di aggiungere informazioni a ogni finale di capitolo, questo permette anche di arginare il problema dell'infodump.

Detto questo, non posso che consigliarvi la lettura!




venerdì 22 gennaio 2021

Recensione: 'Anathema' di Chiara Kiki Effe

 Oggi voglio parlarvi di una novella uscita da poco di Chiara Kiki Effe, 'Anathema'! Buona lettura.


Titolo: Anathema

Autrice: Chiara Kiki Effe

Edito da: Self Publishing

Genere: Fantasy paranormale

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 0,89€ digitale, 6,00€ cartaceo




Trama

"Da tempo vividi sogni riempivano le sue notti e si ripresentavano nei momenti più impensati, scaraventandola in un luogo tanto sconosciuto quanto tremendamente familiare.
Così reali, quei sogni: il verde cangiante dei bambù, il profumo del sottobosco umido, la limpidezza del cielo, e quel bambino che lei stessa, bambina, sentiva d’amare con tutto il cuore.
Ma chi era, lui?
E chi era, Kichi?”

Madeleine Lee Mori è una guida turistica, vive a Parigi, e divide l'appartamento con Hime Yuki.
Solo nei suoi sogni, però, prova sentimenti che la vita reale non riesce a darle.
Ma qualcosa sta cambiando. Memorie sopite, dimenticate, premono per venire fuori.
La verità deve essere svelata.

Ho letto questa novella in un intero pomeriggio, ma anche se è stata breve, devo dire che è stata talmente intensa che ho continuato a leggere perché volevo proprio scoprire che cosa sarebbe accaduto. Madeleine Lee Mori è una ragazza che sta per compiere trent'anni, vive a Parigi insieme alla sua gatta Hime Yuki e fa la guida turistica. Ha avuto una storia con Pierre, talmente innamorato di lei che ha lasciato la moglie, ma per Madeleine non c'è altro se non attrazione fisica. Pierre la fa sentire protetta ma non lo ama e su questo punto è onesta e diretta. Non ricopre Pierre di false speranze, è lui che proprio non riesce a starle distante. Madeleine però si ritrova in un punto in cui, a quasi trent'anni, non è mai riuscita ad avere una relazione seria, mai una volta che si sia innamorata sul serio. Le cose iniziano a diventare strane quando comincia a sognare alcune scene che le ricordano qualcosa, come se appunto non fossero semplici sogni, ma qualcosa di più. Forse qualcosa che ha dimenticato. In questi sogni, oltre a una bambina di nome Kichi, c'è anche Kyoden, un ragazzo bellissimo con cui ha rapporti che le sembrano perfettamente reali. Ben presto, non riuscirà a pensare ad altro che a quel bel ragazzo che sogna. Mentre è così avvilita, legge anche il libro, ritrovato per caso, della leggenda del gatto vampiro. A questo punto infatti la narrazione cambia, e leggiamo davvero le pagine del libro, una scelta che io adoro sempre perché mi fa entrare di più nel ritmo della narrazione e a immedesimarmi con il personaggio. Quando Madeleine incontrerà -senza la sua volontà!- Daisuke Kimura ecco che finalmente tutti i tasselli del puzzle andranno al loro posto.
Un'altra cosa che mi è piaciuta di questa novella è il fatto che ci sia una bella influenza giapponese, che come sa chi mi conosce, io ne sono sempre stata affascinata. Questo particolare mi ha resa ancora più curiosa di sapere di più riguardo la leggenda del gatto vampiro e volevo vedere come l'autrice avrebbe unito questi due particolari, il background giapponese e i vampiri.
Mi è piaciuto moltissimo leggere la storia di Hamori e della principessa Tamiko, alla fine non sapevo bene a chi delle due affezionarmi di più, perché se da una parte comprendevo perfettamente come si sentiva Tamiko, dall'altra è anche vero che Hamori non ne avesse alcuna colpa.

Personaggi

Madeleine è una ragazza che si ritrova in un punto della vita di cui non sa bene cosa fare. Ha un lavoro, è vero, che le piace e rende soddisfatti i turisti, ma vive da sola, rimasta senza padre e con la madre lontana che comunque sente spesso ma vede poco. La realtà con la fantasia comincerà a mescolarsi: pensa di essere già stata a una festa dove ha incontrato Kyoden, la leggenda del gatto vampiro non le sembra una storia qualsiasi ed è come se qualcosa in lei si stesse smuovendo, solo che non sa cosa. Madeleine mi è sembrato un personaggio molto con la testa sulle spalle. Anche se è una sognatrice -in tutti i sensi- anche se è una persona molto fantasiosa, inizialmente discerne molto bene ciò che è reale e cosa no. Per questo è confusa e non riesce a capire cosa le sta succedendo.
Quando viene portata davanti a Daisuke Kimura acquista un buon sangue freddo: certo alcuni suoi comportamenti così sicuri poi li ho compresi meglio, ma allo stesso tempo, quando non sapeva chi fosse, è rimasta controllata e quasi sicura di sé, anche se la situazione poteva finire male. Per un momento ho quasi pensato che avrebbe distrutto una tazza di porcellana per nasconderne un pezzo tagliente mentre controllava quella stanza!
Kyoden compare relativamente poco ma già in quelle scene si riesce a percepire il legame profondo che lo lega a Madeleine. E non è soltanto per la leggenda e la maledizione. Anche il 'rito' che Madeleine e Kyoden devono compiere non è semplicemente un rito al quale sono obbligati, anche perché, altrimenti, Madeleine non avrebbe mai accettato. Mi è piaciuto questo loro legame, che è andato oltre il tempo, lo spazio che li divideva, oltre qualsiasi maledizione. Ho adorato la parte in cui Madeleine capisce che quando qualcuno è destinato a un'altra persona può essere appunto soltanto quella, e non importa quanta distanza e quante persone possono mettersi di mezzo. Nemmeno gli anatemi.
Come dicevo prima, altri due personaggi che mi sono piaciuti sono state la principessa Tamiko e Hamori, secondo me entrambe senza alcuna vera colpa. Posso capire come si sia sentita Hamori, ormai innamorata e che comunque doveva obbedire, e posso capire anche come si sia sentita Tamiko che in quanto principessa si è sentita oltraggiata. Ha abbassato la testa molte volte, ha permesso anche molti incontri, ma alla fine c'è un limite per tutto. 

Stile

Stile fluido, ottimo show don' tell che mi ha fatto davvero sentire il profumo dei fiori di loto. Il climax si mantiene sempre molto alto e infatti non c'è stato un singolo capitolo che mi abbia annoiata.
Ho apprezzato, come detto prima, l'intervallo di narrazione con la leggenda del gatto vampiro che ha permesso un ottimo full immersion nella storia e mi ha aiutata a capire bene gli elementi e a ricollegarli mentre raggiungevo il finale. Non ho trovato errori né di battitura né di ortografia.
Detto questo, premio il romanzo con il massimo del punteggio.


 

mercoledì 20 gennaio 2021

[Segnalazione] 'Il passato è una notte dickensiana' di Alice Briscese Coletti

 Oggi vi segnalo l'opera poetica di Alice Briscese Coletti, 'Il passato è una notte dickensiana' edito da Eretica Edizioni! Qui di seguito trovate tutte le informazioni!

 

 

Titolo: Il passato è una notte dickensiana

Autrice: Alice Briscese Coletti

Edito da: Eretica Edizioni

Genere: Raccolta poetica

Formato: Cartaceo

Prezzo: 13,00€



Un’opera suddivisa in quattro parti. La prima ironica, dissacrante, indagatrice degli stilemi contemporanei (Lo Schiaffo, rilettura di Howl – Urlo di Allen Ginsberg). La seconda (s)corre come una fanciulla in fieri attraverso le metamorfosi formative, la controcultura anni Novanta, l’ideale disilluso di Sylvia Plath, l’amour fou alla Adele H.. La terza omaggia il mondo antico, la grande passione sorta durante un’assolata estate greca (“così ricordo Atene / all’età di sette anni / dal grembo di mia madre / su cui solevo posare il capo”). L’ultima occhieggia il topos amoroso. Infine, il titolo: un verso di Marina Cvetaeva per rammentarci tutte le nostre storie. Barbare, urbane, dickensiane.

Alice Briscese Coletti è nata a Treviso e vive a Milano, dove lavora come editor. Ha pubblicato saggi di critica letteraria ed è autrice di poesie e racconti. Esordisce con Il passato è una notte dickensiana, a cui seguirà la silloge La più felice – La Plus Heureuse (Ed. Ensemble). Ama il cinema, la bicicletta, il vintage, gli oggetti desueti e la musica alternativa".

 

domenica 17 gennaio 2021

In uscita il mio romanzo 'Le Campane di San Pietroburgo'

 Finalmente è uscito il mio romanzo d'esordio, 'Le campane di San Pietroburgo' edito dalla casa editrice free Words Edizioni. In questo articolo, sotto la note dell'editrice, vi lascerò qualche altra informazione che forse vi farebbe piacere sapere!

 

Titolo: Le campane di San Pietroburgo

Autrice: Jessica Marchionne

Edito da: Words Edizioni

Genere: Fantasy storico

Formato: Cartaceo & digitale. Cover impreziosita per chi lo acquista in libreria

Prezzo: 2,99€ digitale, 12,90€ cartaceo

Data di lancio: 18 gennaio 2021

 

 

Trama

 San Pietroburgo, Russia

Viktor è solo un bambino quando riceve in dono dal fratello Ivan un diario, a suo dire, capace di realizzare tutto quello che vi viene scritto: è così che esprime il desiderio di diventare Zar. Ma la sua vita, nel pieno della prima grande guerra, è destinata a essere stravolta: viene venduto dal padre a uno strano uomo di nome Gavril, segnato dalla perdita di moglie e figli. Di loro gli resta solo un orologio fermo, che all’improvviso riprende a ticchettare con l'arrivo di Viktor. Quando Palazzo d’Inverno viene attaccato, però, tutto sembra perduto ancora una volta. Anni dopo, Viktor incontrerà Anastasia Romanov, e insieme a lei, dopo essere diventato Zar, riconquisterà la città fino all’avvento di Stalin. Ma ecco che, quando le campane di San Pietroburgo risuoneranno, il diario rivelerà ancora una volta la sua magia. E cosa ne sarà di Gavril, legato a quell’orologio che segna il tempo in bilico tra la vita e la morte?
Nella Russia di Lenin e Stalin, della fierezza imperiale dei Romanov, tra la neve, le rose e il sangue "Le campane di San Pietroburgo" mescola realtà e finzione, storia e fantasia, in un intreccio ricco di avvenimenti e colpi di scena.
 
Nota dell'editrice
 
Il libro è uno, le storie sono due. Diviso in due parti, entrambe raccontate dai due protagonisti assoluti, Viktor e Gavril, Le campane di San Pietroburgo è un romanzo breve che mescola alla perfezione storia e fantasia. Ma altro grande protagonista del romanzo è il tempo, che promette e non dà, poi restituisce, infine si piega magicamente all’amore e all’affetto, concedendo quell’attimo, solo uno, fugace, di serenità. L’intreccio ben studiato da parte dell’autrice concede al lettore la possibilità di affacciarsi su uno scorcio veritiero di storia, quella che tutti conosciamo e abbiamo studiato più o meno bene sui banchi di scuola, sviluppando tuttavia un what if interessantissimo con l’entrata in scena di Anastasia Romanov. E a condire il tutto, quella spruzzata di magia in cui Viktor smette di credere ad un certo punto, mentre Gavril ci si affida per andare avanti.

Due personaggi, Viktor e Gavril, segnati dalla solitudine non per scelta. Il primo abbandonato dalla famiglia e da un padre crudele; il secondo vittima della ferocia di Lenin. Insieme riusciranno a coesistere, dandosi in un certo modo affetto a vicenda, sopperendo l’uno alle mancanze nella vita dell’altro. Viktor è il figlio che Gavril ha perso, Gavril il padre che il ragazzo non ha mai avuto. Da quel micro mondo composto da due persone appena, tuttavia, il destino della Russia sarà sconvolto, ribaltato, nuovamente segnato dal sangue. Viktor e Gavril sono due personaggi complementari: da un lato troviamo un ragazzino che ha perso fiducia nella vita, abbandonato da chi avrebbe dovuto amarlo, venduto a un uomo che non conosce e desideroso di fare qualcosa di quella vita che non ha scelto, ma forse troppo poco incline a credere che sia davvero possibile; dall’altro abbiamo un uomo che la vita ha portato sull’orlo della follia, ma che non ha mai abbandonato la propria integrità morale, i propri ideali e soprattutto non ha mai smesso di credere nelle possibilità della vita.

Si parte dalla Russia, ma si finisce in Messico.

Ma ogni tassello trova la sua delicata posizione in questo fantasy, storicamente ricco di dettagli: ogni cosa ha il suo posto nella storia, ogni avvenimento è studiato e incastrato nella narrazione per contribuire allo scorrere fluido della trama. Esattamente come lo scorrere del tempo scandito dalle lancette di un orologio.

Jessica Marchionne è nata a Sezze nel 1991. È laureata in ‘Editoria e scrittura’ e ha continuato a frequentare corsi e tirocini anche dopo gli studi nella speranza di trasformare la sua passione in lavoro. Legge da sempre qualsiasi genere anche se predilige il fantasy e lo storico. Ha un blog ‘Luce sui libri’ dove recensisce libri di autori emergenti e dispensa ogni tanto qualche consiglio. Ama i videogiochi, gli animali e pensa che l’autunno sia la stagione che meglio le si addice. Le campane di San Pietroburgo edito da Words Edizioni è il suo romanzo d’esordio

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Come detto dall'editrice, la storia è sviluppata su due filoni narrativi, quello dove è protagonista Viktor e l'altro dove è protagonista Gavril, ambientato prima e durante la rivoluzione russa.
In linea generale il romanzo è ambientato in un periodo che va dal 1900 al 1940 circa.

Il romanzo è autoconclusivo.

La prima parte 'Le campane di San Pietroburgo' è scritta in prima persona, la seconda parte 'Portami un'ora indietro' è scritta in terza persona. Il motivo? Ho semplicemente pensato che sarebbero stati più appropriati due stili differenti a seconda del personaggio e della storia.

Ci saranno due versione cartacee: quella normale che potrete acquistare su Amazon e quella con la cover impreziosita e l'impaginazione grafica arricchita da disegni. Quest'ultima è ordinabile in una qualsiasi libreria o su un sito che non sia Amazon.

Nella speranza di avervi incuriosito, vi lascio i link all'acquisto!

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Estratto

L’orologio da poco comprato al figlio era quasi distrutto nel suo palmo: il disegno della rosa incrinato, la gabbia dorata mancante di pezzi, non si sentiva nessun ticchettio, era rotto in maniera irreparabile.

«Aprilo, coraggio» lo invitò Maksim con una voce fintamente squisita. Come se stesse cercando di invogliare un bambino demotivato.

Le sue dita tremarono troppo e non riuscì a schiuderlo al primo tentativo. Non era solo per la lana del guanto che scivolava sopra il piccolo oggetto mezzo distrutto, non riusciva davvero a controllare quel tremolio spastico.

Quando riuscì ad aprirlo, guardò il vetro completamente scheggiato, lì dove le lancette si erano fermate alle 12:30 esatte.