lunedì 31 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Il dado è tratto da una storia vera' di Mauro Reperto

 Buon inizio di settimana a tutti!
Oggi vi segnalo la raccolta di racconti di Mauro Reperto 'Il dado è tratto da una storia vera'. Qui di seguito trovate tutte le informazioni e un estratto che l'autore ci ha gentilmente concesso.

 

Titolo: Il dado è tratto da una storia vera

Autore: Mauro Reperto

Edito da: YouCanPrint

Genere: Raccolta di racconti di fantascienza/realismo magico/fantasy/paranormal

Formato: Cartaceo

Prezzo: 10,00€

Pagine: 154

Data di lancio: Maggio 2021



Trama

Uomini smarriti in un futuro distopico, civilità extraterrestri che ci hanno sempre deriso, animali demiurghi, inventori e santi disagiati, sogni dentro altri sogni... Che cosa unisce i protagonisti delle storie raccolte in questo libro? "Il dado è tratto da una storia vera" è un libro gnostico ma non ostico, che attraversa vari generi: fantascienza, grottesco, paranormale, realismo magico, onirico, fantasy. Al tempo stesso è un libro che vi farà ridere come uno specchio e riflettere come un deficiente. "Colui che vuole entrare nel regno dei cieli, vi giungerà. Se disprezza questo mondo e lo considera come un gioco, ne uscirà ridendo". (Vangelo di Filippo, purtroppo a oggi apocrifo). È tutto troppo vero per essere bello?

Estratto



Nicola Scheggi (per gli amici Nicolas Cage) quel pomeriggio tornava a casa, come ogni giorno, al suo adorato, aureo cliché familiare: Tafferuglio, il suo cane, un bastardino sempre vispo e giocoso, Flavia, la sua compagna amorosa e imprevedibile, il figlio Luigi, socievole e curioso. Quando entrò, il cane ululò di terrore e gli si rizzò tutto il pelo, ma poi sentì il suo odore e lo riconobbe. Gli leccò i piedi, gli mordicchiò le nocche delle dita e scodinzolò per dargli il benvenuto. Lo accolse poi la voce di Flavia proveniente dalla cucina.

«Nicola, Amore, ti sei ricordato di comprare quello che ti avevo chiesto stamattina?».

«No, Tèsoro, che cosa mi avevi chiesto di comprare?».

«Oioi Nicola, ma se me lo ricordassi, mi sarei espressa diversamente» reagì lei uscendo dalla cucina. «Oddio Nicola! Nicolas! Sembri diverso stasera! Non sei tu Nicola! Aiuto!».

«Ma come non sono io, e chi devo essere se non Nicolas Cage!» rispose lui divertito mentre la rincorreva per casa. La placcò, la stese sul tappeto con i suoi amorevoli tentacoli. «Allora, questo corso di autodifesa che ti hanno fatto fare alla cooperativa? Mi sembra che non sia servito a molto.» Dopo di che cominciò a divorarla in salotto.

In mezzo a quello psicodramma arrivò il figlio Luigi, che spalancati occhi e bocca, giustamente chiese: «O babbo, ma cosa stai facendo alla mamma? Finirai per ucciderla! Ehi, ma tu non sei il babbo, sei un mostro! Ti avevo scambiato per lui all’inizio, assomigli a lui, tranne che… sei diverso!».

«Uguauaaargh!» obiettò il Mostro. Si divertivano tanto, in quella casa.

 


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