martedì 15 febbraio 2022

[Segnalazione] 'Attacco alla Federazione' di Roger Munny

 Buon pomeriggio a tutti! Oggi vi segnalo 'Attacco alla Federazione' di Roger Munny edito da Delos Digital. Precisamente sono due racconti lunghi distopici legati da uno sfondo comune. Qui di seguito trovate tutte le informazioni e un estratto gentilmente concesso dall'autore.

 

 

Titolo: Attacco alla Federazione

Autore: Roger Munny

Edito da: Delos Digital

Genere: Distopico, fantascienza, racconto lungo

Formato: Digitale




Trama

Anno 307 della nuova era. La Federazione domina l'umanità con pugno di ferro e falsi sorrisi. Un piccolo gruppo di persone si è accaparrata il potere e lo gestisce in maniera autoritaria su una società ormai troppo debole per ribellarsi.
La Corporazione, con il beneplacito della Federazione, spadroneggia sulla popolazione spaziale imponendo una sorta di schiavismo legalizzato.
Tasse, deportazioni lavorative e condizioni di vita esasperanti flagellano un'umanità spezzata a metà, allargando ogni giorno il divario tra chi vive di finzione e chi deve sopravvivere.
Non tutti però accettano passivamente lo status quo. La Società lavora in segreto per indebolire la Federazione, costruendo una catena di eventi che moltiplicheranno le connessioni rivoluzionarie fino all’auspicata implosione del sistema.
Il recente attacco terroristico ai laboratori della
LifeSpan Corp., sulla stazione orbitale Nexus, ha innescato la risposta decisa della Federazione, che ha irrobustito i controlli negli spazioporti delle stazioni orbitali e può fare affidamento sulla potente rete di spie e informatori della Corporazione per la cattura degli agenti rivoluzionari.
Dal canto suo, la Società sta organizzando una migrazione di una massa di lavoratori esclusi dal grande disegno produttivo e di reietti di ogni tipo verso altri lidi della Federazione, con l’intento di destabilizzare il sistema. Inoltre, per accelerare il processo rivoluzionario, la Società ha sguinzagliato i migliori agenti operativi per colpire la Corporazione con nuovi attacchi ravvicinati.
Ma non ha fatto i conti con il potere della Corporazione, decisa a ribattere colpo su colpo.

Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario. Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo.  Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.
Roger ha pubblicato alcuni racconti di fantascienza su riviste italiane.

 Estratto




Ronald sbadiglia portandosi la mano alla bocca. Osserva i badges che l’automa ha fatto scivolare sotto la porta della camera. È incredibile quanto gli organizzatori siano legati alle tradizioni. I vecchi badges del Roland Garros non fanno eccezione. Sarà ancora più bello creare un evento rivoluzionario durante una manifestazione elitaria come un torneo del Grand Slam. Fa il gesto della vittoria con le dita.
— Non c’è nulla da festeggiare. — Tina soffia una nuvola di fumo dalle narici, poi afferra una bottiglia di Cointreau dal vano bar. — Cosa pensi di fare?
— Non lo so, non è così semplice. — Roland si alza a fatica dalla sdraio automodellante.
— Sto provando a immaginare il panico che si riverserà nello stadio il giorno della finale. Devo essere creativo, in fondo si tratta anche di un lavoro artistico. Il segreto è concepire un piano come se fosse stato già eseguito, pensare un futuro che sia definitivo come il passato.
Tina si è allungata di nuovo sulla sdraio. — Se credi che questo possa aiutarti…
Le luci di New Paris oscurano le stelle. Le due lune, grandi e lucenti, sono al vertice della loro parabola notturna.
Ronald sospira. — Temo che Taka possa rintracciarci prima della partita.
— Per quanto sia un uomo dotato di grandi risorse, non credo possa trovarci così presto. Il territorio della Federazione è sconfinato. — Tina stira le labbra in un sorriso rassicurante.






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