Buongiorno a tutti e buon inizio di settimana!
Per questo mese di giugno nel gruppo di lettura 'Solo editoria non a pagamento' stiamo leggendo il libro di Cinzia Passaro. Dato che ho appena finito di leggerlo ecco qui la mia recensione!
Titolo: Libera. Il cielo fatto di mare e di lampare
Autrice: Cinzia Passaro
Edito da: Scatole parlanti
Genere: Narrativa
Formato: Cartaceo & digitale
Prezzo: 7,99€ digitale, 16,15€ cartaceo
Trama
“Libera” è una saga familiare che segue – nell’arco temporale che va dalla fine degli anni Trenta fino ai nostri giorni – il destino di quattro generazioni di donne in un mondo declinato al maschile. Le vicende personali di Elena e Vito si intrecciano con la Storia con la esse maiuscola. E non a caso la nascita di Maria Libera coincide con una data storica, che ne influenza simbolicamente anche il nome. Costretta a un matrimonio con un uomo narcisista e violento, le sue vicissitudini e il suo tentativo di smarcarsi dallo stesso destino della madre offrono al lettore una visione dettagliata dell’evoluzione civile e sociale affrontata dalle donne nel corso degli anni. Con Angelamaria l’emancipazione si fa ancora più concreta e con Elma si chiude il cerchio, nonostante anch’ella inciampi in un matrimonio pressoché fallace. Non manca un mistero incombente, la cui risoluzione si avrà solo alla fine. A far da scenario Villamare, un immaginario paese del Salento sul mar Ionio. Come in una pièce teatrale, la storia si conclude tornando lì dove è iniziata: in un presente difficile segnato da una pandemia mondiale che costringe tutti a profonde riflessioni e a perdonare errori che non sarebbero mai stati tali se si fossero fatte scelte diverse.
Leggere questo romanzo è una vera e autentica scossa che fa riflettere dalla prima all'ultima pagina. Ci ritroviamo in un libro che ripercorre diversi anni, dagli anni Trenta fino ai giorni nostri durante la pandemia, mostrandoci lo sviluppo e il cambiamento di un mondo maschilista, abituato a sottomettere la donna. E di come la donna, pian piano, cerca di trovare la propria emancipazione riuscendo (non sempre) a conquistare quei piccoli diritti che saranno le fondamenta della società odierna. Piccoli passi, appunto, come riuscire a divorziare da un marito violento, all'abrogazione di alcune leggi che vanno solo a discapito della donna, alla lotta per il femminismo, al diritto all'aborto. Insieme al romanzo di Cinzia andremo a vivere questi momenti che si intrecciano anche con il periodo più buio della nostra storia, l'avvento della Seconda Guerra Mondiale.
Chi sono le nostre protagoniste? Ne abbiamo quattro principali e sulle quali mi soffermerò; Donna Elena e sua figlia Maria Libera, che è appunto la nostra protagonista, Angelamaria ed Elma. Le prime due donne sono vittime di un periodo che vedeva il marito come il padrone delle loro vite, costrette e vessate in una situazione di continue violenze a cui devono essere sottomesse senza fiatare. Mentre le altre due, anche se con i relativi problemi, rappresentano la lotta delle nuove generazioni, che cercano di rompere questa catena di sevizie alle quali non vogliono sottostare.
Ovviamente questo non significa che Elena e Maria Libera abbassino la testa senza provare neanche un minimo a farsi valere. Lo fanno eccome, in modi diversi, ma la risoluzione è sempre la stessa; il marito violento le picchia, le minaccia di ucciderle o di portare via i loro figli. A quel punto, sono costrette a ingoiare il boccone amaro anche perché in un contesto come quello sono in pochissimi a offrire un aiuto. Ed è proprio durante questi racconti che ti sale una rabbia indicibile, una sofferenza che si sente nell'anima perché ti viene proprio da pensare che in quell'epoca o eri estremamente fortunata da trovare un marito amorevole, o eri costretta a matrimoni combinati con uomini più grandi e con l'aria da padrone della propria vita.
Elena e Libera in diverse occasioni si ribellano, ricevendo indietro sempre e solo violenza. Libera ha visto che vita sua madre è stata costretta a vivere; e non vuole che lo stesso succeda anche con lei. Vorrebbe sposare Enea, che conosce sin da quando è bambina e per cui prova un amore incondizionato. Ma suo padre, Don Vito, oltre che su sua moglie deve mettere mani anche sulla sua vita, perciò la obbliga a sposare Luigi, un uomo che si rivelerà essere un buon padre ma un marito tremendo. Libera si ritrova nella stessa situazione della madre, anche se aveva provato a fare di tutto per scappare via con il suo vero amore. Ma a differenza di Elena è intenzionata a combattere quando sono passati altrettanti anni e le lotte per il femminismo iniziano a farsi sentire. La prima conquista sarebbe chiedere il divorzio ma inizialmente è titubante perché Luigi la minaccia che le toglierà i figli. Figli con cui ha un rapporto difficile, perché sono affezionati al padre e la vedono come quella che scappa da loro, che non li vuole, che li preferisce a Enea. Tutti pensieri che naturalmente vengono inculcati dal padre. In tutto questo Libera conserva un segreto, che si è trascinata dietro sino alla vecchiaia e che sarà un incredibile colpo di scena a cui non avevo minimamente pensato! Tutto ciò che lei voleva era vivere una vita serena, insieme al suo Enea e alla sua famiglia, e invece, un desiderio così semplice e realizzabile è stato ostacolato dal solito patriarcato che le ha tolto praticamente tutto.
Angelamaria è la sorella di Enea e nonostante sia anche lei nata in un periodo storico difficile sembra riuscire a trovare il vero amore ed è una convinta attivista oltre che a prestare il suo aiuto come volontaria. Anche per lei sorgeranno delle difficoltà ma il tempo riuscirà a lenire i suoi dolori.
Elma anche riscontrerà gli stessi problemi sposando suo marito?
Ogni donna sarà tormentata da un problema legato al proprio compagno, scelto o non scelto, e le vediamo combattere una lotta silenziosa i cui risvolti cambieranno a seconda della persona e a seconda dell'epoca in cui vivono quella condizione.
Una cosa è certa; tutte hanno sofferto, tutte hanno rialzato la testa e anche se non ce l'hanno fatta a divorziare e avere un'altra vita come Donna Elena, hanno saputo come farsi rispettare, a porre una certa distanza e a far capire al marito che la mogliettina devota non l'hanno avuta e non l'avranno mai. E per loro era comunque un'onta non indifferente.
Questo è un romanzo che dovrebbero leggere tutti, che è in grado di scatenarvi potenti emozioni, specialmente se avete sentito o siete voi stesse vittime di una situazione analoga. Leggere però di queste donne che combattono, anche con tutti gli ostacoli che si trovano davanti, è un'iniezione di energia e fiducia verso il genere femminile. Ci tengo comunque a precisare, come sa anche l'autrice, che ci sono uomini che naturalmente non sono così e che anzi, fanno di tutto per proteggere le donne anche a discapito della propria incolumità. L'esempio lampante in questo romanzo è sicuramente Enea, spalleggiato dalla sua famiglia che sostiene il suo amore verso Libera. Enea vedrà sulla sua pelle cosa significa mettersi contro uomini potenti e meschini.
Un romanzo struggente, che sa come sconvolgere le nostre emozioni durante la lettura. A livello di stile la lettura scorre fluida, avrei forse preferito qualche dialogo in più in alcuni capitoli per rendere il testo più dinamico ma non ho riscontrato errori ed è stato piacevolissimo.
Vi consiglio di dare a questo romanzo un'opportunità e di farlo leggere a chi ha bisogno in questo momento di trovare una scintilla di rivoluzione in sé.
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