Titolo: Corrispondenza imperfetta
Autrice: Laura Nottari
Edito da: Dri Editore
Formato: Cartaceo e digitale
Genere: Regency
Prezzo: Cartaceo 12,99€, ebook 2,99€
Data di uscita: 8 aprile 2019
Pre-order: 4 aprile 2019
Trama
Sidmouth, Devonshire estate 1828
Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far
sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis
proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo
incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei
due, nonostante tutto, può negare di udire.
Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli
errori, le imperfezioni e un’impossibile
redenzione riescono a dividere due anime destinate a divenire una,
cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le
scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto
ad accogliere i suoi ospiti.
L'autrice
Dopo aver dimostrato abilità di penna nel districarsi tra i
salti temporali con Away, Laura si cimenta, dopo nostra richiesta in un
Regency. E anche qui riesce a creare dei personaggi indimenticalbili.
Pensiamo questa sia l’ambientazione ideale per esaltare la
sua non tanto sopita vena ironica e divertente.
Estratti
“Quanti anni avete?” le domandò a metà
dell'opera.
“Perché vi interessa?” aggiunse che
aveva anche una voce fastidiosamente bassa.
“Curiosità” rispose lui, “non sono
abile a tirare a indovinare.”
“Ventitré anni, mia sorella sedici.
State fermo.”
“Giusto” commentò con un sorriso “la
festa è di vostro gradimento?”
“Lo era fino a poco tempo fa, ma temo
che il mio umore sia stato compromesso.”
“Frettolosa conclusione, le danze si
protrarranno fino all'alba.”
“Danzare non mi interessa.”
“Abbiamo qualcosa in comune. Nessuno vi
ha invitato a farlo? Vostro marito?”
“Non sono maritata, e riguardo agli
inviti penso non sia argomento che vi riguardi,” strinse il nodo, sistemò nel
panciotto i lembi stringhe e indietreggiò subito di un paio di passi. “D'altro
canto non si danza mai con chi è di nostro interesse.”
“Tutti sostengono il contrario, ma in
effetti devo darvi ragione” le disse recuperando la giacca dalla sedia e
infilandola, poi sistemò alla buona i capelli e recuperò il bastone.
“Preferisco ascoltarla la musica e beh... si intuisce che con sono granché con
i volteggi.” Sorrise dando un colpetto alla gamba destra, il cui ginocchio
rigido sembrava il colpevole dell’incedere zoppo. “Grazie della cortesia
signorina Ellis, vi sono debitore.”
“È solo un nodo” minimizzò lei “e sono
ancora furente.”
Ammirò
l'infrangersi delle onde contro l'alto muro di scogli, ne ascoltò il ruggito
mescolato al fragore del vento, che quel giorno spirava forte, scompigliando
l'erba. Quando faceva capolino tra i nuvoloni bianchi, il sole batteva caldo
sulla pelle e accecante sugli occhi. Le
macchie scure dei gabbiani volteggiavano nell'abisso tra il grigio oceano e la
terra, beffandosi con versi ripetuti della forza della natura. In lontananza il
paese di Sidmouth giaceva nascosto nel golfo, e da quella distanza appariva
come una macchiolina indistinta, sfocata da vento e sole.
Poteva porla quella beneamata domanda?
Certo, era un divorziato, quindi
scapolo.
Avrebbe sopportato lo sconvolgimento
esistenziale che ne sarebbe seguito? La contaminazione di spazi e i doveri che
ne avrebbe reclamato?
Sì, specialmente contaminare il proprio
letto, divano, tappeto, tavolo, poltrone... quello sarebbe stato il lato
migliore dell’accordo. Una contaminazione senza confini né orari, in barba ai
suoi quarantaquattro anni di età e al ginocchio zoppo.
Avrebbe dovuto porla quella
domanda?
Domanda sbagliata Esmond: riformulare.
Era davvero l'uomo migliore al quale
Edith poteva aspirare?
No. Un secco, deciso no.
Risposta, conte?
Era l'uomo dal quale avrebbe dovuto fuggire.
L’uomo che, sebbene ne fosse ignara, le aveva rovinato la vita.
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