Eccoci qui con la recensione del seguito di 'Quella notte il destino fu deciso' di Giada Bonasia, 'L'erede'! Se avete perso la mia scorsa recensione potete recuperarla cliccando qui
Titolo: L'erede
Autrice: Giada Bonasia
Genere: Romance storico
Pubblicato su: PubMe
Formato: Digitale
Prezzo: 2,99€
Trama
1364. In una Francia immaginaria, dopo aver ucciso il fratello - vero erede al trono - e sterminato la sua famiglia, la perfida "Regina Nera" - Thea - siede sul trono e governa la nazione. Sfugge alla strage il nipote Adrien, ancora bambino. Lei farà di tutto per cercarlo, inutilmente, finché il destino non lo ricondurrà nella sua vita. Usurpatore ed erede diventeranno amici, inconsapevolmente. Il fato mischia le carte e arriverà il giorno in cui l'uno capirà chi è l'altro e in quel momento le cose prenderanno una piega diversa.
Torniamo nella Francia e nell'Inghilterra di fine 1300 per scoprire cosa è successo ai protagonisti di 'Quella notte il destino fu deciso'. Sono passati alcuni anni e tutti loro si sono sposati e hanno messo su famiglia. Marichelle continua a tenere segreta la sua vera identità di principessa che invece mantiene Celine, sposata con Stephan in Francia da cui ha avuto quattro figli. Marichelle ha infine sposato Armand, suo grande amico, da cui ha avuto due figli, Aurélien e Irmine. E proprio per proteggere i suoi due figli ha deciso di sottomettersi alla nuova regina Thea, che chiamano anche 'regina nera' sia per via del suo abbigliamento sempre a lutto dopo la morte del marito Cyril, sia perché è crudele e intollerante. Durante l'ultima battaglia aveva infatti fatto uccidere Pierre e preso il suo posto come regina. Il figlio di Pierre, ovvero Adrien legittimo erede al trono, è riuscito a fuggire e per tutti quegli anni Thea ha ordinato di scovarlo, senza successo. Marichelle vuole salvare suo nipote ma non sa dove si trovi, se sia ancora vivo o sia morto. La popolazione però inizia a insorgere: vinti dalle cattiverie della regina vogliono assolutamente ritrovare Adrien per poterlo incoronare come loro re. Anche se il posto di regnanti spetterebbe a Marichelle lei continua, come detto, con la sua recita e cerca come può di non addossarsi le ire di Thea per salvaguardare la sua famiglia. Devo dire che adoro questi tipi di trama: ritrovare il vero erede al trono, gli intrighi di corte, i segreti così grandi che possono capovolgere l'intera vicenda. Per questo il romanzo mi ha preso tantissimo, specialmente perché già conoscevo i protagonisti ed ero molto curiosa di sapere cosa sarebbe successo a tutti loro. Il romanzo non va molto a concentrarsi sul background, ovvero gli avvenimenti storici di quel periodo, ma sulle relazioni tra i personaggi. Come per lo scorso romanzo ne abbiamo davvero molti, se non di più dato che i nostri protagonisti hanno avuto a loro volta dei figli. Vi illustrerò quindi quelli che mi hanno impressionato maggiormente.
Personaggi
Devo dire che la maggior parte dei personaggi ha avuto un cambiamento radicale: ricordo molto bene come era Marichelle, addestrata da suo padre per uccidere il re, quindi una vera combattente e molto maschile anche per quanto riguardava il modo di vestirsi. Ora Marichelle è diventata un po' più femminile e così sono anche i suoi vestiti che Thea le commenta e disprezza. Cerca di salvare i suoi figli dalle prepotenze di Thea, così come il fratello Loran, che suo padre ha avuto da Odette. Loran sarebbe in realtà il fratello di Celine che invece mi è parsa molto fredda e scostante e soltanto verso la fine cerca un timido ricongiungimento. Quelli più felici di rivedersi mi sono sembrati i protagonisti maschili, come Armand e Stephan, che davvero erano contenti di ritrovarsi dopo così tanti anni. Thea è probabilmente quella che ha avuto il cambiamento più incredibile: neanche prima era così di gran cuore, ma ha dato davvero il peggio di se stessa, uccidendo il suo stesso fratello e cercando di uccidere il nipote per brama di potere. Dopo la morte del marito si è affiancata al suo migliore amico, Louis. I sentimenti di Louis oscillano tra lei e Celine, la donna che ha sempre amato di nascosto. Tuttavia, alla fine si concede alla sua regina, dicendole che sì, ama ancora Celine così come lei ama ancora Cyril, ma allo stesso tempo non possono restare l'uno senza l'altra. Louis è tutto sommato un personaggio che mi è sembrato buono, solo devoto a una persona molto egoista. Lo si vede da molti comportamenti, ovvero che comunque è affettuoso con i figli che Thea ha avuto da Cyril, cerca di essere per loro come un padre e non approfitta di Janelle quando lei lo istiga ad avere rapporti. Per questo davvero Louis mi è sembrato un personaggio per niente ipocrita e tutto d'un pezzo. Adesso non so quale sarà il suo futuro e se cambierà anche lui dato che il finale del romanzo mi fa molto intendere che potrebbe esserci un seguito. Ma almeno per il momento mi è piaciuto come si è comportato. Uno dei personaggi che più ho odiato in assoluto è stato Kendal, primogenito di Celine e Stephan, che nonostante nel finale ottiene una piccola redenzione, comunque sia non gliel'ho affatto perdonata. Forse Kendal ha davvero capito i suoi errori, forse davvero si è reso conto che ha sbagliato, ma le sue giustificazioni non le ho comunque comprese. Dice di essere andato contro Neal perché lo ha visto come un traditore della famiglia quando era il suo stesso fratello, ha trattato in malo modo Irmine per poi usarla e maltrattarla dicendole che era solo una plebea senza titolo -quando è l'esatto contrario!- quindi considerando che ha causato dolore a troppe persone, il suo pentimento finale -se realmente c'è stato che qualche dubbio ce l'ho- non mi è appunto sembrato convincente. Specialmente Irmine è quella che ha sofferto più di tutti in quella situazione, non solo per le parole infamanti che le ha detto dopo averle fatto delle promesse, ma anche per il dolore fisico e morale che le ha procurato in seguito alla battaglia contro Neal. Neal invece l'ho amato sin da subito: dolce, sensibile e già un perfetto galantuomo a differenza di suo fratello. Nonostante abbia soltanto tredici anni vuole risolvere i problemi causati da Kendal cercando di essere un sostegno per Irmine. Ha una gamba più corta dell'altra, per questo a volte si sente inadeguato e spesso è trattato in modo diverso per questa sua situazione. Ma non si perde d'animo, si mette a lavorare nei campi, si irrobustisce e dimostra di tenerci e di essere un vero futuro uomo. Mi è piaciuto così tanto questo ragazzino che è sicuramente uno dei miei personaggi preferiti. Ho amato anche Lucien, anche se inizialmente non lo avevo inquadrato. Quando aiuta sua sorella a sposare Loran con l'inganno non me lo stavo figurando poi così bene, pensavo che fosse altezzoso, che un po' avesse preso da sua madre, Thea. Invece è tutt'altro che così: non ci pensa neanche un secondo a salvare Colette quando è in pericolo, è gentile e disponibile e vede in Adrien, di cui non conosce la vera identità, come un ottimo amico. Per questo Adrien ben presto si ritroverà in un limbo: da una parte ha capito che Lucien è diverso da Thea e che realmente a lui non gli interessa nulla del trono, dall'altra lo vede come quello che ha un posto che spetta a lui, che gli ha rubato la vita e la di cui famiglia ha assassinato la sua. Dovrà quindi fare i conti con se stesso e cercare di vederlo separato rispetto alla regina. Anche perché alla fine Adrien e Lucien sono molto simili: nemmeno Adrien smania per riconquistare il trono, vorrebbe soltanto che tutto tornasse alla normalità, non dover più soffrire ed è la stessa identica cosa che vuole Lucien, che è mite d'animo e non vorrebbe altre guerre o uccisioni.
Una menzione speciale la vorrei fare per il povero contadino Daniel che si è innamorato a quanto pare della persona sbagliata. Dico così perché per quanto Janelle possa anche essere sincera riguardo le sue dichiarazioni, si è decisamente comportata male cercando di creare altre situazioni spiacevoli.
Stile
La lettura è proseguita fluida, anche perché ero molto interessata alla trama per tutti gli intrighi presenti nel romanzo. L'unica cosa che consiglierei è di fare una correzione di bozze, perché sono presenti alcuni errori di battitura o ortografia. Una volta sistemato questo aspetto, il libro si presenta davvero godibile e interessante.
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