martedì 30 novembre 2021

Recensione: 'Parole (Untold)' di Anita Sessa

 Buongiorno a tutti! Oggi è il giorno della mia tappa per il Review Tour di 'Parole (Untold)' di Anita Sessa! Buona lettura!



Titolo: Parole (Untold)

Autrice: Anita Sessa

Genere: Contemporary romance (age gap/standalone)

Edito da: Words Edizioni

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2.99€ digitale, 15.90€ cartaceo

Data di lancio: 25 novembre 2021



Trama

Cosa succede quando due anime ferite si incontrano e si mettono a nudo?

Uno scambio di battute scritte su un cartellone pubblicitario, in calce al fondoschiena di una modella di intimo, diventa la chat di Livia e Jacopo. Lei cinica, disillusa e un po' scontrosa, dopo la morte della madre, si barcamena tra lo studio e un lavoro come cameriera. Lui, più maturo, è un manager affermato e con un matrimonio ai titoli di coda. L’incontro tra Livia e Jacopo è troppo potente ed esplosivo per accontentarsi dello spazio bidimensionale di un poster pubblicitario: i due si incontrano e scontrano, si cercano e sfuggono l’uno all’altra, dando vita a un rapporto perennemente in bilico tra ciò che potrebbe essere e la paura di lasciarsi davvero andare.

Questo è un romanzo vivace, che diverte e commuove al tempo stesso, impossibile da lasciare per prendere una pausa. Livia e Jacopo, i nostri protagonisti, non potrebbero essere più differenti di così ma per certi versi su molte cose hanno delle somiglianze che impareranno a capire con il tempo.
Livia è una ragazza che studia scienze umanistiche all'università ma sembra aver perso il controllo della sua vita dopo la morte della madre. Indirettamente, ma forse non così tanto, ne dà la colpa al padre di cui vive un trauma d'abbandono anche se in realtà è lei a essersene andata. Fa la cameriera per pagarsi da vivere e sembra che tutto sia statico per lei, come se non arrivasse mai qualcosa a scuoterla e farla tornare a essere veramente se stessa.
Jacopo a differenza sua appare decisamente più energico, con la battutina sempre pronta, è irriverente, ha quasi quarant'anni ed è il vicepresidente di un'azienda di marketing. Ma anche se Jacopo può apparire sicuro di sé e anche un po' strafottente, il divorzio che sta per concludere con Chiara lo ha messo in ginocchio più di quanto non ammetta. Prova ancora qualcosa per Chiara anche se sa che ormai è finita.
Il primo incontro tra i due è decisamente originale; si 'insultano' se così possiamo definirlo a scritte sotto un cartellone pubblicitario che raffigura una modella di intimo. Dalle scritte si passa a quell'incontro fortuito, in cui i due possono finalmente guardarsi in faccia.
Sono persone che hanno in realtà ancora tanto bisogno di lavorare su se stessi, devono prima di tutto affrontare quei problemi che la vita ha posto loro davanti. Ma si rifugiano tra le braccia dell'altro perché sentono di aver trovato quel motivo che li spinge di più a riprendere in mano le redini.

Livia appare più scontrosa, odia le bugie e non si fida subito di Jacopo anche se comunque è attratta da lui. Perché Jacopo sembra far parte di un mondo troppo distante dal suo, è come se Livia non capisse a pieno i suoi problemi perché Jacopo è bravo a nasconderli.
Per Jacopo ho avuto un odi et amo. Mi ha fatto sorridere più di una volta, le loro battutine sono geniali, a volte per quanto mi è piaciuto un dialogo l'ho riletto più volte (e questo non mi capita quasi mai). Jacopo sa essere sicuro di sé all'occorrenza ma ecco che con Chiara vacilla e Livia in quel momento ha l'opportunità di scorgere meglio dietro la sua corazza. Allo stesso tempo per quanto posso aver trovato simpatico e originale Jacopo, a volte 'tartassa' abbastanza Livia, e mettendomi nei panni della ragazza ho potuto comprendere a volte la sua esasperazione! Ma sono una coppia che funziona proprio perché è diversa, e proprio perché hanno capito finalmente che è ora di fare pace con il passato.

Perché sì, se questo romanzo è decisamente dinamico, vivace e vi strapperà più di un sorriso, non manca la parte drammatica, quella che costruisce al meglio e delinea i personaggi.
Livia specialmente dopo il lutto della madre non si è più ripresa: ciò che ha visto è stato terribile e sfido chiunque a non rimanerne scombussalto se non proprio traumatizzato. Il rapporto con il padre è in crisi e gli attribuisce colpe che sotto sotto neanche ha perché è scappata, rifugge qualsiasi contatto e qualsiasi dialogo, cosa che naturalmente le servirebbe a lenire il suo animo. E in questo suo passaggio Jacopo le darà quella spinta necessaria ma che comunque soltanto lei è in grado di affrontare.
Jacopo può essere un supporto, ma prima di tutto Livia deve fidarsi di se stessa e affrontare la situazione sapendo che può superarla, anche se ci vorrà del tempo.
Stessa cosa per Jacopo che deve mettere in ordine i suoi pensieri e devo dire che comunque fa già un primo passo avanti di suo perché a un certo punto del libro ammette quello che veramente gli passa per la testa.

Lo stile è decisamente fluido e i dialoghi sono la parte vincente dell'intero racconto. Spiritosi, incisivi e che colpiscono dritti al cuore. Come sa chi legge spesso le mie recensioni dico sempre che quando un romanzo ha molti dialoghi tendo a preferirlo perché non solo mi immedesimo di più nei personaggi ma dà il giusto ritmo alla storia. In questo caso, non solo sono giusti ma anche scritti benissimo. E per rileggermeli più di una volta, fidatevi che è così!
L'intero stile è fluido e quindi scorre tranquillamente. Un contemporary romance che non potete farvi sfuggire, anche se non siete amanti del genere.
Consigliato!



martedì 23 novembre 2021

[Segnalazione] 'Il Signore di notte' di Gustavo Vitali

 Buonasera a tutti! Oggi porto qui per voi il romanzo di Gustavo Vitali 'Il signore della notte'! Vi lascio di seguito tutte le informazioni.


Titolo: Il signore di notte: un giallo nella Venezia del 1605

Autore: Gustavo Vitali

Edito da: Self Publishing

Genere: Giallo storico

Formato: Cartaceo & digitale





Trama

Venezia, 1605. Sullo sfondo della città dei dogi un magistrato goffo e pasticcione indaga sull’omicidio di un nobile caduto in miseria. Ricopre la carica di Signore di Notte, la magistratura alla quale la Serenissima Repubblica ha affidato la tutela dell’ordine pubblico, sei giudici e insieme capi della polizia.Il protagonista, Francesco Barbarigo, irrompe sulla scena del giallo anche con una buona dose di spocchia, dopo essersi incaricato delle indagini con una leggerezza pari solo alla propria impreparazione, che lo porterà a clamorose sconfitte prima di giungere alla soluzione del giallo, ma non ce la farà da solo.Si lancia dapprima lungo piste inconcludenti e si accanisce su tracce fasulle. Emerge nel frattempo un uomo dalla personalità controversa e di difficile interpretazione che sfoggia una sicurezza solo apparente, mentre dentro di lui covano le incertezze, lo divorano le angosce. Per lo più incappa in una stramba relazione con una donna indecifrabile e misteriosa che gli procura nuovi turbamenti.Il racconto produce tutta una serie di personaggi, i principali realmente vissuti all’epoca e riesumati grazie ad un lungo lavoro di documentazione. Attorno al protagonista agiscono figure da salotto, bellimbusti e cortigiane, prostitute e bari, ricchi aristocratici e nobili decaduti che vivacchiano ai margini della classe potere. Ci sono anche sgradevoli comparizioni di uomini violenti, come banditi e sbirri, distinti tra loro dai rispettivi ruoli, ma simili nell’agire sopraffattore. Non tutti reciteranno il ruolo di semplici comparse, ma assumeranno parti importanti nel romanzo, qualcuna perfino decisiva. Determinante nelle indagini sarà un capitano delle guardie che affianca il Signore di Notte aiutandolo a dipanare una matassa parecchio complessa.Così, passando tra disastri, colpi di scena, agguati e quant’altro il Signore di Notte e il suo capitano riusciranno ad arrivare alla soluzione del giallo, una soluzione sorprendente e degno corollario di una trama coinvolgente alla quale si aggiungono curiosità, particolari, aneddoti sui costumi e le vicende dell’epoca, che inquadrano il racconto nella dimensione storica dell’antica Serenissima assunta quasi a protagonista silenziosa. 

Nota dell'autore

Viene rinvenuto nella sua modesta dimora il cadavere di un nobile caduto in miseria, primo delitto di un giallo fitto fitto che ha come sfondo la Venezia alle soglie del Barocco. Sul luogo si precipita il protagonista del racconto, Francesco Barbarigo. Come “Il Signore di Notte”, dà il titolo al racconto e richiama espressamente la magistratura incaricata dell’ordine pubblico, sei giudici e insieme capi della polizia. Si tratta di una persona realmente vissuta ai tempi così come i principali personaggi della storia che, al contrario, è di pura invenzione. Questo particolare ha comportato un copioso lavoro di ricerca come documentato nella bibliografia del libro. È solo il primo dei delitti che affiorano in una trama intensa ed intrigante. Sono coinvolte le figure più varie, da quelle di primo piano, a quelle defilate nei contorni. L’autore apre così un’ampia carrellata su aristocratici ricconi e quelli che vivacchiano malamente, mercanti, usurai, bari, prostitute e altri. Nella vicenda tutti recitano i rispettivi ruoli e la contestualizzano in quella società veneziana che si era appena lasciata alle spalle un secolo di splendore per infilarsi in un lento declino. Compaiono anche personaggi sgradevoli, come i “bravi”, perché il tempo del declino è anche il loro, accomunati agli sgherri da una violenza sordida e sopraffattrice. Sempre nell’ottica di addentrare il libro nella sua epoca, ecco l’aggiunta di brevi divagazioni su curiosità, usi e costumi, aneddoti, fatti e fatterelli. Costituiscono un bagaglio di informazioni sulla storia della Serenissima, senza interrompere la narrazione e senza che gli attori si defilino da questa. Un discorso a parte merita la figura del protagonista. Se qualcuno spera nello stereotipo dell’eroe positivo, resterà deluso. Il Barbarigo è un uomo contorto che affronta le indagini con una superficialità pari solo alla sua spocchia. Vorrebbe passare come chi sa il fatto suo, spargere sicurezza, ma nel suo intimo covano ansie e antichi dolori. Non sa come cavarsi dagli impicci, cambia idea e umore da un momento all’altro, insegue ipotesi stravaganti e indaga su persone del tutto estranee al delitto. Il linguaggio è spiccio, crudo, spesso beffardo e dissacratorio, mette in ridicolo difetti e difettucci del protagonista e insieme quelli della società del tempo. Sull’onda dell’improvvisazione e di una acclarata incapacità non si fa mancare nulla, nemmeno una relazione disinvolta, o quella che lui vorrebbe tale, con una dama tanto bella, quanto indecifrabile. Non capisce nulla neppure di questo strambo amore che gli causa presto nuovi turbamenti. Cosicché nelle indagini, come pure nel letto, finisce con il collezionare una serie di disfatte clamorose fino a quando in suo aiuto accorre un capitano delle guardie che ha tutta l’esperienza e l’astuzia che mancano al magistrato. Tuttavia i due dovranno faticare ancora un bel pezzo per scrivere la parola fine a tutto il giallo che nel frattempo si è infittito di colpi di scena, agguati e delitti, compresi quelli che riemergono dal passato. Il finale sarà inaspettato e sorprendente.

mercoledì 17 novembre 2021

Recensione: 'Requiem d'inverno' di Krisha Skies

 Inizia oggi il Review Tour dedicato a 'Requiem d'inverno' ultimo romanzo uscito per Words Edizioni!
Oggi è il giorno della mia tappa e dopo averlo letto in anteprima ecco quindi cosa ne penso!



Titolo: Requiem d'inverno

Autrice: Krisha Skies

Edito da: Words Edizioni

Genere: Fantasy Romance/ Dark/ Mito di Ade

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 15 novembre 2021

 

 

Trama

 «Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»

Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak. Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei Morti? 

Questo è praticamente quel tipo di romanzo di cui ho così tanta voglia di parlarne che devo cercare di frenarmi per non fare spoiler. La lettura è stata fantastica; nonostante sia abbastanza corposo l'ho divorato senza neanche rendermene conto. Partiamo dal fatto che può piacere a una larga fetta di pubblico in quanto non è soltanto un fantasy ma è anche un romance, riprende dal mito di Ade ed è anche decisamente dark. Questi generi si mescolano alla perfezione regalandoci una storia che sinceramente non ho mai letto altrove prima di adesso.

La prima cosa a cui ho pensato infatti è che l'autrice ha avuto una fantasia non indifferente nel creare questo suo mondo così ben articolato, con tutte le regole che ne conseguono. Ora, non so quanto tempo l'autrice abbia impiegato a scrivere questo romanzo, ma deve averci ragionato veramente molto perché non c'è neanche un singolo dettaglio che non venga spiegato. Più andavo avanti e più scoprivo nuove cose che non solo mi affascinavano ma che trovavo innovative. Ripeto, non deve essere stato facile ma l'intento dell'autrice è ben riuscito; la storia funziona e il worldbuilding è oltre la perfezione.

Lenora Beaufort è una giovane donna che ha avuto il dono di essere un Obolo, ovvero colei in grado di creare un arco (il suo di narcisi) che collega il mondo dei vivi a quello dei morti. Il suo compito è quello di 'traghettare' il defunto oltre il varco dove lo aspettano i Campi Fioriti. Lenora non ha solo questo compito che già di per sé è molto importante; gli Oboli devono comunque essere donne forti e con un buon controllo del defunto, anche perché, una volta nell'oltretomba dovranno dare parte della loro forza vitale al Giudice che si troveranno di fronte. Se quello sarà soddisfatto dell'energia che riceverà dall'Obolo, accetterà di portare con sé il defunto. Lenora viene pagata profumatamente per questi servigi e riesce quindi a portare avanti la famiglia, vessata dai debiti che gli ha lasciato il padre.
A questo punto della storia mi sono sorte spontanee delle domande: cosa succederebbe se la famiglia del defunto non può pagare? Cosa succede invece a chi muore da solo o comunque abbia una qualsiasi altra situazione? Ebbene, l'autrice risponde perfettamente a queste domande, creando davvero un universo particolareggiato e facendo anche comprendere meglio il lavoro che svolge il tanatoesteta - un'altra figura di grosso rilievo e decisamente affascinante. C'è chi addirittura nella Repubblica non vuole fare quella fine, ovvero andare nei Campi Fioriti. Ci si chiede come mai, non dovrebbe proprio essere il sogno di tutti? Non dovrebbero pregare che anche loro possano avere quella fortuna? E di nuovo non è così, e anche in questo caso l'autrice fornisce un'ottima spiegazione.
In pratica non c'è una singola cosa che rimane senza risposta, nulla a cui l'autrice non abbia pensato. 

Il romanzo però non è solo questo, è molto di più. Lenora è una protagonista coraggiosa ma porta dentro di sé un grosso dolore segnato da una perdita importante e di cui infatti sono curiosa di sapere come influenzerà ancora il personaggio. Perché sì, 'Requiem d'inverno' è una duologia.
Vive con la madre e l'amato fratello Julian, che per lei rappresenta tutto.
Inizia a essere corteggiata dal duca di Burdak da cui sua madre spera di poterne trarne un vantaggioso matrimonio che risolleverà la famiglia. Ma per Lenora ci sono altre avventure, decisamente più interessanti che la aspettano. Durante una traversata infatti qualcosa non va come dovrebbe e fa la conoscenza del principe, il Sommo Giudice Acheron. Non comprende come questo incontro sia potuto accadere né cosa lui voglia da lei, una semplice umana che stava portando a termine il suo lavoro come qualsiasi altro Obolo. Sta di fatto che il loro incontro la segnerà per sempre, diventerà talmente importante che lo stesso principe capisce che bisogna difenderla dai suoi nemici. Ma Lenora non è pronta a un qualcosa del genere: il suo è quello che in narrativa viene chiamato 'il rifiuto all'avventura' (tra l'altro posizionato correttamente nella storia). E la si può capire: Lenora vuole vivere la sua vita, vuole stare con Julian a cui tiene più di chiunque altro, quello che le è successo è troppo grande da comprendere o sopportare. Ma nonostante tutto quello che le accade nell'aldilà si dimostra coraggiosa, tanto che lo stesso Acheron la apostrofa come se fosse una gatta selvatica sempre pronta a graffiare.
Ed è qui che inizia a nascere qualcosa in Lenora, un qualcosa che però non ha ancora un termine ben definito. Si dimostra spaventata ma allo stesso tempo è ammaliata dall'incredibile bellezza di Acheron. Però la persona per cui davvero si immolerebbe rimane Julian e lo dimostra più volte.
Personalmente spero che si avvicini sempre di più a Acheron che a Julian, per diversi motivi, anche perché reputo il principe più interessante. Sono infatti curiosa di sapere cosa esattamente è successo a Lenora, perché è stata 'scelta'. Infatti già non vedo l'ora di poter leggere il prossimo romanzo!

Questo è un libro non solo delicatissimo, ma che affronta argomenti differenti, alcuni dei quali per niente facili da trattare. E non mi riferisco al semplice fatto che si parla di vita oltre la morte, o di quello che succederà al corpo o altro ancora, ma c'è proprio un tocco dolce e drammatico che riveste l'intero romanzo. Mi si sono inumiditi gli occhi quando Lenora porta con sé la sua giovane amica morta di parto. C'è un particolare momento in quella scena che mi ha fatto davvero accartocciare il cuore e da lì ho capito quanto in realtà possa essere pericolosa una traversata del genere, non solo fisicamente ma anche emotivamente parlando. Non manca neanche la componente dark, ma che comunque non è così 'pesante' o difficile da digerire. Resta una lettura adatta davvero a tutti. Sicuramente una delle scene che ho trovato più cruente non è stata nessuna di quelle nell'oltretomba quanto una in particolare con il duca di Burdak che davvero mi ha fatto odiare quel personaggio quando speravo che un minimo di gentilezza ci fosse in lui. I flashback poi che ha Lenora riguardo la sua perdita del passato e del rimorso che la attanaglia sono stati tra i miei momenti preferiti. Non solo perché erano drammatici e toccanti ma anche perché mi sono sentita di capire meglio il personaggio di Lenora. La sua figura è stata caratterizzata alla perfezione con la tecnica dell'incluing che traspare specialmente proprio da questi flashback.

Ho trovato davvero interessante lo stile, specie per l'utilizzo del presente. Devo dire che con questa storia è decisamente azzeccato perché in questo modo mi sono sentita di comprendere ancor più Lenora e di vivere tutte le sue disavventure come se fossi accanto a lei. Ottimo anche l'inizio in medias res che ci butta a capofitto nella storia senza quasi farci prendere fiato. Sono gli inizi migliori, non si fa in tempo a cominciare che già si viene completamente risucchiati dalle pagine! La lettura scorre quindi tranquilla e la mole di pagine non si avverte minimamente. Detto tutto questo non posso fare altro che consigliarvi questa splendida lettura di cui avrei tanta voglia di parlarvi di altro ma so che vi farei degli spoiler!
Leggetelo voi e fatemi sapere cosa ne pensate!





mercoledì 10 novembre 2021

[Segnalazione] 'Il duca di cuori' di Jess Michaels e tradotto da Isabella Nanni

Buon pomeriggio a tutti, eccoci qui con la segnalazione dell'ultimo romanzo tradotto da Isabella Nanni di Doubleface Traduzioni uscito giusto ieri, 'Il duca di cuori' di Jess Michaels!


Titolo: Il duca di cuori

Titolo originale: The duke of hearts

Autrice: Jess Michaels

Tradotto da: Isabella Nanni

Edito da: The Passionate Pen LLC

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 3,99€ digitale, 13,55€ cartaceo

Data di lancio: 9 novembre 2021


Trama

Il settimo attesissimo libro della serie Il Club del 1797 di Jess Michaels, autrice bestseller di USA Today.
Matthew Cornwallis, Duca di Tyndale, ha amato una donna un tempo, ma è morta in un tragico incidente di cui si è sentito responsabile. Da allora gioca a far finta di non essere distrutto dentro, anche se è visto come lo scapolo più ricercato di Londra. Una sera decide di affogare i suoi dispiaceri al famigerato Donville Masquerade dove incontra un’affascinante sconosciuta con cui passa la notte.

Isabel Hayes è vedova, ma il suo defunto marito non le ispirava passione e da allora le è rimasta la curiosità di cosa voglia dire dare sfogo ai propri desideri. Non ha intenzione di prendere un amante al Donville Masquerade, vuole solo osservare le attività che vi si svolgono, come fa da settimane. Ma quando uno sconosciuto mascherato la ammalia, viene travolta dal piacere.

Ben presto Isabel riconosce il suo amante per chi è veramente e si rende conto di una terribile verità. Lei è la cugina della donna che lui ha amato e perso, e la sua famiglia lo incolpa di ciò che è successo. Spinta dalla passione che hanno condiviso, ma anche inorridita dalle storie che ha sentito, Isabel continua la relazione per cercare di scoprire la verità. Ma quando Matthew scopre la sua identità, la vorrà per quello che hanno costruito, o solo perché gli ricorda chi ha perso

Grado di sensualità: Passione sfrenata. Un sacco di passione sfrenata.


Estratto


Matthew entrò nel suo studio e si chiuse la porta alle spalle. Non sapeva come fosse
arrivato a casa. Era tutto un’unica visione confusa da quando si era allontanato dalla
tentazione del bacio di Isabel a quel momento.
Aveva lasciato la casa dei Callis, aveva trovato la sua carrozza, era tornato a casa... ma
i dettagli di queste azioni? Indistinti nella migliore delle ipotesi.
I dettagli del bacio? Gli echeggiavano ripetutamente nella mente stordita freschi e nitidi
su un sottofondo di senso di colpa e vergogna che gli martellava in testa come un tamburo.
Era sempre stato capace di dosare le sue emozioni. In questo aveva avuto dei buoni
modelli nei suoi amati genitori. Non lasciava lievitare le passioni, le teneva sotto controllo.
Anche quando Angelica era morta, si era ripiegato in se stesso, tenendo i suoi sentimenti
per sé perché il mondo era destinato ad andare avanti senza di lui. Senza di lei.
Ma ora tutta quella capacità di controllarsi sembrava persa. Tutti i sentimenti, i desideri,
i tradimenti risalivano in superficie. Imprecò e spazzò via dalla scrivania carte, penne e
boccette d’inchiostro che finirono sparpagliate sul pavimento intorno a lui. Non era
abbastanza.
Pensò a Isabel, che lo guardava negli occhi. Con una maschera, poi senza maschera,
con suo zio, poi solo con lui. Pensò a come avrebbe voluto scappare da lei il più lontano e il più velocemente possibile, ma anche a come avrebbe voluto inchiodarla contro un muro e prenderla come un animale selvaggio. Gli pulsava la testa con tutti quei desideri opprimenti e discordanti, così si diresse verso la credenza. Si versò da bere e sollevò il bicchiere alle labbra tremanti.
Mandò giù il liquore tutto d’un fiato ansimando, poi si girò di scatto e lanciò il bicchiere contro il muro. Lo schianto con cui si frantumò gli diede non poca soddisfazione, il fragore sembrò quasi attenuare il tumulto emotivo che sentiva in petto. Ne lanciò un altro, un altro e stava per lanciarne un quarto quando la porta del suo studio si aprì e apparve…

martedì 9 novembre 2021

Recensione: 'Sleeping Sun' di Margherita Maria Messina

 Buongiorno a tutti!
Oggi è la mia tappa per il Review Party di Sleeping Sun di Margherita Maria Messina, autrice che già conosciamo proprio per 'Beyond The Veil'. Se vi siete persi la scorsa recensione potete recuperarla cliccando qui


 

Titolo: Sleeping Sun

Autrice: Margherita Maria Messina

Edito da: Words Edizioni

Genere: Fantasy (romance/storico)

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 3 novembre 2021


Il romanzo è il prequel di 'Beyond the Veil'

 

Trama

La Pietra di Luna è oscura.
Solo lei può domarla.
Solo lui può distruggerla.

Verona, A.D. 1116
Durante una notte di eclissi, Marianna Alibrandi muore dando alla luce la piccola Elèna. Per Valente Di Grandi, padre della bambina, la colpa è di una crudele maledizione. In quella infausta notte, Valente crea una pietra oscura, simbolo di tutto ciò che Elèna stessa dovrà tenere a bada per evitare di scatenare qualcosa che vada al di là di ogni regola terrena.

Stoccarda, A.D. 1138

L’abate guardiano Hector Von Richt, monaco della Compagnia di San Cristoforo, si trova a dover prendere un’importante decisione: sostenere o meno il papato e l’Ordine Templare in una nuova, devastante crociata. Le sue cicatrici parlano di battaglie cruente, perdite indicibili e tradimenti nella Terra Santa, ma il suo spirito non si è piegato ai tormenti. La missione sarà infine affidata al fratello Faustus, che al suo ritorno mostrerà un’inquietante volontà nel sottomettere chiunque si trovi sulla sua strada. Plagiato dal misticismo e dal fanatismo, Faustus scatenerà una guerra interna alla Compagnia di San Cristoforo, scagliandosi contro Hector e gli uomini a lui fedeli. Dalla faida nascerà la Chimera, pronta a raggiungere il potere grazie a un mistico artefatto proveniente dalla città di Verona: la Pietra di Luna.

Come detto, questo libro è il prequel di 'Beyond The Veil' e quindi andiamo a conoscere quei personaggi che sì, ci erano stati presentati ma non in una maniera approfondita dato che più che giustamente era stato spazio alla coppia principale. Per chi quindi, come anche me, era curioso di sapere molto di più su Elèna e Hector con questo romanzo sarà accontentato!

Come il precedente anche questo romanzo connubia quindi il genere storico, romance e fantasy. Una particolarità che ho sempre adorato di questa storia sia perché in questo modo ci si presenta molto ricca e misteriosa, sia perché può arrivare a un pubblico molto più vasto. Anche se non vi dovesse piacere un genere particolare sappiate che la storia è perfettamente bilanciata e godibile quindi da qualsiasi tipo di pubblico. Il romance ha la sua giusta predominanza, c'è una leggera punta di fantasy (che sfocia anche nell'alchimia e nella creazione delle pietre) su uno sfondo storico che va dal 1116 (l'anno di nascita di Elèna) al 1141. La maggior parte degli avvenimenti si snoda soprattuto negli ultimi anni, dove abbiamo appunto la parte più succosa dell'intera vicenda. Per chi ha letto 'Beyond The Veil' conosce più o meno la storia dei nostri due protagonisti: Elèna è una donna cresciuta dal padre come una guerriera piuttosto che una nobildonna, che deve custodire la Pietra di Luna che ha con sé sin dal giorno della sua nascita. Hector è l'abate guardiano della Compagnia di San Cristoforo e insieme al fratello gemello Faustus serve il papato. Elèna è proprio diretta in questa compagnia ma ancora non sa quali complicazioni andranno incontro sia lei che Hector proprio a causa di Faustus.

Su questo appunto c'è stato un particolare che ha cambiato il mio modo di vedere Faustus. Se infatti nel precedente libro lo avevo inquadrato come l'antagonista, adesso anche se naturalmente compie delle gesta deprecabili, mi sono sentita di cercare almeno di capire il suo punto di vista. Ripeto, non che sia giustificabile ma grazie alla parte del romanzo che ci delinea molto meglio il personaggio ho immaginato come si dovrebbe comportare un uomo che ha appena vissuto un'esperienza traumatica come la crociata. Il fatto di sentirsi usato, distrutto nell'anima, confuso anche, con l'unico affetto se non quello dell'armena Gayane mi ha reso questo personaggio ben costruito e con una motivazione che adesso vedo meglio confermata e strutturata. Il suo rapporto malato con Gayane, per quanto non possa essere paragonato con quello che hanno i protagonisti, ha comunque un suo perché. Faustus è stregato dalla donna, ma non ho voluto vedere in lei un personaggio eccessivamente manipolatore. Anche Gayane ha sofferto per colpa della guerra, ha vissuto atrocità che ricorderà per sempre e sente che Faustus può comprenderla, che la sua mente è dilaniata pari quanto la sua. Gayane è inoltre un personaggio decisamente affascinante, se non quello più misterioso dell'intera storia. Ci si interroga speso su cosa farà, che tipo di poteri abbia, qual è il suo principale obiettivo. L'ho trovata ben accorporata a Faustus, e credo che il loro possa essere un affetto sincero anche se corroso dall'odio e dal dolore che l'esperienza ha portato a entrambi.

Hector e Elèna sono una coppia formidabile, una di quelle che erano proprio destinate a scontrarsi, letteralmente parlando. Hector anche se inizialmente ci appare voglioso di mettere subito le mani addosso a Elèna, colpito dalla sua sensualità, la rispetta, e non osa toccarla fino a quando non sarà lei a volerlo. Nonostante non si conoscano affatto sanno già dentro di loro che sono destinati a stare insieme e sarà proprio a causa di Hector che Elèna sconvolgerà letteralmente la sua vita. Come detto, Elèna era abituata a servire il padre, a sapere che forse mai avrebbe potuto conoscere la tranquillità e la dolcezza di un matrimonio come sta invece per fare suo fratello. Per questo l'incontro con Hector sconvolge tutto in lei: non è abituata, ma lo desidera. Non si fida, ma è ciò a cui anela.
Mettiamo anche in conto il fatto che non ha mai avuto una vera protezione maschile, se non quella del fratello. Ma il padre è sempre stato scostante con lei, anche se in qualche passaggio del libro comprendiamo come in realtà l'animo di Valente sia in netto contrasto e come ogni volta che incroci lo sguardo della figlia senta invece ardere un profondo affetto. Tuttavia, l'educazione di Elèna è stata ciò che è stata. Lei avrebbe il desiderio di cambiare ma non si sognerebbe mai di fare un torto a suo padre, proprio perché in realtà ne ricerca disperatamente l'ammirazione.
Il loro rapporto mi è piaciuto tantissimo: è tormentato e i loro silenzi sono eloquenti. Ma sono proprio quei silenzi che troppo spesso hanno alzato delle barriere che non avevano ragione di esistere. Però è interessante leggere cosa si cela realmente nell'animo di Valente così come in quello di Elèna che si ritrova a un punto della sua vita in cui dovrà dar prova della sua lealtà.

Non dimentichiamo poi del tratto fantasy, caratterizzato anche dall'alchimia, quindi decisamente interessante e anche in linea con il tempo scelto. La Pietra di Luna è un elmento che affascina, spesso ci si chiede su quali siano realmente i suoi poteri, mi sono piaciute le parti in cui Elèna, portandola con sé, si rende conto di come la pietra stia cambiando a seconda di come si sente lei. La maledizione che secondo sui padre le pesa addosso è un fardello che ha dovuto sopportare ma a cui ora deve porre rimedio, per questo parte, anche se suo fratello la vorrebbe con sé così come vorrebbe che vivesse una vita normale. Anche Elèna lo vorrebbe, per questo invidia - in senso buono, però - la fortuna che ha Caterina.

Certamente tra le mie scene preferite ci sono quelle dei primi avvicinamenti tra lei e Hector. Molto spesso mi sono ritrovata a sorridere, specialmente riguardo le battute di quest'ultimo. Il loro modo di corteggiarsi è un po' fuori dagli schemi, incuriosisce, ci si domanda se davvero non hanno corso troppo o se hanno la fatto la scelta migliore per loro stessi e per la loro felicità. Avrei preferito avere qualche scena in più sul finale, specie quando Elèna viene catturata ma questo perché io sono sadica! 😂

Anche lo stile è ottimo; per niente ampolloso, dritto al punto ma poetico e dolce quando serve. Non ho trovato momenti ostici, nessuna parte che ho dovuto rileggere, ma è una lettura che scorre tranquilla. Inoltre i dialoghi dinamici mantengono alto l'interesse, oltre a esser ben scritti. Li ho adorati, specie come già detto prima, quando ci sono gli scambi di battuta tra i due protagonisti.

Non posso quindi fare a meno di consigliarvi questo libro e di leggere anche il precedente!



lunedì 8 novembre 2021

[Segnalazione] 'Che ne pensate di Las Vegas?' di Teresio Asola

 Buon inizio di settimana a tutti quanti!
Oggi vi segnalo il nono romanzo di Teresio Asola 'Che ne pensate di Las Vegas?' di Eretica  Edizioni.
Qui di seguito trovate tutte le informazioni.


 

Titolo: Che ne pensate di Las Vegas?

Autore: Teresio Asola

Edito da: Eretica Edizioni

Genere: Narrativa

Formato: Cartaceo

Prezzo: 14,00€



Trama

California, novembre 2004. Il cammino di tre italiani verso la costruzione di un sogno (consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore grazie alle energie rinnovabili) diventa un viaggio vero. Sorprendente.

Tiago è manager di un'impresa innovativa in ambito energetico col sogno dell'idrogeno: una realtà piccola ma coraggiosa, vivace e in cerca di differenziali competitivi e mercati, unica strada per crescere e sopravvivere nell'economia di quell'inizio di ventunesimo secolo ottimista e talora spregiudicato. In tale contesto si snodano le vicende di una missione di lavoro con due colleghi, caratterizzata dal senso di scoperta e di sorpresa del protagonista, grazie al quale l'intreccio va oltre il semplice resoconto di vicende di lavoro o di viaggio. 

Che ne pensate di Las Vegas? si snoda nei pochi giorni di trasferta all'insegna del risparmio e dell'essenzialità di tre manager italiani, in California nel 2004: pochi giorni dopo l'elezione presidenziale di Bush, a circa un anno dall'arrivo di Schwarzenegger al Governo dello Stato della California, del cui spoils system uno dei protagonisti (il professor Mitt Smith, advisor del precedente Governatore) cade vittima assieme alla moglie Adrian: "«Vittime entrambi dello spoils system, l’anno scorso» mormora il professore «licenziati dall’oggi al domani da Schwarzenegger». Lo dice con un lieve scarto del capo e un'espressione di dolore sul viso, come se dal muscoloso attore divenuto Governatore avesse ricevuto un gancio destro anziché una lettera di licenziamento»".

Molti personaggi sono veri, dietro pseudonimo. Come reali sono le vicende, pur riplasmate dall'invenzione narrativa. E reale è il viaggio, che completa e dà un senso vero a quei pochi giorni californiani. Soltanto nel viaggio possono accadere certe magie, e questo libro cerca di ridestarne alcune nel lettore, che vi s'immedesimerà. Tuttavia questo non è un quaderno di viaggio, anche se chi vuole riscontrarvi indicazioni, non faticherà a trovarne traccia.

È soprattutto la storia di un cammino, necessario, che ripercorre il viaggio fisico dei protagonisti, con i quali scopriamo le polverose strade del deserto americano, percorse da un rado traffico verso le luci illusorie e i falsi miti di Las Vegas; strade ricche delle vicende di chi le ha calcate, in passato.

Con i protagonisti scopriamo il viaggio dei tre manager verso la realizzazione di un sogno: contribuire grazie alle ricerche della loro azienda nel campo delle energie rinnovabili a consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore. Quantomeno, provarci. 

L'autore

Albese di nascita (1960), torinese di adozione. Laureato in Lingue nel 1984 con tesi su Orwell (non su 1984), lavoro dal 1977, ho tre figli. Prima di scrivere narrativa ho collaborato a un giornale locale (anni ‘80), pubblicato poesie (Diario in frammenti, 1987), scritto un capitolo per un Nobel per la Pace (Woodrow Clark, Sustainable Communities). Ho tradotto Death of a Salesman di Arthur Miller (1992), The Tenants (1993) di Bernard Malamud, Relato de un nàufrago di Gabriel Garcia Màrquez (1995), Muesli at Midnight di Aidan Mathews (2019), An Honest Man (2020) di Ben Fergusson, The Man Who Saw Everything (2020) di Deborah Levy. Ho avuto racconti pubblicati nei libri Possa il mio sangue servire (2015) di Aldo Cazzullo e Piemontesi per sempre (2019) di Autori Vari, oltre che nelle riviste "Pastrengo" (2018) e "Zona di disagio" (2020 e 2021). Nove i romanzi pubblicati:Volevo vedere l’Africa (2010), All’orizzonte cantano le cascate (2013), L’alba dei miracoli (2016), Mùnscià (2017), Spegnere il buio (2019), Raccontare troppo (2019), Tu, Bianca e Johnny (2020), Zuruni (2021), Che ne pensate di Las Vegas? (2021). Un decimo romanzo è in uscita entro fine 2021.





mercoledì 3 novembre 2021

[Segnalazione] 'Streghe d'Italia' di AA.VV.

Buon pomeriggio a tutti!
Pochi giorni fa è uscita la nuova antologia di NPS Edizioni, 'Streghe d'Italia' alla quale hanno partecipato ben 14 autori! Vi lascio qui di seguito tutte le informazioni!


Titolo: Streghe d'Italia

Autori: Autori vari

Edito da: NPS Edizioni

Genere: Antologia di racconti fantastici

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 14,00€ cartaceo

Pagine: 228

Data di lancio: 1 novembre 2021


Trama

Masche, basure, janare. L’Italia è popolata da numerose comunità di streghe, che in ogni regione, a volte anche in ogni città o paese, assumono caratteristiche proprie. Esperte guaritrici e studiose delle erbe, conoscitrici dei rimedi contro il malocchio o spiriti inquieti destinati a non trovare riposo, sono una presenza ricorrente nel folclore nostrano, che si manifesta in borghi dedicati, piazze in cui venivano condannate e bruciate, cantilene per invocarle o per scacciarle. 

In questo libro scoprirete alcune delle loro storie, spaziando lungo la penisola italiana, di oggi e di ieri, in compagnia di donne misteriose e terribili. 

Tenete acceso il lume, cari lettori, o le Streghe d’Italia vi faranno perdere la ragione!

 

 

Il volume “Streghe d’Italia” contiene i racconti: L’anatema della Dragunara, di Giuseppe Gallato; La vecchia del pozzo, di Marco Bertoli; La paglia del demonio, di Miriam Palombi; C’è una certa vecchia di nome Dipsas, di Alessandra Leonardi; Elektita, di Elena Mandolini; Amaranta, di Alessandro Ricci; Matteuccia di Ripabianca, di Daniela Tresconi; Lia, di Laura Rizzoglio; Il gatto nero, di Debora Parisi; Piazza Julia Carta, di Luciana Volante; Tieni acceso il lume, di Francesca Cappelli; Le tre Maddalene, di Micol Fusca; L’arco delle streghe, di Monica Serra; La rificolona, di Alessio Del Debbio.


Lettura consigliata a un pubblico adulto.


Estratto: 

Chiamatemi strega, chiamatemi come volete, da sempre ho il fuoco nell’anima, ho la vista e l’udito di un gatto. Parlo con le formiche e con gli alberi, ho la bellezza dentro, l’armonia e la luce del sole, la forza di una tigre. Mi odiate perché sono diversa, sono unica, ma ho il coraggio e la volontà di essere sempre me stessa.