lunedì 31 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Il dado è tratto da una storia vera' di Mauro Reperto

 Buon inizio di settimana a tutti!
Oggi vi segnalo la raccolta di racconti di Mauro Reperto 'Il dado è tratto da una storia vera'. Qui di seguito trovate tutte le informazioni e un estratto che l'autore ci ha gentilmente concesso.

 

Titolo: Il dado è tratto da una storia vera

Autore: Mauro Reperto

Edito da: YouCanPrint

Genere: Raccolta di racconti di fantascienza/realismo magico/fantasy/paranormal

Formato: Cartaceo

Prezzo: 10,00€

Pagine: 154

Data di lancio: Maggio 2021



Trama

Uomini smarriti in un futuro distopico, civilità extraterrestri che ci hanno sempre deriso, animali demiurghi, inventori e santi disagiati, sogni dentro altri sogni... Che cosa unisce i protagonisti delle storie raccolte in questo libro? "Il dado è tratto da una storia vera" è un libro gnostico ma non ostico, che attraversa vari generi: fantascienza, grottesco, paranormale, realismo magico, onirico, fantasy. Al tempo stesso è un libro che vi farà ridere come uno specchio e riflettere come un deficiente. "Colui che vuole entrare nel regno dei cieli, vi giungerà. Se disprezza questo mondo e lo considera come un gioco, ne uscirà ridendo". (Vangelo di Filippo, purtroppo a oggi apocrifo). È tutto troppo vero per essere bello?

Estratto



Nicola Scheggi (per gli amici Nicolas Cage) quel pomeriggio tornava a casa, come ogni giorno, al suo adorato, aureo cliché familiare: Tafferuglio, il suo cane, un bastardino sempre vispo e giocoso, Flavia, la sua compagna amorosa e imprevedibile, il figlio Luigi, socievole e curioso. Quando entrò, il cane ululò di terrore e gli si rizzò tutto il pelo, ma poi sentì il suo odore e lo riconobbe. Gli leccò i piedi, gli mordicchiò le nocche delle dita e scodinzolò per dargli il benvenuto. Lo accolse poi la voce di Flavia proveniente dalla cucina.

«Nicola, Amore, ti sei ricordato di comprare quello che ti avevo chiesto stamattina?».

«No, Tèsoro, che cosa mi avevi chiesto di comprare?».

«Oioi Nicola, ma se me lo ricordassi, mi sarei espressa diversamente» reagì lei uscendo dalla cucina. «Oddio Nicola! Nicolas! Sembri diverso stasera! Non sei tu Nicola! Aiuto!».

«Ma come non sono io, e chi devo essere se non Nicolas Cage!» rispose lui divertito mentre la rincorreva per casa. La placcò, la stese sul tappeto con i suoi amorevoli tentacoli. «Allora, questo corso di autodifesa che ti hanno fatto fare alla cooperativa? Mi sembra che non sia servito a molto.» Dopo di che cominciò a divorarla in salotto.

In mezzo a quello psicodramma arrivò il figlio Luigi, che spalancati occhi e bocca, giustamente chiese: «O babbo, ma cosa stai facendo alla mamma? Finirai per ucciderla! Ehi, ma tu non sei il babbo, sei un mostro! Ti avevo scambiato per lui all’inizio, assomigli a lui, tranne che… sei diverso!».

«Uguauaaargh!» obiettò il Mostro. Si divertivano tanto, in quella casa.

 


giovedì 27 gennaio 2022

Recensione: 'Eco dall'inferno' di Manuela Fanti

 Buongiorno a tutti!
Oggi è il giorno della memoria, giorno ideale per presentarvi questo romanzo uscito pochi giorni fa che tratta proprio quegli orrori nei laboratori nazisti. 'Eco dall'inferno' di Manuela Fanti è stata una lettura eccezionale.

 

Titolo: Eco dall'inferno

Autrice: Manuela Fanti

Edito da: Words Edizioni

Genere: Horror/Thriller

Formato: Digitale, prossimamente in cartaceo

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 24 gennaio 2022



Trama

Sono la prigioniera K317, codice completo KRB10317, e sono considerata una cavia.
Il giorno che mi hanno portata al campo con mia madre e mio fratello è stato l’ultimo in cui li ho visti.


Si narra che dal lago di Grenze, durante le notti di luna piena, le anime urlanti di bambini che lo infestano risalgano sino alla cima della torre, generando un sentiero di orme insanguinate. Quando d’inverno la superficie si congela, restano invece imprigionate e attendono di incrociare uno sguardo a cui trasmettere il proprio tormento. È solo una leggenda, ma quando Clara Steiner cade mentre pattina sul lago ghiacciato, inizia per lei un incubo fatto di voci, lamenti e flashback improvvisi che condurrà alla scoperta di un cadavere. Il male, però, affonda le sue radici nel passato, viaggia nel tempo come un’eco lontana, sino ad arrivare al 1945 e agli esperimenti compiuti dai nazisti, in una storia che serba colpi di scena dalla prima all’ultima pagina.

Raccontare in maniera semplicistica questo romanzo non è affatto facile. Ti scombussola, ti scava nell'anima, ti trattiene alle pagine e ti fa palpitare il cuore. Abbiamo tre salti temporali che si intersecano tra loro portandoci a un grande colpo di scena che va ad allineare tutti i tasselli al loro posto. Per qualcosa rimane il mistero, per altre questioni la soluzione è un vero e proprio shock.
Ci troviamo a Grenze, dove circolano diverse leggende, una di queste riguarda proprio il lago dove Clara, per una caduta sui pattini, andrà a specchiarsi sulla lastra ghiacciata scorgendo volti sovraesposti di bambini. Bambini, tutti gemelli, che nel 1945 venivano gettati lì dopo che i nazisti avevano fatto degli atroci esperimenti su di loro. Lì, dove una volta c'era un semplice monastero, ora diventato un laboratorio dove nei sotterranei tenevano imprigionati i gemelli ebrei. Nessuno a Grenze ne era a conoscenza. Nessuno sapeva degli orrori che si stavano svolgendo a pochi passi, fino a quando la storia non ha posto loro la fine. Sembrerebbe che le anime di quei bambini cercherebbero qualcuno a cui affidare la verità, ma non è solo questo, come presto scoprirà Clara. C'è un'altra profezia, una vera e propria maledizione che è stata scagliata in quel posto e che non accenna a finire.

Come dicevo prima abbiamo tre salti temporali: il 1945, con i crudeli esperimenti sui gemelli da parte dei nazisti, il 1976 dove Clara inizia a essere tormentata dalle voci appartenenti a quei bambini che ha visto nel lago ghiacciato, al rinvenimento di un cadavere e alla scomparsa di una persona. Tutti a Grenze iniziano a prenderla per pazza, nessuno crede alla sua storia, neanche quando sembra descrivere perfettamente come potrebbe essersi svolto quell'omicidio. Perché lei era lì. Anzi, era nel corpo della vittima, era come vivere quei suoi ultimi momenti. E il 2007, quando quegli orrori di cui nessuno ormai più ne parla vengono di nuovo a galla. Clara, che è ora madre di Anna, torna a far visita ai suoi genitori. Le voci non se ne sono mai andate, anzi, sembrano esser passate anche a Anna ma di nuovo tutto viene taciuto e pensato a una conseguenza del fatto che la ragazzina sia muta. Ma tutti i misteri passati stanno per essere scoperti. Delle vecchie indagini, un orsacchiotto di peluche, un tunnel scavato nella terra umida, saranno tutti indizi che porteranno a una verità terribile e che vede la famiglia di Clara come protagonista.

Sono davvero troppi i personaggi che mi sono piaciuti e ancora di più come ognuno di loro si lega all'altro durante questi salti temporali. Ci sono state delle rivelazioni che mi hanno davvero meravigliata. Soltanto una cosa ero riuscita a intederla ma tutto il resto è stata una vera e propria sorpresa. Clara viveva quella che poteva sembrare una vita normale, sempre insieme al suo amico Carl. Ma quando quel giorno vede quei volti di bambini nel lago tutto cambia per lei, inizia a essere additata come pazza, la svitata di Grenze, e se ne va via per tornare nel 2007 a far visita ai suoi genitori accompagnata da sua figlia Anna. Anna è una ragazzina muta, ma è incredibilmente coraggiosa, anche più della madre. Se infatti Clara è molto remissiva, e alla fine cede, Anna continua a cercare quella verità che è intenzionata a scoprire. Sia chiaro, Clara ci ha provato con tutta se stessa, ha sempre raccontato la sua verità e non è mai tornata sui suoi passi ma a un certo punto è come se avesse avuto bisogno di sentirsi 'guarita', che qualcuno la smettesse di guardarla come una pazza. Come se fosse necessario non pensare più a quelle voci e a quei volti. Anna ha tenuto tutto nascosto, almeno la maggior parte delle cose. Era sicura che nessuno le avrebbe creduto veramente ma comunque va fino in fondo, si avventura nel bosco insieme a Claus, il figlio di Carl che ora è diventato commissario, fino a scoprire i sotterranei di quel terribile posto. Anna è energica, avrebbe voglia di farsi valere anche contro Matt, il bullo che la tormenta quando invece Claus le consiglia di ignorarlo, non ha quasi paura delle conseguenze. Lei è un personaggio che ho amato e che senza dubbio è diventato il mio preferito durante la lettura. Il mistero che serpeggia le due gemelle diventa un qualcosa che Anna deve assolutamente scoprire, perché sa che è legato con qualcosa che ha a che vedere con ciò che vede e sente.
Allo stesso tempo però ho trovato magnifiche, per quanto terrificanti, tutte le parti dedicate alla Madre Superiora dell'ex monastero, Agathe. Non solo è un personaggio oscuro, meschino, manipolatore, ma ci offre anche quel tocco di paranormale che dà inizio alla vicenda. Quelle parti le ho trovate spaventose, ma lei è stata scritta veramente in una maniera perfetta. Ho colto benissimo questo personaggio, come abbia cercato in tutti i modi di avere salva la vita, di come abbia ammaliato pur di rimanere nel monastero, di come pensava di purificare gli ebrei e di sentirsi nel giusto. Sapeva allo stesso tempo di essere votata al male, che era sprofondata nell'inferno e che quello era il posto che sentiva le appartenesse. Nessun momento di rimpianto, nessun momento di crollo. Questo è un personaggio crudele che non delude mai, nemmeno alla fine. Non è ipocrita, non ricerca redenzione, anzi, tutt'altro.
Voglio fare anche una menzione speciale per Samuel che inizialmente non avevo visto di buon occhio ma poi mi sono totalmente ricreduta. Anche lui è un bellissimo personaggio, audace e specialmente coraggioso, disposto a fare di tutto pur di raggiungere il suo obiettivo. Ho in particolar modo apprezzato una scena, quando anche se è in evidente pericolo di vita, comunque torna indietro per salvare le prove che aveva trovato per le sue indagini. Non è di certo una mossa semplice da fare.

Vorrei poter dire di più, parlare del rapporto tra la povera Ada, il prete e Agathe. Così come le gemelle e quello che è capitato alla loro famiglia ma naturalmente rischierei di fare spoiler. Vi posso soltanto dire che la trama ha un intreccio sconvolgente, che tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere o qualcosa di eccezionale da rivelare e che mai, neanche per un capitolo, colpisce la noia. Ho letto questo romanzo con avidità, mi dispiaceva quando ero costretta a interromperlo perché mi ha saputo catturare non solo per gli intrecci, ma anche per l'orrore che sa suscitare (nel senso positivo del termine).
Lo show don't tell è utilizzato egregiamente, forse anche troppo nelle scene dove si parla delle torture che tutti quei gemelli erano costretti a subire. Il tutto è molto dettagliato, ricercato, ben costruito. Ho potuto perfettamente avvertire quello che provava Ada, il tunnel maledorante che sa anche di sottobosco, i dolori delle ferite, delle bruciature, delle punture degli esperimenti.
Non è un romanzo qualsiasi: è un romanzo che va a lacerarti l'anima anche per ricordarci che se le leggende possono rimanere leggende e basta, quegli orrori sono realmente accaduti.
Non c'è niente di inventato in quello. Ci sono state innumerevoli persone che hanno davvero patito l'inferno, che hanno chiesto un aiuto che non è mai arrivato, che sono stati così ben nascosti che mai nessuno ha potuto trovarli in tempo.

Stile fantastico, una trama avvincente, orrori reali, leggende spaventose.
Questo e molto altro troverete nel romanzo. L'autrice è stata una piacevole scoperta e consiglio a tutti voi questa lettura che premio con il massimo del punteggio.




sabato 22 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Versi sciolti nel caffè' di Valentina Mannocci

 Buon pomeriggio a tutti! Oggi vi segnalo la raccolta poetica di Valentina Mannocci, edita da Eretica Edizioni. Qui di seguito troverete tutte le informazioni.

 

Titolo: Versi sciolti nel caffè

Autrice: Valentina Mannocci

Edito da: Eretica Edizioni

Genere: Raccolta di poesie

Formato: Cartaceo

Prezzo: 14,00€






In queste pagine il contenuto è semplice così come lo è la vita dell’autrice. La memoria di giorni e luoghi passati, di storie ripescate dall’adolescenza, apre la strada a riflessioni sull’amore relazionale e materno, riflessioni che scavano negli atti quotidiani, intimi o collettivi che siano.

Valentina Mannocci nasce a Livorno nel 1988. Le sue grandi passioni sono la lettura e il teatro-danza. Dopo essersi affacciata agli studi universitari, nella facoltà di Filosofia a Pisa, decide di dedicarsi al lavoro di Educatrice Tecnica e Coreografa in una società sportiva livornese. Per lei la scrittura è un bisogno pressoché fisiologico. 

giovedì 20 gennaio 2022

[Segnalazione] 'È tutta una punk fiction' di Mark Renton

 Buon pomeriggio a tutti!
Oggi vi segnalo il romanzo di Mark Renton edito da Porto Seguro Editore! Troverete qui di seguito tutti i dettagli.

 

 Titolo: È tutta una punk fiction

Autore: Mark Renton

Edito da: Porto Seguro

Genere: Narrativa contemporanea

Formato: Cartaceo

Prezzo: 18,90€




Trama

Milano, novembre 1995. Giacomo, studente all’ultimo anno delle superiori, si ritrova a vivere una crisi introspettiva legata alla mancanza di certezze e alla totale assenza di prospettive riguardo al futuro. Ancora condizionato dalla brusca chiusura della prima relazione importante della sua vita, affronta ogni giorno senza entusiasmo ma con cinismo e disillusione. L’unica persona che riesce a comprenderlo è il suo migliore amico, ma non è sufficiente per colmare il vuoto che sente nella sua esistenza. Tutto procede invariato finché un giorno, durante un concerto punk al Leoncavallo, conosce Chiara, una ventiduenne universitaria dotata di una forte personalità autodistruttiva. Mentre intorno a loro il mondo cambia grazie soprattutto alla tecnologia, i due giovani, così simili ma anche così diversi, iniziano una frequentazione e cercano di comunicare, quando intorno a loro nessuno sembra più interessato a farlo. Il racconto sincero e crudo di una Milano anni ’90, tra luci e ombre, rimbomba tra le pagina, con una colonna sonora punk rock in sottofondo.

mercoledì 19 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Icon Vintage Dress' di Beatrice Brandini

 Buon pomeriggio a tutti! Oggi sono qui per segnalarvi il libro di Beatrice Brandini dove attraverso i suoi lavori racconta il mondo della moda, un percorso che ripercorre interamente il '900 attraverso i più grandi stilisti del mondo. Vi lascio al comunicato stampa!

 

Titolo: Icon Vintage Dress

Autrice: Beatrice Brandini

Genere: Storia della Moda

Edito da: 99 edizioni

Pagine: 186

Formato: Cartaceo

Prezzo: 16,90€ 



Trama

L'argomento principale di questo libro, i protagonisti della moda dal primo Novecento ad oggi, si può parlare di stile citando il "concettuale” di Comme de Garçon, la "magica” maglia” di Missoni, "l'onirico romantico” di Marras," l'eleganza” di Armani, "la progettualità architettonica” di Ferré, "l'ironia” di Moschino, la "femminilità mediterranea” di Dolce & Gabbana, il "romanticismo senza tempo” della Ferretti. C’è addirittura chi, attraverso una sfumatura di colore, ha creato il suo marchio di fabbrica, associando ad esso il proprio nome e diventandone aggettivo, come "il rosso Valentino”, "il greige di Armani” (acronimo di grigio e beige), "il rosa shocking” di Schiaparelli.

Comunicato stampa 

“LO STILE DI...”


Così inizia il percorso scritto da Beatrice, una strada che racconta e che si esprime attraverso i suoi lavori, attraverso i suoi disegni, collezioni di capi e di accessori, collaborazioni importanti con prestigiosi marchi come: Ferragamo, Champion, Roy Rogers, Franklin, Dimensione Danza, Koan. L’esperienza più importante e duratura di ben oltre 13 anni con Puma, gli ha permesso di ricapitolare attraverso la sua prima opera letteraria un percorso storico, un manuale del costume del novecento che raggruppa i più grandi nomi della storia della moda.


I protagonisti della moda, dalla prima metà del Novecento ad oggi, si può parlare di stile citando il “concettuale” di Comme de Garçon, la “magica” maglia” di Missoni, “l’onirico romantico” di Marras, ”l’eleganza” di Armani, “la progettualità architettonica” di Ferré, “l’ironia” di Moschino, la “femminilità mediterranea” di Dolce & Gabbana, il “romanticismo senza tempo” della Ferretti.

Poi ci sono abiti che da soli sono entrati di diritto nella storia del costume, nei musei, nelle collezioni, nei sogni di tutte le persone che amano la moda e questo lavoro. Diventando testimonianza di un’epoca. Per fare qualche esempio, all’inizio del Novecento Poiret, Vionnet, e successivamente Chanel, liberarono le donne dal corsetto, decretando l’inizio di una moda più fluida, comoda, MODERNA!

Poi negli anni Sessanta con la rivoluzione sessuale, la minigonna di Mary Quant. Alla fine degli anni Settanta le stravaganti creazioni di Vivienne Westwood e lo street punk nella Londra della Thatcher. Il boom edonistico degli anni Ottanta, con i paninari e i loro codici estetici attraverso Timberland e Moncler. Gli anni Novanta e l’egemonia del LOGO come riscatto sociale; tutti questi sono solo alcuni esempi.

Il libro è disponibile su www.amazon.it, www.amazon.com, www.beatricebrandini.it.





domenica 16 gennaio 2022

Recensione: 'Sarang: Il coraggio di amare' di Elisa Fumis

 Buona domenica a tutti!
Oggi vi porto la recensione dell'ultimo libro che ho letto, 'Sarang. Il coraggio di amare' di Elisa Fumis!


 

Titolo: Sarang. Il coraggio di amare

Autrice: Elisa Fumis

Edito da: Self Publishing

Genere:  M/M

Formato: Cartaceo & digitale

 

 

 

Trama

Kei è un ragazzo timido e senza amici. All'inizio dell'anno scolastico, nella sua classe si trasferisce Jun, un misterioso ragazzo.
I due stringono subito amicizia e Kei si scopre attratto dalla personalità dolce ed espansiva di Jun. Non sa che quest'ultimo nasconde un pesante fardello che non vuole rivelare a nessuno.
Nella mente di Kei si insinuano dubbi e deve fare i conti con la paura di perdere il suo primo amico... e non solo.
 

Ero incuriosita da questo romanzo, anche perché come molti di voi sanno adoro il genere M/M. Abbiamo una storia delicata, molto dolce, che affronta però tematiche difficili. Non immaginavo infatti che ci sarebbe stato quel tocco in più, immaginandomela all'inizio come una semplice storia tra studenti. E invece c'è molto altro.
Ovviamente questo non significa che la storia non sia adatta a un pubblico più giovane, anzi, si rivolge in particolar modo agli adolescenti e ai problemi che potrebbero insorgere in quell'età.

Un altro motivo che mi ha attratta all'acquisto di questo libro è stato anche per l'ambientazione. Il romanzo è infatti ambientato in Giappone, e da grandissima amante di questa cultura, non ho potuto non apprezzarlo. Durante la lettura ci si imbatte spesso in termini e usanze giapponesi, e per chi non ne fosse avvezzo ci sono delle utili note inserite dall'autrice che potranno aiutarvi a entrare meglio nel background culturale scelto. Conoscevo già i termini proposti, ed è tutto esatto! In questi casi potrebbe rivelarsi anche difficile la ricerca della documentazione, ma non è questo il caso.

Chi sono quindi i nostri protagonisti? Jun e Kei sono due studenti, l'uno opposto all'altro, anche se la dolcezza è la caratteristica che li accumuna. Kei potrebbe sembrare un ragazzo fortunato: ha infatti una famiglia che lo appoggia in qualsiasi cosa lui voglia fare così come lo sostiene anche quando inizia a pensare di essersi innamorato di un ragazzo, Jun per l'appunto. Ma non tutto è roseo per lui: non ha amici, si isola, è timido e insicuro, ha subito e continua a subire episodi di bullismo, anche molto forti che naturalmente minacciano la sua sicurezza. Cerca di non attirare problemi, ma viene comunque preso di mira. Jun invece sembra abbastanza forte da proteggersi da queste situazioni, ha un carattere più determinato anche perché viene da una situazione in cui ha davvero dovuto imparare a farsi gli artigli. La sua famiglia non è un modello come quella di Kei, sua madre addirittura pensa al suicidio e suo padre è invischiato nella malavita. Nonostante ciò, Jun non sembra perdere il suo desiderio di fare qualcosa nella vita, di emergere, di poter finalmente uscire da quella gabbia, e sogna di diventare un idol. Sa muoversi bene, sa ballare e questa sua passione sembra che lo aiuti molto.
Anche Kei ha una passione, gli piacerebbe poter disegnare il suo primo manga e pubblicarlo e inizia, coinvolto da Jun, alla stesura di 'Sarang', volenteroso finalmente di proporlo a una casa editrice per la pubblicazione. Kei non si sente molto sicuro di se stesso, ma Jun e la sua famiglia lo incoraggiano e gli danno il sostegno necessario di fare finalmente quel passo in più che fino a quel momento non aveva voluto fare.

Ed è qui che si sviluppano degli elementi davvero importanti nel libro.
Innanzitutto è chiaro che non tutto ciò che vogliamo nella vita si può raggiungere, o quantomeno, non nel modo che avevamo inizialmente pensato. La vita può sorprendere in altri modi, ma quand'è che le cose iniziano a smuoversi? Proprio nel momento in cui si tenta. Forse non riusciremo nell'impresa, ma il fatto di essersi messi in gioco, di essersi fatti conoscere, dà quel tocco in più che finalmente fa smuovere le cose. L'importante è quindi mettersi in gioco, non rimanere fossilizzati nella propria vita sperando che tutto cambi senza fare niente. Questo è il messaggio che più mi è piaciuto nel libro. Pensavo che avremmo avuto un passaggio scontato, ma così non è stato, motivo per cui mi è piaciuto ancora di più. Trovo che sia giusto che un ragazzo, anche se timido e insicuro, debba confrontarsi con situazioni che potrebbero sconvolgerlo. Perché sarà esattamente quello che lo farà crescere e Kei ne ha bisogno. Il motivo per cui penso che a Kei bisogna veramente dare una scrollata è data secondo me dai suoi genitori. Mi spiego meglio: vi avevo già detto che la sua è una famiglia modello, che lo appoggiano in tutto e sono sempre pronti ad aiutarlo. Ma non sempre questo potrebbe rivelarsi un atteggiamento giusto. Sua mamma dovrebbe comportarsi più da mamma che da 'fangirl', dovrebbe fare in modo che il figlio prenda il volo senza il suo continuo supporto. Lo so, quello che sto dicendo potrebbe non avere senso per qualcuno, ma pensate a un ragazzo estremamente timido. Ha sì, bisogno di aiuto, ma allo stesso tempo deve farcela anche da solo, distaccarsi dalla famiglia e magari iniziare a confidarsi non con sua madre, ma con un amico. Quando infatti inizia ad aprirsi con Shimizu sono stata felicissima per lui. Ha fatto un passo avanti, ed è giusto così. Deve iniziare a parlare dei suoi problemi e ad affrontarli anche con altre persone al di fuori della sua cerchia familiare. In quel momento si inizia veramente a crescere.

Jun è la persona perfetta per Kei, perché si completano a vicenda. Kei sente di voler aiutare Jun, anche se non ne ha i mezzi e non vorrebbe mai che Jun lasciasse la sua carriera di idol. Jun però ogni tanto ci pensa e questo è un altro passaggio che mi è piaciuto. Essere idol potrebbe essere una liberazione per lui, ma solo in quel momento e in quel contesto. C'è altro di più importante e ha la maturità per capirlo.

Sono ragazzi giovani, ma entrambi stanno affrontando delle crisi. E ognuno cerca come può di aiutare l'altro. La loro è una storia d'amore leggera, delicata, che si costruisce con calma. Il loro è stato sicuramente un colpo di fulmine ma hanno dovuto assimilarlo, capirlo, dovevano rendersi veramente conto di quello che provavano e questo di certo non può succedere in poco tempo.

Anche lo stile mi è piaciuto. Non ho trovato errori grammaticali o di battitura e ho apprezzato il fatto che ci siano così tanti dialoghi che rendono scorrevole la lettura. Il romanzo è scritto in prima persona, metodo che preferisco in testi del genere perché ci permette di capire meglio le sensazioni che provano i personaggi. Detto questo, ve ne consiglio assolutamente la lettura!


 


 


mercoledì 12 gennaio 2022

[Segnalazione] 'La teoria della Penombra. Parte I' di Ivano Petrucci

 Buonasera a tutti!
Eccoci qui per una nuova segnalazione! Oggi vi farò conoscere 'La teoria della Penombra. Parte I' di Ivano Petrucci! Di seguito troverete tutte le informazioni e un estratto concesso dall'autore!


Titolo: La teoria della Penombra. Parte I

Autore: Ivano Petrucci

Edito da: Self Publishing

Genere: Narrativa paranormal, mistero

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 5,49€ digitale, 14,90€ cartaceo




Trama

Larént Sindrinssòn, un islandese dall'oscuro passato e figlio di un ex agente segreto, si ritrova a fare i conti con i suoi antichi demoni dopo sei anni di ritiro presso un remoto centro abitato nell'estremo oriente nella Russia, in cui l'anziano contadino Andreev Brackvič viene inaspettatamente trovato assassinato nel terreno della sua fattoria. Sulla scena del crimine, vengono palesati misteriosi messaggi che rivelano l'inconfutabile ritorno dell'ORP, un'organizzazione sovversiva intenta a prendere le redini di un potere delle cui origini Larént è stato diretto testimone, una potente frequenza energetica chiamata Penombra, la quale venne scaturita nell'inconscio di suo padre, Sindri Dalvinssòn, divulgandosi e nutrendosi dei lati più oscuri dell'anima. Essa, agendo come una potente frequenza difficile da decifrare, domina sugli arbitri del mondo sfruttando le emozioni negative degli esseri umani. La battaglia tra l'islandese e il suo vecchio nemico, Robert Belinskij, leader dell'ORP, comporterà profonde rivelazioni tenute sospese tra il passato, il presente e il futuro. 


Estratto

"Ed ora le energie della terra si erano imbestialite, gli esseri umani automatizzavano, non interiorizzavano correttamente le proprie emozioni, e nessuna pulsazione batteva all'unisono con lo spirito, né con i deboli impulsi neuronali della mente, oramai soggiogati dalle menzogne della paura e dell'insulsa carne"


martedì 11 gennaio 2022

[Segnalazione] 'On the Sea. Orizzonte senza approdo' di Lea De Luna

Buon pomeriggio a tutti!
Oggi vi segnalo il primo volume di una trilogia post-apocalittica 'On the Sea. Orizzonte senza approdo' di Lea De Luna pubblicato da Franco Di Mauro Editore. Di seguito trovate tutte le informazioni e il link che rimanda al video in 3D pubblicato sulla pagina Facebook dell'autrice.


Titolo: On the Sea. Orizzonte senza approdo

Autrice: Lea De Luna

Edito da: Franco Di Mauro Editore

Genere: Young Adult, Post-apocalittico

Formato: Cartaceo

Prezzo: 18,00€

Trailer 3D: qui

 

 

Trama

Le chiamano: “Gemelle”. Sono la Day Twin e la Night Twin, due enormi navi futuristiche che, affiancate, solcano i mari collegate da tre passerelle. Uniche superstiti della Grande Ondata che sommerse l’intero globo terrestre, ospitano a bordo l’ultima colonia umana vivente. Ma si può vivere in un’ intransigente società gerarchica all’interno di una realtà straordinariamente fantastica? Nel rigido mondo di bordo immaginato dall’ Autrice, tutto si muove tra duelli mozzafiato, sconcertanti verità, architettati complotti e un amore che, a causa delle divisioni sociali fra i sopravvissuti, non può dichiararsi tale. Attraverso gli occhi e le azioni dei personaggi, ingabbiati in schemi socialmente complessi, Lea ci accompagna in un contesto nuovo fatto di leggi severe, obbligo del rispetto e perenne emergenza. Riusciranno dunque i protagonisti ad affermare le proprie ragioni, quando tutto attorno a loro sembra impossibile? E il ribelle Ethan, Rigel della lega degli Antares, ce la farà a realizzare i suoi sogni di passione e libertà lì dove tutto è sotto lo sguardo di tutti? 

sabato 8 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Let It Be Christmas' di AA.VV

So che Natale è passato e ve ne avevo già parlato sia sulla mia pagina Facebook che sulla pagina Instagram, ma mi sono resa conto di non aver fatto un post qui! Ripeto, Natale è passato ma l'iniziativa benefica continua. Tutto il ricavato di questa antologia, di cui anche io ho preso parte, andrà alla Onlus 'Per un sorriso in più' che si occupa di supportare iniziative solidali come 'Nipoti di Babbo Natale'. Grazie a Words Edizioni e al vostro sostegno questo Natale molti nonni nelle case di riposo hanno visto recapitare i regali che desideravano!
Il mio racconto inoltre potrà interessare chi ha apprezzato Le campane di San Pietroburgo. Il racconto che ho scritto dal titolo La ballerina con il fiocco rosso riprende le vicende di Gavril. Vi farò fare un tuffo nel suo passato!
Di seguito tutte le informazioni!

 

Titolo: Let It Be Christmas

Autori: AA.VV (elenco in fondo)

Edito da: Words Edizioni

Genere: Raccolta di racconti natalizi

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 15,90€ cartaceo, 2,99€ digitale. Tutto il ricavato in beneficenza a 'Un sorriso in più'

Data di lancio: 9 dicembre 2021



Il progetto

Questa antologia è frutto di un progetto che abbiamo fortemente voluto condividere con i nostri autori, i quali non ci hanno fatto mancare il supporto creando per noi storie dal sapore natalizio, seppure di generi differenti.
Abbiamo deciso di legare “Let it be Christmas” al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, di cui si occupa la onlus “Un sorriso in più”, per sostenere gli operatori e i volontari che quotidianamente si occupano degli anziani nelle case di riposo di tutta Italia.
Il 2020 e ancora il 2021 sono stati anni complessi, che ci hanno portato via tanto. E ci hanno portato via anche la memoria, custodita dai nostri anziani, dai nostri nonni, da chi ha vissuto più vita di noi. Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale” e devolvere il ricavato di questa antologia, sia in versione digitale che cartacea, alla onlus di riferimento.

All'interno dell'antologia troverete i racconti:

  • Fiocchi di neve e fili d'argento - Il Natale ai tempi del presepe vivente, Giulia Barucco
  • Nessun Natale, Tatjana Ciotta
  • Tre giorni al Natale, Marianna Coccorese
  • Wolf lineage - Essere parte del branco, Krisha Skies
  • Un magico-tragico Natale, Laura Baldo
  • Le Batterie, Salvatore Improta
  • Ricordi dallo Yukon, Vanna Costanzo
  • Andare, Beatrice P.
  • Un desiderio per Natale, Margherita Maria Messina
  • Natale Rosso Sangue, Liliana D'Angelo
  • Miss... Tletoe, Rita Mariconda
  • Rewind, Manuela Fanti
  • Sotto l'albero, Maria Erika Martino
  • Il regalo più grande, Susy Tomasiello
  • Il mio Natale con te, Carlo Lanna
  • Riso e Fiori d'Arancio, Barbara Morini
  • La ballerina con il fiocco rosso, Jessica Marchionne

 

venerdì 7 gennaio 2022

[Segnalazione] 'Cuore di cristallo' di Juliane Seidel e tradotto da Annalisa Alberti

 Buon pomeriggio a tutti!
Oggi vi segnalo questo romanzo dalla cover bellissima tradotto da Annalisa Alberti, 'Cuore di cristallo' di Juliane Seidel! Oltre a tutte le informazioni troverete anche un estratto che ci è stato gentilmente concesso!

Titolo: Cuore di cristallo

Autrice: Juliane Seidel

Tradotto da: Annalisa Alberti

Edito da: Babelcube

Genere: Fantasy

Formato: Ebook

Prezzo: 5,24€

Pagine: 378

Data di lancio: 14 novembre 2021

Link all'acquisto: Amazon, Kobo, Apple

Trama

Potrebbero essere le vacanze perfette...
Lynn, Marie e Lia progettano di trascorrere il tempo a prendere il sole e a nuotare sulle rive del lago Stechlin. Se solo gli incubi di Lynn la lasciassero in pace... 
Ogni notte sogna misteriosi bambini fantasma che chiedono aiuto e la mettono in guardia dai pericoli delle acque del lago. Quando un mostruoso cavallo appare sulla spiaggia, le amiche di Lynn scompaiono senza lasciare traccia. I suoi incubi sembrano avverarsi...
Come se non bastasse la misteriosa Daja compare di punto in bianco per proteggerla dal mostro del lago, e la sua presenza inizia a turbarla sempre più. Mentre si getta alla ricerca di un Cuore di cristallo blu e mette a rischio la sua vita per salvare le amiche, Lynn deve fare i conti con un antico segreto, legato al passato della sua famiglia...

Estratto 

"Lynn accantonò i pensieri: era giunta troppo lontano per farsi divorare da dubbi e paure. Iniziò a guardarsi intorno. Non era mai stata così in profondità prima d'ora. L’acqua gelida le punzecchiava la pelle e gli occhi, ma gradualmente cominciava a tollerarla. Anche l’oscurità le causava sempre meno problemi, benché cogliesse soltanto ombre sfocate ai margini del campo visivo. Dopo poco riuscì a distinguere più chiaramente l’ambiente intorno a lei.
Lynn non riusciva a individuare alcuna fonte luminosa, ma era come se la luce del giorno spiovesse dall'alto sul fondale che stavano raggiungendo. Pensò alle masse d’acqua sopra di lei: dovevano essere venti metri buoni da lì alla superficie. Né la luna né i raggi del sole potevano raggiungere una tale profondità, eppure…
Quando Lynn lasciò vagare lo sguardo, le si rivelò un mondo oltre ogni immaginazione. Enormi arbusti variopinti ricoprivano il terreno. In mezzo crescevano piante larghe e tozze, con foglie tonde e piatte che rivestivano i delicati rami e brillavano di ogni colore. Tra le conformazioni arboree emergeva dell‘erba alta un metro, che ondeggiava al dolce flusso dell‘acqua. Non era verde, ma di una tonalità tra il porpora e il viola.
Finalmente riuscì a individuare le fonti luminose: erano delle sfere grandi quanto un pugno che fluttuavano nell’acqua e scintillavano in tutti i colori immaginabili, trasformando il mondo subacqueo in un arcobaleno.
Lynn scoprì fiori a forma di stella ed enormi piante simili a palloncini dalla superficie butterata e sgradevole, che avevano un aspetto malaticcio. Qua e là coralli a forma di ventaglio popolavano pietre e rocce.
Pesci, granchi e altri animali brulicavano ovunque. Si nascondevano tra i rami sottili di un enorme albero scintillante che sembrava fatto di cristallo, oppure cercavano rifugio nello stravagante sottobosco.
Lynn si costrinse a ignorare lo scintillio della vegetazione e spostò l’attenzione sulla fauna. In contrasto con la variopinta flora subacquea, gli animali avevano un aspetto pallido e sgradevole. Un grosso pesce stava nuotando freneticamente fuori portata mentre si avvicinavano. Le sue squame formavano strane vesciche, come se soffrisse di una grave malattia. Anche gli altri animali si presentavano in pessime condizioni. Gran parte dei granchi era priva di arti, e invece del carapace rosso sfoggiavano un grigio fangoso. Molti dei pesci somigliavano a piccoli fantasmi. Non avevano nulla in comune con i loro parenti dai colori vivaci che Lynn osservava negli acquari."

giovedì 6 gennaio 2022

Recensione: 'Il tredicesimo segno: Il cuore celato della fiamma' di Laura Baldo

 Ed eccoci qui con la prima recensione di questo 2022! E non potevo non farla in grande stile, con un epic fantasy, precisamente il secondo volume della quadrilogia 'Il tredicesimo segno' di Laura Baldo edito da Words Edizioni. Se vi siete persi la recensione del primo volume potete recuperarla cliccando qui 


Titolo: Il tredicesimo segno. Il cuore celato della fiamma Vol.2

Autrice: Laura Baldo

Edito da: Words Edizioni

Genere: Epic Fantasy

Formato: Digitale, prossimamente cartaceo

Prezzo: 2,99€

Data di lancio: 5 gennaio 2022



Trama

Alla diciottesima metà d’inverno
il Serpente inghiottirà il Sole Neonato
La Tenebra sulla Terra verrà.


Giunti a Selenia, Sheratan e i suoi compagni di viaggio riescono a trovare un nuovo paladino. Incontrano però i loro avversari, che sono in procinto di spezzare uno dei dodici sigilli, i campi di energia che tengono chiusa la prigione del Dio Oscuro. Nisan e Lexi vengono fatte prigioniere e la guaritrice decide di sfruttare quell’occasione per conoscere meglio Ahriman, il gemello di Sheratan, e Melqart. Scopre così che quest’ultimo è la reincarnazione di Esmail, che sembra aver avuto una relazione stretta con Alresha, l’antenata di Nisan. I due hanno in comune anche altro: un potere molto raro, di origine sconosciuta. Nisan inizia così ad avere visioni del passato e riesce a raccogliere preziose informazioni sul Dio Oscuro: egli ha piani di vendetta che prenderanno il via non appena tutti i sigilli saranno spezzati, e culmineranno il giorno del solstizio d’inverno. Il tempo scarseggia e il vantaggio degli avversari è soverchiante, ma Sheratan e i paladini già riuniti continuano la loro ricerca confidando nel destino, che sembra guidarli in modi misteriosi.  

Finalmente è uscito il secondo volume di questa quadrilogia che ha praticamente tutti gli elementi che mi piacciono in un epic fantasy! Nella scorsa recensione vi avevo parlato di quanto il worldbuilding sia stato curato in ogni dettaglio e in questo secondo volume torneremo a conoscere altri luoghi caratteristici di Asteria. Continua infatti il viaggio delle due compagnie principali: quello di Ahri con Melqart per spezzare i sigilli che tengono imprigionato il Dio Oscuro e quello di Shera che insieme ai suoi compagni devono cercare le rincarnazioni di altri paladini per scongiurare il ritorno del Dio che sembra avere pensieri decisamente vendicativi.

Partiamo proprio da questo ultimo punto: io sono una grandissima amante degli antagonisti e vi avevo già detto che ero molto interessata a questo personaggio perché curiosa di sapere le sue vere intenzioni. Ero certa che ci fosse qualcosa sotto, un qualcosa che facesse 'ribaltare le carte in tavola' e in questo secondo volume, grazie a una conversazione tra Melqart e Nisan, iniziamo a capire meglio come si è svolta la guerra precedente, i motivi per cui Shaitan è stato imprigionato, ma tante altre domande vengono a galla, specialmente riguardo il destino dei due gemelli nella loro vita passata. Quando ho letto quella parte ero decisamente emozionata; mi piace quando questi misteri iniziano a emergere e fanno sorgere altre domande sulle quali posso divertirmi a lambiccarmi il cervello per formulare una mia ipotesi. Per questo, inutile che ve lo dico, già non vedo l'ora di leggere il terzo romanzo.

Sempre nella scorsa recensione vi avevo detto di non avere un personaggio preferito tra i due fratelli, che i due in un modo o in un altro mi piacevano entrambi. Posso dire che con le lettura di questo secondo volume ho iniziato a simpatizzare un po' di più per Ahri. Già nello scorso libro si vedeva come la sua arroganza fosse dettata dal fatto che non abbia mai avuto modo di familiarizzare con qualcuno, e specialmente, di voler bene a qualcuno. Non voglio fare grossi spoiler ma la parte del conigletto mi ha strappato il cuore. Quella scena è stata anche perfetta per quanto riguarda la tecnica dello show don't tell, l'esempio perfetto di come si dovrebbe sempre usare. In questo caso è decisamente lampante: capiamo cosa ha dovuto fare Melqart per educare Ahri, quanto in realtà questa cosa gli dispiaccia, quanto sia importante la loro missione e quanto Ahri debba diventare insensibile. Tutte queste cose un altro autore avrebbe potuto semplicemente scriverle, ma l'autrice ha usato egregiamente una scena dall'impatto forte che mi ha scosso e fatto comprendere la realtà dei fatti in una maniera magistrale.

Questo però non significa di certo che mi piaccia di meno Shera, anzi, inizia ad avere problemi non da poco con la sorella Lexi e non riescono neanche a confrontarsi per parlarne bene che sia lei che Nisan vengono rapite. Shera si ritrova quindi in ansia, con tanti problemi da affrontare, oltre al fatto che vorrebbe davvero avere un dialogo con il fratello. Anche in questo senso Ahri ci mostra il suo carattere nascosto. Potrebbe ucciderlo, potrebbe non importarsene di lui, ma gli importa eccome, anche se finge dicendo che vuole semplicemente studiarlo. Con questi piccoli dettagli riusciamo a intravedere il carattere sfaccettato del ragazzo. Shera è un po' più un libro aperto, ed è anche normale che lo sia visto il suo passato decisamente meno traumatico, ma a entrambi importa e questo lo si nota.
Altro aspetto importante che emerge riguardo la cordialità di Ahri è proprio di come nonostante tutto quello che gli è successo continua ad avere un pensiero per gli altri, per le persone in difficoltà, come l'avrà per i ragazzi castrati che incontra costretti alle peggiori cose. Anche se sa benissimo che potrebbero essere un peso per la loro missione, non riesce comunque a lasciarli lì e cerca in tutti i modi di fornire una sistemazione e un'utilità a quei ragazzi pur di salvarli.

Non parliamo poi di Melqart e Nisan! Quanto mi sono piaciute le loro parti, le ho letteralmente divorate! Se state leggendo questa recensione immagino che abbiate letto almeno il primo libro, quindi posso tranquillamente affermare che ormai conosciamo molto bene il vero genere di Nisan. In questo romanzo anche Melqart ne viene a conoscenza e dopo averla rapita non riesce comunque a comportarsi da vero sequestratore con lei. Anzi, la tratta bene e spesso si intrattiene in lunghe chiacchierate. Le loro conversazioni sono splendide, non solo perché sono ben scritte e risultano come dialoghi reali e non preimpostati, ma anche perché ci permettono di scoprire qualcosa in più sulle loro vite precedenti. Sappiamo già che Nisan in passato era Alrescha ma anche Melqart era una persona importante, ovvero Esmail. E tra i due in passato è successo qualcosa che li ha uniti profodamente. Anche se Melqart inizialmente non sembra dar molto peso a questa informazione, cerca in realtà di ottenere più ricordi possibili da Nisan, facendole anche indossare abiti che spera possano far smuovere qualcosa in lei (anche questa è una parte che secondo me è riuscitissima e perfetta per il contesto). Già mi piaceva Melqart, adesso non posso fare altro che adorarlo sempre di più e mi dispiace vederlo così assoggettato a un Dio. Nonostante ciò, nonostante il rispetto che prova per Shaitan, fa di tutto per andare contro certi suoi voleri, ovvero quello di sbarazzarsi di Nisan. Da qui si evince come anche lui stia cadendo male nel suo stesso insegnamento, ovvero quello di non affezionarsi a nessuno. Ma è un concetto impossibile.

Vorrei fare una menzione speciale anche per altri due personaggi che mi sono piaciuti molto; Hazel e Xertorius. Hazel perché ammetto che un po' mi ha davvero fatto pena. Ho potuto avvertire molto bene le sue sensazioni, il suo senso di inadeguatezza, il fatto di essere confuso riguardo i suoi sentimenti e di sentirsi in parte tradito. Forse per qualcuno potrà risultare pesante, ma io mi sono sentita di capirlo molto bene. Xertorius è invece simpatico, irriverente, spesso mi ha strappato una risata, mi piace anche perché è un personaggio che non pensa molto al genere della persona che ha davanti e le sue conversazioni sono sempre state vivaci e capaci di intrattenermi per bene.

Potete immaginarlo, ma ovviamente lo stile è ottimo. In quasi cinquecento pagine non ho trovato un errore, lo show don't tell è perfetto, i dialoghi anche. Non c'è praticamente nulla da segnalare. Eppure in un fantasy è molto facile cadere nel tranello del tell, ma qui è un problema che non esiste.

Non solo è scritto bene, è un libro capace di far emozionare perché ci sono molte tematiche che fanno riflettere. Nessuno dei personaggi è perfetto, in questo volume ci sono anche aspre discussioni che mettono in pericolo il loro legame, molti sono costretti a soffocare quello che provano in nome della missione. Se vi piace il genere, confermo anche questa volta che ve ne innamorerete. Ormai sono completamente inabissata in questa storia, mi ha preso cuore e anima. Non posso che premiarla con il massimo del punteggio.