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venerdì 17 maggio 2019

[Segnalazione] 'Quando Betta filava' di Alessio Del Debbio

Voglio segnalarvi oggi questa raccolta di racconti 'Quando Betta filava' di Alessio Del Debbio! A seguito tutte le informazioni.


Titolo: Quando Betta filava

Autore: Alessio Del Debbio

Edito da: NPS Edizioni

Genere: Raccolta di racconti fantastici

Formato: Cartaceo e digitale

Prezzo: 14.00€ cartaceo, 2.99€ digitale

Data di lancio: 1 maggio 2019 (ebook), 15 maggio 2019 cartaceo

Copertina a cura di: Marco Pennacchietti


 Disponibile su tutti gli store e librerie, acquistabile anche sul sito dell'editore cliccando qui

Trama
 
Viareggio, 10 maggio 2019 – Arriva in libreria “Quando Betta filava”, il nuovo lavoro dello scrittore viareggino Alessio Del Debbio, che ci porta alla scoperta delle tradizioni popolari e delle leggende toscane. Il libro, edito da NPS Edizioni (prezzo di copertina: 14 euro), raccoglie infatti quindici racconti fantastici ispirati al folclore della nostra regione.

Molto tempo fa, il mondo era pieno di meraviglie: non era raro, per gli incauti viandanti, imbattersi in chimere e diavoli tentatori, folletti e cavalieri erranti. Ma solo chi aveva occhi attenti, e mente aperta, poteva ammirare i tesori nascosti negli anfratti delle Alpi Apuane e in Maremma, immergersi negli abissi del mare e camminare per l’antica Tirrenide. Nelle pagine di “Quando Betta filava” si muovono creature fantastiche che popolavano la Toscana e, chissà, magari la popolano tutt’oggi, sfuggendo allo sguardo distratto dell’uomo moderno.


Nelle pagine di questo libro rivivono storie e leggende dimenticate, creature fantastiche che popolavano la Toscana e, chissà, magari la popolano tutt’oggi, sfuggendo allo sguardo distratto dell’uomo moderno.

Quando Betta filava” contiene i racconti: Il diavolo vede lungi, La lupa di sangue, La vera storia di Burlaman, Il tesoro nel castello, La rificolona, Il labirinto del re, L’ultimo cavaliere, La camera rossa, Il tempio del destino, Anime nella bufera, Sulle tracce della Tirrenide, L’ombra della sera, L’amore di Lencio Meo, Oltre gli stretti; L’ultima Kinzica


L'autore

Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste e in antologie, cartacee e digitali. I suoi ultimi libri sono la saga fantasy contemporanea Ulfhednar War, composta da “La guerra dei lupi” e “I Figli di Cardea” (Edizioni Il Ciliegio, 2017), l’urban fantasy “Berserkr” (DZ Edizioni, 2017) e l’antologia “L’ora del diavolo” (NPS Edizioni, 2018).
Cura il blog “i mondi fantastici”, che sostiene la letteratura fantastica italiana. Presiede l’associazione culturale “Nati per scrivere”, che organizza eventi e incontri letterari con scrittori locali. Tiene laboratori e workshop di scrittura e lettura creativa e editoria, in giro per l’Italia.  

Estratto


Col tempo, Jonathan aveva imparato che il diavolo esisteva davvero, in forme orribili e diverse, come esistevano torme di disperati pronti a evocarlo e a chiederne i favori. Aveva cacciato ed era stato cacciato, aveva visto gli orrori celati negli abissi del mare e nei boschi delle Alpi Apuane, creature dimenticate che attendevano nell’ombra il soffio del vento del riscatto.
 

Presto inizierà anche il tour promozionale, per incontrare i lettori, con le prime date già disponibili: sabato 18 maggio, alle 18, presso la sede della Lega Navale a Sestri Levante (GE), durante l’evento “Panesi e NPS Edizioni in festa”. Altre a seguire. 
 



giovedì 16 maggio 2019

[Cover Reveal] 'Matrimonio d'onore' di Marilena Boccola

Oggi svelo in anteprima per voi la cover del nuovo romanzo edito da Dri Editore, 'Matrimonio d'onore' di Marilena Boccola! Anche per questo romanzo arriverà per i primi di giugno la mia recensione!


Titolo: Matrimonio d'onore

Autrice: Marilena Boccola

Edito da: Dri Editore

Genere: Regency

Formato: Cartaceo e digitale

Prezzo: 12.99€ cartaceo, 2.99€ ebook

Lancio ufficiale: 27 maggio 2019

Pre-order: 24 maggio 2019

Trama

“Edward!”
Dopo un impaziente battere di nocche, l’interpellato vide sua moglie irrompere nello studio in cui, come ogni giorno, si era rifugiato. Non era ancora abituato a sentirsi chiamare per nome da lei e immaginare le lettere uscire una a una dalla sua bocca gli diede un brivido lungo la spina dorsale. Cosa avrebbe provato se sua moglie l’avesse pronunciato in ben altra situazione, magari all’apice del piacere? Decisamente i suoi buoni propositi stavano vacillando…

Il tenebroso maggiore Edward Fitzwilliam, figlio cadetto del marchese di Winchester e valoroso combattente al servizio della Corona inglese, ha un unico piano: far sposare lo scapestrato nipote Thomas duca d’Arcy entro l’estate, in modo da assicurare alla sua casata una discendenza. Finita la stagione poi, ritirarsi in solitudine nella sua tenuta nel Devonshire, lasciando per sempre fuori dalla sua vita tutte le passioni che, dopo la menomazione subita in battaglia, ritiene essergli ormai precluse.  
Eppure, l’incontro con lady Esther Ashcroft, unica donna che a quanto pare è ancora in grado di accendergli i sensi e far palpitare di nuovo il suo cuore divenuto di pietra, fa vacillare il suo piano. Le sue resistenze vengono meno quando la necessità di salvare la reputazione della bella baronessina si mette di mezzo, costringendolo a chiedere proprio la mano della donna che avrebbe voluto con tutte le forze allontanare da sé. 
Il matrimonio d’onore che ne deriva nasce sotto i peggiori auspici. Incomprensioni, malcelata gelosia e vane opposizioni alla passione, ogni giorno più vibrante, rendono la convivenza dei due coniugi quantomeno scomoda…


L'autrice


Dopo i successi ottenuti con i suoi meravigliosi contemporanei pubblicati sia in self che per prestigiose case editrici, Marilena si cimenta per la prima volta in un romanzo regency accontentando una nostra specifica richiesta.
E lo fa in maniera dobbiamo dire veramente riuscita. La storia che ne scaturisce è un classico del genere al quale le nostre lettrici sono abituate, e nel quale potranno trovare tutte le caratteristiche che hanno amato nei nostri romanzi. Il tutto però arricchito da una cifra particolare, propria dell’autrice, e una scrittura dallo stile impeccabile.
Siamo sicuri sarà un successo!
 

martedì 14 maggio 2019

Recensione: 'Io sono la preda' di Anna Pia Fantoni

Oggi voglio parlarvi di questo romanzo davvero intrigante, 'Io sono la preda' di Anna Pia Fantoni!


Titolo: Io sono la preda: Venezia oscura

Autrice: Anna Pia Fantoni

Edito da: Self publishing

Genere: Noir, romance

Formato: Cartaceo (brossura), Kindle

Prezzo: 13.00€ cartaceo, 3.99€ Kindle

Pagine: 224

Disponibile su Kindle Unlimited



Trama

Chi è Gabriele?
Potrebbe essere un normale consulente finanziario parmigiano che trascorre le giornate tra lavoro e filantropia. O potrebbe essere il sadico attore-regista di filmini amatoriali violenti e sanguinosi, con protagoniste ragazze rapite, narcotizzate e violentate.

E chi è Giuditta?
Potrebbe essere un’imprenditrice di trent’anni, irriverente e pasticciona, che si è trasferita da cinque anni al Lido di Venezia. Oppure potrebbe essere la vittima predestinata, la preda finale di un gioco perverso che va avanti da troppo tempo. 

Sullo sfondo di una Venezia afosa e affollata di turisti, Giuditta dovrà fare i conti con gli errori commessi, con le proprie insicurezze e, soprattutto, con un passato pronto a sferrare l’attacco decisivo.
"Io sono la preda" è un romanzo breve che sfugge alle classificazioni di genere, una storia umana di redenzione e di violenza, di amore puro e di desiderio implacabile. Un dramma, nero e luminoso al contempo, sul potere della manipolazione e sulla fragilità dell’essere umano.


Credo di aver adorato tutto di questo romanzo: l'inizio destabilizzante, la trama che ti risucchia e ti tiene incollato alle pagine e lo stile di scrittura che è davvero fantastico. Questo è un racconto che va oltre ciò che si vuole vedere, che scava nel profondo dell'animo e ci fa capire quanto una persona può essere vulnerabile, quanto può essere piegata a tal punto da spezzarsi. Giuditta è una donna che è stata sul punto di farla finita per quanto è stata denigrata e maltrattata: ha trovato il coraggio di scappare, di rialzarsi, di cercare aiuto presso gli unici che hanno sempre cercato di sostenerla e ha portato a termine questo enorme atto di coraggio, che per una persona devastata vuol dire tantissimo. Il romanzo si apre in un medias res che mette i brividi: la scena infatti turba, ci scuote. Ci ritroviamo a leggere subito qualcosa di molto potente e molto sadico, una ragazza è vittima di abusi della peggior specie. Trovo che sia un inizio che funziona sia perché ha già catturato l'interesse del lettore, ha già dato il via a una trama che sconcerta e fa aprire gli occhi e sia perché ci è già stato rappresentato perfettamente un personaggio nel suo lato peggiore. Giuditta è una trentenne che è scappata da tutto questo: si è trasferita al Lido di Venezia e lavora presso un'agenzia di interpreti e traduttori che le dà molte soddisfazioni. Ha un collega che la ama, Samuele, una persona che potremmo tranquillamente definirla il suo angelo custode, ma inizialmente Giuditta non si accorge delle attenzioni di Samuele e ha una tormentata relazione con Umberto che ogni tanto sparisce mandandola in crisi. La situazione si farà ancora più delicata quando farà amicizia con Chiara, una donna incinta con una bambina di nome Emma, abbandonata dal marito. Ha subito un certo feeling con Chiara e quando scopre che sa parlare perfettamente il russo e il giapponese le propone di lavorare presso la sua agenzia. Quelli che le sembrano normali problemi giornalieri, con Umberto, con quelli che potrà avere con Chiara, con Samuele, saranno nulla rispetto a quello che le potrebbe fare Gabriele, il suo ex che l'ha plasmata, distrutta e lacerata nell'anima. Quanto potrà essere forte una volta che, dopo anni di pace, lo incontrerà di nuovo?

Personaggi

Giuditta si è rifatta una vita: ha avuto il coraggio di chiedere aiuto ai due coniugi Alfred e Tina che l'hanno aiutata dopo esser arrivata a Dusselford con profonde ferite e in uno stato di panico assoluto. Ha passato sei mesi con loro, sei mesi che sono stati rigeneranti dopodiché negli anni a seguire ha ripreso in mano le redini della sua vita. Si è trasferita, ha un lavoro, delle relazioni più o meno tempestose ma certamente molto meglio di ciò che ha dovuto subire prima. Ho trovato Giuditta un personaggio estremamente forte e che deve essere preso d'esempio per ogni donna che è vittima di abusi di qualsiasi tipo. Il percorso che fa Giuditta non è per niente semplice: è anzi complesso. Come per la maggior parte delle vittime tentenna a chiedere aiuto ma quando lo fa ecco che si sente rinascere, ecco che si sente coraggiosa nell'esser riuscita a scappare dalle grinfie di Gabriele, spietato e depravato. Vediamo un animo fragile che è stato fatto a pezzi ma che con gli anni ha cominciato a risanarsi: la descrizione delle scene degli abusi, non soltanto su di lei, ma anche sulle altre malcapitate, fa venire i brividi. Ed è qui che conosciamo la mente malata di Gabriele che non riesce a darsi pace da quando Giuditta è scappata. Nessuno è riuscita ad eguagliarla, nessuna è stata come lei, vederla spezzata di fronte ai suoi occhi è stata una goduria troppo immensa per lui. Si odia per essersela fatta scappare ma più di tutti odia Giuditta proprio perché ha avuto quell'attimo di ribellione che gli è costato tutto. Per di più, non gli è nemmeno rimasto un suo video, cancellati dopo aver preso un virus. Gabriele è stato un personaggio sì, malato, ma incredibilmente affascinante da seguire. Sia chiaro, è quanto di più terribile possa essere una persona ma la sua psiche è stata interessante da studiare. Abbiamo qualcuno che non si dà pace da quando ha perso la sua preda e continua a cercarla negli occhi di altre povere ragazze che si lasciano ingannare dai suoi modi gentili. Modi che naturalmente sono in contrasto con i suoi pensieri: Gabriele infatti vede le donne solo come degli oggetti da usare per provocare il suo interesse sessuale, interesse che si accende soltanto se loro sono forzate e sono in preda al dolore, fino a quando non le coglie la morte. Quello è il piacere più intenso, la perfezione che può raggiungere. Ma sarebbe davvero perfetto se solo avesse di nuovo Giuditta. Neanche lo vediamo come uno stalker: Gabriele infatti la sta sì, cercando, ma non in un modo ossessivo come potremmo immaginare. Il suo è un gioco: appena arriva in una nuova città cerca un elenco telefonico e si mette a cercare se in quella città c'è davvero Giuditta. Per lui questa è una caccia ed è lì che sta il divertimento: deve cercare la sua preda e non lo può fare nel modo più facile, ovvero cercandola semplicemente sui social. Per Gabriele non c'è alcuno sviluppo: ed è giusto così perché altrimenti non sarebbe coerente con il personaggio che si è creato. Cosa che infatti ho apprezzato. Ho amato anche il confronto che ha con Giuditta perché vediamo una donna diversa, più forte e combattiva davanti ai suoi occhi ma questo non fa che eccitarlo ancora di più. Allo stesso tempo la reazione di Giuditta è perfettamente umana: infatti anche se è più forte rispetto alla ragazzina che era prima, c'è da dire che un trauma resta pur sempre un trauma. Infatti è spaventata, cerca di nuovo l'aiuto di Alfred, si aggrappa a Samuele e loro sono pronti a starle accanto e sostenerla. Quello che mi è piaciuto è che appunto Giuditta non è sola. Samuele è davvero un angelo, è innamorato di lei ormai da cinque lunghi anni e sa che farebbe di tutto per saperla felice. Per questo lo vediamo come il personaggio che non si tira mai indietro, che si mette anche allo scoperto. Non lo spaventa niente e nessuno, è motivato e fiducioso di una buona riuscita. Non si scompone neanche quando Giuditta gli rivela il suo passato e tutto quello che è stata costretta a fare sotto ordine di Gabriele. Samuele non la giudica: la comprende ed è pronto a lottare insieme a lei. Mi è un po' dispiaciuto che alla fine non ci sia stato un vero confronto diretto con Gabriele ma penso che sia meglio così. Era coerente con i fini della trama quindi posso capirne le scelte. Il messaggio davvero importante che lascia trasparire questo romanzo è che per uscirne, per essere forti bisogna esserlo insieme a qualcun altro. Non bisogna mai avere paura di chiedere aiuto perché in una situazione del genere è normale continuare ad avere timore come Giuditta. Sono stati i suoi amici a farla uscire. L'aiuto reciproco, la fiducia, è quanto di più essenziale possa esserci.

Stile

Nulla da dire riguardo lo stile perché è davvero ben strutturato. L'inizio e la fine specialmente li ho trovati simili nella costruzione, ed è una cosa che ho adorato perché vediamo l'inizio che si ricollega alla fine in un modo però del tutto nuovo e positivo. L'ho notato anche nella scelta di sottolineare il nome del personaggio in un incisivo, più volte. Ottimo show don't tell, siamo nella scena, siamo nell'azione e nella mente dei personaggi. Inoltre mi è piaciuto anche perché è uno stile che non si lascia andare in periodi troppo lunghi, ma è essenziale e colpisce il lettore andando dritto al punto. Così dovrebbe essere, ogni scena infatti ha una sua funzione e nulla è scritto per 'riempire pagine'.
La lettura scivola tranquilla, ci emoziona e ci fa rabbrividire. Quello che ogni romanzo dovrebbe fare.
Considerando che quindi non ho aspetti negativi da segnalare, concludo assegnando al romanzo il massimo del punteggio.


lunedì 13 maggio 2019

Recensione: 'Sopra, ma non a nord' di Antares

Dalla stessa autrice di 'Le fronde del salice' che potete trovare qui, recensisco oggi il suo romanzo di fantascienza 'Sopra, ma non a nord'!


Titolo: Sopra, ma non a nord

Autrice: Antares

Edito da: Amazon

Genere: Fantascienza

Formato: Cartaceo (brossura), Kindle

Prezzo: 12.38€ cartaceo, 0.99€ Kindle

Pagine: 425





Trama

Cosa accadrebbe se l'ennesima sfigatella del pianeta Terra ricevesse l'ennesimo superpotere? No, stavolta niente forze sovrumane, autocombustioni, guarigioni miracolose o giochi con l'elettricità, il fuoco, l'acqua e la magia. Stavolta si tratta di una "direzione".
"Sopra, ma non a Nord", dice la Sfera al Quadrato di Flatlandia, nel vano tentativo di illustrargli dove si trova la Dimensione Superiore...
In un mondo ostile, pieno di sfruttatori senza remore, l'inetta Desirée trova la pace soltanto in casa di Arianna, l'amica astrofisica, e in un frammento di meteorite acquistato sul web. Il piccolo minerale diventerà presto il suo amico segreto: Malstrom, capo dell'Osservatorio dove lavora Arianna, è intenzionato a recuperare ogni resto dell'antico meteorite sepolto sotto strati di ghiaccio e trafugato dai collezionisti. Le eccessive attenzioni che l'uomo rivolge alla sua scoperta iniziano a diventare sospette, si vocifera perfino di bizzarri esperimenti sulla sua originale struttura chimico-fisica. L'animo sognatore di Desirée non può resistere: il meteorite diventa un'ossessione, l'unico chiarore della sua squallida esistenza. È proprio il disagio esistenziale a condurla oltre i confini, in antri spaventosi e proibiti, che metteranno alla prova la sua forza d'animo e la costringeranno a confrontarsi con nuove assurde prospettive.


Questo è un romanzo che ho letto con davvero profondo interesse in quanto adoro l'astronomia. Ringrazio l'autrice per avermi fatto scoprire che si possono davvero acquistare dei meteoriti - ammetto che non lo sapevo!- ed è proprio l'acquisto di un meteorite che cambierà la vita della timida e impacciata protagonista del nostro romanzo, ovvero Desirée. Ha sempre amato l'astronomia e anche se non può spesso connettersi a Internet, appena può le sue ricerche sono puntate sulle nuove scoperte, sulle stelle, sull'Universo. Ha la fortuna di avere come amica Arianna, astrofisica sposata con un chimico. Arianna infatti la aggiorna sempre e Desirée ama la sua compagnia così come ama fare ogni tanto da babysitter a sua figlia, Greta. Quando Arianna le comunica che il suo Capo, Malstrom, ha scoperto qualcosa riguardo un meteorite speciale, ecco che per Desirée la voglia di possederne uno si riaccende. Avrebbe qualcosa che realmente è stata nello spazio, un qualcosa di speciale e magnifico. E alla fine lo fa: acquista davvero un meteorite. Quello che mai si immaginava sarebbe accaduto però è che quello non è un semplice meteorite: appena lo sfiora capisce che c'è qualcosa che va oltre la sua comprensione fino a quando non riesce a entrare nella quarta dimensione con una disinvoltura incredibile. Ora Desirée può essere in ogni dove, sulla Terra, nello spazio sconfinato, senza essere vista da nessuno. Al massimo percepita da qualche animale. Desirée è intenzionata a usare questo suo 'potere' per essere di aiuto a chi ne ha bisogno, ma ben presto sarà costretta ad ammettere a se stessa che sta diventando una vera e propria droga. Un qualcosa da cui non riesce assolutamente a liberarsi. Starà succedendo lo stesso anche a Malstrom, che continua a tenere segreta la sua strana scoperta...?

Personaggi

Desirée è un personaggio veramente interessante e profondo in quanto la vediamo anche compiere un notevole mutamento. Dapprima la protagonista appare impacciata, viene spesso bullizzata a volte anche dalla sua migliore amica, sua madre la tratta come una serva e qualsiasi cosa accade è colpa sua, è costretta a sistemare la casa e le camere dei suoi fratellastri che la trattano male seguendo l'esempio della loro madre Alexia che non si lascia mai scappare un'occasione per denigrarla. I rapporti con suo padre sono praticamente inesistenti: anche quando avrà bisogno di aiuto dopo aver perso il lavoro -dove anche lì veniva presa a pesci in faccia- suo padre non ha la benché minima voglia di aiutarla. Quando si incontrano a malapena si scambiano qualche parola, come se fossero due estranei. Gli unici che comprendono davvero Desirée sono Arianna e suo marito che ogni volta si prodigano per lei e la aiutano come possono. Anche dopo un litigio con la madre, i due coniugi accettano di buon grado di farla restare a casa loro. Inoltre con Arianna può parlare di astronomia, fare domande indiritte per capire meglio come funziona il suo meteorite e se può scoprire nuove funzioni che possono esserle di aiuto. Mi è dispiaciuto leggere di come sia sempre, in qualsiasi contesto, trattata male. Ma sarà proprio il meteorite a renderla una persona diversa: anche se infatti agli occhi degli altri continua ad essere la solita brutta sfigata, Desirée comincia a rispondere a tono. Sua madre rimarrà completamente spiazzata dalle sue risposte, controbatte, la caccia di casa, si dispera. La ragazza comincia pian piano a riappropriarsi della sua vita: annulla il fidanzamento con un ragazzo che non ama, non importa se ciò provocherà un colpo alla madre così come ai genitori del suo ormai ex promesso. Comincerà a rispondere a tono anche al depravato che ci prova con lei a lavoro, anche se questo le costerà molto. Ma va avanti: ormai è diversa, affronta i bulli, si sente invincibile grazie a quel prezioso meteorite che le permette di avere quelli che lei definisce dei veri 'poteri'. Ma il meteorite sta per danneggiarla dato che comincia a diventare una vera e propria droga. Anche il dottor Malstrom ne sta subendo gli effetti, gli effetti di una ricerca che vuole continuare a tenere nascosta. Ma c'è una differenza sostanziale nell'utilizzo: se Desirée infatti agisce pensando a un bene superiore che è in grado di portare, Malstrom è disfattista e pericoloso. E quello sarà un incontro con cui Desirée dovrà presto scontrarsi.
In linea generale ho apprezzato davvero tutti i personaggi, anche quelli più 'scomodi'. Anche Samatha e Sarah che nonostante possano sembrare due solite ragazze tutte fronzoli hanno delle fragilità che specialmente Sarah mette in mostra, cercando di apparire quella che non è. Eppure è l'unica che, anche se spesso con toni un po' forti, vuole accanto a sé Desirée. I genitori di Desirée li ho quasi detestati durante il corso della lettura, nonostante siano appunto personaggi che funzionino. Il loro disinteresse e menefreghismo verso la figlia fa davvero male. Posso aspettarmelo da Alexia, da Igor e dagli altri fratellastri ma da loro è stato un po' difficile da accettare e sono rimasta sempre dispiaciuta per Desirée. Quello che mi è piaciuto di lei è stata propria la forza interiore che è riuscita a trovare, anche se per causa di un meteorite. Alcune sue risposte meritano davvero!

Stile

Il romanzo è scritto in prima persona: siamo quindi nei pensieri e nelle azioni di Desirée. Mi è piaciuta la scelta della prima persona perché penso che, con un personaggio del genere, calzi a pennello. Considerando che molti ritengono la protagonista strana e sciatta, entrare nei suoi pensieri ci fa capire molto meglio il suo punto di vista e ci sentiamo molto più coinvolti in quello che fa. Ho amato i suoi pensieri cinici, le battutine che fa tra sé e sé e direi che il tutto è davvero molto azzeccato. Come nell'altro romanzo forse c'è qualche scena che potrebbe essere resa più breve ma non appesantisce comunque la lettura. Un ottimo romanzo per chiunque abbia voglia di un bel giretto incredibile nello spazio!