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mercoledì 22 luglio 2020

Recensione: 'Ammazzalavoro' di Marco Turco

Eccoci qui con una nuova recensione, oggi vi parlerò di 'Ammazzalavoro' di Marco Turco!




Titolo: Ammazzalavoro

Autore: Marco Turco

Edito da: Self Publishing

Genere: Thriller

Formato: Cartaceo & Digitale

Prezzo: 4,99€ Kindle, 9,99€ cartaceo






Trama

Virginia non ha niente, non ha nemmeno un futuro: senza lavoro prova in tutti i modi a diventare un ingranaggio funzionante nel meccanismo della società. Forse può semplicemente mettersi a eliminare persone, anche fare il serial killer è un signor lavoro, forse non il più gratificante, forse non implica necessariamente un rapporto a lungo termine, ma almeno è un lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. O no?

Devo dire che ho trovato estremamente interessante la trama di questo romanzo, perché è innovativa. In un mondo ostile e pieno di problemi quale è quello del lavoro, il passaggio più difficile è certamente quello di entrare a farne parte. Tutti, naturalmente, vogliono un lavoro ma molto spesso chi cerca i candidati non ha cuore le vere necessità dei lavoratori e tende a sfruttarli. Questo sempre se va bene e la persona in questione riesce a ottenere il posto di lavoro. Virginia, la protagonista di questo romanzo, si è inventata un lavoro a dir poco particolare e che sicuramente aiuterà tutte le persone che sono in cerca, almeno così lei pensa. Virginia ammazza i recruiter. Senza alcuno scrupolo. Prima di farlo, però, cerca informazioni sulla sua vittima, vuole conoscerla, capirne i punti deboli e i pregi, così almeno tutto il lavoro che farà prenderà una vena decisamente più intima anziché ammazzare senza sentimento! Nel testo troveremo quindi Virginia alle prese con il suo particolare lavoro, nella sua ricerca dei recruiter e il suo passo finale. Si candida ogni volta che la sua vittima pubblica un annuncio e durante il colloquio si dimostra sempre professionale -quasi sempre- per cercare di fare colpo. E poi il colpo esce, quello sicuro! Ben presto le persone si divideranno in due fazioni: chi è dalla sua parte e pensa addirittura che sia un uomo perché altrimenti come potrebbe una donna delicata compiere così tanti omicidi anche contro chi è più grosso di lei? E poi ci sono i recruiter che iniziano ad avere paura. Ma se alcuni ne hanno seriamente timore altri invece la prendono proprio come una sfida e non vedono l'ora di trarre in inganno questo fantomatico killer, farlo arrestare e ottenerne la gloria. Ma sarà davvero così facile averla vinta su Virginia anche quando si è capito come agisce?

Personaggi

Il romanzo si focalizza sulla protagonista, Virginia. Virginia è sola nel suo 'lavoro', non ha aiutanti, nessun complice, nessuno che sa di lei. Per questo il testo si basa principalmente su di lei anche se alcuni capitoli sono intervellati dal punto di vista delle vittime. Prima infatti abbiamo il capitolo di Virginia fino al momento in cui attira la persona che vuole uccidere e nell'altro capitolo abbiamo il punto di vista del malcapitato di turno che non è in grado di proteggersi in quanto è stato preso troppo alla sprovvista. Mi è piaciuto questo intervellare i capitoli con i diversi pov, credo che sia stata una buona idea avendo un solo personaggio principale. In questo modo ci viene data la possibilità di conoscere meglio anche le vittime. Tutte le persone che Virginia uccide sono appunto recruiter ma non tutti sospettanto di quanto sta loro per accadere. La prima che conosciamo addirittura accetta di dare una seconda possibilità di colloquio a Virginia dopo che la stessa mattina era stata allontanata per via del suo comportamento indecente. La vittima aveva pensato che sì, certamente non si risponde a tono durante un colloquio quando il tuo unico pensiero dovrebbe essere quello di fare bella figura e ingraziarsi il recruiter. Ma accetta le scuse di Virginia e decide di darle una seconda possibilità che a lei costerà molto cara. Abbiamo Augusto, tizio viscido che pensa che può facilmente portarsi a letto Virginia promettendole in cambio un posto di lavoro. Un personaggio tristemente reale e con cui Virginia non andrà molto per il sottile. Claudia, la recruiter che pensa di trovare un posto per tutti ma la sua sicurezza non le basterà di certo. O Gianfranco, un rampollo vanaglorioso e sicuro di sé che decide che stavolta, invece di Giulia, avrebbe scelto proprio Virginia per passare una bella serata con lei per prometterle sempre l'ambito posto. Sarà proprio Giulia la persona che potrebbe tradire Virginia. Perché è stata l'ultima persona con cui è stata vista con Gianfranco. Ma in questi casi, si sa. Virginia ha praticamente salvato Giulia dalle grinfie di un uomo con cui non voleva finire. Ha ancora l'appoggio di quelle persone più timorose e disperate che vedono in lei come un faro di speranza.
Ma devo dire che più di tutti la mia preferita è stata Eva di 'Giù la maschera' che ha cercato di indire un tranello per far arrestare Virginia con una particolare fobia per gli aghi che di certo alla nostra killer non è sfuggita. Il finale è decisamente sconvolgente, non me lo sarei mai aspettato. Ma in un certo senso lo posso anche comprendere con quello che è Virginia: Virginia è infatti una donna forte, in cerca un ideale di giustizia che non trovandolo, ha deciso di imbracciare da sola. Da una donna che effettivamente può essere capita -forse non compatita- ha effettivamente senso.
Tutte le persone con le quali Virginia si è scontrata sono persone che possiamo trovare nel nostro quotidiano. Magari con qualcuno ci abbiamo già avuto a che fare e in un contesto lavorativo essere minacciati, imbarazzati o il sentirsi inferiori è un qualcosa che non dovrebbe mai accadere dato che stiamo parlando di un contesto, si presume, professionale.

Stile

Abbiamo uno stile semplice e come già detto con capitoli che intervallano diversi punti di vista: è anche uno stile che ho trovato molto ironico e che in più di un'occasione fa spuntare il sorriso. Mi sono anche piaciuti i dialoghi. Ci vengono fornite le spiegazioni su come Virginia riesce ogni volta a non farsi beccare ma mi sarebbe piaciuto che questa parte della trama fosse analizzata di più perché era molto interessante. Un altro appunto che posso fare è che avrei voluto di più personaggi come Eva perché gli altri, sebbene diversi, avevano più o meno delle meccaniche uguali nel modo di agire di Virginia. Eva infatti è stata decisamente una boccata d'aria fresca e ho molto apprezzato quella parte, per l'appunto la mia preferita. Se volete leggere un libro con una trama a dir poco innovativa -o se state impazzendo fra colloqui!- non posso che consigliarvelo.


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