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lunedì 9 novembre 2020

[Segnalazione] 'E alla fine ti ho incontrato' di Vera Winters

Per iniziare bene la settimana oggi voglio segnalarvi un romanzo da poco uscito, 'E alla fine ti ho incontrato' di Vera Winters! Trovate qui tutte le informazioni e un bell'estratto che l'autrice ci ha gentilmente concesso!

 

Titolo: E alla fine ti ho incontrato

Autrice: Vera Winters

Edito da: Self Publishing

Genere: Narrativa romance, New Adult

Formato: Ebook

Prezzo: lancio 0,99€

Disponibile su Kindle Unlimited

Pagine: 152



Trama

 Si incontrarono come accade nei film: lei con un libro stretto al petto, di corsa sotto il cielo plumbeo che minacciava di liberare a breve un violento acquazzone, e lui assorto ad osservare le nuvole, fermo impalato nel bel mezzo del marciapiede, con le mani in tasca, perso in chissà quale pensiero.
Così ha inizio questa storia, un incontro casuale e fortuito tra due sconosciuti che senza saperlo condividono lo stesso, segreto, desiderio.
Lei è Vivian Kinsale, un'aspirante scrittrice che cerca in tutti i modi di riuscire a sfondare nel campo dell'editoria, lui invece è Adam Maverik, un famoso cantante pop che le dona all'improvviso quell'opportunità tanto agognata. Ma la fama sarà davvero l'unica cosa di cui Vivian ha bisogno per essere felice? La giovane donna scoprirà che forse il suo cuore, da sempre, bramava qualcosa di diverso.


E alla fine ti ho incontrato è una storia romantica, ma non solo. E' un racconto a tratti dolce e a tratti amaro, a tratti un sogno ad occhi aperti e a tratti un graffio, come d'altronde lo è la vita fuori dalle pagine di un libro. E' il viaggio di una scrittrice che un po' si perde nel mettere in gioco tutta se stessa, ma che alla fine riesce a trovare il suo tanto agognato posto nel mondo.


Estratto

La scrittrice era particolarmente impacciata fintanto che non prendeva confidenza con le persone e l'ambiente circostante, di conseguenza quando la receptionist la fece passare, riuscì a stento ad alzare il viso per ricambiare il saluto, tanto si sentiva in soggezione a stare in un luogo così lontano dalla sua quotidianità e da ciò a cui era abituata.

Certo, poi quando si adattava e cominciava a conoscere chi aveva intorno diveniva una persona completamente diversa, ma ci voleva un po' perché giungesse ad un tale livello di spontaneità, considerando che a volte non era completamente se stessa nemmeno con i suoi familiari o con i suoi amici più stretti.

Evidentemente però, a quanto sembrava, tutte queste ritrosie valevano solo se l'estraneo in questione non si chiamava Adam.

Non appena la giovane donna ebbe infatti messo piede nel corridoio che portava allo studio di registrazione, il cantante la raggiunse come un uragano, e con altrettanta foga la travolse, distruggendo ogni sua umana difesa mentre la stritolava in un abbraccio spacca ossa, alla faccia del rispetto dello spazio personale altrui.

Inutile dire che Vivian a quel punto era rossa come un segnale di pericolo, e desiderava solo che una voragine oscura comparisse sotto di lei per inghiottirla nell'oblio di un buco nero.

«Quasi quasi mi era venuto il dubbio che non saresti venuta quest'oggi.»

Le disse lui giocoso, lasciandola andare. Nel frattempo lei provò a ricomporsi e cercare qualcosa di intelligente da dire, ma era difficile ritrovare la voce. Si era persa di nuovo, questa volta tra le braccia del musicista ed il suo profumo di dopo barba.

«Adam... magari sono un po' asociale e impacciata, ma non sono così matta da sprecare un'occasione del genere, considerando che sicuramente non mi ricapiterà mai più nella vita.»

Riuscì a biascicare in qualche modo quelle due frasi messe in croce, e cercò di fargli un sorriso, prima di tornare a chinare il capo con un raschio lieve della gola.

Alle spalle del moro intanto, stavano sopraggiungendo gli altri membri della band al gran completo, come se le cose non fossero già abbastanza complicate così.

 

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