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venerdì 10 maggio 2019

Recensione: 'Il veleno dello Scorpione' di Gianluca Rampini

Oggi recensisco un romanzo davvero impressionante: 'Il veleno dello scorpione' di Gianluca Rampini!





Titolo:
Il veleno dello Scorpione

Autore: Gianluca Rampini

Edito da: Aporema

Genere: Thriller

Formato: Cartaceo (brossura) & digitale

Prezzo: 14,90€ cartaceo, 3,99€ digitale

Pagine: 332




Trama

  La neve delle Dolomiti si tinge di rosso. Una serie di efferati omicidi a colpi di machete sconvolge la Val Comelico e le uccisioni sembrano in qualche modo collegate all’orrendo massacro di migliaia di persone, perpetrato molti anni prima nell’Africa Centrale. Il caso s’intreccia con la misteriosa scomparsa di una ragazza, che torna a casa dopo sei mesi ma senza voler raccontare nulla di quanto le è accaduto.

Questo romanzo ha tutto ciò che dovrebbe avere un thriller: ansia, mistero, omicidi, indizi e una narrazione che oserei definire perfetta. Andiamo con ordine: il romanzo è ambientato nel 2013, ma ci vengono presentate diverse scene che ricorrono al 1991, anno in cui ci fu un orrendo massacro nell'Africa Centrale causato da una sanguinosa guerra civile in Moweda. Uno dei personaggi, dopo esserne rimasto coinvolto, si ritrova solo, appena scampato alla morte. Intorno a lui ci sono soltanto cadaveri tranne un uomo: un prete, di nome René Clement, è ancora vivo ma in uno stato confusionale. Nemmeno si smuove quando lui gli si avvicina e comincia a svestirlo per rubargli la sua identità. La sua certezza è infatti quella che, come prete, possa avere più fortuna in caso di brutti incontri. La sua marcia continua e la cosa che fa più impressione è che se in un primo momento il lettore tende a compatirlo, subito dopo si rende conto che c'è qualcosa di strano nel suo comportamento. Molti gesti che compie sono assurdi, inspiegabili e ci ritroviamo infatti a discostarci. Un altro evento che ci viene narrato è di quando nel 2012 Marika, una ragazza mulatta, viene rapita mentre sta sciando. Suo padre, Michele, cade ben presto nella disperazione più totale ma non si dà per vinto e passa i successivi sei mesi a cercarla fino a quando non è la stessa Marika a tornare da sola a casa. Ma non è più lei: Michele vede nel suo sguardo che qualcosa è cambiato, è fredda, non sembra quasi provare sentimenti, non si interessa più ai suoi amici e specialmente gli sguardi che gli riserva gli provocano un brivido di puro terrore. Nel 2013 un omicidio porta l'ispettore Leonardo Gava insieme al suo collega Remo Di Lorenzo nel Comelico ad indagare e scoprire chi sia l'assassino. La vittima è un sessantenne di nome Mauro, ucciso a colpi di machete. Quello che desta più sospetto è come, appunto, sia stato ucciso. Non era sufficiente la morte: diversi colpi infatti gli sono stati inferti anche dopo, come se appunto non bastasse la sua dipartita. Poco dopo anche una ragazza viene uccisa con lo stesso modus operandi nel suo maneggio. Leonardo scoprirà che le due vittime hanno anche qualcos'altro in comune, a parte questa morte efferrata: entrambi infatti hanno una doppia indentità le cui ultime tracce rimandano proprio al 1991. Per Leonardo comincerà quindi una caccia al killer, resa ancora più difficile quando pensa di aver trovato il colpevole. Anche lì, quando tutto forse è stato risolto, ecco che il comportamento del colpevole sembra troppo strano, quasi inumano. Messo su una precisa pista da Altieri, pian piano Leonardo comincerà a capire meglio la situazione e cercherà di fare in modo che la prossima vittima non subisca la stessa sorte.

Personaggi

Leonardo Gava è un uomo molto attento e preciso. Specialmente coraggioso, c'è da ammettere. In più di una occasione mostra un perfetto autocontrollo, anche se non lo si potrebbe immaginare visto alcuni problemi, e sa come gestire una situazione di vero pericolo in cui si ritroverà a far fronte. Mi è piaciuto come ha cercato in tutti i modi di venire a capo della situazione da solo, di come si sia infiltrato per cercare Babu, di come sia riuscito a ricollegare i pezzi, con l'Albanese, il Semtex venduto, Marika e Michele. Leonardo è un protagonista che ci guida sapientemente verso la soluzione del caso, fa molta attenzione ai dettagli, i suoi interrogatori sono interessanti, così come le sue azioni in cui cerca sempre di mettersi in prima riga pur di portare a termine la missione e fare in modo che la terza vittima non venga uccisa. Voglio però parlare in particolare del personaggio che vediamo arrancare in Moweda nel 1991. Come ho detto prima, all'inizio ci sentiamo di compatirlo. Provavo pena per lui, ero curiosa di sapere come se la sarebbe cavata, di come sarebbe riuscito a evitare quegli assassini e tornare a casa. Man mano che proseguiamo nella narrazione però, qualcosa cambia. Invece di essere un personaggio spaventato e soprattutto grato verso chi lo aiuta, tutto ciò che pensa è se stesso e alla sua vendetta. Viene aiutato e lui in cambio riserva una morte fredda e calcolata che mi ha letteralmente sorpresa. Ma non è stato nemmeno questo il momento in cui ho cominciato a capire che non potevo provare pena per un personaggio del genere: già quando ruba l'identità di René quello che commette è atroce e non necessario. Trovo che le sue scene siano state costruite magistralmente: entriamo nella psicologia del personaggio molto lentamente, in un modo tale che cominciamo a capire che non può essere solamente impazzito per la situazione in cui si trova. C'è dell'altro, per forza. Questo personaggio si andrà poi a ricollegare alla sezione dello stile, perché trovo che certe scene descritte siano state spettacolari e abbiano conferito il giusto ritmo al testo. Mi permetto infatti di dire che sono le scene che più mi sono piaciute ed è così che si dovrebbe costruire un personaggio dalla mentalità e dai comportamenti ambigui: nulla ci è raccontato e tutto ci viene mostrato. Marika è una ragazza che è sempre vissuta con suo padre adottivo Michele, è piena di vita, ha molti amici ed è un'ottima atleta. Quando viene rapita il suo mondo cambia. Una volta tornata non è più la stessa: i suoi rapitori infatti non l'hanno uccisa, non fisicamente almeno. Mentalmente però ha avuto un trauma non indifferente che ha letteralmente ucciso la se stessa che era solita essere. I suoi sguardi incutono timore, a volte esce di casa e Michele è preoccupato e ha paura che non tornerà più. Comincia addirittura a pensare che possa essere coinvolta in qualche setta visto che è così apatica a tutto. Sa che non dovrebbe farlo, ma per cercare di trovare delle risposte alle sue domande entra in camera di sua figlia e fruga fra le sue cose. Quello che trova lo lascerà con diversi interrogativi e la paura pian piano inizierà ad assalirlo. Il passato di Marika è un punto fondamentale della trama: quello che le ha sempre raccontato Michele sarà davvero la verità?
Lo Scorpione, chi è? Sicuramente sappiamo che è una persona sia incredibilmente astuta che pazza. Quello che riesce a portare a termine va oltre la comprensione, usa le persone fino a condurle alla morte, se ne sbarazza quando non servono più nel modo più infido e altre ancora ne addestra. Un killer certamente interessante e che rende viva la narrazione.


Stile

Parliamo ora dello stile, che è stato capace di tenermi incollata alle pagine di questo romanzo in una maniera assurda. Quando devo scrivere una recensione sono solita interrompere ogni tanto la lettura per segnarmi dei passaggi fondamentali che mi serviranno appunto per quando dovrò recensire. Ebbene, quando dovevo interrompere la lettura per appuntarmi qualcosa lo facevo molto controvoglia perché assolutamente non volevo staccarmi. Questo è uno stile capace davvero di catturare l'attenzione e di far immergere completamente il lettore nella storia. Come avevo già detto prima, la regola dello show don't tell è usata in una maniera perfetta: vi riprendo di nuovo in esempio il misterioso personaggio che nel 1991 si ritrova nel bel mezzo della guerra civile. Quelle scene sono perfette: il massacro non ci viene descritto in una maniera esageratamente splatter. No, ci vengono mostrate soltanto alcune scene ma che lasciano il segno nel lettore e che sicuro non se le dimenticherà. Il personaggio passa su alcuni cadaveri e sente delle ossa spezzarsi sotto il suo peso. Lui quasi non sembra farci caso e va avanti: cosa abbiamo quindi ottenuto da una breve scena del genere? Che abbiamo davanti agli occhi una sequenza forte già solo con un dettaglio simile e che il personaggio ha una mente davvero strana, quasi perversa. Anche quando, nelle scene del 2013, ci vengono descritti gli omicidi è tutto perfetto: sappiamo e allo stesso tempo non sappiamo cosa passa per la mente del killer, il momento dell'uccisione della vittima lo vediamo perfettamente senza che si esageri nella descrizione di inutili dettagli di spargimenti di sangue. La scena è concisa, chiarissima, avvertiamo la paura di chi sta per essere ucciso e la bramosia di chi sta per ucciderlo. Non ho trovato alcun tipo di errore, né di battitura né di ortografia. Il climax scende e si alza nella giusta maniera: abbiamo quindi scene che destano subito il nostro interesse mentre nelle scene in cui giustamente il climax si abbassa la nostra concentrazione resta comunque alta dato che seguiamo con interesse gli sviluppi delle ricerche di Leonardo. Personalmente non ho trovato nessun momento di noia, nessuna scena inutile.
L'ho trovato davvero perfetto. Per questo assegno il massimo del punteggio.



 

giovedì 9 maggio 2019

Recensione: 'La ragazza del lago' di Ornella Stocco

Oggi non parleremo di un romanzo ma del racconto 'La ragazza del lago' di Ornella Stocco di cui è possibile leggere un estratto su Amazon!


Titolo: La ragazza del lago

Autrice: Ornella Stocco

Edito da: Amazon

Formato: Kindle

Disponibile su Kindle Unlimited

Genere: Racconto, narrativa

Prezzo: 1,76€

Pagine: 14




Trama

 Marina gestisce il suo B&B sulle rive del lago di Santa Croce dove, nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno arriva Alessandro Alessandrini, medico in pensione alla ricerca di un luogo dove trascorrere, nella pace incantata delle Dolomiti, il suo compleanno. Ma un altro motivo spinge il medico a lasciare Roma, la sua città: cercare una ragazza, Elisa, conosciuta nel lontano 1982 in una calda serata romana. Alessandro ha pochissimi dati per rintracciare Elisa: due date e un numero civico.

Come già detto questo è un racconto di poche pagine che, seppur nella sua brevità, ha la giusta dose di ansia e mistero. Amo i racconti, mi piace quando mi vengono proposti, perché è molto difficile per un autore riuscire a creare qualcosa di finito in poche battute e riuscire quindi a incuriosire il lettore. Direi che questo racconto svolge a pieno la sua funzione: abbiamo una trama coinvolgente, un mistero che tiene incollati alle pagine e il finale è un bel colpo di scena in cui però viene lasciato al lettore la libertà di immaginarsi cosa ora sarebbe potuto accadere. Marina è una donna che vive con la sua gatta Iris nella casa che ha ristrutturato come B&B alle Dolomiti. Durante l'inverno è solita chiudere le prenotazioni ma, non sa perché, decide di accettare la prenotazione del dottor Alessandro Alessandrini che vuole festeggiare lì il suo compleanno. Il racconto si sviluppa nell'arco di due giorni, il giorno in cui appunto Alessandro arriva al B&B e il giorno dopo, quando un po' in ansia dello strano cambiamento di carattere di Marina decide di andarsene. I due infatti la sera prima avevano intrattenuto una conversazione che aveva messo a disagio entrambi. Marina gli aveva chiesto come mai si trovasse lì e lui gli aveva spiegato che non era venuto solo per il suo compleanno ma perché, dopo tutta una vita, era intenzionato a cercare una ragazza di nome Elisa conosciuta nel 1982. Ha solo due indizi con sé: due date e un numero civico. Marina conosceva bene Elisa: era infatti sua sorella, rapita proprio quel giorno d'estate e Alessandro è quindi l'ultimo che l'ha vista in vita.

Personaggi

La storia si sviluppa intorno a tre personaggi: Marina, Alessandro e Elisa, la ragazza che Alessandro sta cercando e che scopre essere la sorella scomparsa di Marina. Marina la conosciamo all'inizio del racconto come una donna molto tranquilla e alla mano. Accudisce la sua gatta Iris dopo averla salvata, decide di ristrutturare la sua casa per aprire un B&B in un posto tranquillo lì alle Dolomiti. Abbiamo quindi di lei un'immagine chiara, ci sentiamo quasi rassicurati da questa donna gentile e mite. Prepara lei le torte al B&B, è premurosa verso Alessandro tanto che gli prepara una torta per il suo compleanno e accetta di farlo pernottare anche quando non sarebbe possibile. Durante la conversazione che ha con Alessandro la vediamo giustamente cambiare atteggiamento: è spaventata e alza la voce quando capisce che Alessandro è l'ultimo che l'ha vista in vita, specie quando Alessandro le conferma che è stata rapita e che lui non ha fatto niente per salvarla. Alessandro è infatti logorato dal rimorso: quel giorno d'estate si era innamorato a prima vista di Elisa, una ragazza solare dal sorriso bellissimo. Si erano scambiati qualche parola, un luogo, due date e un numero civico. Erano gli unici indizi che Alessandro aveva per ritrovarla e rimane impassibile e spaventato quando assiste a quella scena orribile. Ora che è un uomo avanti con l'età vuole come redimersi e andare in cerca di lei, di qualche informazione. Comprende la reazione di Marina quando ammette di non aver fatto nulla. Eppure la mattina dopo l'atteggiamento di Marina cambia. Non è più infatti arrabbiata con lui, gli dà il buongiorno con serenità, quasi si scusa della sua reazione esagerata. Alessandro cerca di non porsi domande e decide di andare via, anche un po' preoccupato da questo cambio repentino di carattere. Ma sarà durante il viaggio che una domanda fa largo nella sua mente. Un dettaglio che farà la differenza. Ammetto che io non avevo assolutamente fatto caso a questo dettaglio che è invece lampante. Quando il personaggio lo espone ne sono infatti rimasta stupita: la domanda che si pone Alessandro è legittima e da una parte sono contenta di non esserci arrivata subito perché in questo modo 'l'effetto sorpresa' almeno nel mio caso è stato assicurato. Quando i due si riparlano la tensione alle stelle ed è a quel punto che il lettore è lasciato ad immaginarsi le conseguenze che ora ci saranno non solo per Marina ma anche per Alessandro. La cosa certa è che la visione di Marina ai nostri occhi cambia. Il personaggio che ci è stato mostrato all'inizio subisce per il lettore non un cambiamento ma un diverso modo di guardarlo. Ci si comincia a fare diverse domande, a cercare di capire Marina e le sue azioni. Ma ci si chiede anche cos'è che farà ora Alessandro. Non posso aggiungere altro, anche se mi piacerebbe commentare questo cambiamento, ma dovrei per forza svelare la trama e naturalmente voglio che vi godiate il colpo di scena!


Stile

 Lo stile è pulito e senza errrori, né di ortografia né di battitura. Mi piace come è stata presentata tutta la vicenda perché sin dall'inizio il lettore rimane affascinato e neanche ha qualche sospetto. Il ritmo è buono, l'unica cosa che consiglio all'autrice è di creare delle frasi con meno subordinate e quindi più corte per una maggior scorrevolezza nella lettura. I dialoghi sono ottimi, danno il giusto senso di suspance, il racconto ci pone degli interrogativi e sorprende il lettore.
Direi che è quindi un ottimo racconto e dato che Amazon offre l'opportunità di leggere un estratto vi consiglio davvero di andare a farlo!



mercoledì 8 maggio 2019

Chi ci sarà al Salone del Libro di Torino?

A partire da domani fino a lunedì 13 maggio ci sarà il Salone del Libro di Torino, un evento davvero imperdibile per tutti gli amanti dell'editoria e non solo. Nonostante sia 'imperdibile', purtroppo io non ci sarò, ma ci saranno molti autori che già conoscete se mi seguite in quanto mi sono occupata delle recensioni dei loro libri. Ho pensato che, se c'è qualcuno tra di voi che vuole sfruttare questa opportunità per andare a conoscerli, vi sarebbe comodo avere a portata di mano una guida su come e quando trovarli. Quindi ecco a voi una lista di alcuni dei partecipanti.
 Per chi volesse aggiungersi può tranquillamente farlo, basta scrivermi!




Per la casa editrice EKT-Edikit:
  • Andreina Grieco: la potete trovare al padiglione 3, stand R68. Mi ha lasciato anche una card della casa editrice che potete consultare per vedere anche gli altri autori presenti. Lei la conosciamo perché ho recensito il suo 'Yohnna e il Baluardo dei Deserti' che potete trovare cliccando qui 
  •  Alessia Palumbo: anche Alessia si trova ovviamente allo stesso padiglione. Se volete incontrarla lei sarà presente le ultime due ore del venerdì, sabato e domenica. Lei la conosciamo perché ho recensito tutti i suoi tre libri finora usciti della saga de 'I due regni'. Vi lascio la recensione dell'ultimo che potete trovare qui dato che nell'articolo è presente il link alle altre due recensioni. 



Per la casa editrice La Corte Editore:
  • Luca Buggio: sarà al padiglione 2, stand h100 g101. Lo potrete incontrare a partire da giovedì in poi. Luca lo conosciamo perché ho recensito i suoi due libri i cui link li potete trovare entrambi cliccando qui e il terzo libro uscirà proprio in occasione del Salone del Libro di Torino con il titolo 'La città dei santi'!






Per la casa editrice Europa Edizioni:
  • Eric Rossetti & Giulia Coppa: li potete trovare sabato e lunedì allo stand V172 Oval. Il lunedì ci sarà la firma delle copie a partire dalle 16:00. Loro li conosciamo perché ho recensito il loro fantasy 'Memorie di Taenelies' che potete trovare qui!


Troviamo inoltre:
  • Katia Botturi: la potete trovare presso lo stand CSU il sabato e probabilmente anche lunedì. Lei la conosciamo perché ho recensito i suoi due libri 'Amor Eretico' e 'Lettere di un libertino' che potete trovare cliccando qui e qui 



 Per la casa editrice Dark Zone:
  • Antonello Venditti: lo potete trovare tutti i giorni al padiglione 2 stand G112 H113, a orari variabili. Lo conosciamo perché ho recensito il suo 'Lo scrigno cremisi' che potete trovare qui 
  • Pietro Tulipano: l'autore non sarà allo stand, ma potrete comunque trovare il suo romanzo 'Il Cavaliere Nero' che ho recensito qui






Per la casa editrice Astro Edizioni:
  • Therry Romano: la potrete incontrare al padiglione 1, stand E78. Lei la conosciamo perché ho recensito e partecipato al blogtour di 'Time Vampires. Codiche Agatha' che potete trovare qui 

Per la casa editrice Scatole Parlanti:
  • Gianluca Rampini: lo potrete incontrare domande presso lo stand Q71, ad orari variabili. Lo conosciamo perché ho recensito il suo 'La natura dello scorpione' che potrete trovare qui 

martedì 7 maggio 2019

Recensione: 'Le fronde del salice' di Ginevra Alpi

Oggi parlerò di 'Le fronde del salice' di Ginevra Alpi, un young adult davvero particolare e interessante!



Titolo: Le fronde del salice

Autrice: Ginevra Alpi

Edito da: Genesis Publishing

Genere: Avventura, storico, young adult

Formato: Cartaceo e digitale

Prezzo: 13.60€ cartaceo, 3.99€ digitale

Pagine: 480




Trama

Quando il quindicenne scavezzacollo Christian si trasferisce con la madre nel vecchio Condominio del Salice Argentato, non sa ancora cosa lo attende. Un gatto misterioso, un vecchio nottambulo, rumori dietro le pareti... Quale grottesco segreto nascondono quelle mura? Ma soprattutto chi è Stella Maris, la vicina eccentrica, iperattiva e arrogante? Insieme agli amici, i due si troveranno presto a fare i conti con una vera e propria caccia al tesoro, che sconvolgerà per sempre la loro scanzonata adolescenza. Saranno costretti a dover lottare contro ostacoli più grandi di loro, a difendersi da nemici spietati, ad affrontare il buio di antri pieni di insidie. La ricerca li condurrà negli abissi della loro mente e della storia umana. Il loro coraggio sarà messo alla prova, e anche la fiducia in chi avrebbe dovuto proteggerli. Ma forse la soluzione non è così difficile, e si nasconde in una poesia...

Questo romanzo è stato molto interessante e particolare. Non solo perché trovo che si sia mischiata sapientemente la parte adolescenziale a quella storica e drammatica, ma perché mi è sembrato di crescere insieme ai personaggi durante il corso della lettura. Ci troviamo davanti a quella che è una vera e propria avventura che vede protagonisti dei ragazzi delle medie, che un po' come ne I Goonies partono per una vera e propria caccia al tesoro preparata da Jacob, il misterioso amico di Stella Maris. Ma non si tratterà di un semplice gioco: quello che Jacob ha nascosto è davvero molto importante per lui, racconta ciò che ha passato da piccolo, continuamente nascosto e sull'orlo della pazzia. Gli indizi che vengono disseminati sono davvero molto arguti: nella maggior parte dei casi è sempre Stella Maris quella che si mette d'impegno nel cercare di risolverli ed è sempre lei la prima ad avventurarsi, anche se si tratta di scendere in un tombino, di cercare un giardino segreto fino a quando non si accorge che il tesoro è più vicino a loro di quello che si pensi. Questa è una caccia che porta alla scoperta, non solo di un vero tesoro, ma anche di una storia mai narrata fino ad allora di dissidenti politici all'epoca del nazismo. Dissidenti che erano appunto costretti a nascondersi, a patire la fame e che l'unica occupazione che si riusciva a trovare per non cadere nella disperazione era di appuntare quel poco che succedeva. Inoltre, quello che ho davvero apprezzato nella costruzione delle scene, è stato come l'autrice sia riuscita a incastrare la trama principale con i pezzi del passato di Stella Maris. Ammetto che all'inizio non aveva capito che si riferivano a lei fino a quando naturalmente non sono divenuti più chiari. Una volta entrati nella sua storia, non si può fare a meno di amarla e di leggere sempre con più interesse quelle parti del passato dedicate a lei. In più di un'occasione sono rimasta sconcertata non tanto da quello che ha dovuto patire ma da come la ragazza ha affrontato la situazione. Mi immaginavo reazioni diverse e invece Stella mi ha sorpresa. Complice anche la narrazione che è diretta e tagliente, ci fa immedesimare, ci sconvolge e ci riporta alla trama. L'ho trovato davvero costruito benissimo e si incastra tutto perfettamente man mano che andiamo avanti e nuovi tasselli cominciano ad allinearsi. Quindi non c'è solo avventura in quella che è la ricerca di un tesoro, scoprire gli indizi, risolverli e andare avanti ma c'è anche una parte storica, commovente ed episodi che ti straziano davvero il cuore.

Personaggi

Ho già parlato un po' di Stella Maris, aggiungo che è un personaggio sicuramente strambo e proprio per questo è molto bullizzata. Non solo dai compagni ma addirittura dalla sua insegnante, che lei chiama bambola di pezza. La sua insegnante mal sopporta le risposte di Stella Maris e per quanto io possa capire che in effetti non sono le risposte giuste, non posso fare a meno di notare come siano invece argute e brillanti. Stella è intelligente, su questo non ci sono dubbi. Come già detto è l'unica che non solo si impegna e risolve gli indizi ma ha anche il coraggio di infiltrarsi ovunque, cosa che a molti altri personaggi manca. L'ho adorata proprio perché è particolare: è logorroica ma è un piacere leggere i suoi dialoghi perché sono vivaci, divertenti e stupiscono. Non se la prende mai quando qualcuno le fa del male, sia psicologicamente che fisicamente; quando succede ha la sua rispostina pronta che agli occhi del suo aggressore la fa apparire ancora più strana. Ha una situazione familiare davvero contorta e spiacevole ed è in uno di quei passaggi che narrano il suo passato che sono rimasta sconvolta da come affronta le situazioni con i genitori. Adesso ha la nonna e il fratello balbuziente in ospedale, eppure va avanti. Non c'è mai un momento in cui si dà per vinta. Prova sempre nuove cose, è curiosa, non si stanca ma specialmente non si arrende. Questo è quello che mi piace veramente di lei. Christian è un ragazzino che si è appena trasferito nello stesso condominio in cui abita Stella Maris e anche lui subito comincia a prendere le distanze appena la incontra. Anche per lui è strana. Mi piace come pian piano Christian cominci ad abituarsi a lei, ai suoi modi di fare che anche se continuerà a trovare bizzarri, li inizierà ad accettare. Non vuole partecipare alla caccia al tesoro, ma poi, guardando proprio l'impegno di Stella, decide di farne parte. Christian ha inoltre i classici problemi di un normale adolescente: le piace Lisa ma la ragazza ammette candidamente di preferire Mirko in quanto lui può permettersi di farle regali costosi. E lì parte un'angoscia nel ragazzo, non tanto per la risposta piccata di Lisa, ma anche perché si rende conto della sua situazione. Così quindi appare agli occhi degli altri? Uno che ha appena traslocato e che non può permettersi molto? Mirko poi è un personaggio che definirei debole. Appare aggressivo e più di una volta la sua ferocia lo porta a seguire ovunque i protagonisti durante la loro caccia per rubare il tesoro. Allo stesso tempo però, non è lui quello veramente 'forte'. Ci sono altri ragazzi ancora che lo manipolano, è il classico ragazzo che deve fingere e che davanti a una situazione di vero pericolo, in cui può accadere anche un omicidio, ecco che si tira indietro. Ma è comunque un comportamento che è perfettamente coerente con dei ragazzi delle medie o poco più grandi: penso che gli adolescenti in questo romanzo sia stati presentati veramente bene, sono autentici. Mi soffermerei ancora e parlerei di Jacob, di sua madre, di Anton, ma sono tutti personaggi che dovreste conoscere da voi leggendo il romanzo. Le loro parti sono veramente toccanti e forti e non voglio rovinarvi alcuna sorpresa.


Stile

Lo avevo già accennato ma lo ripeto: mi piace come sono state costruite le scene. Si interseca la trama principale con il passato di Stella Maris e anche con le pagine del diario ritrovato. Il tutto messo al posto giusto così che il lettore possa comprendere anziché porsi domande senza capire cosa sta succedendo. Mi è piaciuto anche lo stile generale: tratta l'avventura di un gruppo di ragazzi adolescenti e il registro usato è quello giusto. I ragazzi non sono forzati, i loro dialoghi sono coerenti e si vede che c'è molta cura e lavoro dietro.
Un romanzo quindi che vi consiglio davvero di leggere!



lunedì 6 maggio 2019

Recensione: 'LeAli' di Rebecca Quasi

Il review party è già cominciato e oggi è il giorno della mia tappa! Recensisco 'LeAli' di Rebecca Quasi che abbiamo già conosciuto qui sul blog!


Titolo: Le ali

Autrice: Rebecca Quasi

Edito da: Dri Editore

Genere: Romance contemporaneo

Formato: Cartaceo, ebook

Prezzo: Cartaceo 12.99€, ebook 2.99€

Data di uscita: 26 aprile 2019

Pre-order: 22 aprile 2019



Trama


“Dopo aver deposto la bambina nella culla e averla coperta, Bianca raccolse i propri abiti e andò a vestirsi in bagno. Adriano sorrise di quel pudore. Girare nuda sì, vestirsi davanti a lui, no..”
 

Una figlia appena nata, una promessa alla quale non può sottrarsi e un futuro tanto incerto quanto doloroso, sono ciò che Adriano Abregal, ingegnere di Formula Uno, si trova a dover affrontare. Il fatto che al suo fianco ci debba per forza essere Bianca Bastiani, una ballerina dallo stile di vita turbolento, non è certo incoraggiante. E per far funzionare la cosa i due “soci” studiano un patto blindato e preciso come un pit stop, una terra di nessuno asettica e impersonale dove all'apparenza sentimenti e  passione non dovrebbero avere diritto di cittadinanza.

Quello che mi è piaciuto di questo romanzo è come lo stile umoristico si mescoli perfettamente a quello che è un tema e una situazione delicata. Il romanzo inizia portandoci nel giugno del 1990 dove due bambine, MaVi e Bianca, parlano dei loro sogni e del loro futuro. Entrambe sono molto unite e sentono di essere l'una per l'altra la loro vera famiglia. La loro situazione familiare non è infatti di quelle più felici e sperano di poter avere, un giorno, un futuro differente. Dopo questa promessa, arriviamo nel 2009, dove ormai le bambine sono due adulte che, seppur vivano due vite completamente diverse, sono rimaste migliori amiche. MaVi ha ottenuto quello che voleva: desiderava sposarsi e avere un figlio e infatti è sposata con Adriano e aspetta una bambina, Teodora. Bianca Bastiani ha cercato di perseguire il suo sogno di diventare ballerina -o meglio, il sogno che voleva per lei sua madre-. Negli anni si è anche conquistata una brutta nomea e tutti si tengono alla larga da lei, tranne MaVi, che le è sempre rimasta accanto. Quando però Teodora nasce, la felicità del momento è squassata dalla morte di MaVi. Adriano rimasto solo con la bambina, cerca di esaudire l'ultima richiesta che ha avuto sua moglie: ovvero che Bianca avrebbe dovuto occuparsi insieme a lui di Teodora, lei e nessun'altra. Bianca accetta di buon grado anche se non sa minimamente come comportarsi con una neonata ma lo fa per lei e per la bimba. Adriano invece cade ben presto in depressione e lascia sola Bianca che va avanti come può insieme a Teodora. Quando Adriano sembra riprendersi e torna a casa comincia ad accettare quella vita insieme a Bianca, che sempre gli era parsa molto strana. Con il passare del tempo però, comincerà a vedere Bianca sotto un'altra prospettiva.

Personaggi

Bianca Bastiani è una ragazza che si dimostra molto forte caratterialmente ma ha avuto un passato, e anche un presente, che le ha portato molta sofferenza. Costretta a ballare per sua madre, riesce però alla fine ad accettare quella sua passione, ma allo stesso tempo si è addossata una brutta nomea che la rende volgare agli occhi degli altri. I genitori di MaVi, l'unica che le è rimasta accanto, non vorrebbero che la loro figlia continui a frequentarla e anche Adriano la guarda con cipiglio. Bianca appare strana, differente, esuberante. Non a caso alla foto del matrimonio di MaVi è l'unica che è sembra ubriaca. Eppure nonostante tutto questo sarà proprio Bianca a non abbandonare la piccola Teodora quando anche i genitori di MaVi sembrano non volersi immischiare. Ovviamente Bianca non sa come prendersi cura di una bambina appena nata ma lo fa, anche se il dolore della perdita della sua migliore amica è forte e devastante. Adriano, che ha sempre visto Bianca come una stramba, decide comunque di onorare l'ultima volontà di MaVi a tal punto da chiedere a Bianca di sposarlo così da potersi occupare legalmente della piccola. Adriano lo vediamo come un personaggio un po' esuberante in fatto di donne ma che mai tradirebbe MaVi. Bianca verso di lui è completamente in subbuglio: man mano che andremo avanti nella narrazione cominceremo a collegare i fatti, a unire i pezzi come fosse un puzzle e capire quindi cos'è che esattamente prova Bianca verso Adriano e cosa è successo quando MaVi e Adriano si stavano conoscendo. Adriano scappa dopo la morte della moglie, Bianca resta e cerca di andare avanti con le sue sole forze. Quando Adriano torna la convivenza tra i due comincia a trasformarsi in qualcosa di più. Dopo due anni infatti Adriano si rende conto di non sapere nulla di Bianca, anche se il loro è un matrimonio di convenienza per Teodora. Non sa cosa fa, con chi esce, con chi balla. Comincia ad essere geloso di Vladimir, il ballerino con cui si allena. Si dimostra geloso anche dei discorsi degli altri mariti quando parlano delle loro mogli e di come conoscano qualsiasi cosa di loro. Adriano comincia a sentirsi spaesato e decide di fare un passo in più. Un qualcosa che porterà Bianca a farsi mille domande, anche a scappare. Perché c'è qualcosa che Bianca non gli ha mai detto.


Stile

Come dicevo a inizio recensione questo stile mi piace. Non solo perché è molto diretto ma perché è su una nota umoristica che si sposa bene con il resto della narrazione. Anche quando ci ritroviamo in un momento triste, come lo è la morte di MaVi, o di quando Bianca si ritrova sola con Teodora, il ritmo non ci fa pesare la scena, anzi, ce la fa guardare con occhi diversi ed è capace anche di strapparci un sorriso. Ho trovato congeniale questa scelta perché rende davvero il testo più frizzante e godibile. Specialmente i dialoghi tra Bianca e Adriano sono ben strutturati, energici e allo stesso tempo molto forti. Rendono perfettamente la loro situazione turbolenta. Abbiamo già conosciuto Rebecca Quasi e ancora una volta non ne rimaniamo delusi!

venerdì 3 maggio 2019

Recensione: 'Come una reale illusione' di Cristina M. Krys

Oggi vi presento la recensione di un romanzo che mi ha molto emozionata! Sto parlando di 'Come una reale illusione' di Cristina M. Krys.



Titolo: Come una reale illusione

Autrice: Cristina M.

Edito da: Amazon

Formato: Kindle

Genere: Narrativa contemporanea

Prezzo: 2.99€, disponibile su Kindle Unlimited

Pagine: 121




Trama

 Emma si sveglia in ospedale non ricordando gli ultimi giorni trascorsi. Ha subito un’aggressione, che non ha compromesso la sua gravidanza. L’agente di polizia Stefani indaga sull’accaduto, mentre Giulia, un’amica di sua madre, si offre di aiutare Emma nei primi giorni della convalescenza. Quando quest’ultima inizia a ricordare, grazie a dei sogni rivelatori, tutti i pezzi del puzzle si uniscono. Allora Emma trova il coraggio di affrontare Daniel, il suo stalker, che la porta lontano da tutto e tutti, dove nessuno può trovarla. Emma è bloccata dalla paura, ma deve trovare il coraggio dentro se stessa per cercare di tornare a casa. Ci riuscirà?

Leggere questo romanzo è stata un'avventura davvero carica di ansia, aspettative, dolore e gioia. Ha mischiato con cura tutte queste reazioni, lasciando sempre il lettore su una scia di un bel climax alto. Emma Stefani ha ventisei anni e si risveglia in una camera di ospedale senza ricordare nulla di quanto successo. L'infermiera e l'agente che le fanno visita le dicono che è stata picchiata, che è incinta, ma lei non ricorda assolutamente nulla. Quando viene a prenderla Giulia e la porta a casa sua, qualcosa comincia a rammentare. Tramite dei sogni, riesce a ricordare il nome di Anna, Luca e anche Alex. All'inizio continua a non ricordare cosa sia successo, sa solo che queste tre persone sono molto importanti per lei eppure non ci sono. Non sono nemmeno venuti a trovarla quando era in ospedale. Man mano che i giorni passano Emma i ricordi si fanno più vividi: Anna e Luca sono fratelli, i figli di Giulia, e Luca è suo marito. Sono scomparsi, nessuno sa cosa sia successo. Fino a quando Emma ha un barlume: si ricorda infatti di come il suo terribile stalker, Daniel, l'avesse picchiata e ricattata di far del male a Anna e Luca se lei non avesse accettato di andare via con lui. E così Emma si ritrova ad affrontare una terribile decisione, ma farebbe di tutto per le persone che ama di più. Si consegna quindi al suo aggressore, che contento che lei sia andata da lui, la porta via non permettendole di scoprire dove siano e dichiarando il suo amore infinito per lei. Emma si ritrova quindi lontano da tutto e tutti, rapita e portata chissà dove con l'unica presenza del suo stalker che la tormenta tutti i giorni. Ma cerca di andare avanti: lo fa per Alex, il nome che vuole dare a suo figlio, e che ogni volta che si addormenta le fa visita in sogno portandola sempre verso la retta via. Ho amato davvero come la storia sia fusa con i sogni che fa Emma, dove i protagonisti sono sì, Anna e Luca la maggior parte delle volte, ma il vero protagonista è certamente Alex, che lei si immagina come un bel ragazzo che le protende la mano verso la salvezza. E' Alex infatti che attraverso i sogni cerca di rincuorarla e le dà alcune informazioni necessarie. Mentre leggevo ero sempre avvolta da un misto di ansia per le condizioni di Emma, terrore per quello che avrebbe potuto farle Daniel e rabbia per quello che ha in effetti dovuto patire. Il finale è stato toccante: ammetto candidamente di aver versato qualche lacrima, sia perché non me lo aspettavo, sia perché è stato scritto con una dolcezza infinita. Lascia il segno e specialmente fa rimanere a pensare di quanto troppo spesso nella vita reale questi avvenimenti sono all'ordine del giorno. Entriamo nella testa malata di Daniel, sentiamo la preoccupazione di Emma più verso il bambino e Luca che verso se stessa. Un viaggio che la porterà sia a vincere che a perdere.


Personaggi

Emma è una ragazza di ventisei anni che ha subito una violenza e un rapimento. Il suo stalker, Daniel, l'ha infatti rapita e costretta a stare con lui. Ritroviamo in Emma un personaggio molto forte perché riesce a tenere testa a Daniel, gli risponde male ma sempre in un modo tale che non lo costringa a farle del male. Quando gliene fa, Emma sa come farlo sentire in colpa. Nonostante tutto è normale che Emma sia fragile, abbia paura, cerchi come può di nascondere cosa è accaduto. Emma infatti inizialmente non cercherà aiuto: né quando Daniel la stalkerava inizialmente davanti casa sua o inviandole lettere e nemmeno dopo averla rapita. Si chiude in se stessa sia perché vuole dimenticare tutto subito e archiviare la storia sia perché non vuole che Luca e Anna vengano ulteriormente coinvolti considerando che hanno rischiato la vita. Spesso infatti Emma ripete 'Basta, è finita', lo dice non solo a Luca ma soprattutto a se stessa. Alla fine Emma avrà il coraggio di affrontare il suo aguzzino, è cambiata, è maturata, anche se ha subito una perdita non indifferente. Daniel è sicuramente un personaggio interessante perché entriamo nella testa di uno stalker, un pazzo che farebbe di tutto per avere la ragazza che ama. Non gli importa che Emma lo detesti o che non lo ami. Quando infatti Emma glielo dice mi ero aspettata una reazione violenta da parte sua, invece Daniel resta calmo. Ha il classico atteggiamento di colui che ha comunque ottenuto ciò che voleva e che non gli importa assolutamente nulla di quello che pensano gli altri: è violento ma poi si scusa, cerca di fare il galante, il premuroso e allo stesso tempo le fa del male. In tutto quello che fa Daniel cerca una scusante, le colpe ricadono sempre o su Emma o su Luca, complice di avergli portato via delle persone care. Cerca addirittura di fare star bene Emma, sembra che si preoccupi per lei ma questo soltanto perché la vuole, esattamente come se fosse un oggetto. Spiega a Emma che la vita è fatta così: se proprio vuoi qualcosa devi affrettarti a farla tua, non importa del resto. Per questo personaggio non ci sarà redenzione.
Di Giulia invece avevo altre aspettative: ero partita avendo una determinata visione di lei e alla fine ho dovuto ricredermi. Come personaggio infatti si presenta ambiguo: non si sa se è possibile fidarsi di lei -ne ha tutte le carte- oppure no. Ed è quel no che non convince, che lascia a pensare.
Menzione speciale per il personaggio di Alex che anche se è soltanto una reale illusione ha davvero dato il suo contributo lasciando un forte senso di tristezza e dolcezza.

Stile

Mi è davvero piaciuto questo stile: è conciso e non si perde in chiacchiere. Mostra esattamente quello che deve mostrare, non si muove da un personaggio all'altro con frenesia, ma allo stesso tempo è molto chiaro e diretto. Il motivo per cui mi è piaciuto così tanto è che molte scene potremmo definirle brevi ma sono esattamente come dovrebbero essere. L'autrice ha saputo utilizzare i giusti termini e li ha messi insieme formando delle scene molto forti proprio perché colpiscono così velocemente il lettore. Specialmente nel finale c'è una scena che, proprio per la sua brevità, risulta molto intensa e fa anche piangere. Inoltre il connubio tra realtà e sogno mi è davvero molto piaciuto, perché le scene dei sogni non sono semplicemente degli elementi in più, ma fanno parte della realtà stessa.
Per questo motivo, il mio punteggio è massimo.


[Cover Reveal] 'Frittelle al miele e altre dolcezze' di Pitti Duchamp

Svelo per voi oggi in anteprima la cover del nuovo romanzo di Pitti Duchamp, ovvero 'Frittelle al miele e altre dolcezze'! Recensirò anche questo romanzo di Dri Editore, quindi rimanete in attesa!


 Titolo: Frittelle al miele e altre dolcezze

Autrice: Pitti Duchamp

Edito da: Dri Editore

Genere: Regency

Formato: Cartaceo e digitale

Prezzo: 12.99€ cartaceo, 2.99€ ebook

Data di uscita: 8 maggio 2019

Pre-order: 3 maggio 2019



Trama


Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette  non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose.

L'autrice


Pitti Duchamp, dopo essersi cimentata con notevole successo in vari storici propriamente detti, pubblica per la prima volta con noi qualcosa di diverso. Sempre uno storico classico ma con una connotazione decisamente più rosa. Che poi classico è di sicuro un azzardo, poiché la protagonista non è di certo la classica lady filiforme, bellissima ed austera. Tutto l’opposto. Ma di una simpatia, coerenza morale e bravura culinaria che vi conquisterà di sicuro. E vi divertirete! Insomma… brava Pitti!