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martedì 11 agosto 2020

Recensione: 'The Devil and The Lady' di Sabrina Pennacchio

Come vi avevo promesso, eccomi qui per parlavi di 'The Devil and the Lady' nuovo romanzo di Sabrina Pennacchio!


Titolo: The Devil and the Lady

Autrice: Sabrina Pennacchio

Edito da: Self Publishing

Genere: Urban Fantasy

Pagine: 100

Formato: Ebook & Digitale

Prezzo: 2.99€ ebook, 8.50€ cartaceo

Data di lancio: 10 agosto 2020



Trama
 L’anima… la parte più candida di noi… una singola pennellata, più scura delle altre, può davvero bastare a marchiarla per sempre?   Fin dove può spingere il desiderio di salvezza che oscura il nostro cuore? Quel senso di inquietudine e di smarrimento, pronto a scendere sulla nostra testa come la falce della morte? Aleyn, colta da un’improvvisa disperazione e da un dolore costante che le pulsa nel petto, farà il primo, madornale, errore della sua vita: invocare il Diavolo in persona per supplicare il suo aiuto. Samael entrerà così nella sua vita, un passo felpato dopo l’altro, fino a scoprire chi ha lanciato la maledizione di morte certa che aleggia sulla testa della sua dannata per tutto il romanzo.   
Sabrina Pennacchio torna con un fantasy che, non solo ci porterà nella vita della protagonista, tra amore, perdite e fatali attrazioni, ma ci farà immergere in quella lotta tra il Bene e il Male che Samael e i suoi fratelli stanno combattendo dall’Alba dei Tempi: qual è la sottile linea che divide davvero giusto e sbagliato?

Innanzitutto parto con il dire che questo può essere considerato un racconto lungo dato che conta un centinaio di pagine. Un racconto che l'autrice ha deciso di riprendere dopo averlo scritto qualche anno fa, per presentarcelo nella sua versione migliorata. Il genere mi intriga parecchio, tanto che sono stata molto contenta quando ho letto la trama. Non c'è niente di blasfemo, ma solo tanta magia e tanto amore, un sentimento in grado di piegare anche l'essere più maligno. Devo dire che non conoscevo la storia di Benevento di cui l'autrice ci parla a inizio racconto e del suo passaggio da Malevento appunto all'attuale Benevento. Sono sempre curiosa di scoprire queste nuove cose e devo dire che mi ha molto affascinata questo aspetto. La nostra protagonista, Aleyn, vive appunto a Benevento, fa parte di una famiglia facoltosa ma le è rimasto soltanto suo fratello Adrell perché entrambi i suoi genitori sono morti in un incidente d'auto dal quale lei e Adrell si sono salvati miracolosamente. Tempo più tardi si innamora di Luca, un ragazzo gentile e generoso ma anche lui muore poco dopo. Aleyn, in preda alla sofferenza dopo tutte queste perdite, decide di chiedere aiuto pensando di essere maledetta. Dopo aver trovato un libro esoterico decide di provare a usare il rituale per invocare il Diavolo in persona per chiedergli che cosa le sta accadendo e per far smettere questa ruota continua di sfortuna. E il rituale ha successo: Aleyn non si aspettava minimamente che avrebbe invocato per davvero Samael, il Diavolo. Anche se è combattuta decide di stringere un patto con lui. Scoprire chi l'ha maledetta in cambio della sua anima. Fino a quel momento, Samael dovrà prendersi cura di lei e fare in modo che non muoia prima che il patto abbia fine. Ho già letto trame di questo tipo e mi affascinano sempre perché penso che siano decisamente intriganti. In questo caso vediamo come l'autrice ha deciso di 'giocare' con i vari elementi del bene e del male e ci fa vedere come quello che sembra il male più feroce e inarrestabile è in grado di provare qualcosa anche se sono migliaia di anni che stringe patti con gli esseri umani.
Un qualcosa che cambierà per sempre non solo Aleyn, ma anche Samael.

Personaggi

Aleyn, la nostra protagonista, stringe quindi un patto con il Diavolo per capire chi l'ha maledetta. Una maledizione che a quanto ha potuto osservare Samael, la porterà prima a perdere tutti i suoi cari e poi a morire lei stessa. Sembrerebbe proprio una maledizione che ha origini molte antiche, addirittura di cinquecento anni prima, quando la figlia di Lilith e Beelzebub, Natasha, viene bruciata sul rogo dopo esser stata tradita dal suo amore. Aleyn è una ragazza che connubia sia la timidezza che il coraggio. In molte occasioni infatti la vediamo titubante e incerta, ma questo non vuole essere un lato negativo. Credo anzi che sia perfettamente normale sentirsi a disagio dopo quello che si è fatto e dopo aver scoperto che c'è una certa maledizione di Bettencourt che grava sulle sue spalle. Ma è la disperazione che spinge Aleyn ad affrontare con coraggio tutto quello che le si appresta davanti, ancor di più quando sa che Adrell potrebbe essere in pericolo. Se infatti tutte le persone che ama sono destinate a morire, suo fratello è il prossimo della lista. Aleyn è intenzionata a non permettere mai e poi mai che questo accada. Per questo si spinge a tanto: è disposta a sacrificare lei stessa pur di dare a suo fratello una vita dignitosa senza incidenti. Allo stesso tempo la vediamo altezzosa nei confronti di Marco Castelli, primogenito di Riccardo Castelli che vorrebbe che suo figlio si fidanzasse con Aleyn per un'unione aziendale, o meglio, per riuscire ad avere tutto il patrimonio di Aleyn. La ragazza non si è mai fidata dei Castelli ma più frequenta Marco, un dongiovanni che fa davvero di tutto per conquistarla, più capisce che l'artefice di tutto è Riccardo, in quanto Marco sembrerebbe essere davvero preso da lei. Certo, non è il suo tipo e ci prova con tutte le ragazze che incontra ma posso definirlo un personaggio innocente, forse un po' troppo invandente specie quando segue Aleyn in vacanza o diventa il suo professore di economia. Tuttavia, mi è piaciuto il finale di Marco quando si scontra con suo padre per l'ultima volta. Anche Aleyn dà una prova finale di assoluto coraggio in un contesto in cui sa che la sua anima verrà divorata da Samael. Diventa quindi un'eroina che sì, vuole liberarsi della maledizione, ma più di tutto non vuole vedere i suoi cari morire. Ciò che farà per Adrell al finale mi è dispiaciuto tantissimo. Naturalmente non posso spoilerarvelo ma devo ammettere che ci sono rimasta male e allo stesso tempo ho capito le intenzioni di Aleyn. Immagino che per lei deve essere stata una scelta giusta, ma molto molto sofferta. Samael come Diavolo è perfetto, signorile, elegante e con tanta voglia di curare la propria dannata per potersela gustare per bene quando avrà finito con lei. Più di una volta vediamo come Samael non ha alcuna intenzione di chiedere favori come gli suggerisce Aleyn: per il Diavolo abbassarsi a chiedere favori o consigli, specie con Natasha che i genitori avrebbero dovuto divorare, è una vergogna totale. La devozione dei suoi sudditi deve essere infatti mantenuta intatta: ed è nel momento in cui il Diavolo si abbassa che ho capito quanto si sia affezionato alla sua dannata. Perché se prima mai e poi mai avrebbe tradito la sua natura, ecco che per lei è disposto ad affrontare qualsiasi cosa, anche arrivare ai cancelli del Paradiso. Quella è stata decisamente la mia parte preferita: lasciar stare la vergogna che porterebbe al proprio stato, per l'amore.

Stile

Conosco già lo stile dell'autrice dato che ho letto tutti i suoi libri: è sempre piacevole, scorrevole e senza errori. Essendo un racconto lungo come già vi avevo anticipato ci sono effettivamente alcune scene in tell, ma dato che è un racconto e non un romanzo lungo ne posso capire la scelta.
Ho amato i dialoghi che ho trovato verosimili e l'unico errore che ho trovato è il pov ballerino: nelle scene in cui per esempio ci sono Aleyn e Samael, o Adrell e Francesca, il pov balla appunto da un personaggio all'altro, mostrandoci i pensieri prima di uno e poi dell'altro. In definitiva è un romanzo godibilissimo che come dice l'autrice stessa è molto adatto a un pubblico adolescenziale, anche se secondo me può essere apprezzato da chiunque, in special modo dacchi ama questo genere!

 

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