Eccoci qui con la prima recensione!
Oggi parlerò di 'At World's End: Wanted Pirates' di Sabrina Pennacchio, edito dalla Writers Editor.
Titolo: 'At World's End: Wanted Pirates'
Autrice: Sabrina Pennacchio
Formato: Cartaceo, brossura
Edito da: Writers Editor
Genere: Storico, avventura
Pagine: 277
Prezzo: 15,00€
Trama
XVIII Secolo – Oceano Atlantico
Alcuni narrano che Calico Jack, il
più temuto fra tutti i pirati, sia stato giustiziato in Giamaica molti
anni orsono; altri narrano, invece, che questi sia tornato dal mondo
degli inferi dopo un accordo con Satana, per continuare a terrorizzare i
mari indisturbato.
Eppure, nonostante ciò che si
vocifera, un giorno un uomo che tutti conoscono come il temuto Calico
Jack, rivendica la taglia sulla sua testa, lanciandosi in uno spietato
attacco alla nave della Marina Britannica, per rapire la figlia del
generale di ritorno dai paesi d’oriente.
Questo libro mi ha catturata principalmente per la trama che non mi è sembrata per nulla scontata. Ed effettivamente non avevo mai letto nulla di simile prima d'ora quindi, essendo ormai incuriosita, non ho potuto fare a meno di acquistarlo e le mie aspettative non sono state deluse.
Quando leggo un libro ammetto di essere abbastanza brava nel cogliere i particolari e riuscire ad anticiparmi il finale con un po' di deduzione. Quindi anche per questo libro mi ero già fatta un'idea, su chi per esempio fosse Calico Jack e come sarebbe finito. Con mia grande sorpresa non ho azzeccato quasi nulla! Questo lo dico perché per me è un enorme aspetto positivo: significa che il testo non è banale e non è scontato. Non avevo capito chi fosse Jack, quali fossero le sue intenzioni e questa cosa l'ho trovata estremamente piacevole perché sono arrivata alla fine del libro con il colpo di scena che non mi aspettavo. Considerando che in un libro è sempre il finale quello che più mi colpisce e che mi fa decidere se il libro mi sia piaciuto davvero oppure no direi che è certamente un punto a favore per Sabrina. Per questo, se volessi intitolare in qualche modo questa recensione, userei senza ombra di dubbio il termine 'originale'.
Questa è una storia che trascina velocemente il lettore all'interno dell'azione. Un altro aspetto positivo che mi sento di segnalare è l'ottimo inizio in medias res, che è la cosa migliore che possa fare un autore. Quando un lettore, nell'iniziare a leggere un libro, si trova subito capovolto nel mezzo di una scena ne rimane coinvolto e resta incollato alle pagine. E già nel primo capitolo noi ci troviamo con un'importante azione compiuta. A questo punto il libro ha già catturato il nostro interesse e procediamo la lettura ben che volentieri.
Personaggi
Mi piacerebbe fare qualche piccolo spoiler per analizzare meglio i personaggi, ma alla fine ho deciso che rimarrò sul vago per non rovinare troppo la sorpresa a chi vorrà leggerlo.
I personaggi principali sono tre: Jean, Calico Jack e Marina. Jean è l'amico d'infanzia di Marina, nonché suo promesso sposo. Calico Jack è un pirata che rapisce la sua amata proprio sotto ai suoi occhi e senza che lui potesse far nulla per evitarlo.
Tra i due quello che più mi è piaciuto è stato Jack, senza però nulla togliere a Jean.
Se da una parte infatti abbiamo Jean, un uomo dedito al dovere, fedele, cordiale e gentile, dall'altra abbiamo Jack, un pirata misterioso, sicuramente più intraprendente e che mi ha incuriosita di più per via di tutti gli interrogativi che sono poi il cuore stesso della trama.
Naturalmente volevo sapere perché si comportasse in quella maniera, perché facesse determinate scelte, scoprire qualcosa sul suo passato travagliato.
E devo dire che infatti i suoi capitoli sono quelli che hanno attirato maggiormente la mia attenzione, non solo per il suo carisma, ma anche perché ero concentrata a cogliere tutti i dettagli che mi avrebbero portata a costruire un quadro dello svolgersi della vicenda.
Jean però non è di meno in quanto a coraggio: si butta alla ricerca di Marina, nonostante sappia di stare trasgredendo gli ordini e di quanto la sua azione possa costargli la vita.
Non credo che questi due personaggi si odino: credo piuttosto che si vedano come il rivale che l'altro sperava di incontrare prima o poi nella sua vita e che per questo provino almeno un pizzico di rispetto verso l'altro. Almeno questo è quello che mi è sembrato di cogliere.
Marina posso definirlo un personaggio 'vero'. Nel senso che i suoi comportamenti non sono per nulla forzati e le sue azioni, rapportate alle conseguenze di quello che ha vissuto, sono perfettamente condivisibili. Non ci sono eccessi, non c'è nulla che faccia storcere il naso.
Abbiamo una nobildonna che si ritrova rapita e non solo. Quello che patisce e specialmente quello che sceglie è lodevole. A fine lettura, e questo sono sicura lo proverete anche voi, ho pensato che non avrebbe potuto comportarsi in maniera migliore.
Stile
Voglio infine spendere qualche parola per quanto riguarda lo stile: è scorrevole, ben scritto e per questo motivo il libro si legge senza intoppi piuttosto velocemente. Io ho impiegato circa due-tre giorni per ultimare la lettura ma ci avrei messo molto meno se avessi potuto dedicarmici completamente. Una cosa da lodare è l'utilizzo dello show don't tell. Considerando che purtroppo non sempre gli autori ricorrono a questa semplice ma essenziale regola, è un piacere trovarsi davanti a un testo che ne fa uso. Mostra, non raccontare!
Ed è infatti così che ci viene narrata la storia: ci viene mostrata e non raccontata.
Vediamo i personaggi muoversi come se fossero davanti a noi grazie ai dettagli che l'autrice ha aggiunto a ogni scena. Su questo decisamente un 10/10.
Che dire quindi... ne consiglio la lettura!
5 stelline su 5
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domenica 24 giugno 2018
Recensione: 'At World's End: Wanted Pirates' di Sabrina Pennacchio
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