Recensioni, letteratura, consigli di scrittura

Cerca nel blog

sabato 25 gennaio 2020

[Segnalazione] 'James Hook. Il pirata che navigò in cielo' di Mario Petillo

Oggi voglio segnalarvi il romanzo 'James Hook. Il pirato che navigò in cielo' di Marco Petillo. Ringrazio l'ufficio stampa 'Il Taccuino' per avermi fornito tutto il materiale!


Titolo: James Hook. Il pirata che navigò in cielo

Autore: Mario Petillo

Edito da: Scatole Parlanti

Genere: Fantasy storico

Collana: Mondi

Pagine: 200

Formato: Cartaceo

Prezzo: 15,00€



Trama

Vi siete mai chiesti come Capitan Uncino è arrivato all'Isola che non C'è?Questa è la storia di James M. Turner, meglio noto come Capitan Hook, il leggendario pirata che da più di un secolo fa sognare i lettori. Si tratta però di un romanzo che cambia la prospettiva degli eventi, fornendoci dei dettagli importanti sulla vita del capitano della Jolly Roger. È davvero lui il "cattivo" oppure le sue azioni hanno motivazioni particolari? E chi è davvero Peter Pan, leader indiscusso di Neverland?Per scoprirlo non resta che ripercorrere le origini dell'unico uomo che ha saputo tenere testa a Barbanera, scoprendo che nel suo cuore hanno albergato sentimenti contrastanti, compromessi troppo presto dagli eventi di un'esistenza difficile. Tra l'Inghilterra di inizio Settecento, gli oceani e le sponde di un'isola incantata, il mito di James Hook, a distanza di tanti anni, è ancora in grado di riservare delle sorprese.



«La più facile delle soluzioni sarebbe quella di suggerirvi di chiudere
gli occhi, fare un profondo respiro e lasciare che le vostre iridi si
colorino di leggerezza, di brio, di brividi. L’Isola che non C’è era un
posto nel quale tutti sarebbero voluti andare, almeno per qualche
giorno: era una pausa dal resto del mondo, era la pace totale dei sensi,
era come avere una patina opaca dinanzi agli occhi, perché nulla poteva
essere reale […]».

Il romanzo d’esordio di Mario Petillo James Hook. Il pirata che navigò  in cielo racconta una vicenda fantastica che poggia però su basi  storiche ben documentate. L’autore prende spunto dal romanzo Peter Pan  estrapolandone il “cattivo”, James Hook – ai più noto come Capitan  Uncino – e ne racconta il passato, a partire dalla sua giovinezza fino  ad approdare nel finale del libro allo scenario che noi tutti  conosciamo, grazie anche al classico film Disney. E nel narrare la  storia di James Hook l’autore ripercorre anche un’epoca, il Settecento,  in cui stava nascendo la pirateria moderna, riportando fatti storici  interessanti che contestualizzano la vicenda di Uncino, come il suo legame con il Capitano Edward Teach, passato alla leggenda con il nome  di Barbanera. Petillo offre una prospettiva diversa da cui osservare la  bellicosa relazione tra James Hook e Peter Pan, per permetterci di avere  più consapevolezza sui motivi che hanno portato un ragazzo pieno di  passione per la vita e per la cultura a consumarsi nel gelido fuoco  della vendetta. E proprio nell’incipit si comincia a capire che James  Hook è molto più di quello che ci è stato raccontato nel romanzo di J.
M. Barrie: nel suo accorato dialogo con l’amico Spugna il Capitano ci  appare stanco e invecchiato ma anche profondamente umano, attraversato  da un dolore tanto forte da bucare la pagina. Nell’immobilismo della  nave Jolly Roger, arenata nell’atollo in mezzo al cielo, l’Isola che non
C’è, si avverte forte il sentimento di frustrazione di un uomo che perso  tutto: non solo la mano destra ma la sua giovinezza, i suoi sogni e, in  ultimo, la sua aspirazione alla rivalsa. E da questo incipit l’autore fa  un salto indietro e ritorna al passato di un ragazzo che poteva  diventare ciò che voleva ma che ha avuto la sfortuna di incrociare il  dispotico e ambiguo Peter Pan, che ha visto crollare le sue certezze ed  è stato privato del suo futuro. James Hook. Il pirata che navigò in  cielo è una storia di rinunce; è l’amaro racconto di un vinto che però  non si è mai arreso. Per la prima volta si ripercorre la vita di Capitan  Uncino quando era ancora James M. Turner, restituendoci un personaggio  umanissimo e travagliato, e facendoci riflettere su come a volte è  troppo semplice vedere il mondo in bianco o nero ignorandone le infinite e complesse sfumature.
 

L'autore

Mario Petillo è nato nel 1990 a Salerno e vive a Milano.
Storyteller e sceneggiatore, ha lavorato per dieci anni come giornalista  nel settore dei videogiochi, del cinema e del calcio. Ha scritto e  diretto nel 2015 il cortometraggio “Le coppie hanno i baci contati” ed è  stato finalista al Premio “Solinas” con la web serie 02.37 (2016).
Lavora in un’agenzia di comunicazione e ricopre il ruolo di ufficio  stampa e social media manager per diversi brand internazionali. “James  Hook. Il pirata che navigò in cielo” (Scatole Parlanti, 2019)  è il suo primo romanzo.

Nessun commento:

Posta un commento