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martedì 26 febbraio 2019

Recensione: 'La vendetta di Lord Hughes' di Fabiana Redivo

In occasione del review party, oggi 26 febbraio, è il turno della mia recensione per 'La vendetta di Lord Hughes' di Fabiana Redivo!


Titolo: La vendetta di Lord Hughes

Autrice: Fabiana Redivo

Formato: Cartaceo (brossura), Kindle

Edito da: Dri editore

Genere: Storico, romance

Pagine: 176

Prezzo:  11,30€ cartaceo, 2,99€ su Kindle





Trama

 Lady Judith Blackmore ha accettato di sposare lord Edward Hughes, conte di Brewfield, per mettersi al sicuro dal complotto ordito dallo zio, lord George Blackmore, che la vorrebbe morta. Un matrimonio celebrato in fretta ma nato sotto i migliori auspici. Una magica alchimia d'amore si instaura subito tra Edward e Judith che finalmente sembra poter condurre la sua vita serenamente. Ma lord Hughes ha un lato oscuro che non è disposto a svelare alla sua giovane sposa, di cui è perdutamente innamorato. Una maledizione incombe sui conti di Brewfield. Affonda le radici in un passato non troppo lontano, nientemeno che in India ed è legato alla spietata setta assassina dei thugs. Ancora una volta la vita di Judith è in pericolo ma la "tigre dagli occhi viola" è disposta a metterla in gioco per amore e per spezzare la terribile maledizione. 

Ci sono da fare due premesse prima di cominciare la recensione: la prima è che come genere potremmo tranquillamente aggiungere anche il fantastico. Questo perché fa sfondo alla storia anche una terribile maledizione dell'occhio di Kali che i conti Brewfield sono condannati ad avere, il tutto passato tramite una pietra che ora è al dito dell'ignara contessa. E la seconda premessa è che questo è il seguito di 'Una ribelle per Lord Hughes', romanzo che ha avuto un grande successo nel 2018. Comunque sia, non è un problema cominciare la lettura direttamente da questo, dato che la trama è facilmente intuibile e ci viene anche fornito, in una maniera egregia, il riassunto del precedente romanzo senza scadere nel raccontato o nell'infodump. Questo quindi vi permetterà di avere una chiara visione della trama e potrete continuare la lettura senza nessun problema. Naturalmente, vi consiglio anche di leggere il primo! Siamo nel 1816 e Judith è ora la contessa di Brewfield dopo il matrimonio con il conte Edward. Dopo il loro rocambolesco matrimonio sembrerebbe però non esserci ancora pace per i due coniugi. Il padre di Judith, William Blackmore, viene rapito e Judith naturalmente vuole correre a salvarlo. Sarà Edward però a partire per primo, cercando in tutti i modi di deviare la sua consorte in modo tale che non possa mettersi nei guai con la terribile setta assassina dei thugs. In questa avventura però, Judith verrà a conoscenza della maledizione che le è caduta addosso senza volerlo e del rito che sta per consumarsi in onore alla dea Kali, la di cui vittima altro non è che Eleanor. Quello che mi è piaciuto in particolare di questo libro è proprio il fatto che noi stessi viaggiamo, dall'Inghilterra all'India, e notiamo come le tradizioni e l'atmosfera stessa del romanzo cambi, facendoci assaporare le diverse terre che ci ritroviamo a leggere, in un mix di storico ed esotico. Aggiungiamoci anche che la maledizione rende tutto più misterioso e affascinante e ci ritroviamo con un romanzo davvero versatile, capace di mescolare senza appesantire diversi generi.

Personaggi

Judith è diventata la contessa di Brewfield dopo aver sposato il conte Edward Hughes, è una donna volenterosa, seria e caparbia tanto che non indugia nemmeno per un secondo a partire per salvare suo padre che è appena stato catturato. D'altronde è stata cresciuta in India come un ragazzo, e nessuno si preoccupava del suo nome, considerandolo esotico proprio perché di famiglia straniera. Il suo quindi è stato un passato che nulla ha a che vedere con quello di una discreta e raffinata contessina. Il suo coraggio e la sua intraprendenza le serviranno per salvare se stessa dalla maledizione, salvare suo padre e salvare anche Eleanor, venduta dal suo stesso padre a Boscher come vittima sacrificale per il rito in onore alla dea Kali. Non la vediamo mai particolarmente spaventata o angosciata. Certo, in molte occasioni teme più per cosa possa accadere a chi ama piuttosto che per se stessa, ma non vacilla e andrà avanti scoprendo anche che, da suo padre che non vede da molti anni, ha avuto un fratellino di nome Norman o Jay, come a lui piace di più essere chiamato. Da qui vediamo anche quanto sia buona di carattere, amando subito quel fratello che non sapeva di avere così come lega incredibilmente con la madre del piccolo. Addirittura insieme organizzano un piano per salvare Eleanor stringendosi la mano in un segno di supporto e completa fiducia.
Eleanor è un personaggio veramente complesso e mi è piaciuto leggere di lei: è ancora arrabbiata sia con Judith che con Edward dato che doveva essere lei a sposarlo. Edward però sa che è giusto così come è andata: altrimenti, nessuno dei due sarebbe mai stato felice. Per questo rifiuto Eleanor ancora ci soffre tanto che, quando viene venduta a Boscher, la vede in un modo completamente contorto. Boscher, nel suo modo di fare che al lettore può apparire viscido, la vuole per sé ed Eleanor invece di essere spaventata e di non voler essere toccata da quello sconosciuto, lo guarda con occhi imploranti. Finalmente c'è qualcuno che la desidera, che vuole proprio lei, tanto che si lascerà fare di tutto e anche alla fine non cambierà idea su di lui. Credo che sia un personaggio con una psiche molto particolare e naturalmente sono questi i personaggi che tendono sempre ad incuriosirmi di più!
Menzione speciale per Jay, ragazzino sveglio, simpatico e scapestrato. Fa davvero spuntare un sorriso durante il corso della lettura.

Stile

Nulla da dire riguardo lo stile, che considero impeccabile. Innanzitutto come detto all'inizio, per chi non ha letto il precedente romanzo, ci vengono comunque fornite delle spiegazioni che non cadono nel tanto fastidioso infodump. Ma vengono dispensate in modo omogeneo durante il corso del romanzo (quindi nessuna 'botta' di informazioni tutte all'inizio che potremmo dimenticare) e lo stile resta fluido e limpido. Nessun errore, né di battitura né di ortografia. I generi che ci vengono proposti vengono mescolati insieme con cura, quindi non avvertiamo nessun 'brusco' cambiamento di rotta durante la lettura del romanzo. Per questi motivi, do il pieno punteggio!

Vi ricordo inoltre che il review party è cominciato soltanto ieri, quindi non è ancora finito! Se volete leggere le recensioni degli altri blog che partecipano, ecco qui la card per seguire per bene le tappe!


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