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martedì 9 novembre 2021

Recensione: 'Sleeping Sun' di Margherita Maria Messina

 Buongiorno a tutti!
Oggi è la mia tappa per il Review Party di Sleeping Sun di Margherita Maria Messina, autrice che già conosciamo proprio per 'Beyond The Veil'. Se vi siete persi la scorsa recensione potete recuperarla cliccando qui


 

Titolo: Sleeping Sun

Autrice: Margherita Maria Messina

Edito da: Words Edizioni

Genere: Fantasy (romance/storico)

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 3 novembre 2021


Il romanzo è il prequel di 'Beyond the Veil'

 

Trama

La Pietra di Luna è oscura.
Solo lei può domarla.
Solo lui può distruggerla.

Verona, A.D. 1116
Durante una notte di eclissi, Marianna Alibrandi muore dando alla luce la piccola Elèna. Per Valente Di Grandi, padre della bambina, la colpa è di una crudele maledizione. In quella infausta notte, Valente crea una pietra oscura, simbolo di tutto ciò che Elèna stessa dovrà tenere a bada per evitare di scatenare qualcosa che vada al di là di ogni regola terrena.

Stoccarda, A.D. 1138

L’abate guardiano Hector Von Richt, monaco della Compagnia di San Cristoforo, si trova a dover prendere un’importante decisione: sostenere o meno il papato e l’Ordine Templare in una nuova, devastante crociata. Le sue cicatrici parlano di battaglie cruente, perdite indicibili e tradimenti nella Terra Santa, ma il suo spirito non si è piegato ai tormenti. La missione sarà infine affidata al fratello Faustus, che al suo ritorno mostrerà un’inquietante volontà nel sottomettere chiunque si trovi sulla sua strada. Plagiato dal misticismo e dal fanatismo, Faustus scatenerà una guerra interna alla Compagnia di San Cristoforo, scagliandosi contro Hector e gli uomini a lui fedeli. Dalla faida nascerà la Chimera, pronta a raggiungere il potere grazie a un mistico artefatto proveniente dalla città di Verona: la Pietra di Luna.

Come detto, questo libro è il prequel di 'Beyond The Veil' e quindi andiamo a conoscere quei personaggi che sì, ci erano stati presentati ma non in una maniera approfondita dato che più che giustamente era stato spazio alla coppia principale. Per chi quindi, come anche me, era curioso di sapere molto di più su Elèna e Hector con questo romanzo sarà accontentato!

Come il precedente anche questo romanzo connubia quindi il genere storico, romance e fantasy. Una particolarità che ho sempre adorato di questa storia sia perché in questo modo ci si presenta molto ricca e misteriosa, sia perché può arrivare a un pubblico molto più vasto. Anche se non vi dovesse piacere un genere particolare sappiate che la storia è perfettamente bilanciata e godibile quindi da qualsiasi tipo di pubblico. Il romance ha la sua giusta predominanza, c'è una leggera punta di fantasy (che sfocia anche nell'alchimia e nella creazione delle pietre) su uno sfondo storico che va dal 1116 (l'anno di nascita di Elèna) al 1141. La maggior parte degli avvenimenti si snoda soprattuto negli ultimi anni, dove abbiamo appunto la parte più succosa dell'intera vicenda. Per chi ha letto 'Beyond The Veil' conosce più o meno la storia dei nostri due protagonisti: Elèna è una donna cresciuta dal padre come una guerriera piuttosto che una nobildonna, che deve custodire la Pietra di Luna che ha con sé sin dal giorno della sua nascita. Hector è l'abate guardiano della Compagnia di San Cristoforo e insieme al fratello gemello Faustus serve il papato. Elèna è proprio diretta in questa compagnia ma ancora non sa quali complicazioni andranno incontro sia lei che Hector proprio a causa di Faustus.

Su questo appunto c'è stato un particolare che ha cambiato il mio modo di vedere Faustus. Se infatti nel precedente libro lo avevo inquadrato come l'antagonista, adesso anche se naturalmente compie delle gesta deprecabili, mi sono sentita di cercare almeno di capire il suo punto di vista. Ripeto, non che sia giustificabile ma grazie alla parte del romanzo che ci delinea molto meglio il personaggio ho immaginato come si dovrebbe comportare un uomo che ha appena vissuto un'esperienza traumatica come la crociata. Il fatto di sentirsi usato, distrutto nell'anima, confuso anche, con l'unico affetto se non quello dell'armena Gayane mi ha reso questo personaggio ben costruito e con una motivazione che adesso vedo meglio confermata e strutturata. Il suo rapporto malato con Gayane, per quanto non possa essere paragonato con quello che hanno i protagonisti, ha comunque un suo perché. Faustus è stregato dalla donna, ma non ho voluto vedere in lei un personaggio eccessivamente manipolatore. Anche Gayane ha sofferto per colpa della guerra, ha vissuto atrocità che ricorderà per sempre e sente che Faustus può comprenderla, che la sua mente è dilaniata pari quanto la sua. Gayane è inoltre un personaggio decisamente affascinante, se non quello più misterioso dell'intera storia. Ci si interroga speso su cosa farà, che tipo di poteri abbia, qual è il suo principale obiettivo. L'ho trovata ben accorporata a Faustus, e credo che il loro possa essere un affetto sincero anche se corroso dall'odio e dal dolore che l'esperienza ha portato a entrambi.

Hector e Elèna sono una coppia formidabile, una di quelle che erano proprio destinate a scontrarsi, letteralmente parlando. Hector anche se inizialmente ci appare voglioso di mettere subito le mani addosso a Elèna, colpito dalla sua sensualità, la rispetta, e non osa toccarla fino a quando non sarà lei a volerlo. Nonostante non si conoscano affatto sanno già dentro di loro che sono destinati a stare insieme e sarà proprio a causa di Hector che Elèna sconvolgerà letteralmente la sua vita. Come detto, Elèna era abituata a servire il padre, a sapere che forse mai avrebbe potuto conoscere la tranquillità e la dolcezza di un matrimonio come sta invece per fare suo fratello. Per questo l'incontro con Hector sconvolge tutto in lei: non è abituata, ma lo desidera. Non si fida, ma è ciò a cui anela.
Mettiamo anche in conto il fatto che non ha mai avuto una vera protezione maschile, se non quella del fratello. Ma il padre è sempre stato scostante con lei, anche se in qualche passaggio del libro comprendiamo come in realtà l'animo di Valente sia in netto contrasto e come ogni volta che incroci lo sguardo della figlia senta invece ardere un profondo affetto. Tuttavia, l'educazione di Elèna è stata ciò che è stata. Lei avrebbe il desiderio di cambiare ma non si sognerebbe mai di fare un torto a suo padre, proprio perché in realtà ne ricerca disperatamente l'ammirazione.
Il loro rapporto mi è piaciuto tantissimo: è tormentato e i loro silenzi sono eloquenti. Ma sono proprio quei silenzi che troppo spesso hanno alzato delle barriere che non avevano ragione di esistere. Però è interessante leggere cosa si cela realmente nell'animo di Valente così come in quello di Elèna che si ritrova a un punto della sua vita in cui dovrà dar prova della sua lealtà.

Non dimentichiamo poi del tratto fantasy, caratterizzato anche dall'alchimia, quindi decisamente interessante e anche in linea con il tempo scelto. La Pietra di Luna è un elmento che affascina, spesso ci si chiede su quali siano realmente i suoi poteri, mi sono piaciute le parti in cui Elèna, portandola con sé, si rende conto di come la pietra stia cambiando a seconda di come si sente lei. La maledizione che secondo sui padre le pesa addosso è un fardello che ha dovuto sopportare ma a cui ora deve porre rimedio, per questo parte, anche se suo fratello la vorrebbe con sé così come vorrebbe che vivesse una vita normale. Anche Elèna lo vorrebbe, per questo invidia - in senso buono, però - la fortuna che ha Caterina.

Certamente tra le mie scene preferite ci sono quelle dei primi avvicinamenti tra lei e Hector. Molto spesso mi sono ritrovata a sorridere, specialmente riguardo le battute di quest'ultimo. Il loro modo di corteggiarsi è un po' fuori dagli schemi, incuriosisce, ci si domanda se davvero non hanno corso troppo o se hanno la fatto la scelta migliore per loro stessi e per la loro felicità. Avrei preferito avere qualche scena in più sul finale, specie quando Elèna viene catturata ma questo perché io sono sadica! 😂

Anche lo stile è ottimo; per niente ampolloso, dritto al punto ma poetico e dolce quando serve. Non ho trovato momenti ostici, nessuna parte che ho dovuto rileggere, ma è una lettura che scorre tranquilla. Inoltre i dialoghi dinamici mantengono alto l'interesse, oltre a esser ben scritti. Li ho adorati, specie come già detto prima, quando ci sono gli scambi di battuta tra i due protagonisti.

Non posso quindi fare a meno di consigliarvi questo libro e di leggere anche il precedente!



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