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martedì 12 marzo 2019

Recensione: 'Il custode delle tempeste' di Catherine Doyle

Oggi, 12 marzo, è il giorno d'uscita del romanzo fantasy 'Il custode delle tempeste' di Catherine Doyle! Ho avuto il piacere di poterlo leggere in anteprima, quindi ecco a voi la mia recensione sperando che il libro possa essere di vostro interesse!

Titolo: Il custode delle tempeste

Autrice: Catherine Doyle

Edito da: Mondadori

Formato: Cartaceo (copertina rigida), Kindle

Genere: Fantasy

Pagine: 248

Prezzo: 17,00€ cartaceo, 8,99€ Kindle

Consigliato da: 10-14 anni




Trama

 A ogni generazione, l'isola di Arranmore sceglie un Custode delle Tempeste che incarni il suo potere e difenda la sua magia se il Nemico dovesse tornare. E per il nonno di Fionn è giunto il tempo di cedere il passo al nuovo Custode. Fionn ha il terrore del mare, tanto che quando approda ad Arranmore per l'estate, vuole solo tornare sulla terraferma. L'isola della sua stirpe, però, lo aspetta da molto tempo e lo reclama a sé, rivelandogli la sua magia. Presto Fionn si lascerà sedurre dalla ricerca di una grotta sommersa, capace di esaudire i desideri. Ma una forza malvagia si sta destando nelle profondità dell'isola, ed è più vicina a lui di quanto non immagini

Quello che mi è piaciuto di più di questo romanzo è che è un fantasy completamente innovativo. L'elemento fantastico è usato in una maniera egregia: non ho mai letto avvenimenti simili in un altro libro, l'originalità è predonimante. E per me, che amo i fantasy, non può che essere un punto a favore. Dopo averne letti tanti, leggere qualcosa di diverso è difficile: ma in questo caso possibile.
Tara e Fionn sono due fratelli che vengono mandati dalla loro madre a passare l'estate dal nonno Malachy Boyle che vive sull'isola di Arranmore. Per Fionn la traversata in mare per arrivare sull'isola è abbastanza disatrosa considerando che ha una vera e propria fobia dell'oceano. Quell'isola inoltre sembra risvegliare in lui qualcosa di strano, riesce quasi a percepirla, o meglio, è l'isola ad avvertire Fionn. Lo stesso nonno gli confida che Arranmore, rimasta silenziosa fino a quel momento, era come se avesse ricominciato a respirare non appena lui ne aveva messo piede. Per Fionn quel luogo non è solo misterioso: è legato anche a suo padre, morto durante una tempesta e la cosa provoca in lui una profonda tristezza e amarezza. Quasi come se la sua fobia fosse collegata a quel tragico incidente avvenuto pochi mesi prima che lui nascesse. E il destino ha voluto che lui fosse identico nell'aspetto a suo padre tanto che comincia ad avere il timore che possa rievocare a sua madre tristi ricordi ogni volta che lei lo guarda. Sull'isola incontra i fratelli Bartley e Shelby Beasley. Bartley è intenzionato a trovare la grotta sommersa prima di chiunque altro perché la grotta dà la possibilità a chiunque riesca a entrarvi di poter esprimere un desiderio: e lui vuole diventare il prossimo Custode delle Tempeste. Fionn inizialmente non ne sa nulla, né della grotta, né della leggenda che ha l'isola né cosa fa esattamente suo nonno: fino a quando non tocca con mano la magia in una maniera che non avrebbe mai immaginato. Le candele sono infatti l'elemento dalle quali si sprigiona la magia, quelle stesse candele che costruisce suo nonno incalanando dentro di esse la potenza delle tempeste e dei ricordi. Questo è stato un elemento che considero non solo romantico, ma anche decisamente originale. Ogni volta che una candela viene accesa, finché non si spegne, fa a vedere a chi la tiene in mano il ricordo conservato in essa. Fionn quando ne accende una può sentire, può avvertire esattamente come se fosse davvero lì, in quel ricordo. Le candele, infatti, sembrano funzionare in un modo diverso quando è lui ad accenderle. E sarà proprio mentre starà scrutando nei ricordi di una candela, che vedrà con i suoi occhi la leggenda tanto tramandata dall'isola, ovvero l'epica battaglia di Dagda contro Morrigan.

Personaggi

Fionn è un ragazzino di undici anni che insieme a sua sorella maggiore Tara, parte per la prima volta verso l'isola di Arranmore per trascorrere l'estate da suo nonno Malachy. Non ne è molto entusiasta: sia perché non sa cosa fare su quell'isola sia perché ha il terrore del mare. Si considera una persona tranquilla, timida e remissiva e questo non manca di ricordarglielo Bartley che lo prende in giro e non lo reputa per niente adatto a diventare il prossimo Custode delle Tempeste proprio perché debole e patetico. Nonostante ciò, Fionn ha dalla sua una dose di coraggio che farà uscire fuori grazie alla sua caparbietà: anche se gli viene negato è troppo attratto da quelle candele e non riesce a resistere alla tentazione di provarne una e viverne i ricordi. Così come non ci pensa due volte a salvare sua sorella quando sa che è dispersa nella grotta sommersa, anche se questo significa dover nuotare proprio in quell'elemento che gli fa tanta paura. Fionn è quello che considero un protagonista ideale perché si fa amare: non è perfetto, non sa fare tutto ma riesce nel limite delle sue possibilità. Ed è per questo che piace, perché dalla sua non c'è un talento o una magia particolare. Continua ad essere se stesso anche quando comincia a capire che ha un rapporto speciale con l'isola. Sua sorella Tara è molto più vispa e sicuramente più intraprendente, cosa che considero anche logica visto che è appena un'adolescente e ha bisogno di sentirsi più matura verso suo fratello. Inizialmente non vediamo un rapporto proprio idilliaco fra i due, si potrebbe anche pensare che si odino per come si comporta Tara con lui, sempre battagliera e canzonatoria. Tuttavia non ho mai pensato che i due fratelli si odiassero: ho trovato invece in loro un rapporto sincero, che nei momenti di difficoltà emerge fuori in quello che è un vero e proprio legame fraterno. Anche se a volte Tara è insopportabile e gli nasconde molti segreti, il loro intento si rivela essere lo stesso. Bartley e Shelby sono due fratelli che a differenza di Fionn, dell'isola e dei suoi segreti sanno già tutto. Se però Bartley è strafottente e vuole diventare Custode delle Tempeste solo per orgoglio e fama, Shelby è già molto diversa. Sarà lei infatti a consigliare Fionn, non sarà mai aggressiva con lui e più di una volta cercherà di aiutarlo. Personaggio davvero ambiguo e interessante è senz'altro Ivan. In questo libro lo abbiamo conosciuto appena, quindi sono molto curiosa di sapere qualcosa in più su di lui anche se i suoi intenti, a fine libro, si possono intuire ma comunque non riesco a immaginare come potrà metterli in pratica. E infine Malachy: un uomo buono che in qualche passo del romanzo mi ha anche fatto commuovere, specie quando insegna a Fionn come si costruiscono le candele. Quando condividono dei ricordi è un momento speciale e toccante per loro. Ho adorato Malachy, è un nonno che inizialmente sembra un po' perso fin quando non ne capiamo il motivo. Per questo insieme a Fionn è il personaggio che ho amato di più. E mi sento di dire che mi sarebbe piaciuto molto anche Cormac.

Stile

Lo stile lo premio con un bel 10/10 perché è esattamente così che un romanzo andrebbe scritto. Non ci sono infodump, tutte le informazioni che necessita il lettore ci vengono fornite attraverso la narrazione stessa. Vogliamo sapere come funziona una candela? Prima che ci venga spiegato la vediamo già in azione. Ciò vuol anche dire che abbiamo davvero un bel show don't tell  e nessun raccontato. I personaggi ci vengono presentati senza terribili e inutili descrizioni, ma sono loro stessi che si presentano. Riusciamo infatti a intuirne i caratteri dai dialoghi e dai loro comportamenti. Nessun dues ex machina, elemento troppo abusato nei fantasy, nessuna pecca.
Il libro si legge che è una meraviglia, lo stile è semplice, diretto, fluido. Non mi è mai capitato di dover tornare indietro a rileggere qualche pagina per qualcosa di poco chiaro. Aggiungeteci anche che è originale e abbiamo un romanzo che mi permetto di premiare con il massimo del punteggio.



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