Oggi, 15 giugno, è il giorno d'uscita di 'Beata gioventù' di Vincenzo Galati che vi avevo già segnalato! Ho avuto il piacere di poterlo leggere in anteprima quindi ecco a voi la recensione!
Titolo: Beata gioventù
Autore: Vincenzo Galati
Edito da: Oakmond Publishing
Genere: Giallo
Formato: Kindle
Prezzo: 4,99€
Pagine: 233
Data di lancio: 15 giugno 2019
Trama
Protagonisti di questa storia ironica e fuori degli schemi un gruppo di
strampalati amici, un po’ in là con gli anni ma con l’entusiasmo di
ragazzini scatenati, alle prese con un’incredibile avventura. Tra una
partita a carte e un cruciverba, i nostri s’imbattono in un omicidio e
nel furto di una vecchia moneta di enorme valore. Capitanati
dall’impavida Olga, gli arzilli vecchietti mettono in atto un ingegnoso
piano che proverà a trasformarli in intrepidi giustizieri dai capelli
d’argento. Ma sulla loro strada si presentano ostacoli e imprevisti di
ogni tipo. Riuscirà la sgangherata banda di nonnetti a dipanare il
bandolo della matassa?
Ho divorato questo romanzo: la trama è avvincente e la cosa singolare di questo giallo è che la nostra astuta protagonista ha già capito, dopo poche ricerche, chi è l'assassino della sua povera amica Anna. Quello che quindi ci tiene incollati alle pagine sono i modi certamente intelligenti e originali che ha Olga per dimostrare alla polizia che l'assassino è chi dice che sia. Tutto ciò che le serve è riuscire a intrappolarlo... e lo farà eccome, letteralmente parlando.
Olga Massone è un'arzilla vedova che incontra in un negozio dell'antiquariato la sua amica Anna Pessagno che è lì per sapere il valore di una moneta d'oro lasciata da suo marito. Una moneta che il marito ha tenuto da parte per tutta la vita per riconsegnarla a un certo Kruger che gliel'aveva affidata. Anna è quindi restia a venderla considerando quanto suo marito ha fatto per custodirla ma è incuriosita riguardo il suo valore e soltanto una volta saputolo deciderà il da farsi.
Ma proprio mentre è lì, viene uccisa e la moneta rubata. A quel punto Olga non si darà pace: deve scoprire chi è stato a uccidere la sua amica e dove l'assassino tiene la moneta, che scopre essere di inestimabile valore, le 50 lire in oro Vittorio Emanuele II del 1864.
Quello che ho adorato di questo romanzo sono stati un mix di elementi che lo rende gradevolissimo e originale: chi cercherà di scoprire chi è l'assassino e il ladro non saranno tanto i poliziotti ma tutti gli amici di Anna, che guidati da una interstadita Olga faranno le cose più assurde e pericolose per risolvere il mistero da soli. Olga lo sa che riuscirà ad avere l'appoggio di tutti e ognuno di loro ha un asso nella manica che può sfoderare per mettere ai ferri corti l'assassino: basta anche una buona parlantina per distrarre un tassista, il conoscere per bene la città, piccole cose che saranno di fondamentale importanza per la riuscita della missione. Olga, alla fine, riuscirà a intercettare un possibile assassino, di cui non vi svelerò ovviamente il nome, e metterà in pericolo anche la sua vita pur di smascherarlo. Anche se quest'uomo ha amicizie importanti, anche se è ricco e potente. Non le importa: è sicura che con una buona dose di astuzia e tanto coraggio e con un ottimo gruppo di vecchietti riuscirà tranquillamente a far trionfare la giustizia.
Personaggi
Olga Massone è un personaggio che ho amato sin dalla prima lettera: è una normalissima vedova signora che si diletta a fare a maglia e cucinare biscotti. Un'adorabile anziana che nessuno immaginerebbe mai capace di nulla di impossibile o anche solo un po' azzardato. Ma è questo il bello di Olga; nessuno sospetterebbe mai di lei, nemmeno Schiappacasse che sta indagando sul caso. Quando Traxino infatti gli comunica che secondo lui Olga sta facendo qualcosa, Schiappasse fatica a credergli. Per lui è impossibile che quella dolce signora possa combinare qualcosa ed è deciso a fidarsi di lei: quello che non sa è che appunto Olga ha radunato tutti gli amici del centro e ha dato a ognuno di loro delle istruzioni precise su come procedere. Così Sandro, Berta, Pasquale accettano di compiacere Olga per onorare almeno la memoria della loro compianta amica Anna. Ognuno di loro ha, come detto, un compito ben preciso ideato da Olga. Ed è incredibile come ogni loro particolare abilità si riveli necessaria per il rapimento dell'assassino. Esattamente: come riusciranno infatti un gruppo di anziani a rapire un uomo potente senza farsi scoprire? Come riusciranno ad attirarlo? Come faranno a far perdere le loro tracce e sviare tutte le possibile piste? A tutte queste domande, Olga trova una soluzione che si adatta perfettamente a ogni personaggio. L'ho trovata geniale: anche quando sarà di fronte all'assassino, invece di mostrarsi fredda e arrabbiata, lei sarà sempre calma, gentile ed educata. Non cambierà mai, il suo atteggiamento non verrà smosso neanche quando scopre che la polizia sta cominciando a seguirla. Lei mantiene il sangue freddo e si salva in più di un'occasione grazie alla sua intelligenza. Quando, alla fine, l'assassino pensa di averla fatta franca, Olga ragiona sul suo modus operandi. Comincia a intercettare ogni minimo dettaglio, anche un piccolo pezzettino di carta stracciato può essere infatti la risposta a tutti i suoi dubbi. Ammetto di non aver capito cosa aveva in mente l'assassino: mi piace, quando leggo qualsiasi libro, figurarmi un finale e cercavo di stare dietro ai ragionamenti di Olga. Eppure lei mi ha sorpresa: ha anticipato le sue mosse, ha fatto quello che la polizia non era stata in grado di fare anche se questo ha però comportato il dover immischiarsi in situazioni non proprio... legali.
Credo che Olga sia il personaggio che meno ci aspettiamo in un giallo: ed è perfetta. Elegante e raffinata quando deve fingere, adorabile e astuta sempre. Certo, non ce l'avrebbe fatta senza i suoi amici ma è stata comunque lei ad organizzare il tutto. Anche se, devo dire, in un momento in cui l'assassino tenta di scappare ecco che lì invece lo spirito d'iniziativa è arrivato dagli altri. Questo è ottimo: tutti sono necessari e fondamentali. E non potrebbero essere più delicatamente spietati di così. Una cosa che ho apprezzato è stato un particolare, riguardo i collezionisti di monete, che ci viene nenzionato solo una volta all'inizio ed ecco che poi è determinante per Olga per confermare i suoi dubbi. Penso che sia stata un'azione perfettamente riuscita: l'effetto sorpresa si è fatto sentire in modo piacevole!
Stile
Lo stile è perfetto: abbiamo un ottimo utilizzo dello show don't tell. Avevo chiaramente davanti a me le immagini della vicenda: i personaggi sono caratterizzati in modo unico e originale. Dato che tutti loro hanno abilità e caratteri differenti non c'è nemmeno un dialogo piatto o che potrebbe essere riconducibile a un altro personaggio. Proprio per menzionare i dialoghi: creano la giusta dose di mistero e ansia. Gli indizi ci vengono dispensati nel momento e nel modo opportuno, quindi noi lettori seguiamo passo dopo passo la vicenda senza che ci sia un eccesso di informazioni tanto da renderlo stucchevole. Si è dato il giusto spazio a tutti e le scene sono state collocate nella maniera giusta: sono azioni che funzionano e che hanno il loro effetto.
Per questo assegno al romanzo il massimo del punteggio.
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sabato 15 giugno 2019
Recensione: 'Beata gioventù' di Vincenzo Galati
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