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lunedì 24 giugno 2019

Recensione: ' Un passo avanti e poi un altro' di Eleonora Ippolito

Oggi voglio parlarvi di 'Un passo avanti e poi un altro' di Eleonora Ippolito!


Titolo: Un passo avanti e poi un altro

Autrice: Eleonora Ippolito

Edito da: Delos Digital

Genere: Narrativa

Formato: Epub, Kindle

Prezzo: 3,99€

Pagine: 318





Trama

Laura è una trentaduenne precaria disperatamente sognatrice, che ha deciso di non accontentarsi più. È rimasta sola ed è in costante lotta con i ricordi di una vita andata storta, ma è intenzionata a riprendere in mano le redini della sua esistenza, con coraggio e determinazione. E durante le sue battaglie quotidiane, incontrerà anche qualcuno che stravolgerà per sempre il suo mondo solitario…

Un romanzo che mi ha tenuta con il fiato sospeso e con il quale sono riuscita a immedesimarmi perfettamente, per alcune cose, nella protagonista. Laura è una donna di trentadue anni, con un lavoro precario e con problemi familiari che l'hanno portata ad andarsene via di casa, affittando un piccolo monolocale che non è dei migliori. La sua tristezza e la sua voglia di cambiare non è data però soltanto da questo: per dieci anni è stata fidanzata con Beppe, dieci anni in cui il suo mondo girava intorno a lui e con il quale quindi sperava di poter costruire un futuro. Ma Beppe se n'era andato all'estero per lavoro e non aveva voluto portarla con sé. Laura quindi si ritrova ancora più sola di quanto non sia mai stata. I suoi amici cercano di risollevarle il morale, ma non tutti riescono ad avere il giusto tatto. Tra questi il più pericoloso è Gabriele, amico di Beppe e da sempre innamorato di lei. Non si lascia sfuggire quest'occasione e fa capire a Laura quanto starebbe bene se soltanto si decidesse, infine, di dargli una possibilità. Ma Laura non vuole, per lei è soltanto un amico e ora ai suoi problemi si aggiunge anche lui, che prende a male il suo rifiuto. Eppure, nonostante tutto, proprio quando finalmente decide di uscire e di svagarsi un po' con i suoi amici ecco che fa un incontro con un ragazzo con cui subito ha un bel feeling. Ma Laura è ancora angosciata, timorosa. Il motivo per cui mi è piaciuto e mi sono immedesimata in lei è perché tutti affrontiamo dei periodi bui, periodi in cui non sappiamo cosa fare della nostra vita, specialmente quando siamo costretti ad affrontare un qualcosa che non avevamo progettato e ci sconvolge interamente la vita.
Laura è una donna come tutte, tutte noi possiamo essere Laura: neanche ha la soddisfazione del lavoro in quanto viene sottopagata, maltrattata e non le vengono riconosciuti i giusti meriti. Perché quindi sbattersi tanto a lavorare quando non si ottiene praticamente niente? Ma Laura con quel piccolo lavoretto è in grado di pagarsi il monolocale che, nonostante non sia meraviglioso ed è anzi pieno di muffa, lo vede come il suo unico rifugio. Non ci sono i suoi genitori, non c'è fratello: è sola, ma si sente indipendente.

Personaggi

Ho già più o meno delineato la figura di Laura ma c'è un aspetto molto importante per il quale voglio soffermarmi. Laura è una vittima: vittima sia nel lavoro, che nelle amicizie. E la cosa più brutta è proprio quando si viene delusi da un amico, un amico che pensi di conoscere bene ma che poi arriva al punto di farti del male. Laura è una donna molto forte e nonostante l'ansia che può provare, è un personaggio che comunque non si tira mai indietro. Mai una volta scappa da una discussione: è vero, preferisce non rispondere ai messaggi e alle telefonate insistenti e decide di bloccare la persona in questione, ma una volta che si trova ad affrontare una situazione dal vivo, ecco che non scappa ma la affronta, a volte anche con conseguenze non proprio positive. Quello che mi piace di lei è che a un certo punto ha avuto la forza di ribellarsi sul lavoro, dando risposte che hanno lasciato le colleghe di sasso, o ha fatto le giuste minacce. Esce dal guscio, finalmente affronta e caccia gli artigli. Anche la sua situazione familiare sembra stabilizzarsi: sarà proprio in un momento di difficoltà che si renderà conto che in realtà non l'hanno abbandonata come pensa. E allo stesso tempo sa quando è il momento di lasciar correre. Probabilmente io mi sarei comportata in una maniera diversa con la questione di Gabriele ma non posso far altro che capire comunque il suo punto di vista. Lasciar andare, a volte, è la soluzione migliore. Gabriele lo avevo dapprima giudicato positivamente: mi sembrava il classico ragazzo innamorato da sempre della ragazza del suo miglior amico e che quando ha finalmente la possibilità di provarci non ci pensa un secondo di più. Ha senso e l'ho anche capito.
Per questo, all'inizio, Gabriele potevo anche comprenderlo ma quando ha cominciato a insistere e a non rispettare i sentimenti di Laura ecco che il personaggio mi è caduto. Lo vediamo come il vero antagonista della vicenda, non tanto Beppe, che per quanto possa essere stato un vigliacco ha comunque fornito una spiegazione anche se crudele. Gabriele invece sembra soltanto intenzionato ad arrivare a un trofeo, non importa cosa dovrà fare per ottenerlo. E quello che fa più male è che Laura pensava anche di conoscerlo molto bene. La sua delusione e la sua paura è del tutto condivisibile.
Ma ecco che arriva Stefano, il ragazzo che incontra per caso e con cui cerca, anche se con calma, di instaurare qualcosa. Stefano è un ragazzo spiritoso, anche lui con i suoi problemi e si confida con Laura. La fa quindi sentire subito parte di ciò che gli accade mentre invece Laura è più remissiva. Gli racconta qualcosa, ma non tutto. Questo però sarà un dettaglio che a Stefano non piacerà, dato che è intenzionato a essere serio con lei e renderla partecipe di qualsiasi cosa. Ammetto che sul finale Stefano mi era caduto e avrei compreso perfettamente Laura se non avesse più voluto frequentarlo. Ma alla fine, torno ad essere concorde con la sua scelta di lasciar andare e ricominciare.
Menzione finale per Beppe che nonostante sia stato spietato, e anche un po' troppo crudele con Laura nello spiattellarle la verità, è stato comunque sincero e ha cercato di aiutarla quando si è trovata in difficoltà.

Stile

La vicenda ci viene narrata in prima persona, attraverso quindi i pensieri di Laura. Lo stile mi è piaciuto e non ho trovato alcun errore ortografico, tranne uno di battitura ma si tratta di una semplice svista. Mi sono piaciuti molto i dialoghi che hanno reso vivace il testo, quando magari nella narrazione può sembrare più prolisso. Probabilmente avrei tagliato giusto qualche cosa, per alleggerire il testo, senza naturalmente andare a intaccare i pensieri di Laura, e questo lo dico solo perché in alcuni passaggi vengono ripetuti degli stessi concetti.
In generale però è stata una lettura davvero piacevole ed ero costantemente in ansia.
Volevo sapere cosa sarebbe accaduto ora a Laura, che decisioni avrebbe preso e come se la sarebbe cavata sul lavoro. Penso che in molti si potranno ritrovare nella sua storia,  non soltanto le donne.
 Per questo, ne consiglio la lettura a tutti!

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