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martedì 22 dicembre 2020

Recensione: 'Una storia d'inverno: parte prima' di Sabrina Pennacchio

 Oggi è il giorno della mia tappa per il Review Party di Sabrina Pennacchio che ci presenta la sua novella, ottima per questo periodo natalizio, 'Una storia d'inverno: parte prima'. Ho avuto il piacere di poterla leggere in anteprima ed ecco qui la mia recensione!


Titolo: Una storia d'inverno: parte prima

Autrice: Sabrina Pennacchio

Edito da: Self Publishing

Genere: Urban fantasy/ storico

Data di lancio: 20 dicembre 2020

Pagine: 140

Prezzo: 1,99€ ebook, 6,50€ cartaceo




Fin dove può spingerci il sentimento chiamato amore?

 La Principessa Troll Fēng Sì Mǎ, Padrona de La Valle dei Fiori di Loto del Mondo Immortale, ama molto visitare il mondo degli umani: come Spirito dell’Acqua, non è difficile per lei nascondersi nel lago per osservare coppie di innamorati scambiarsi dolci della luna chiamati “Bacio d’Inverno”, di cui lei stessa è ghiotta. Ma è proprio la sua curiosità verso gli umani che la metterà nei guai, da cui verrà salvata da un misterioso pescatore di nome Guò Duàn Mù. Il loro incontro, tuttavia, crea inevitabilmente una connessione pericolosa tra i due. Per la giovane Fēng, che ha vissuto trentamila anni senza mai provare simili sentimenti verso qualcuno, è tutto nuovo ed eccitante, ma il Mondo Mortale è per lei molto più pericoloso di quanto si possa pensare… E quello che è successo allo Spirito con la coda di mucca ne è una dimostrazione.

Come dice il titolo, questa è la prima parte della storia. La seconda parte è stata infatti scritta da Giulia Stefanini. Ho adorato la prefazione del libro, nella quale Sabrina infatti ci spiega un po' qualche leggenda del mondo della mitologia cinese, per chi appunto non ne fosse avvezzo. Lei e Giulia hanno avuto l'idea di creare questa storia dopo aver letto una leggenda di un Troll con la coda di mucca che ogni Natale riceveva in dono un dolcetto, che veniva fatti passare dai norvegesi attraverso dei fori fatti nel ghiaccio. Fori che permettevano anche alla creatura di non rimanere intrappolata nel lago. Un giorno però gli uomini se ne dimenticarono e la creatura rimase intrappolata. Sabrina ha quindi deciso di riadattare questa leggenda in Cina, attingendo appunto alla mitologia cinese che ci introduce a inizio del libro, in modo tale da poter entrare subito nell'ottica della storia. Il racconto è ambientato nella Valle dei Fiori di Loto, che è tra i dodici regni quella più florida, talmente amata che anche lo stesso Imperatore ogni tanto va lì a passeggiare. La principessa di questo regno è la Troll Feng Si Ma. Vive con la sua famiglia, il fratellino e lo zio in quel bellissimo regno ma è attratta dal mondo degli umani dove naturalmete suo padre la ammonisce di non andare. Questo perché se un immortale come loro dovesse essere colpito da un'arma elementale sarebbe la fine, senza alcuna rinascita, perché avrebbe colpito lo Spirito Primordiale. La principessa è però molto attratta da un villaggio, specialmente durante questo periodo perché, stando nascosta nel lago, vede gli innamorati scambiarsi doni chiamati 'bacio d'inverno'. In particolar modo è curiosa nell'avvicinarsi del ventiquattro di quello stesso mese, momento però in cui forse potrebbe non riuscire ad andare nel villaggio dato che il ghiaccio del lago si sarebbe sicuramente compattato, senza alcun foro dal quale scappare. Nei giorni prima però, la principessa cambia colore dei suoi capelli e si appresta lo stesso nel villaggio dove farà la conoscenza del pescatore Giò Duàn Mù, un trentacinquenne che vive con la sua famiglia adottiva. Da quel momento, come se fossero legati dal filo rosso del destino di cui tanto ne narrano le leggende, Feng Si Ma non riesce più a togliersi dalla testa il pescatore e lo stesso è per lui. Decidono quindi di incontrarsi lo stesso il giorno ventiquattro per scambiarsi i doni, proprio come lei voleva, sicura anche del fatto che il pescatore avrebbe rotto appositamente il ghiaccio per lei.

Personaggi

La nostra Feng Si Ma nonostante abbia migliaia di anni alle spalle, la vediamo come una ragazza dolce, curiosa e che riesce a cacciarsi nei guai nonostante debba avere abbastanza esperienza. Questo lo sto dicendo non come un fattore negativo, anzi, mi ha fatto intenerire il suo comportamento, come un immortale che spinto dalla curiosità e dalla voglia di provare qualcosa che in teoria non le è concesso, scende in un posto che potrebbe costarle la vita. Ha molti anni ma non si è mai innamorata, ancora non ha incontrato quello giusto, quello che, come spiegherà suo zio, è legata dal filo rosso del destino. Quando incontra il pescatore la sua reazione devo dire che è molto divertente e specialmente molto umana. Prova subito gelosia nei suoi confronti quando lo vede con una donna, cerca di farle dei dispetti anche se ancora non sa chi è per lui e questo atteggiamento me l'ha fatta amare, perché per quanto sia immortale si comporta proprio come un'umana, con i suoi difetti e le sue incertezze. Proprio perché è un'immortale dovrebbe sentirsi sicura di sé, forse anche un po' snob, ma lei non è nulla di tutto questo: è gentile, pasticciona, non sa quali sono i costumi del villaggio e si mette nei guai appena arriva. Giò Duàn Mù è una persona molto remissiva, oserei dire anche più ragguardevole rispetto alla principessa. Lui sa come comportarsi, la salva nel momento opportuno, i suoi dialoghi sono impostati in un modo tale che sappiamo di star leggendo di una persona molto a modo, la cui vita gli è sempre stata bene e non ha mai preteso di più: è stato adottato, ha imparato il mestiere di pescatore e non si è mai sposato. E per lui non c'è niente da cambiare, nulla che possa renderlo infelice o con qualche rimorso. Eppure appena vede la principessa non riesce a togliersela dalla testa. Anche se è così dritto e austero, la sua impassibiltà inizia a cedere e spera di rincontrarla. Sono due persone decisamente diverse, che non hanno neanche niente in comune. Vengono da due mondi differenti, hanno caratteri opposti, forse lo stesso cielo non li vuole vedere uniti. Eppure sanno che tra loro è nato qualcosa di talmente potente che potrebbe riuscire a distruggere qualsiasi altra cosa osi interporsi tra loro. Il finale di questa storia è davvero di una stretta al cuore. A me è piaciuto perché sono una persona che ama i racconti drammatici e più la drammaticità è alta e più lo adoro. Doveva andare così e l'ho considerato anche molto poetico e toccante. Specialmente ho amato la figura dello zio della principessa che l'ha sempre supportata anche se non era d'accordo con lei e che fino alla fine ha cercato di darle il suo aiuto, non importa lei che cosa provasse a fare.

Stile

Nonostante sia un racconto e quindi dovremmo avere la novella quasi tutta in tell, lo stile è talmente fluido e scorrevole che sono entrata perfettamente nelle scene, ho immaginato molto bene la principessa così come il pescatore e ho provato i loro stessi sentimenti, specialmente quando lei prova una sorta di invidia nello scambio dei doni e vorrebbe partecipare a sua volta, incurante del pericolo. Non ho trovato refusi o errori grammaticali e come ho detto all'inizio ho apprezzato il fatto che nella prefazione ci venga raccontato in modo molto lineare e semplice quali sono le caratteristiche che dovremmo sapere della mitologia cinese prima di iniziare a leggere. Non posso quindi far altro che premiare questa novella con il massimo del punteggio e informarvi di due cose. Se amate leggere mentre ascoltate della musica adatta, Sabrina ha pensato alla playlist giusta per voi. E i primi 100 che ordineranno il libro riceveranno un segnalibro in omaggio! Vi lascio quindi le card!




 

 

 

 

In omaggio per i primi 100!

 

 

 

Playlist perfetta per la lettura del romanzo!

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