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giovedì 4 aprile 2019

[Cover Reveal] 'Corrispondenza imperfetta' di Laura Nottari

In anteprima per voi, ecco la cover del nuovo romanzo di Dri Editore, 'Corrispondenza imperfetta' di Laura Nottari!


Titolo: Corrispondenza imperfetta

Autrice: Laura Nottari

Edito da: Dri Editore

Formato: Cartaceo e digitale

Genere: Regency

Prezzo: Cartaceo 12,99€, ebook 2,99€

Data di uscita: 8 aprile 2019

Pre-order: 4 aprile 2019



Trama


Sidmouth, Devonshire estate 1828

Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.

Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile  redenzione riescono a dividere due anime destinate a divenire una, cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?

Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti.
 
L'autrice


Dopo aver dimostrato abilità di penna nel districarsi tra i salti temporali con Away, Laura si cimenta, dopo nostra richiesta in un Regency. E anche qui riesce a creare dei personaggi indimenticalbili.
Pensiamo questa sia l’ambientazione ideale per esaltare la sua non tanto sopita vena ironica e divertente.


Estratti


“Quanti anni avete?” le domandò a metà dell'opera.

“Perché vi interessa?” aggiunse che aveva anche una voce fastidiosamente bassa.

“Curiosità” rispose lui, “non sono abile a tirare a indovinare.”
“Ventitré anni, mia sorella sedici. State fermo.”
“Giusto” commentò con un sorriso “la festa è di vostro gradimento?”
“Lo era fino a poco tempo fa, ma temo che il mio umore sia stato compromesso.”
“Frettolosa conclusione, le danze si protrarranno fino all'alba.”
“Danzare non mi interessa.”
“Abbiamo qualcosa in comune. Nessuno vi ha invitato a farlo? Vostro marito?”
“Non sono maritata, e riguardo agli inviti penso non sia argomento che vi riguardi,” strinse il nodo, sistemò nel panciotto i lembi stringhe e indietreggiò subito di un paio di passi. “D'altro canto non si danza mai con chi è di nostro interesse.”
“Tutti sostengono il contrario, ma in effetti devo darvi ragione” le disse recuperando la giacca dalla sedia e infilandola, poi sistemò alla buona i capelli e recuperò il bastone. “Preferisco ascoltarla la musica e beh... si intuisce che con sono granché con i volteggi.” Sorrise dando un colpetto alla gamba destra, il cui ginocchio rigido sembrava il colpevole dell’incedere zoppo. “Grazie della cortesia signorina Ellis, vi sono debitore.”
“È solo un nodo” minimizzò lei “e sono ancora furente.”
 



Ammirò l'infrangersi delle onde contro l'alto muro di scogli, ne ascoltò il ruggito mescolato al fragore del vento, che quel giorno spirava forte, scompigliando l'erba. Quando faceva capolino tra i nuvoloni bianchi, il sole batteva caldo sulla pelle e accecante sugli occhi. Le macchie scure dei gabbiani  volteggiavano nell'abisso tra il grigio oceano e la terra, beffandosi con versi ripetuti della forza della natura. In lontananza il paese di Sidmouth giaceva nascosto nel golfo, e da quella distanza appariva come una macchiolina indistinta, sfocata da vento e sole.

 


Poteva porla quella beneamata domanda?

Certo, era un divorziato, quindi scapolo.

Avrebbe sopportato lo sconvolgimento esistenziale che ne sarebbe seguito? La contaminazione di spazi e i doveri che ne avrebbe reclamato?

Sì, specialmente contaminare il proprio letto, divano, tappeto, tavolo, poltrone... quello sarebbe stato il lato migliore dell’accordo. Una contaminazione senza confini né orari, in barba ai suoi quarantaquattro anni di età e al ginocchio zoppo.

Avrebbe dovuto porla quella domanda?

Domanda sbagliata Esmond: riformulare.

Era davvero l'uomo migliore al quale Edith poteva aspirare?

No. Un secco, deciso no.

Risposta, conte?

Era l'uomo dal quale avrebbe dovuto fuggire. L’uomo che, sebbene ne fosse ignara, le aveva rovinato la vita.
 
 

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