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sabato 20 aprile 2019

Recensione: 'Legio M Ultima: Sfida all'impero' de I Demiurghi

Oggi voglio recensire il primo volume del fantasy storico 'Legio M Ultima' scritto da I Demiurghi! Arriveranno a breve anche le recensioni dei successivi libri.


Titolo: Legio M Vltima: sfida all'impero

Autori: I Demiurghi

Edito da: Astro Edizioni

Genere: Fantasy storico

Formato: Cartaceo (brossura), ebook

Pagine: 304

Prezzo: 11.70€ cartaceo, 3.99€ ebook

Disponibile su Kindle Unlimited



Trama

Si apre come una partita a scacchi, anzi all’antico gioco romano dei latrunculi, questo primo capitolo della saga dedicata alla Legio M Ultima.
Due uomini si ritrovano ai lati opposti di una scacchiera a determinare le sorti dell’impero, in una partita decennale. Tra mosse scorrette e pedine sacrificabili, l’indomabile Azia Medea e il condottiero Elios, unico sopravvissuto di Atlantide, sfideranno imperi, magister e creature mitologiche, instaurando alleanze con uomini e dei.
Il tutto sotto l’egida di Diocleziano, che trova in loro i degni guerrieri della Specula, un corpo militare speciale di cui la Legio M Ultima è il braccio armato.


Adoro come è stato strutturato questo romanzo: respiriamo non solo l'aria dell'antica Roma ai tempi di Diocleziano ma c'è anche la mitologia che si fa viva ed è presente durante la narrazione.
Non ci sono solo le avventure che deve affrontare la Legio M Ultima, ma anche gli intrighi, i tradimenti, i cambiamenti che colpiscono chi meno se lo aspetta. Tutto questo fa da contorno a quello che è un quadro che è stato dipinto con molta astuzia. Il libro è composto da cinque parti, comunque collegate l'una all'altra, nelle quali i protagonisti si ritrovano ad affrontare una diversa sfida, sia fisica che mentale e man mano che procediamo vengono inseriti nuovi personaggi e scopriremo l'uso della magia legata al 'patto' con gli dei. Come spiegheranno bene gli stessi autori si è ricorso all'ucronia, ovvero la storia alternativa o la fantastoria. Molte cose della storia sono state lasciate come sono per non scomodare personaggi troppi importanti e altre cose invece sono state modificate o ne vediamo una realtà alternativa 'cosa sarebbe successo se?'. Di questo però ne parleremo meglio nelle prossime recensioni. In questo romanzo incontreremo molti personaggi, ognuno dei quali o è astuto da sé o comunque nasconde un segreto legato agli dei o ad azioni che ha inconsciamente -e non- commesso. Ho amato come vengono utilizzati termini tipici dell'epoca così come ho apprezzato alcune curiosità che vengono dispensate all'interno della narrazione, magari in un semplice dialogo tra i personaggi. Sono sempre questi dettagli che mi piace notare in un romanzo anche perché si vede che di lavoro dietro ce n'è tanto. Molto comodo e utile è il glossario che si trova alla fine del testo. Se non siete avezzi ad alcune parole latine prima di iniziare la lettura potete dare un rapido sguardo a questa lista che fornisce un'ottima e attenta descrizione dei termini utilizzati. In questo modo si potrà leggere il romanzo senza alcun problema e con la consapevolezza di aver imparato anche qualcosa di nuovo! Come dicevo, non è soltanto la storia che è la protagonista di questo romanzo, ma anche la magia, gli dei, la mitologia che si affaccia su Roma e che va a intaccare i personaggi in un modo che oserei dire definitivo. Anche chi non ha fatto alcun patto può ritrovarsi nelle sue spire, dipende da quale creatura oserà incontrare. Per esempio le creature notturne o lamiae che possono prendere l'aspetto di belle donne che attirano la preda per poi succhiarne il sangue e divorarla. Durante il viaggio, la nostra compagnia si ritroverà ad affrontarle con tutte le conseguenze che porterà lo scontro per uno dei personaggi in particolare. Andiamo ora a conoscerne qualcuno in modo migliore.

Personaggi

Parto con quella che è stata la mia preferita... o dovrei dire le mie preferite? Azia e Medea sono due sorellastre con in comune il padre Lucio Rubinus Antineo. Non si conoscevano fino a questo momento e non possono essere più diverse l'una dall'altra. Azia è infatti una donna guerriera addestrata a combattere per la Specula e Roma e fa parte quindi della Legio M Ultima. Azia è la figlia illegittima ma suo padre prova per lei un grande affetto tanto da concederle il suo nome per come e dove è riuscita ad arrivare grazie alle sue abilità. Questo non vuol dire che non prova invece affetto per Medea. Anzi. Dopo averla data in sposa al suo amico Simplicio Ulpio Deiano è in pena per lei perché la ragazza non si è più fatta sentire, accusandolo di averle rovinato la vita con un matrimonio infelice. Mi è piaciuto il personaggio di Lucio perché sostanzialmente non è un uomo cattivo: probabilmente ha sbagliato a concedere sua figlia a Simplicio e avrebbe potuto farle visita, ma è seriamente preoccupato per lei e vorrebbe nuovamente vederla. Allo stesso tempo permette a Azia di abbracciarlo, concedendosi quel momento di felicità. Medea quindi non ha avuto la vita gloriosa di Azia: il suo matrimonio è infelice nel vero senso della parola. Suo marito la stupra e la picchia, causandole dei danni veramente gravi. Quando le due si incontrano Medea non può che morire d'invidia: Azia è bellissima, ha un corpo sodo per via dei suoi allenamenti, è forte e caparbia. Mentre lei per vie delle violenze subite zoppica, è incurvata, non bella come lei e con un occhio ormai andato. Nonostante Azia senta eccome la grande invidia della sorella non si comporta male con lei, anzi cerca di venirle incontro e di instaurare un bel rapporto fra sorelle. Senza spoilerare nulla anche in un momento in cui Medea sta per commettere un atroce delitto al corpo di Azia, lei non si smuove. Cerca come può di mitigarle l'animo, di supportarla, anche se ciò significa portare a compimento -per metà- quello che Medea ha intenzione di fare. Medea infatti ha qualcosa di speciale ora, che la rende diversa dagli altri. Ha ascoltato infatti la voce di Keris e si è concessa a lei.
La nuova Azia si unirà poi a Eliogabalo, Elettra, Gautighot, Pendaran e Domiziano verso Ulpia Traiana. Sarà durante questo viaggio che combatteranno le lamiae e più avanti dovranno affrontare altri tipi di 'lavori' come pedinare Gaio Marcello che si vuole impadronire dei beni dei cittadini di Augusta Taurinorum. O di quando alcuni di loro verranno catturati e portati come tributo a Fenrir, momento in cui ci è quindi presentato un assaggio di mitologia norrena. Durante queste avventure i rapporti tra i personaggi saranno interessanti: Azia conserverà sempre un malcelato odio verso Giulio e sostanzialmente non va molto d'accordo con i suoi compagni tanto da chiederne il congedo alla fine della missione. Con Gautighot ha uno strano rapporto, lui inizia a trattarla male proprio come fanno Elettra ed Eliogabalo e ciò porterà i due ad avere violenti litigi. Non andranno quindi molto d'accordo tranne quando si tratta di combattere: i due in quel caso riusciranno ad avere un po' di complicità che vedrà il loro rapporto cominciare un attimo a ridimensionarsi, tanto che più avanti Gautigoth noterà qualche suo pregio, come per esempio il fatto che non si lamenti mai. Anche Elettra comunque sia prova alla fine ad avere un rapporto con Azia, rifiutato da quest'ultima. Lei stessa si chiederà se qualcosa tra loro sarebbe cambiato se Elettra le avesse proposto altro. L'unico con cui Azia sembra andare un po' d'accordo è Domiziano, ma più che altro si dimostrerà sempre come un personaggio solitario. Gautighot capirà più avanti, davanti a Fenrir, che lo scontro con le lamiae lo ha cambiato profondamente tanto che ne riporterà e riconoscerà i segni proprio in quel momento, nonostante fossero passati due anni. Da lì riceverà sia la compassione che il timore da parte dei compagni.
Infine, abbiamo Minea che Gautigoth metterà spesso a confronto con Azia. Minea gli risulta anche più arrogante. Azia infatti, seppur antipatica a tutti, non era mai arrivata ad offenderli come invece fa spesso Minea. La storia tra Elettra e Elios fa invece una bella cornice alla storia: ho amato i loro momenti e li ho sempre visti molto bene insieme, anche se in un momento si potrebbe pensare a un tradimento.

Stile

Quello che ho notato appena ho cominciato a leggere il romanzo è che I Demiurghi hanno davvero un bello stile. Tra l'altro è sempre un piacere constatare che non c'è alcun refuso e quindi la lettura scorre tranquilla. Inoltre le informazioni spesso ci vengono fornite in modo non pesante, per esempio inserite in un dialogo tra personaggi. L'unica cosa che mi sento di consigliare è di alleggerire alcune parti che potrebbero essere un po' troppo raccontate, anche perché sono capaci  di 'mostrare' il tutto perfettamente.
Detto questo, premio il romanzo con il massimo del punteggio.



Autori
 
I Demiurghi, al secolo Arianna e Alvise, sono due appassionati di storia e di fantasy che un giorno si sono chiesti perché mai non li si dovesse mettere insieme. All’urlo di Specula e con all’ordine del giorno far rabbrividire ogni storico maniaco della precisione, si sono cimentati in pubblicazioni self di racconti più o meno lunghi nell’ambientazione da loro creata, la Specula.
Caduti nelle grinfie dell’editrice Francesca Costantino hanno esordito nel 2016 con la prima vera pubblicazione, Legio M Ultima – sfida all’impero, e proseguono con questo libro ben intenzionati a sfornarne molti altri in futuro, sempre nel mondo della Specula e della Legio M Ultima di loro creazione.
A tempo perso, quindi mai, curano il blog cronachedellalegiomultima,it e una wiki collegata dove approfondiscono personaggi, ambientazioni, usi e costumi tra Storia, archeologia e  ucronia.

Legio M Ultima, sfida all’impero ha vinto il premio speciale della giuria al concorso letterario Montefiore 2017.

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