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sabato 13 febbraio 2021

Recensione: 'Tenebre a Quiet Ridge' di Gaetano Cappello

 Oggi è il giorno della mia tappa per il Review Tour di 'Tenebre a Quiet Ridge' di Gaetano Cappello!
Buona lettura!


Titolo: Tenebre a Quiet Ridge

Autore: Gaetano Cappello

Edito da: Words Edizioni

Genere: Narrativa gotica

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo

Data di lancio: 8 febbraio 2021



Trama

Quiet Ridge è un borgo fuori dal tempo, ritrovo per anime erranti e peccaminose. Un luogo da cui qualsiasi uomo sano di mente si terrebbe alla larga. Chi fugge dal proprio passato, però, non sceglie consapevolmente la meta. Scappa e basta, brancolando nel buio, senza mai voltarsi indietro. Così, Dalia Vargas – una giovane messicana scampata alla rivoluzione – attraversa mezzo continente in cerca di un nuovo inizio. Un esodo che la trascina dentro una spirale di accadimenti grotteschi, tra bifolchi senza niente da perdere, carismatiche donne di potere, società misteriose e... creature ultraterrene.

 Un romanzo che morde e non perdona, un romanzo che lascia il segno è 'Tenebre a Quiet Ridge' ambientato in un affascinante Far West bagnato dalle maledizioni e dai sacrifici in un clima gotico che esce fuori dagli schemi. Nel leggere questo romanzo si è costantemente in ansia: quel tipo che non ti lascia mollare il libro, che ti spinge a chiederti come andrà a finire. Questo perché il romanzo non ha alcun punto morto, né momenti talmente criptici che distruggono la comprensione e il piacere della lettura: è un po' come vedere una serie tv, ogni capitolo è la scena successiva che bramiamo di conoscere. Ed è così che è stato scritto: in modo sia energico che fascinoso, in cui i delitti si intrecciano al sovrannaturale. Ci troviamo nel 1912 e la nostra protagonista, Dalia Vargas, sta fuggendo dal Messico, appena scampata alla rivoluzione. Una rivoluzione che però la dilania e la costringe ad avere incubi ricorrenti proprio riguardo la sua famiglia. Ricorda sua madre, ricorda il fratello Horacio, ricorda il suo amore Feliciano e raccoglie tutti i suoi pensieri in un diario che ogni tanto spezza la narrazione raccontandoci quindi, attraverso le sue memorie, quello che ha dovuto subire in passato ma alcune parti risultano illeggibili -e scopriremo andando avanti con la lettura il motivo. Dalia è una ragazza tenace, ma sinceramente provata dagli eventi che l'hanno -inevitabilmente- destabilizzata. Quando incontra Thomas Marshall Foster sembra quasi che un barlume di speranza ci sia per lei: Thomas la accompagna da Dama Carlisa che le affida il compito di badare al piccolo Colbert. Nella nebbiosa Quiet Ridge, Dalia farà la conoscenza di molteplici personaggi e pian piano inizierà a scoprire i pezzi di un puzzle che mai avrebbe dovuto cominciare a comporre. La paura di una maledizione, la paura di essere tradita e ingannata è ciò che le fa mantenere i nervi saldi per l'intero romanzo, impegnata a salvare la vita a quelle uniche persone innocenti per cui vale la pena davvero tentare. Ma questo, come dicevo prima, è un romanzo che non perdona, che mostra la verità nuda e cruda, il che è stato un altro elemento che me lo ha fatto apprezzare. Non c'è sempre una via di fuga, in un mondo ottenebrato dal male spesso la vittima innocente non può far altro che soccombere per trovare la sua pace, perché davvero non avrebbe mai potuto sopravvivere in un ambiente venefico come quello. Ecco che quindi paure e incertezze ci fanno da compagnia per tutta la narrazione, a volte facendoci schierare dalla parte sbagliata.

Personaggi

Dalia Vargas è la nostra indiscussa protagonista, personaggio che ho amato da morire e che mi ha fatto incuriosire sin dall'inizio. Prima di tutto per via di quel diario che porta sempre con sé, perché è lì che è raccolta la sua memoria, quel passato di cui ero bramosa di conoscere. La sua storia infatti la conosciamo pian piano e non per ogni dettaglio. Lo immaginiamo, sia da quello che ne leggiamo sulle pagine del diario, sia dagli incubi di cui la ragazza è vittima. Dalia è una persona volenterosa e coraggiosa e che, nonostante quello che ha patito, tende a fidarsi delle persone, anche se la vediamo sempre sul chi vive. Si fida di Thomas che la porta da Dama Carlisa. Dama Carlisa proprio non le piace e molto spesso i suoi pensieri verso di lei mi hanno strappato un sorriso, ma allo stesso tempo crede alle parole di Thomas e la immagina quindi come una signora dal passato burrascoso, che quindi sarebbe o da comprendere o comunque da lasciar stare senza prendersela più di tanto. Fa la conoscenza anche di quelli che saranno i miei due personaggi preferiti nel romanzo, ovvero Frank e Celine Gaillard. Mi è piaciuto tantissimo come si è intrecciata la loro storia, di come Celine abbia conosciuto Frank tramite la figlia Abigail che il padre ha tentato con tutto se stesso di proteggere utilizzando come escamotage il suo desiderio di andare a studiare oltreoceano. Tutto del loro passato mi ha toccata, Frank è davvero una persona di buon cuore tanto che più di una volta lo vediamo conversare con Celine riguardo il rivelare tutto a Dalia, perché ha pena e cuore per lei. Probabilmente speravo che qualcosa sarebbe andato diversamente con loro, anche per quanto riguarda la relazione con Dalia che sin da subito l'ho vista molto più a suo agio con Frank che con Thomas. Dalia nel relazionarsi con questi personaggi inizierà a scoprire sempre più fattori determinanti fino a quando un biglietto rinvenuto in giardino -dopo aver scavato a fondo!- sarà per lei fonte di domande che la porteranno ad affrontare un viaggio che avrebbe potuto essere pericoloso. Eppure Dalia in quei momenti l'ho vista come una donna che davvero non ha nulla da perdere ma allo stesso tempo ha ancora una luce dentro di sé, una luce che non vuole assolutamente spegnere perché dopo ciò che ha vissuto se può far del bene a qualche persona è arrivato decisamente il momento di farlo. E non lo fa davvero per lei stessa, anche perché si sta cacciando in un bel guaio, per questo tutte le sue azioni le ho viste proprio come degli atti di assoluto coraggio. Colbert è il personaggio puro del romanzo, un bambino vittima delle angherie dei più grandi senza neanche saperlo. Un bambino con qualche problema ma di una dolcezza immensa che fa capire di essersi fidato di te solo quando ti permette di chiamarlo con il suo soprannome. Nonostante gli inizi tra Colbert e Dalia siano un po' bruschi, Dalia avrà ben presto a cuore il destino del bambino e tenterà di proteggerlo anche a costo della vita, anche se sa che inoltrandosi in quella coltre innevata il loro destino potrebbe essere già segnato. Il finale è uno di quelli potenti, dove i nostri protagonisti si rivelano per quello che sono, gettando una maschera che alcuni hanno mantenuto per tutto il tempo. I ruoli si ribaltano, niente è più come era all'inizio e se avevamo costruito una certezza riguardo la caratterizzazione di un personaggio ecco che ne rimaniamo sorpresi. Proprio per farci comprendere meglio, verso il finale del romanzo ci saranno alcuni capitoli dedicati proprio al passato di determinati personaggi, una scelta che ho sinceramente apprezzato e che mi ha permesso una perfetta full immersion nella storia.

Stile

Lo stile di Gaetano è uno stile che lascia senza parole. Sia per la fluidità, sia per come ogni cosa è pensata per incastrarsi perfettamente al suo posto, nulla è dato al caso. Si nota il grandissimo lavoro che c'è dietro il romanzo, sia nel ricercare la frase perfetta sia per la documentazione storica. Non ho trovato proprio nulla che non andasse, un errore o qualsiasi imperfezione. Mentre leggevo pensavo davvero di trovarmi davanti a un libro di livello non elevato, di più. Ho adorato anche come la narrazione a volte venisse interrotta dagli stralci del diario di Dalia che ci permetteva in questo modo di conoscere il suo passato senza incombere in nessun infodump o scene di tell, ottimo anche l'inizio che ci fa subito rizzare i capelli e che ci fa bene immaginare che tipo di romanzo abbiamo di fronte. Detto questo non posso fare altro che consigliarvi questo piccolo gioiello.




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