Titolo: Bestie d'Italia, Volume 2
Autore: Autori vari
Edito da: NPS Edizioni
Genere: Antologia di racconti fantastici
Formato: Cartaceo & digitale
Prezzo: 14,00€ cartaceo, 2,99€ digitale
Data di lancio: 1 ottobre 2019 (digitale), 15 ottobre 2019 (cartaceo)
Trama
Ogni terra ha i suoi segreti, ogni regione le sue
leggende. Ogni fiume, monte o borgo ospita le sue creature, nate dalle “paure”
della gente, alimentate dalla fantasia, dal bisogno di esorcizzare il male quotidiano,
di dargli un volto: animalesco, bestiale. Non poi così diverso da quello degli
umani.
Il progetto “Bestie d’Italia” parte dal recupero
delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce,
per guardare con occhi diversi il nostro territorio, ricco di storia, misteri e
magia.
La seconda tappa di questo viaggio nel folclore regionale
ci porterà nel nord Italia, per scoprire i segreti delle Alpi e delle Dolomiti
e le creature fantastiche che si annidano nelle anse del fiume Po e negli
anfratti del Carso: basilischi, orchi, lupi e aquile, ninfe ammaliatrici e
draghi.
Alzate lo sguardo, amici lettori, e fronteggiate la
furia delle Bestie d’Italia!
Il volume 2 di “Bestie d’Italia” contiene
dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore,
ambientati nelle regioni del Nord Italia: La notte del Re di Biss, di Giuseppe
Gallato; L’Orcul di Len, di Giuseppe Chiodi; Il mostro del fiume, di Alessandro
Ricci; La fiera bestia del milanese, di Alessio Del Debbio; I suoni della
montagna, di Maria Pia Michelini; Le nebbie di Parma, di Alessandra Leonardi; Il
caso del basilisco, di Debora Parisi; La ninfa e il cacciatore, di Micol Fusca;
L’eredità di Dolasilla, di Luciana Volante; Il santo di nessuno, di Francesca
Cappelli.
«La montagna offre ai turisti il suo volto più
dolce. A loro non succede mai niente. È sempre alla gente del posto che capita,
sai. E se ci pensi bene, è logico. Quei turisti saranno preda di qualcos’altro,
a casa loro. Ogni luogo ha le sue ombre. E sai perché succede sempre a loro?»
«Non lo so e non lo voglio sapere. Stai dicendo un
sacco di cose stupide. Dovrei credere ai…»
«Perché è proprio la gente del posto che nutre i propri
mostri».
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