Buongiorno a tutti!
Oggi ho per voi una recensione in anteprima! Domani uscirà infatti il romanzo di Laura Vegliamore, autrice che abbiamo già conosciuto, ovvero 'La parte sinistra' spin off di 'Novembre' edito da Words Edizioni. Ho avuto il piacere di leggerlo e quindi ecco qui la mia recensione.
Titolo: La parte sinistra
Autrice: Laura Vegliamore
Edito da: Words Edizioni
Genere: Romance contemporaneo
Formato: Cartaceo & digitale
Prezzo: 2,99€ digitale, 15,90€ cartaceo
Data di lancio: 13 maggio 2022
Trama
Uno scambio di persona fa incontrare Leonardo e Nina. Un fraintendimento, un’istintiva rabbia, poi
un’inaspettata connessione. E dalla mente di Leonardo, Nina non riesce proprio andare via. È così che inizia il loro rapporto, che si regge su una superficie precaria, al di sotto della quale fluttuano omissioni e dolori, cuori che battono forse più forte di quello che vorrebbero. Senza comunque riuscire a smettere di farlo. È un racconto di frammenti di vite, quello che ci propone Laura Vegliamore in questo “La parte sinistra”, che arriva cronologicamente dopo “Novembre”, ma è qualcosa di completamente diverso, di nuovo. Perché, in fondo, Leonardo e suo fratello Adriano sono gemelli, sì, ma completamente diversi nell’animo.
Qui troviamo un Leonardo che ama e che ha paura, che soffre e gioisce, che vuole andare avanti, liberandosi di ciò che lo tiene ancorato al rancore e alla rabbia. E Nina, che avanti c’è già, che è cresciuta per forza. Qualcosa di puro, qualcosa di estremamente delicato li unisce. E il pericolo che proprio la paura di farlo crollare possa alla fine mandarlo in frantumi, aleggia sulle teste di entrambi. “La parte sinistra” è strutturato per accompagnare il lettore per mano nella vita di persone complicate e semplici allo stesso tempo, vere e mai finte sia nel bene che soprattutto nei momenti di difficoltà.
Come detto prima, questo romanzo è uno spin off di 'Novembre' ma può essere tranquillamente compreso anche da chi non lo ha letto, anche se è consigliato.
Il nostro protagonista è Leonardo, gemello di Adriano, che a quasi trent'anni ancora non riesce a guardarsi indietro senza provare sensazioni che gli attanagliano anche l'anima. Il suo passato non è stato facile, si intreccia con la vita di Adriano, e la mancanza d'affetto da parte della madre non corona certamente quei momenti che non riesce a dimenticare. Forse perché ancora non concepisce il fatto che il passato non va di certo dimenticato, ma affrontato. Eppure Leonardo proprio non ce la fa ad affrontare certe situazioni anche se sa che potrebbero farlo sentire meglio.
Un gravissimo incidente lo ha colto quando aveva tredici anni e sembrava avere tutto il mondo in mano. Futuro calciatore, bello e con l'amore di entrambi genitori, Leonardo non avrebbe mai potuto immaginare che quel singolo giorno avrebbe completamente modificato la sua vita in una maniera irreparabile, non solo nello spirito, ma anche nell'aspetto. Ecco perché, quando va all'inaugurazione del bar di Adriano e Nina gli rivolge proprio quella domanda scambiandolo per il gemello, non riesce a sopperire alla rabbia iniziale. Perché sì, uno degli aspetti che ho certamente amato di questo personaggio è che anche se in realtà cerca di nascondere ciò che prova, glielo si legge chiaramente in faccia, e infatti se ne renderà conto anche Nina. E come da sempre sanno sia Adriano che il loro padre.
Leonardo vorrebbe tanto nascondere quella parte di sé e dimostrare di stare bene, come cerca di sottolineare molte volte, ma la verità è che non è così, gli altri lo sanno e cercano di stargli vicino con il giusto tatto. Se prendiamo tutti gli accadimenti del passato di Leonardo, e anche di Adriano, troviamo un puzzle veramente intricato, difficile da completare. Perché Leonardo ama e odia allo stesso tempo. Odia il suo gemello ma sa che in cuor suo non potrebbe mai avercela con la sua altra metà, nonostante tutti i loro trascorsi, tutti i loro silenzi. Odia sua madre per come ha mancato di essere madre nei loro confronti, eppure è un pensiero fisso nella sua testa, sa di amarla, sa che ha bisogno di lei.
E Leonardo è così, sempre in bilico, come se stesse camminando su una corda.
Allo stesso modo si sente quando inizia a frequentare Nina, nonostante quella prima domanda che proprio non gli era andata giù. E scopre di Nina delle parti che tanto amerebbe e basta, che prenderebbe così come viene, e così amerebbe Clio, come se fosse sua. Ma se per altre persone c'è una sorta di odi et amo, ecco che qui invece subentra la paura. Paura di ferire a sua volta, paura di far ripetere ad altre persone un orrore che lui stesso ha provato, paura di non essere all'altezza.
'La parte sinistra' è un romanzo vivo, in cui si respira in ogni pagina l'accanimento di Leonardo che comunque sia va avanti, che un'altra possibilità vuole davvero averla anche se alcune cose proprio non riesce ad accettarle. Quando la paura incombe, come per esempio quando una macchina scatta troppo velocemente vicino a lui, adesso ha qualcosa a cui appigliarsi, come la piccola manina di Clio. E allora forse trova davvero qualcosa per cui vale la pena lottare. Nina, dal suo canto, è un personaggio che proprio mi ha fatto stringere il cuore. Anche per lei nel suo passato c'è stata una forte mancanza che non la fa respirare, anche lei è umana perché prova pensieri per i quali si vergogna solo ad averli pensati, figurarsi ripeterli ad alta voce, ma lo fa, proprio perché è vera, proprio perché sono interrogativi che a una qualsiasi persona normale possono passare di mente. Ed è questo che ho apprezzato di Nina, il fatto che non è stereotipata, ma viva, con i suoi dubbi che però affronta e che scaccia via.
E ha il coraggio di confidarsi con Leonardo, di tirare fuori tutte le sue paure. Anche Leonardo lo fa, ma ha bisogno di più tempo e questo Nina lo capisce e rispetta.
E' la storia di due ragazzi che si sono letteralmente scontrati, che hanno scoperto che non hanno poi così tanto in comune, se non la voglia di ricominciare e prendere la vita per come viene, per una volta senza troppi ripensamenti. Ho adorato i loro scambi di battute, i loro nomignoli, e molto spesso questi dialoghi mi hanno strappato più di un sorriso. Come non amare Clio e le sue parole stropicciate, la sua delicatezza e innocenza.
Sicuramente una delle parti che più mi è piaciuta del romanzo è quando sia Adriano che Leonardo cercano di affrontare quella che è stata la loro più grande mancanza, ovvero la loro madre. Non mi dilungherò oltre per non rischiare uno spoiler, posso soltanto dire che in quel frangente ho adorato tantissimo Adriano, quello che ha detto, come si è comportato. E' stato fantastico, dolce con suo fratello e irruento, una determinazione incredibile e specialmente... con le parole giuste in tasca. Davvero una scena bellissima e resa alla perfezione. Si è sentita benissimo lì quanto è forte la loro unione, nonostante tutto. Quanto la loro famiglia è stata unita, anche grazie al padre, un uomo eccenzionale che ha amato e ama i suoi figli incodizionatamente e che c'è sempre per loro e sa dove trovarli se hanno bisogno di aiuto come una sorta di sesto senso.
Bellissimo anche lo stile, diretto e semplice. Ma che proprio nella sua semplicità coglie direttamente il segno. Ho recensito anche un altro romanzo di Laura, e che trovate sempre qui sul blog, e c'è proprio un grande cambiamento di stile che è più che appropriato visto le differenti 'epoche' dei due romanzi. Ho quindi trovato incredibile questo gioco di stili, il cambiare a seconda della situazione in modo perfetto. Non è una cosa facile per uno scrittore, per questo l'ho apprezzato molto e ci ho fatto caso.
Il romanzo è ricco di dialoghi e la lettura scorre veloce. Impossibile staccarsi!
Questo è un romanzo ironico, divertente, drammatico, serio, romantico. Ogni capitolo ci fa gustare le mille sfaccettature dei personaggi, ogni capitolo ci fa avventurare in un lato del loro carattere che ci suscita un'emozione diversa. E' un romanzo eclettico, che sa come tenere alta l'attenzione. Che sa come farci affezionare. Una lettura che sicuramente consiglio!