Buongiorno a tutti!
Oggi è il giorno dell'intervista all'autrice Giulia Fiori! Giulia già la conosciamo così come sappiamo qualcosina riguardo il suo prossimo romanzo che uscirà questo venerdì. Ho intervistato Giulia proprio in merito a 'Un chicco di caffè' e queste sono le sue risposte!
Buona lettura!
Ciao
Giulia, presentaci il tuo nuovo libro Per un chicco di caffè.
Questo mio nuovo libro
è il mio primo romanzo rosa, è un romanzo breve, con alcuni temi del chic lit,
come la storia ambientata in una grande città, la crescita personale della
protagonista e gli altri personaggi di contorno. Cassandra è laureata in storia
dell’arte, ma deve sgobbare prima di raggiungere il suo sogno. Lavora per
un’azienda di consegna porta a porta del caffè, con pagamenti a provvigioni e in
parte in nero, quindi è scontenta della sua vita, ma non si arrende!
Dopo
averti conosciuta come autrice fantasy, ora approdi su Amazon con un romance.
Come hai affrontato questo cambio di genere? Ti ha soddisfatto scrivere
qualcosa di diverso?
Devo ammettere che è un bel salto nel vuoto. Ma
l’idea è arrivata e non potevo farla soffocare in un cassetto! Leggo molti
romanzi rosa, quindi non parto priva di basi e devo dire che sono molto molto
soddisfatta del risultato finale. Non credevo di riuscire a parlare della
realtà, invece è uscito tutto in modo spontaneo.
Parliamo
di un elemento importante nel tuo libro, ovvero quello di imbattersi in lavori
truffa o comunque in lavori sottopagati che non rispecchiano l’annuncio. Come
hai vissuto questa esperienza? Ne hai tratto qualcosa?
Non ho mai accettato questi tipi di lavori, ma ho
fatto vari colloqui in cui veniva richiesta una determinata figura, ma in
realtà era un lavoro di consegna porta a porta, quasi sempre di caffè. Mi è
successo 3 volte e devo ammettere di aver capito cosa c’era dietro solo
l’ultima volta. Adesso ho imparato ad analizzare tutto, prima di presentarmi in
un posto per un colloquio, ed è quello che consiglio ai ragazzi di oggi. Dal
momento che abbiamo un importante strumento, internet, usiamolo bene per
informarci sull’azienda che ci ha contattati.
Quanto
tempo hai impiegato per la stesura del romanzo? Hai avuto blocchi?
Un paio di settimane continuative, senza intoppi e
interruzioni. Era già tutto nella mia testa. Mi sono meravigliata xD non
credevo fosse possibile.
Tra
i tuoi personaggi, a chi sei più affezionata e perché?
Alla protagonista, Cassandra, perché ha qualcosa di
me, anche se non tutto.
Perché
il nome Cassandra?
È un nome che mi piace
molto, ma mi sono ispirata a un personaggio di Dragon Age 3, una donna molto
forte.
Parlaci
un po’ di Cassandra e Leonardo, come hai pensato alla loro storia?
Il loro incontro è un
vero e proprio colpo di fulmine, ma capiscono di provare qualcosa quandoriscontrano
interessi comuni. È un po’ quello che è successo a me con il mio ragazzo. Mi è
piaciuto da subito, ma ho capito che era l’uomo per me quando ha iniziato a
parlare e mi ha dimostrato di essere ciò che ho sempre cercato.
Qual
è il messaggio che vuoi far arrivare ai lettori?
Il messaggio
fondamentale è quello di non arrendersi mai e di raggiungere i propri sogni, ma
soprattutto che la vita è fatta di piccole gioie che ci rendono felici.
Un
evento negativo porta però Cassandra a conoscere Leonardo. Credi nel fato e che
una cosa succeda perché doveva succedere?
Assolutamente sì! Il fato esiste. E anche qui
c’entra la mia esperienza personale. È stato proprio il fato a condurmi dalla
mia anima gemella. Sono convinta che se due persone devono incontrarsi, prima o
poi lo faranno, anche se lontani.
Lelia
è un personaggio davvero fortissimo e un punto fondamentale per suo figlio.
Come è stato per te trattare questo argomento?
Non è stato molto semplice, non essendo una madre e
non conoscendone molte. Suo figlio ha un problema di salute e per lui mi sono
ispirata ai bambini che vedevo in ospedale quando ero piccola. Anche io ho un
paio di problemi ormai cronici, quindi non era raro trovarmi in quei luoghi e
conoscere bambini come me. Ricordo ancora i loro visi e le loro espressioni.
Così ho voluto inserirli anche per ricordarli. Lei è la mamma perfetta che
tutti vorrebbero.
Hai
scritto in prima persona, perché?
La storia si concentra
tutta su Cassandra, sulla sua vita e sugli sviluppi del suo lavoro. Gli altri
personaggi sono importanti, ma restano comunque di contorno, essendo un chic
lit, quindi la prima persona è perfetta, per conoscere lei e ciò che prova.
Ci
saranno altri romanzi come questi?
Ho già in mente di
scrivere uno spin-off su Nicola, magari un racconto lungo e natalizio… potrei
farlo uscire a Natale 2022.
C’è un po’ di te in questo libro e in Cassandra?
Beh sì, ho preso spunto
da molte cose che mi riguardano, come per la storia d’amore. Anche i colloqui
di lavoro non sono inventati. Ho frequentato il liceo artistico di Via di
Ripetta e amo l’arte. Per non parlare di quanto non sopporti il ritardo! Ma
Cassandra non è esattamente come me, è una persona a parte che in alcune cose
mi somiglia.
Parlaci
un po’ della cover. Come ti è venuta l’ispirazione?
Inizialmente avevo intenzione di inserire solo il
caffè, quindi con le sfumature scure su sfondo chiaro e i chicchi. Poi però ho
pensato che un po’ di rosa non poteva mancare e così ho aggiunto il profilo di
Cassandra. C’è un dettaglio, però, che non posso svelare!
Ora
che hai scritto un romance, pensi che ne scriverai un altro?
Sì! E vorrei continuare con il mondo di Cassandra.
Essendo un chick lit gira tutto intorno a lei, ma ci sono altri personaggi
interessanti di cui mi piacerebbe parlare. E magari anche un seguito della
storia tra Cassandra e Leonardo.
Grazie mille Giulia per essere stata con noi!