Salve a tutti!
Iniziamo l'anno, anche se con un po' di ritardo, con una recensione di un libro che mi ha tenuta compagnia durante il periodo natalizio, l'attesissimo secondo volume di Siryon, l'Erede, di Maria Erika Martino! Se vi siete persi la mia recensione del primo volume, potete recuperarla cliccando qui
Titolo: Siryon. L'erede
Autrice: Maria Erika Martino
Edito da: Words Edizioni
Genere: Fantasy
Pagine: 489
Data di lancio: 25 novembre 2023
Formato: Digitale
Prezzo: 2,69€
Trama
Dopo l’esperienza che ha sconvolto le loro esistenze, la vita è tornata alla normalità per Eric, Will e Mike.
Il
primo è a Oxford, Will è oltreoceano e Mike si guadagna da vivere
grazie alla sua musica. Siryon e Kate sono il ricordo di un’esperienza
surreale che ha ormai assunto i contorni, sempre più sfumati, di un
sogno. Per tutti meno che per Eric, che non riesce a scrollarsela di
dosso. Ma ecco che una sera, proprio quando i tre amici si riuniscono
dopo tanto tempo in un locale per ascoltare Mike cantare, qualcuno
attira la loro attenzione: è Adryän, elfo mandato da Kate a cercare il
Cavaliere, così da contrastare la minaccia di un demone che incombe sul
regno di Siryon. Giunge così l’ora di varcare nuovamente il portale,
intraprendendo un viaggio oltre le Terre di Nessuno, dove il nuovo
nemico sta perfezionando i suoi piani. Nuove sfide attendono i nostri
protagonisti, compreso l’incontro con due elfi gemelli e un antico drago
il cui corpo è diviso a metà tra luce e oscurità.
Non vedevo l'ora che uscisse questo secondo volume dopo aver amato tantissimo il primo! Da grande amante del fantasy questa non poteva che essere l'uscita che più aspettavo di tutto l'anno scorso. Ho gustato con calma la lettura e finalmente ora posso parlarvene.
L'autrice ci riporta nel regno di Siryon insieme ai nostri protagonisti, Eric, Will e Mike. Ognuno di loro aveva ripreso in mano la propria vita, anche se sempre con il pensiero rivolto al viaggio che avevano intrapreso e alle persone che avevano lasciato, chiedendosi se li avrebbero mai rivisti. Il ritorno è sempre un momento magico, oltre che un elemento che apprezzo; le porte non si sono chiuse definitivamente e c'è ancora molto che i personaggi devono affrontare, un percorso che li porterà a crescere psicologicamente e a devastare, in maniera del tutto comprensiva, la maggior parte di loro. Ma non soltanto loro hanno un futuro ignoto davanti a sé: Kate, dopo gli eventi del primo volume, è diventata la regina di Siryon, un peso che le è piombato sulle spalle e che porta con sé non solo l'importanza di una corona ma anche la sofferenza che ne comporta. Kate appare davvero meravigliosa e intraprendente in questo secondo volume ma non si può non notare quanto soffra per come sono andate le cose e che tutto si sarebbe aspettata men che meno prendere in mano le sorti del regno. L'incontro con i ragazzi è davvero commovente, direi onirico. Eric è l'unico fra il gruppo che davvero non era riuscito a dimenticarsela e poter di nuovo vederla lo farà emozionare non poco, in una maniera comunque delicata, che terrà per sé. Ma questo ritorno non conserva soltanto momenti piacevoli; un aiutante di Zaira, che non vi dirò chi è, è ancora in vita e ha intenzione di far tornare a Siryon un suo misterioso discendente, l'erede che dovrà spodestare Kate. Per fare ciò stringe un'alleanza che porterà scompiglio in tutto il regno; un demone compirà stragi ovunque, portando inevitabilmente una distruzione di tale portata da allarmare i protagonisti.
Questo viaggio li porta a scontrarsi con diverse realtà: innanzitutto conosceremo dei nuovi personaggi, tra cui lo stesso Morcant, colui che sta mietendo così tante vittime e Adryän, abile spadaccino al servizio di Kate. Proprio lui è stato uno dei miei personaggi preferiti di tutto il romanzo perché ha proprio le caratteristiche che amo: innanzitutto ha un gemello, e già solo per questo mi acquista punti, il concetto di luce e oscurità legato alle loro due spade e al drago della leggenda che comparirà mi ha poi affascinata tantissimo perché è un elemento a me molto caro. La leggenda, poi, è davvero bellissima. Il combattimento avvenuto, la fusione, la ricerca del drago, tutto è stato trattato con un'epicità degna di un fantasy che si rispetti e associata a un personaggio sì, misterioso, ma anche compassionevole, coraggioso e leale. Eric non sarebbe dello stesso avviso: tra i due infatti non scatta di certo una buona amicizia inizialmente. Anzi, vedremo Eric compiere anche degli errori proprio in merito a questa sua presunta gelosia nei confronti di Adryän, oltre che volontà di dimostrare che nasconda qualcosa.
E questo comportamento da parte di Eric è più che coerente: non si sente più all'altezza della situazione. Tutti erano certi che fosse lui il Cavaliere designato ma adesso vedendo Adryän non ne è più sicuro. Durante un attacco subisce una devastante sconfitta e questo lo porterà quindi a recriminarsi. Ovviamente i suoi amici cercheranno di 'svegliarlo', lo stesso Adryän lo farà, ma c'è anche da dire che non tutti possono sempre reagire in una maniera composta e combattiva. Che sia umano crollare è un dato di fatto, e un'eccessiva sicurezza può portare il personaggio a comportarsi in maniera tale da risultare una macchietta. Non sarà così, proprio perché empatizziamo perfettamente con Eric. Io l'ho avvertito il suo dolore, la sua delusione, specialmente dopo un episodio che non sto qui a raccontarvi perché sarebbe spoiler, ma che coinvolge uno dei suoi amici più cari. Ci sta perdere la ragione, il controllo, sentirsi abbattuti. Sinceramente, avrei trovato strano il contrario. Questo mi fa capire quanto questi personaggi siano vivi, puoi tranquillamente rivedertici, specialmente nei momenti più tristi, in un periodo di lutto, in cui le loro parole e le loro sofferenze ti sfiorano l'anima e ti fanno capire che sì, provi anche tu ciò che provano loro.
E in tutto questo io direi che l'elemento vincente del romanzo sono i colpi di scena. E quanti ce ne sono! Ora, come dico spesso nelle recensioni, quando leggo un romanzo cerco sempre di capire come andrà a finire e faccio delle supposizioni. Ecco, ogni volta che una mia idea non si avvera io sono felice. Perché significa che il colpo è riuscito, l'autrice è riuscita in maniera intelligente a nascondermi a dovere i dettagli che poi vanno tutti al loro posto in un meticoloso gioco di semina e raccolto. Non avevo afferrato nessuno dei colpi di scena presenti nel libro, eccetto uno, di cui però avevo comunque qualche dubbio. Tutto il resto mi ha lasciata completamente senza fiato; chi ha tradito, la fine di alcuni personaggi, il discendente di Zaira... Ed è questo che adoro quando leggo un libro! D'altronde la lettura non dovrebbe far emozionare? Inutile dirvi che alle ultime pagine non riuscivo praticamente a staccarmici perché tutti quei colpi di scena inaspettati mi stavano facendo impazzire!
Preparetevi a soffrire, come vi dicevo, perché questi colpi di scena sono forti e non poco. Se penso che di solito il secondo volume di una trilogia è un libro di passaggio, questo ha così tanta carne in fuoco che è tutto tranne che di semplice passaggio! Butta delle fondamenta solide per il prossimo conclusivo volume, in cui i personaggi si ritrovano ad aver accusato un violente colpo, psicologicamente parlando. Non sono più dei ragazzini, sono dei giovani adulti che si sono ritrovati in una situazione ancora più pericolosa e sofferente. Cadono le certezze, le forze vengono meno quando si ritrovano da soli, quando ci si spezza, sia nell'anima che come gruppo. Il tutto amalgamato con la magia di Siryon che torna a pulsare, che respiriamo a ogni pagina. Anche quella parte più tenebrosa, come lo è Morcant, che ho trovato pazzesco, spietato e con ancora molto da farci scoprire.
Lo stile dell'autrice è sempre fluido e favoloso. Ti avvolge con calore, ti fa vivere le scene con un ottimo show don't tell, è in grado di farti sentire ciò che provano i personaggi. Inoltre, come dicevo prima, la tattica della semina qui ha funzionato alla grande. Una volta terminato il libro, tutte le scene clou vengono a galla, con tutti gli indizi che erano stati disseminati in maniera molto attenta!
Non posso quindi fare altro che consigliarvi la lettura e a recuperare di corsa il primo volume se non lo avete ancora letto. Ovviamente lo premio con il massimo del punteggio.