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mercoledì 4 dicembre 2019

Recensione: 'Il Regno Parallelo' di Roberto Donini

Oggi vi porto la recensione del secondo volume della saga fantasy di Roberto Donini, 'Il Regno Parallelo'! Se vi siete persi la prima recensione potete leggerla cliccando qui!


Titolo: Il Regno Parallelo - Le cronache di Aron

Autore: Roberto Donini

Edito da: Streetlib

Genere: Fantasy

Formato: Cartaceo & digitale

Prezzo: 9.99€ cartaceo, 2.99€ Kindle

Pagine: 142





Trama

 La pace è tornata a regnare nella Valle del Destino. Bhaal è stato cacciato, e di Kros nessuno ha più avuto notizie. Finalmente Aron e Misha possono vivere la loro vita, e il loro amore. Ma dalle tenebre il male torna lentamente a risorgere, e nuove sfide si affacciano all'orizzonte. E' così che Aron verrà a trovarsi di fronte ad una delle scelte più difficili della sua vita, che lo porterà inevitabilmente a perdere ciò che più ama...

 Ed eccomi qui a parlare del secondo volume di questa trilogia fantasy. Sono rimasta sorpresa da come si è evoluta la storia, positivamente parlando. Abbiamo infatti un romanzo che non va a ricercare per forza quello che potremmo considerare un finale felice, ma ha degli elementi che ci fanno riflettere e lo portano ad essere più realistico. Nel senso che, era inevitabile quello che sarebbe successo, che ci sono dei sacrifici da sopportare e specialmente delle scelte da prendere che corromperanno il futuro. Ma in questo caso non si è ricercata la soluzione più facile, anzi, siamo subito messi davanti a un'altra situazione di tensione e preoccupazione. Tanto che infatti ho apprezzato il cliffhanger del finale che non disturba affatto ma ci lascia con la giusta curiosità.
Che cosa è successo, quindi? Dopo l'ultimo scontro di Aron contro Kros è arrivata all'apparenza la pace. Bhaal non c'è più così come Kros e nessuno sa che fine abbiano fatto. Aron decide di godersi la vita, anche se gli manca d'impugnare Eclissi, ha sposato Misha e vivono la loro vita felicemente insieme. Un giorno, però, un attacco demoniaco proveniente dal Regno Parallelo sconvolge le loro vite e Misha viene rapita. Aron, disperato, capisce che l'unico modo per salvare sua moglie è quello di andare lui stesso nel Regno Parallelo e questo può farlo soltanto con l'aiuto della sua fidata arma, Eclissi appunto. Il problema è che Eclissi non può essere risvegliata, o meglio sì, potrebbe, ma il re Oder così come il nuovo Signori dei Draghi non vogliono risvegliare ciò che potrebbe portare sciagura per il regno. Aron però non li ascolta: intenzionato a salvare sua moglie, risveglia Eclissi e giunge nell'altro mondo dove farà la conoscenza della regina Kyra e incontrerà, rinchiuso nelle prigioni, proprio la sua nemesi, Kros.

Personaggi

Aron ora conduce una vita tranquilla: ha sposato Misha, allena le nuove reclute, è amato dal re e ha ottenuto la fiducia di chiunque. Tutto questo però crollerà quando Misha verrà rapita e portata nel regno parallelo e Aron si troverà davanti a una scelta: passare per traditore, risvegliare Eclissi e salvare sua moglie, oppure obbedire agli ordini del suo re. Come è naturale che sia, aggiungerei, Aron decide di impugnare nuovamente Eclissi e di recarsi nell'altro regno per poter salvare Misha. Troviamo Aron quindi sempre come quel personaggio motivato, che non ci pensa due volte quando si tratta degli effetti più cari, ed è disposto a tutto per salvare colei che ama. Dopo aver incontrato la regina Kyra, scopre che nelle prigioni del suo palazzo c'è proprio Kros, che non aveva più visto dal momento del loro ultimo scontro. E qui, in questo romanzo, posso affermare che il vero protagonista non è più Aron, bensì Kros. Aron infatti scopre che Misha è tenuta prigioniera da Bhaal e non riesce a resistere al suo incanto. Aron viene soggiogato e utilizzato come marionetta da Bhaal che lo manda a combattere proprio contro Kros. La cosa bella di questo secondo volume è che la nemesi, l'antagonista quindi, diventa in questo caso l'eroe della situazione. Kros vuole bene a Misha, si ricorda di lei e di quello che gli ha fatto provare, quindi è intenzionato anche lui a salvarla, non solo perché vuole distruggere Bhaal. In questo modo sta quindi aiutando Aron che ha fallito, essendosi lasciato catturare. La particolarità del personaggio di Kros è che non lo possiamo definire come un eroe classico, anzi, tutt'altro. Ma è proprio per questo che mi piace: non penseremmo mai che possa cambiare totalmente carattere, che possa combattere per un bene superiore. Kros agisce secondo i suoi pensieri, secondo quello che è il suo modo di approcciarsi al nemico ma allo stesso tempo non dimentica quanto ha appreso nel primo volume. Se infatti in 'Una spada tra luce ed oscurità' avevamo già notato un cambiamento nel personaggio che grazie all'amore di un'altra persona riesce a comprendere che non può essere totalmente malvagio, qui diventa il personaggio attivo che insieme a Kyra combatte contro Bhaal. Mi è piaciuto infatti che abbia trovato in Kyra una persona sulla quale contare, anche se inizialmente non lo penseremmo. Ero convinta più che altro che Kros sarebbe stato rancoroso, specialmente verso Misha -e posso anche dire che ne avrebbe avuto tutto il diritto di sentirsi scombussolato o addirittura tradito. Invece no: grazie a Kyra ma specialmente grazie a se stesso, Kros riesce ad andare oltre. Tanto che alla fine quello che avrà proprio un finale soddisfacente sarà proprio lui. Riguardo al finale, infatti, senza spoilerare troppo dato che non voglio rovinarvi la sorpresa, sono rimasta un po' perplessa dal comportamento del re Oder perché secondo me avrebbe dovuto comprendere meglio la situazione. Sono quindi curiosa di sapere cosa farà adesso Aron perché essere lontano in una situazione come quella sarà molto difficile. Un cliffhanger che come detto all'inizio funziona, e che ci spinge a chiederci se Aron rispetterà ciò che gli è stato imposto o se sarà Misha stessa a reagire. Io avrei addirittura una terza ipotesi che però non posso condividere perché sarebbe spoiler!

Stile

Non ho nulla di particolare da segnalare riguardo lo stile se non che l'ho trovato migliorato. Questo l'ho notato perché l'autore ha utilizzato molto più show don't tell rispetto al primo volume. C'è una scena in particolare, di un combattimento, che è proprio resa alla perfezione perché sono stati coinvolti tutti e cinque sensi. Ci viene mostrato cosa sente il protagonista, addirittura il sapore, cosa avverte al tatto. Quindi sì, per me c'è un miglioramento. Inoltre questo secondo volume l'ho trovato anche più conciso del primo che non è un male come si potrebbe immaginare. Anche stavolta i dialoghi sono impostati in un modo differente da come possiamo essere abituati ma posso ancora confermare di essermi trovata piuttosto bene durante la lettura.
Ve lo consiglio assolutamente!

 

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