Eccoci con una nuova recensione, oggi vi parlerò di '127 express: quello che conta è il viaggio' di Alessio Chiadini Beuri!
Titolo: 127 express: quello che conta è il viaggio
Autore: Alessio Chiadini Beuri
Edito da: Self Published
Genere: Narrativa contemporanea, umoristico
Formato: Cartaceo & digitale
Prezzo: 1.99€ ebook, 9,99€ cartaceo
Data di lancio: 3 luglio 2020
Pagine: 200
Trama
Quando il viaggio è evasione ma tu hai solo una 127 blu e allora sei costretto a rivedere i piani.
Dici,
va bene, non si andrà lontani ma almeno che la compagnia sia buona. In
fondo, gli amici sono i migliori testimoni della nostra vita. Peccato
che gli amici come Fangio, Zanna e Tetteballerine basterebbero a farti
dare l'ergastolo.
Vabbè non facciamone un dramma, arriveremo dove
potremo, basta viaggiare leggeri. I bagagli migliori sono quelli da cui
si lascia cadere qualcosa. Zanna, per esempio, si è perso i pantaloni.
Quattordici
racconti, uno dietro l'altro come le carrozze di un treno, il 127
EXPRESS, per scoprire che tipo di viaggiatore sei: quello che si piazza
accanto al finestrino, quello che allunga le gambe sotto il sedile
altrui, quello che lascia la valigia in mezzo al corridoio, quello
isolato dal mondo con la musica sparata nelle orecchie.
Questo romanzo l'ho trovato fresco, genuino e penso che tanti ragazzi si sono sentiti almeno una volta come i protagonisti di questo racconto. Sicuramente ci sarà qualcuno che condividerà le loro idee, i loro viaggi e le loro aspettative. Abbiamo quindi Spanky, il narratore per buona parte del romanzo, Zanna, Tetteballerine e Fangio che altri non sono che Enrico, Martino, Alex e comunque Fangio! Sono ragazzi che condividono un appartamento di Bologna e ognuno di loro ha un vissuto che lo ha portato ad avere un'idea precisa -almeno questo pensano- di come va il mondo e di come ci si approccia con le ragazze. Per loro i ragazzi hanno una vita decisamente più calma e rilassata rispetto alle ragazze che invece oltre a essere più difficili da capire, hanno anche molte magagne da sistemare tra loro e sanno essere vendicative. Per i ragazzi invece la vita è molto più semplice e l'importante è volersi bene. Con questa idea, i quattro amici affrontano diversi viaggi che li porteranno dall'anziana signora Pertini per recapitare una scatola piena di preziosi ricordi, tra vari locali in cui bisogna per forza stare massimo trenta minuti per poi cambiare subito dopo per cercare il proprio posto, anche quando si pensa che lo si è già trovato. Tutti insieme partono sulla Fiat 127 blu che Zanna ha ereditato da suo zio, Vladimiro Zanetti, che aveva sempre un ghigno insofferente sulla faccia e di cui sono sicuri nessuno ha mai amato in vita. Tanto che infatti al suo funerale c'erano praticamente solo loro. Eppure lo zio aveva da recapitare una preziosa scatola a un certa signora, piene di lettere che lei ha sempre rimandato indietro. Alla fine, i quattro capiscono che anche sotto un ghigno può celarsi un cuore. E la stessa cosa vale anche per loro.
Personaggi
Prima di parlare dei nostri quattro protagonisti vorrei fare una menzione speciale a Membrokid perché è da lui che i ragazzi iniziano a essere sconvolti, il Fangio più di tutti. Membrokid infatti annuncia che si sposerà alla fine di aprile. Una vera batosta, per tutti e quattro. Sposarsi equivale a morire, e il loro amico è ormai perduto. Nessuno di loro ha intenzione di accasarsi, di mettere su famiglia. Questa è una concezione che hanno molto salda nella mente e non possono permettersi di cadere vittima della sedenterietà e della monogamia facendosi accalappiare da una qualsiasi ragazza. Ed è qui che vediamo come sono realmente questi ragazzi: innanzitutto ho notato che sono dei personaggi che non subiscono alcun cambiamento, perché quel cambiamento è già avvenuto dentro di loro. Hanno sofferto, ognuno in un modo diverso, ed è stata quella sofferenza ad averli cambiati per come li andremo a conoscere nel romanzo. A quel punto questa metamorfosi sembra completa. Non ci sarà niente e nessuno che potrà cambiarli perché hanno appreso la lezione e l'unica cosa che possono continuare a fare è restare uniti e continuare a viaggiare. Spanky è il narratore per una parte del romanzo e sembra essere quello più riflessivo e che cerca sempre di cacciarsi in pochi guai. Non è uno che si getta nella mischia, più che altro aspetta che sia il caos a trascinarlo. E in quel caso, lui si lascerà trascinare. Zanna anche possiamo definirlo un personaggio dal carattere apparentemente tranquillo. Ha avuto uno zio che quasi nessuno ricorda ma lui è molto intenzionato ad accettare per bene l'eredità che gli ha lasciato. I due personaggi infatti su cui andrò più a soffermarmi saranno Tette e Fangio, proprio perché il passato più di una volta andrà a bussare alla loro porta. Tette è sempre stato innamorato di una ragazzina della sua età, Simona. Andavano alle elementari insieme, poi si sono persi di vista, e infine si sono ritrovati al liceo. Per Tette non esistevano altri che Simona. Era sempre viva nella sua mente. Sa anche di essere un bel ragazzo e che quindi potrebbe avere qualsiasi altra donna, ma non riesce proprio a togliersela dalla mente. Perché Simona, dopo esser stato un po' con lui gli fa intendere che non ci sarà altro. E che è sempre interessata a ragazzi che non sono lui. Nonostante ciò per un gran periodo di tempo, Tette non si è dato per vinto. L'ha anche incontrata quando usciva con un altro ragazzo, ha ascoltato le sue lamentele e dato consigli. In pratica si è sempre comportato da perfetto ragazzo che però è stato messo da parte. Per questo quando incontra Linda non sa cosa fare. Linda è esuberante, lo prende in giro, lo punzecchia. E forse si lascia trasportare troppo dal suo carattere così sbarazzino da non saper più cosa fare per comportarsi a modo. A Fangio è dedicata l'ultima parte del romanzo: quando mai si lascerebbe scappare la proposta di due belle ragazze straniere? Eppure quando gli squilla il cellulare ed è Atsuko, ecco che le lascia per risponderle. Arriviamo ora a un punto della narrazione molto divertente che riprende il 'Canto di Natale' di Dickens. Fargio viene infatti visitato da degli spiriti -che altri non sono che i suoi amici- che gli mostrano il suo passato, quando davvero ci aveva provato con Vee, il suo presente libertino e il suo futuro, sposato con Atsuko. Un futuro del genere è un futuro morto. Un po' come Membrokid. In questo suo viaggio sconcertante, Fangio sa che il cambiamento è un male. E che perderà molte ragazze che avrebbero potuto avere bisogno di lui. Per questo dico che sono personaggi che vediamo già cambiati e che per quanto la vita li metterà alla prova, i dolori del passato potranno tornare a galla ma forse è lì che resteranno.
Stile
Lo stile di questo romanzo è molto dritto al punto e umoristico. Tantissime volte infatti mi è spuntato un sorriso e alcune battute mi sono piaciute così tanto da rileggerle più di una volta. Non ho trovato errori, i dialoghi sono perfetti, verosimili per dei ragazzi come loro e ho apprezzato la scelta di associare ogni capitolo a una canzone consigliata da ascoltare, come se appunto fossimo in macchina con loro e accendessimo la radio. Un romanzo spigliato e che allo stesso dà molto su cui riflettere tanto che in certe situazioni mi ci sono pure rivista. Ve lo consiglio!
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venerdì 14 agosto 2020
Recensione: '127 express: quello che conta è il viaggio' di Alessio Chiadini Beuri
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